Resoconto della seduta n.72 del 18/07/2017
SEDUTA N. 72 DEL 18 LUGLIO 2017

La seduta inizia alle ore 11,00

Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 72 del 18 luglio 2017.
Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge regionale:
n. 153 ad iniziativa dei Consiglieri Talè, Marconi, Volpini, Giancarli, Micucci, Traversini, Rapa, Urbinati, concernente: “Modifica alla legge regionale n. 76 del 29 dicembre 1997 'Disciplina dell'agricoltura biologica'”, assegnata alla II Commissione assembleare in sede referente e trasmessa al Consiglio delle autonomie locali per l’espressione del parere di cui all’articolo 11, comma 4, della legge regionale 10 aprile 2007, n. 4 e al Consiglio regionale dell'economia e del lavoro per il parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), della legge regionale 26 giugno 2008, n. 15;
n. 154 ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Variazione generale al bilancio di previsione 2017/2019 ai sensi del comma 1, articolo 51, D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 - I provvedimento”, assegnata alla I Commissione assembleare permanente in sede referente, alle Commissioni assembleari II, III, IV per l'espressione del parere sulle parti di rispettiva competenza, al Consiglio delle autonomie locali per l'espressione del parere di cui all'articolo 11, comma 2, lettera a) della legge regionale 10 aprile 2007, n. 4 e al Consiglio regionale dell'economia e del lavoro per l'espressione del parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale 26 giugno 2008, n. 15.
E’ stata presentata la seguente proposta di atto amministrativo:
n. 40 ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2018-2020 della Regione Marche”, assegnata alla I Commissione assembleare in sede referente, al Consiglio delle autonomie locali per l’espressione del parere di cui all’articolo 11, comma 2, lettera a), della legge regionale 10 aprile 2007, n. 4, al Consiglio regionale dell'economia e del lavoro per il parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), numero 1), della legge regionale 26 giugno 2008, n. 15 nonché alle Commissioni II, III e IV ai fini di quanto previsto al comma 1 dell'articolo 68 del Regolamento interno.
Sono state presentate le seguenti mozioni:
n. 273 della Consigliera Leonardi “I boschi marchigiani bruciano, Regione senza mezzi antincendio: si dia concreta attuazione alla convenzione quadro tra Regione, Ministero e Corpo dei Vigili del Fuoco”;
n. 274 della Consigliera Marcozzi “Accordo con Trenitalia per la fruizione gratuita, da parte delle Forze dell'Ordine, del servizio di trasporto ferroviario”;
n. 275 dei Consiglieri Malaigia, Volpini, Marconi, Zaffiri, Leonardi, Carloni, Pergolesi, Maggi, Bisonni, Giancarli, Micucci, Rapa, Talè, Marcozzi, Celani, Urbinati “Richiesta al Governo italiano di giungere in tempi rapidissimi, e senza soluzione di continuità dei lavori parlamentari, all'approvazione in Italia della figura del caregiver facendo proprio il Ddl 2128 del Senato "Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”.
Il Presidente della Giunta ha promulgato, in data 10 luglio, le seguenti leggi regionali:
n. 22 “Modifica alla legge regionale 10 aprile 2007, n. 4 'Disciplina del Consiglio delle Autonomie locali'”;
n. 23 “Modifica alla legge regionale 16 febbraio 2015, n. 3 'Legge di innovazione e semplificazione amministrativa'”.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi. Chiedo la discussione della proposta di legge ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Variazione generale di bilancio di previsione 2017/2019”. Un atto la cui importanza verrà magari discussa in quest’Aula, oggi si rende necessaria la trattazione per essere celeri e dare risposte fattive in più direzioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Grazie Presidente. Come ho già espresso nella Conferenza dei capigruppo la mia opinione è fortemente contraria, questo atto ha 202 milioni più 40, quindi 242 milioni, è stato presentato ieri, ma non all'ordine del giorno. In I Commissione, c'è stata fatta un'elencazione di come questi risparmi saranno allocati e ci è stato chiesto di votare. Ho ovviamente votato contro perché non voto a favore di un documento che mi viene presentato in I Commissione, senza essere iscritto all'ordine del giorno e che non ho potuto studiare né io, né i miei colleghi.
Tra l'altro questo documento alloca delle risorse non solo in sanità, ma anche in altre partite del bilancio, quindi dovrebbe essere esaminato non solo in I Commissione, ma in tutte le Commissioni che fanno riferimento alla locazione di queste risorse. Non è stato fatto! Allora? E’ stato presentato facendo l'elencazione di come la Giunta ha suddiviso questi 202 milioni più 40 milioni, noi non potevamo dire nulla, soprattutto perché non sapevamo nulla, perché l’atto c'è stato presentato e contestualmente posto davanti alla I Commissione e oggi ci viene chiesto di discuterlo e di approvarlo in Aula.
Credo che questo sia una scarsissima attenzione e uno scarsissimo rispetto della Giunta nei confronti dei Consiglieri. La funzione dei Consiglieri è stata calpestata e comunque disattesa, e noi siamo qui a ratificare, maggioranza e opposizione, un atto di cui non sappiamo niente, per cui io non sono d’accordo per inserirlo in questa Assemblea legislativa.
Come diceva la Consigliera Leonardi nella Conferenza dei capigruppo, non voglio rubarle l'idea, però devo dirlo: dopo un anno di Commissione Regolamento in cui ci siamo incentrati soprattutto sul fatto che gli atti arrivassero con un certo anticipo, in modo da mettere i Consiglieri nella possibilità di studiarli e di approfondirli e di dare dei giudizi ponderati ed oggi che cosa viene fuori? Oggi siamo d'urgenza a discutere e ad approvare un atto in Aula di cui non sappiamo nulla.
Io sono indignato e protesto sentitamente da parte mia e da parte del mio gruppo per questo modo di agire che è veramente esecrabile e naturalmente oggi siamo contro la discussione di un atto di cui non conosciamo nulla.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carloni.

Mirco CARLONI. Sapevamo già dalla settimana scorsa che era in corso l’approvazione di un emendamento, su richiesta della Regione, in Commissione bilancio alla Camera, che avrebbe potuto modificare l'utilizzo dell'avanzo sanitario.
E’ una notizia che ha dato il Presidente Ceriscioli due settimane fa in Aula, credo che ce lo ricordiamo tutti, è chiaro che, una volta approvato quel passaggio, quello che bisogna fare successivamente sia un fatto tecnico e cioè introdurre la possibilità di spendere all'interno del bilancio, che ovviamente per l'esercizio finanziario in corso non prevedeva quelle risorse.
E' chiaro che questo “fatto tecnico” poteva avere una decorrenza ordinaria e maggior tempo, come diceva il Consigliere Maggi, per poter riflettere nelle Commissioni, però è pur vero che in questo momento, da un anno, ci sono ritardi importanti sul terremoto ed io, come ho detto nella Conferenza dei capigruppo, questa eccezionalità delle procedure, questa fretta dimostrata dalla Giunta di ieri all'approvazione di oggi, la leggo come un segnale straordinario, non come la mancanza di una trasparenza nelle procedure, perché nelle prossime settimane avremo tempo e modo di verificare come verranno spesi questi soldi, come verranno allocati nel bilancio ordinario della amministrazione.
Tuttavia credo che in questo momento, dopo un anno di chiacchiere sul terremoto, dopo ritardi anche significativi, un gesto e una testimonianza straordinaria di fretta probabilmente è una cosa positiva.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri.

Sandro ZAFFIRI. Grazie Presidente. Grazie all’Aula. Vedo che la maggioranza sta aumentando. Complimenti!
Io però rivendico un ruolo del Consiglio, Presidente Mastrovincenzo. Senz’altro è vero che ci sono degli argomenti urgenti da discutere, ma ieri sera alle 17,27 quando è arrivato questo documento non c'era scritto che oggi sarebbe stato discusso in Aula.
Per il ruolo del Consigliere, per i ruoli dei Consiglieri, per quello che abbiamo approvato qui dentro poche settimane fa, per il nuovo Regolamento sul quale otto, nove, dodici fessi hanno lavorato per dare un ruolo più importante ai Consiglieri, ed oggi con questa mossa si cade nuovamente!
Ho detto: “Aspettiamo 24 ore, 48 ore, il Consiglio facciamolo venerdì su questo argomento importante”, perché voglio capire come i 242 milioni, se vengono spalmati, dove sono spalmati, in quali capitoli sono messi, e può darsi che voti l’atto, ma non è possibile che questa mattina alle 9,30 vengo informato dal Consigliere Maggi che oggi all’ordine del giorno del Consiglio c’è un argomento importante per i marchigiani, 242 milioni!
E’ una cosa vergognosa e ridicola, forzate la mano, avete i numeri, io accetto il ruolo della democrazia, avete i numeri votatevelo e fatevelo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Visto che è stata mia la proposta di mettere in discussione questo ordine del giorno, ed abbiamo sentito una protesta di cui si possono intuire le motivazioni, ripeto quello che ho detto alla Conferenza dei capigruppo a tutta l'Aula: saluterei con favore un'iniziativa di questo tipo, è stato detto che possiamo prenderci il tempo necessario per approfondire, sicuramente se verrà messo in discussione, l'Aula è sovrana, soprattutto è la sua precipua attività quella di discutere l'atto nel merito e nella sostanza, però non posso tacere il fatto di essere soddisfatto, come Consigliere regionale, per questo atto di straordinaria importanza, ha detto bene il Consigliere Carloni, per l'ammontare delle risorse ed anche per l'intensità, se così si può definire un atto numerico, e per la risposta che si va a dare ad un'attività tipica della gestione regionale che tocca in parte la questione sisma, ma in parte tocca tutta l'attività regionale.
Se si mettono a disposizione in maniera seppur rapida e in fretta, passatemi questa espressione, 202 milioni più 40 di rivisitazione della spesa del proprio bilancio, io sarei ben soddisfatto di salutare un provvedimento di questa natura, con tutti gli approfondimenti del caso, perché no. Però voglio anche tornare alla Commissione di ieri che ho l'onore e l'onere di presiedere, non è che in Commissione, Consigliere Maggi, non è stato approfondito l’atto, è stata fatta una disamina di ciò che nella sostanza contiene. Che significa approfondire? Significa che sono stati sviscerati i 202 milioni e i 40 milioni, le due parti dell'atto per toccare i complessivi 242 milioni.
Ma forse è passata anche inosservata la motivazione che ha portato a questa possibilità, ovvero quella di poter scrivere questo avanzo di sanità nel bilancio, ma questo lo vedremo, se avremo l'opportunità oggi di discutere questo atto.
Questo è il vero contenuto dell’operazione, la possibilità concessa di iscrivere, in deroga alle norme contabili, una posta così importante in bilancio.
Le motivazioni di questa possibilità sono la caratteristica tipica e principale di questo atto di straordinaria importanza ribadisco.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Ribadisco quanto ho già detto alla Conferenza dei capigruppo. La Giunta regionale presenta una variazione di bilancio dell'entità di 242 milioni di euro, credo che sia un atto senza precedenti per una Regione come la nostra.
Questa variazione di bilancio, è stata possibile grazie ad un'attività del Presidente della Giunta di straordinaria importanza, perché la somma di 40 milioni è di fatto una variazione compensativa all'interno del bilancio 2017/2019, sebbene con questa variazione compensativa si diano risorse al sistema disponibili per 40 milioni di euro sul triennio.
Sono risorse importanti dove c'è l'urgenza di provvedere perché sono, di fatto, spese inderogabili obbligatorie, sono slittate dal 2016 le risorse che devono essere disponibili subito, immediatamente. Pensiamo all'ultima parte della convenzione con i Vigili del Fuoco, pensiamo alle risorse che ci vengono chieste per la manutenzione degli immobili, pensiamo soprattutto alla risorsa di 6 milioni di euro come contributo straordinario al Comune di Tolentino per la realizzazione di appartamenti in sostituzione delle cosiddette Sae.
Questo è un atto di straordinaria importanza, che non può attendere neanche 24 ore, perché in quelle 24 ore può arrivare la pioggia, o la neve, e noi abbiamo il dovere di intervenire e di agire con estrema celerità, questo è un esempio perché non voglio parlare del merito, lo faremo dopo, questo all’interno della variazione cosiddetta compensativa.
Ma c'è di più, perché poi ci sono i 202 milioni di euro che derivano dall’applicazione del cosiddetto avanzo in sanità. Questa è stata un'operazione straordinaria del Presidente della Giunta e anche di altri soggetti politici, lo ricordava il Presidente l’altra volta, al capogruppo Carloni.
La Regione Marche, presentandosi sui tavoli nazionali con i conti in ordine e le carte in regola, quindi con l'autorevolezza che deriva da queste qualità, ha ottenuto dal Parlamento una deroga all'interno del D.L. 50 in sede di conversione, per poter applicare l'avanzo in sanità, un avanzo che non è la conseguenza di …, sono utili della gestione della sanità, ma sono soprattutto risorse derivanti dalle premialità conseguite dalla Regione Marche, quindi non sono “risparmi”, ma premialità conseguite dalla Regione Marche.
La Regione Marche è la prima in Italia e di questo provvedimento ne hanno beneficiato la Regione Marche e la Regione Lombardia.
La Giunta immediatamente si è attivata e, da subito ha consegnato questo provvedimento all'attenzione del Consiglio, e vado alla conclusione Presidente, che, tra l’altro, nella sua corposità è semplice se vogliamo, perché queste risorse in sanità, (delle altre abbiamo detto e poi ne parleremo dopo specificatamente), vengono finalizzate all'interno della missione 13, programmi 1, 2, 3, 4, 5 e 7 e una parte, circa 100 milioni, adesso qui non ho sottomano i documenti, vanno a coprire i cosiddetti cofinanziamenti - articolo 20 - per la realizzazione dei vari ospedali e gli investimenti, gli altri vengono destinati agli enti del Servizio sanitario regionale, Asur, ospedali riuniti, Marche Nord ed Inrca, per gli investimenti, macchinari e quant'altro. Ciò avverrà con successivi atti di programmazione da parte della Giunta e verrà successivamente portato all'attenzione del Consiglio. Questo è quanto!
Dove sta l’urgenza? L’urgenza è che lo dobbiamo fare subito, perché la conversione del D.L. 50 è di qualche giorno fa e noi immediatamente, abbiamo predisposto gli atti.
Credo che vada valorizzata in questo caso l'attività della Giunta, tra l’altro l’abbiamo fatto con atto di assoluto rispetto, come dicevo ai capigruppo, perché su un atto di questo tipo, di 242 milioni - voi sapete che quando facevo i bilanci di previsione insieme al Presidente facevamo le conferenze stampa - perché non abbiamo fatto una conferenza stampa presentando una variazione di 242 milioni? Sarebbe stato un atto di rispetto nei confronti del Consiglio.
Questo provvedimento sostanzialmente deve essere esaminato e come io spero votato ed approvato dal Consiglio regionale.
Mi taccio facendo una semplice considerazione, è legittima la richiesta dei Consiglieri di poter esaminare ognuno gli atti, ma quello che si può fare in una settimana, credo che si possa fare in qualche ora ed allora riconfermo qui la mia disponibilità, come Assessore al bilancio, e degli uffici nei confronti di tutti i Consiglieri e singolarmente con i Capogruppo. Se è necessario, ci riuniamo, svisceriamo e chiariamo ogni aspetto di questo provvedimento, della serie facciamolo ora, se serve lavorando anche in notturna. Credo che questo sia il minimo che dobbiamo alla nostra comunità a favore della quale mettiamo tante risorse.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.

Piero CELANI. Prendo spunto dagli ultimi interventi. Faccio fatica a capire come un Consigliere oggi possa ritenersi soddisfatto, contento e gratificato. Ho sentito proprio queste parole: “Oggi il Consigliere deve essere contento, deve essere gratificato perché facciamo una cosa straordinaria”. Si è vero, facciamo una cosa straordinaria, che difficilmente si ripete nei Consigli, difficilmente lo si vede, è vero questo, soltanto su questa cosa ci avete azzeccato, è una cosa stranissima che ha pochissimi precedenti, soltanto le Giunte, le amministrazioni che hanno incapacità a programmare e a governare fanno queste cose, solo quelle, quindi vi risparmio, per cortesia, non dite queste cose, non offendete la dignità e l'onestà intellettuale di un Consigliere regionale, non lo dite.
Oggi mi dovrei sentire gratificato perché vengo in Consiglio con un ordine del giorno ed alle 10,00 il Consigliere Maggi mi dà un foglietto e mi dice: “Lo sai che ieri in Commissione è avvenuto questo? Ci sono da ripartire 242 milioni di un avanzo della sanità”. Va bene, ne discuteremo, poi alle 10,45, anzi alle 11,30, Presidente ne prenda nota perché se i Consigli sono convocati per le 10,00, alle 10,00 devono cominciare, la Conferenza dei capigruppo la fate il giorno prima, quando volete, perché c'è gente che va rispettata, che dalle 9,30 sta qui dentro ed aspetta l’inizio del Consiglio, prendetene atto una volta per sempre, non ci prendete in giro; vengo a sapere che adesso discuteremo una variazione di bilancio importantissima.
Gli diamo un'enfasi e l’enfasi stessa, Assessore Cesetti, sta a dimostrare che siete in difficoltà perché dare importanza ad un atto del genere in questo modo non ha proprio senso, lo si capisce che dovete toccare l’emotività del Consigliere dicendo: “Altrimenti non diamo i soldi a Tolentino che deve mettere in sicurezza alcune strutture”, ma che dite? Di cose urgenti ce n’erano da fare per il terremoto, non certamente l’esenzione del ticket, quanti milioni diamo, 7,5, oppure 19 per l’Inrca? Spero non 20, 30 o 31, per cortesia, fate i bravi, di cose straordinarie e veloci ce ne sono da fare tantissime per il terremoto, non credo che vi siete accorti adesso che ci sono cose urgenti per il terremoto.
Questa è una vergogna, è un insulto alla dignità ed all'onestà del Consigliere che sta qui, per cui annuncio fin da adesso che nemmeno parteciperò alla discussione di questa legge se sarà messa in discussione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Urbinati.

Fabio URBINATI. Grazie Presidente. Questo è un approfondimento che abbiamo fatto poco fa nella Conferenza dei capigruppo.
Il Consigliere Celani dice che non c’è da essere contenti, però sicuramente c’è da esprimere una certa soddisfazione per il lavoro fatto e soprattutto per il motivo di questo riconoscimento. Noi l'abbiamo spiegato in Conferenza dei capigruppo, ho partecipato anche alla I Commissione di ieri, questo è un atto che implica una procedura veloce, noi l'abbiamo già detto in Conferenza dei capigruppo e lo ripetiamo, lo ha ripetuto anche l’Assessore Cesetti, è un atto di 202 milioni di euro, ma non è un atto che ha una complessità grande, quindi possiamo farcela con 2, 3 ore di discussione … Sospendiamo il Consiglio - siamo qui anche per questo, concordo che i Consigli devono iniziare puntuali, però siamo anche Consiglieri regionali e dobbiamo assumerci qualsiasi onere - ed invito ad un approfondimento.
Ripeto ciò che ha già detto l'Assessore Cesetti, scusate, c’è molta confusione in Aula.

PRESIDENTE. Silenzio per favore.

Fabio URBINATI. Il rispetto nei confronti dei Consiglieri è anche quello di ascoltare, non solo di presentare le delibere di un determinato argomento.
Abbiamo dato disponibilità insieme agli uffici di sospendere il Consiglio per fare degli approfondimenti in quanto è un atto di una portata importante, ma non è un atto estremamente complesso. Credo che i Consiglieri regionali possano discuterlo, approvarlo, astenersi o bocciarlo anche con un approfondimento di un paio d’ore.
Io penso questo, noi andremo avanti su questa strada, la disponibilità dell’Assessore c’è tutta, quindi chiedo che l’atto venga discusso oggi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Grazie Presidente. Io non facendo più parte della Conferenza dei capigruppo pongo qui una domanda all'Assessore non avendola potuta porre prima: vorrei capire rispetto alle scadenze che abbiamo, per quanto riguarda la parifica, se abbiamo una scadenza puntuale nei prossimi giorni o se si tratta semplicemente della decorrenza abituale dei tre mesi, perché se c'è una scadenza tra qualche giorno, tra qualche ora, credo che le giuste considerazioni sull'urgenza di risolvere i problemi dei marchigiani abbiano una priorità rispetto alle prerogative dei Consiglieri, che pure sono utili da rispettare. Mi rivolgo al Presidente Mastrovincenzo, perché non possiamo, qualche settimana fa, gioire di fronte ai nuovi criteri della programmazione dei lavori che abbiamo appena approvato e che entreranno in vigore tra qualche mese e poi fare il contrario.
E' chiaro che se c’è una scadenza urgente nei prossimi giorni questa cosa è comprensibile, se invece è la decorrenza dei tre mesi, potrebbe anche essere comprensibile vederci tra una settimana e far partire la decorrenza dei tre mesi da quella data, questo è l’aspetto che vorrei capire meglio.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie Presidente. In questo momento non posso entrare nel merito dell’atto, penso che non ci potrò entrare neanche dopo perché l’ho avuto questa mattina, anzi me lo sono dovuto procurare nel momento in cui questa mattina alla Conferenza dei capigruppo, era evidente che sarebbe stato portato oggi in Aula.
Credo che sia totalmente irrispettoso del ruolo dei Consiglieri il fatto di non metterli nelle condizioni di dare una valutazione nel merito di un atto così importante, l’ho già detto ai capigruppo e lo ribadisco. Ieri c’è stata una Commissione che ha esaminato quest'atto d'urgenza, anche i componenti della Commissione non lo sapevano. Non c’è stata neanche un minimo di comunicazione, si poteva trasmettere l’atto a tutti i Consiglieri specificando che sarebbe stato discusso quest'oggi in Aula. Credo che non fosse un mistero, non credo che qualcuno si sia svegliato stamattina ed abbia detto: “Lo portiamo d’urgenza stamattina” perché se ieri è stato portato in Commissione d'urgenza si sapeva che oggi si sarebbe discusso, tant’è che l'Assessore Cesetti non ha fatto comunicati ma qualche suo collega, come lui stesso ci ha ricordato ieri, si è sbrigato a fare dei comunicati per quanto di propria competenza.
Non ci si può sventolare il fazzolettino del terremoto per far approvare un atto d’urgenza senza metterci nelle condizioni di approfondirlo, vi abbiamo offerto l’opportunità perché abbiamo detto: “Facciamolo domani”, “Facciamolo dopodomani”, “Facciamolo venerdì” siamo disponibili in qualsiasi giorno, anche sabato e domenica, a fare un Consiglio in cui i Consiglieri sono consapevoli di cosa vanno a votare, altrimenti voi ci costringete ad un voto negativo in Aula, perché non ci mettete in condizione di fare il nostro lavoro in maniera seria, lo ricordo e ringrazio il Consigliere Maggi per averlo ricordato prima, per averlo voluto inserire dopo un anno di lavoro nel nuovo Regolamento, in particolar modo per gli atti di bilancio, affinché abbiamo una tempistica congrua per poter valutare ciò che ci viene sottoposto.
Quindi la settimana scorsa, due settimane fa, abbiamo approvato all'unanimità un atto (che dice, con delle clausole precise, che i Consiglieri devono poter valutare gli atti di bilancio) ed oggi, ci viene messo dietro il fazzolettino dell'urgenza del terremoto un altro atto e non sappiamo neanche se, lo dico adesso, ma già l’ho detto al Presidente della Commissione sanità - 202 milioni di euro su 240 sono in ambito sanitario - la Commissione sanità è stata messa al corrente di questo. No. Vi sembra corretto il ruolo dei Consiglieri e il ruolo della Commissione sanità? Essere completamente esautorata dal poter esprimere anche un minimo di parere in merito al fatto che i soldi che vengono messi nell'ambito sanitario sono congrui. Noi facciamo delle audizioni con persone che chiedono non solo di finanziare delle esigenze, ma propongono oppure siamo noi i promotori di proposte di legge, che muoiono o non vengono attuate perché non ci sono i soldi. Vogliamo lavorare in sinergia e mettere la Commissione in grado di fare il proprio lavoro e di essere anche di supporto all’azione di questo Governo per la propria capacità tecnica, oppure no? Dobbiamo sempre bypassare questi ruoli?

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.

Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Nell'apprendere questa mattina la notizia di questi risparmi ovviamente ne sono stato felice, chi di noi non è felice di poter utilizzare dei soldi che vengono messi a disposizione del territorio? Tanto più, apprendo adesso, che 6 milioni di questi soldi risparmiati, vanno alla mia amata città di Tolentino, quindi, chi più di me è felice di questa cosa?
Però qui dobbiamo a volte, prendere atto del metodo che si sta utilizzando, della forma e anche della sostanza, Vicepresidente, per diversi motivi.
Primo motivo, io ancora non ho il documento, ho sentito la notizia questa mattina, faccio presente che non è stato messo all’ordine del giorno della Commissione, quindi io come Consigliere non potevo nemmeno sapere, anche volendo farmi parte attiva e partecipare alla I Commissione. Viene messo d'urgenza questa mattina il punto all’ordine del giorno e non ho il documento sottomano, quindi dovrei dare un voto su che cosa? Senza aver letto un documento, senza aver potuto riflettere, senza aver potuto approfondire, solo prendendo atto della bontà delle parole che mi vengono dette.
Non credo che questo sia serio e rispettoso dei cittadini che mi hanno votato. Punto primo.
Punto secondo, vorrei avere la possibilità di capire ed ho fatto anche questa domanda ai capigruppo - mi è stato detto sempre qui sulla fiducia, ma io vorrei vederlo scritto - vorrei capire da dove provengono questi risparmi perché se provengono da dalle premialità, come mi è stato riferito, è un conto, se provengono da tagli a dei servizi sulla sanità, ad esempio, è un altro conto.
Terza cosa, vorrei capire cosa comporterebbe, come viene chiesto da tutti i Consiglieri della minoranza, se ritardassimo la trattazione di questo atto di 24, 48 ore. Cosa comprometterebbe questo slittamento di 48 ore? A questo sostanzialmente non mi è stato risposto.
Se non compromette niente, caro Assessore, siccome sono malizioso, mi viene da pensare che dentro a tanti dolcetti ci sia anche la caramella avvelenata, perché vorrei avere la possibilità di approfondire e di vedere dentro questo atto che si va ad approvare che cosa c’è. Magari sono tutte caramelle buone e dolcissime, però ne voglio prendere coscienza perché votando così al buio mi viene il sospetto che - quando si chiede uno slittamento di 48 ore e non viene concesso - ci sia la volontà di nascondere qualcosa ed il sospetto è legittimo, se permettete.
Assessore, mi spiace dirlo però devo prendere atto della sua totale incapacità di programmare un atto così importante in maniera tale da dare tempo al Consiglio di approfondirlo, perché un atto così importante lei ce lo presenta questa mattina, io l’ho saputo dal Consigliere Maggi un’ora fa. Le dico che questo metodo che lei sta usando è vergognoso - poi non è la prima volta perché in Commissione gli atti di bilancio non vanno velocissimi, ma superveloci - il metodo di portare gli atti con questa urgenza e la sua incapacità di programmare un atto così importante, dando il tempo almeno di una settimana, secondo me, è una cosa che non va assolutamente bene, dopo lei faccia le sue considerazioni.
Ripeto, sono felicissimo che ci siano questi soldi a disposizione per il territorio, sono super felice che parte di questi soldi vadano anche alla mia città, super felice che vadano ai terremotati, a chi ha bisogno, però il metodo che è stato posto in Aula questa mattina è veramente vergognoso.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. Grazie Presidente, ma io non ho niente da dire perché è stato detto tutto, poi sono molto triste perché stamattina il Consigliere Celani mi ha detto che il protocollo d’intesa per la bretella non conta niente, un protocollo non si nega a nessuno, in pratica mi ha detto che mi hanno accontentato. Quindi ora sono deconcentrato ed ho altri problemi, qui è tutto un problema!

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Credo che non ci siano giustificazioni perché oggi noi andiamo a discutere un atto in Aula ed i Consiglieri non hanno ancora l'atto. Se ieri sera c’era questa intenzione in Commissione, almeno inviare per e-mail l'atto ai vari Consiglieri, non solo non è stato inviato, ma oggi, Assessore Cesetti, i Consiglieri non ce l’hanno ancora.
Sappiamo che è un atto importantissimo, pertanto credo che avere almeno 24, 48 ore, come ho proposto nella riunione dei capigruppo, non ci sia nulla di male. E’ veramente irrispettoso perché ancora non hanno l’atto.
Qui non si tratta di un ritardo, non ce l’hanno materialmente l’atto, che è importantissimo averlo, credo che almeno 48 ore prima non siano impossibili.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Consigliere Bisonni, non solo non mi vergogno di questo atto ma, come lei può ben comprendere, vado orgoglioso di aver avuto l’opportunità di presentarlo, vado orgoglioso di partecipare ad un esecutivo che ottiene i risultati che sono evidenti da questo atto. Risultati tra l’altro ottenuti in sanità che, come sapete, è la materia che ci occupa per oltre l'80% del bilancio regionale.
E non mi vergogno neanche del metodo, anzi ne sono orgoglioso e lo rivendico perché non mi posso vergognare di essere tempestivo insieme alla Giunta, di essere rapido e di chiedere uguale rapidità.
Fatta questa premessa di cui può stare tranquillo, ho già spiegato i motivi dell'urgenza, ci sono delle scadenze, l’atto non poteva essere programmato prima e l'abbiamo programmato immediatamente una volta ottenuto il provvedimento, la conversione del D.L. 50. Da ultimo, se c'è bisogno di 48 ore, si prendano, ma lo si faccia in seduta permanente, perché io chiedo che questo atto venga approvato e siccome è possibile a termini di Regolamento, c’è la disposizione mia e degli uffici, che stanno venendo qua, verso i capigruppo, la Commissione, il singolo Consigliere, per spiegare ogni cosa. Siccome i Consiglieri regionali sono profumatamente pagati, possiamo anche lavorare di notte se necessario, diamo anche un bel segnale alla nostra comunità, possiamo anche lavorare in notturna sarebbe bello andare in notturna per affrontare un atto di straordinaria importanza. Questo facciamo!
Voi potete prendere tutto il tempo di cui avete bisogno, noi siamo qui disponibili, però non ci dite che vi mettiamo nella condizione di non lavorare, siamo qua, lavoriamo in continuità questa notte, domani mattina, non c'è nessun problema. Mi ricordo che quando stavo in Parlamento si faceva tante volte, lo possiamo fare anche qua, qualche volta, quindi facciamola finita, Presidente, se possibile.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Ringrazio l’Assessore Cesetti, ricordando che il documento è stato talmente sviscerato ieri in Commissione che sembrava l'elenco della lista della spesa. Il Consigliere Maggi ha fatto notare al Presidente della Commissione che mancavano all'appello diversi milioni di euro e il Presidente si è ricordato dove si era deciso di investirli.
Colgo molto volentieri la proposta dell’Assessore Cesetti, se ci sono i tempi tecnici, di discutere questa proposta di legge al termine di questo Consiglio, visto che ci sono delle proposte di legge che dovrebbero essere approvate e di cui i cittadini auspicano l’approvazione, visto il lavoro e il rispetto di chi le cose le fa con approfondimenti seri e di lungo termine.
Se voi ci state, credo che siamo più che serenamente convinti che si possa lavorare anche in notturna, se necessario, anzi sarebbe ora per questioni così importanti. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di iscrizione all’ordine del giorno della proposta di legge n. 154, dopo vedremo dove inserirla. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Urbinati.

Fabio URBINATI. Grazie Presidente. Visto come si è messa la giornata, come procede il Consiglio e tenuto conto che alle ore 14,00 abbiamo un incontro importante per quanto riguarda il mondo della disabilità, propongo di essere molto puntuali e di rinviare i punti che dovevano essere discutere all’ordine del giorno, al prossimo Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE. E’ chiara la proposta fatta dal Consigliere Urbinati?

Fabio URBINATI. O è colpa mia o c’è un’Aula un po’ disattenta. Visto come si è messa la giornata e visto che abbiamo un impegno molto importante alle ore 14,00, a cui dovremo essere puntuali, propongo di rinviare tutti i punti all'ordine del giorno al successivo Consiglio regionale, ad eccezione del punto sul bilancio appena votato e della mozione sui disabili. Grazie.

PRESIDENTE. Aggiungo che, come avevamo deciso nella Conferenza dei capigruppo, il 1 agosto tratteremo in una parte del Consiglio il tema della legalità, ci sarà una proposta di legge e successivamente procederemo, se fosse approvata la proposta del Consigliere Urbinati, con l’ordine del giorno odierno.
Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Dei due interventi, Presidente, reclamo quello a favore di questa richiesta senza entrare nel merito. Non sono intervenuto prima perché continuo ad essere convinto che una richiesta di modifica all’ordine del giorno dovrebbe avere un intervento a favore ed uno contro, ma capisco la particolarità del momento e tutti hanno voluto dire la loro anche se poi alla fine in 5 hanno detto la stessa cosa.
Quello che voglio rilevare è che, proprio perché abbiamo detto che questo punto che straordinariamente non doveva entrare all'ordine del giorno, con questa procedura così accelerata, se gli dedichiamo il maggior tempo possibile è una conseguenza logica di quello che già pensavamo, quindi tenendo il punto relativo alla mozione 261, che possiamo fare in chiusura di seduta, se adesso andiamo subito alla sospensione, avremo almeno 4 ore di tempo per poter affrontare con calma questo importante atto della variazione di bilancio.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Grazie Presidente. Ringrazio il Consigliere Urbinati, però l’appuntamento con i soggetti affetti da gravi disabilità si può prendere al di fuori del martedì quando c’è Consiglio.

PRESIDENTE. Non è un appuntamento, si tratta di una mozione che li riguarda e vengono ad assistere alla trattazione della mozione, non è un appuntamento.

Romina PERGOLESI. E allora perché volete rinviarlo?

PRESIDENTE. Nessuno vuole rinviarlo! Il Consigliere Urbinati ha proposto di trattare il punto proposto questa mattina relativo alla variazione di bilancio e di rinviare tutto l’ordine del giorno tranne la mozione 261 per rispetto delle persone che vengono ad assistere.

Romina PERGOLESI. Non capisco il perché questo modo di operare. Perché una sì e le altre no? Soggetti affetti da gravi patologie, che hanno bisogno di una legge più efficace sulla dispensazione della cannabis terapeutica, non hanno la stessa importanza? Questo modo di operare è assolutamente inaccettabile.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Presidente richiamo l’attenzione, quando si parla in Aula, quando parlano i capigruppo, che sono espressione dei gruppi, perché poi non si capiscono le cose e non capendo le cose si rischia di prendere brutte decisioni.
Consigliera Pergolesi, il suo capogruppo le saprà dire, se mi ascolta per cortesia, che noi abbiamo in I Commissione già riunito il Comitato per la vita indipendente, la mozione di oggi è una mozione sull'adesione ai principi della disabilità stabiliti dalla convenzione Onu e nell'occasione c'è la concomitanza che questi signori, esponenti del Comitato per la vita indipendente e di altre associazioni del mondo della disabilità, vogliono salutare questo momento, che auspico sia corale in quest'Assemblea, venendo a far visita in Consiglio regionale. Abbiamo anche predisposto ovviamente un minimo di accoglienza da un punto di vista logistico e adesso lei, solo per un capriccio, vuole rinviare un momento così importante? Quale segnale vogliamo dare noi alla nostra comunità? Presidente, chiedo scusa del fervore, ma fa parte della passione umana, mi infervoro e sono ferito da questa mancanza di sensibilità.
Questi sono appuntamenti convenuti, come lei ben sa Presidente, perché era presente a quella riunione e c’era anche il Consigliere Maggi che si è adoperato nell’organizzare al meglio questi momenti di arrivo e di gestione logistica, che richiedono anche un’attenzione particolare visti i soggetti. Quindi non capisco il motivo per cui per un'impuntatura si rinvia un momento di questa importanza.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Le ricordo, Consigliere Giacinti, che noi eravamo talmente attenti che abbiamo chiesto due volte al Consigliere Urbinati di replicare. Non è questione di ascoltare o meno perché se si parla a voce bassa potrei anche avere problemi d’udito, un po' di rispetto, va bene? Allora detto questo, cosa impedisce a questo Consiglio di andare avanti con una seduta notturna per discutere l’intero ordine del giorno? Perché dobbiamo rinviare tutti gli altri atti?

PRESIDENTE. Questo è un altro discorso. Per fare ordine, a questo punto votiamo la proposta del Consigliere Urbinati che, ripeto, consiste nel trattare la variazione di bilancio e alle 14,00 sospendere l’esame di questo punto nel rispetto delle persone che fanno visita al Consiglio regionale, procederemo quindi nel trattare la mozione relativa alle persone disabili e nel riprendere poi il punto relativo al bilancio fino all’approvazione definitiva.
Detto ciò, come concordato nella Conferenza dei capigruppo, un attimo dopo la votazione sull’ordine dei lavori, sospenderemo la seduta perché ci sarà il momento di approfondimento dei capigruppo con l’Assessore Cesetti e gli uffici competenti, si riunirà la I Commissione, per quanto riguarda il parere del Crel, dopodiché verso le ore 14,00 ritorneremo in Aula. Alla Conferenza dei capigruppo sono invitati anche i Consiglieri che vogliono chiedere spiegazioni in merito.
Dico fin d’ora che la Conferenza dei capigruppo si terrà nella Sala Agricoltura che è più capiente.
Proposta del Consigliere Urbinati relativa all’ordine dei lavori. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Entro le 14,00 si possono presentare gli emendamenti alla proposta di legge n. 154.
Sospendo la seduta, ci vediamo in Sala Agricoltura.

La seduta è sospesa alle ore 11,50.

La seduta riprende alle ore 14,05.

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta, così come avevamo previsto, con la discussione della mozione 261.

Mozione n. 261
ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Biancani, Urbinati, Rapa, Traversini, Giancarli, Busilacchi, Talè, Volpini, Marconi
“Adesione ai principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 261 dei Consiglieri Giacinti, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Biancani, Urbinati, Rapa, Traversini, Giancarli, Busilacchi, Talè, Volpini, Marconi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Innanzitutto porto il saluto alle diverse Associazioni presenti in Aula, per tutti saluto le due persone con cui abbiamo avuto rapporti, ma non per questo non salutiamo tutte le Associazioni presenti che sono l'Associazione Zero gradini per tutti, il Comitato per la vita indipendente, l’Associazione Anfas Marche e l’Associazione paraplegici Marche. Saluto rispettivamente i Presidenti dell’Associazione Zero graditi per tutti e del Comitato per la vita indipendente.
Ci siamo anche incontrati recentemente per questioni sempre legate al tema della disabilità, della vita indipendente in particolare, ma bisogna dire che questa è la conclusione di un iter che è iniziato a marzo 2016, con una riunione alla quale hanno partecipato queste associazioni, il Presidente della Giunta regionale Ceriscioli e il Presidente del Consiglio Mastrovincenzo, si è avuta un’ulteriore riunione ad aprile 2016 dove hanno partecipato diverse altre associazioni del territorio regionale, per giungere a trascrivere un documento, questa mozione, che oggi portiamo all'attenzione dell'Aula e che è imperniata sull'adesione della Regione ai principi della convenzione Onu, sui diritti delle persone con disabilità. Questo un po’ il senso della mozione.
Che cos’è nello specifico questa convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità? Ad agosto del 2006, precisamente il 25 agosto, al termine di un percorso e di un lungo lavoro pluriennale il comitato rappresentante di 192 nazioni, di organismi internazionali e diverse organizzazioni non governative, è giunto al termine di questo lavoro oneroso e anche molto dettagliato, alla elaborazione di un documento.
Questa convenzione che cosa ha voluto mettere in evidenza? Questo percorso arrivato alla fine ha voluto significare che le persone con disabilità, le loro famiglie e le organizzazioni che li rappresentano, hanno inteso costruire uno strumento essenziale per la tutela e la promozione dei diritti umani.
Con questo documento in particolare si è voluto garantire che tali diritti spettassero a tutti senza alcuna discriminazione, trattandosi ovviamente di diritti inalienabili che appartengono a ciascun individuo e che non possono essere negati alla parte più fragile della popolazione.
Il documento richiama i principi proclamati nello statuto delle Nazioni Unite che riconoscono la dignità e il valore connaturati a tutti i membri della famiglia umana e i diritti eguali e inalienabili come fondamento della pace e della giustizia nel mondo. Questo mi sembra un aspetto essenziale, perché vivere in armonia e nel rispetto contribuisce senza dubbio al discorso della pace.
Andando oltre, con i 50 articoli della convenzione si guarda a tutti gli aspetti, a tutti gli effetti, un'attenzione verso questo mondo che interessa, e parliamo di diritti umani, il diritto alla vita, all'integrità fisica, alla tutela giuridica, alla sicurezza, il diritto alla protezione sociale, all'istruzione, per la quale gli Stati si impegnano ad assicurare un sistema inclusivo a tutti i livelli e l'apprendimento a lungo termine.
Queste sono le parole usate nella convenzione dell'Onu.
La convenzione cosa vuole portare di nuovo? Non è la prima volta, ovviamente, che si parla di certe tematiche, ma la convenzione Onu che cosa ha voluto sancire per la prima volta dopo un lungo lavoro e un lungo percorso di approfondimento? Ha voluto sancire il passaggio ad un nuovo approccio culturale nei confronti della disabilità. Questo è il vero tema, tutti più o meno siamo in grado di parlare di disabilità, ed è legittimo che lo facciamo in tutte le varie declinazioni, ma un nuovo approccio culturale è qualcosa di più sottile e di più motivato che può portare e deve portare forse ad un progresso sociale più ampio e di valore.
Questo è il vero senso della convenzione. Come si concretizza questo nuovo approccio culturale? Si concretizzata riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo la tutela di tutti i diritti umani attraverso i principi contenuti nell'articolo 3 di questa convenzione, che sarebbero: il rispetto per la dignità intrinseca, l'autonomia individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte e l'indipendenza delle persone; la non discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società; il rispetto per la differenza e l'accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell'umanità stessa; la pari opportunità; l'accessibilità; la parità tra uomini e donne; il rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori con disabilità; il rispetto dei diritti dei minori con disabilità a preservare la propria identità.
Al termine di questo percorso, con l'adesione a questa convenzione, che cosa si vuol fare con questa mozione? Vogliamo sottolineare che nell'ottica di inclusione le politiche regionali per l'inclusione sociale delle persone con disabilità devono prevedere un modello organizzativo che tenga conto del carattere intersettoriale delle varie questioni, a partire dai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, attivando un sistema di offerta dei servizi diversificato, ancorato quindi, ai luoghi ed ai tempi di vita aperti a tutta la comunità.
Sottolineato che le politiche sulla disabilità non possono essere realizzate solo ed unicamente con interventi sociali o socio-sanitari, seppur innovativi e sperimentali, come peraltro questa Regione sta portando avanti da tempo, ma necessitano, per essere pienamente rispondenti ai bisogni dei soggetti deboli, di una rete di azioni realizzate da tutti i settori della vita civile ed istituzionale, ecco allora la vera pregnanza di questo salto culturale, in tutte le fasi e le sfaccettature della vita sociale. Questa attenzione, questa sensibilità, questa filosofia nei confronti della diversità è quello che vogliamo significare con questa mozione.
Per cui alla fine cerchiamo di impegnarci per promuovere, in attuazione dei principi della convenzione, l’informazione, la sensibilizzazione, la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità, a includere le politiche in favore delle persone con disabilità in tutti i settori di attività amministrativa, a sviluppare politiche di inclusione attiva delle persone con disabilità nella vita sociale, anche attraverso appositi progetti di inserimento lavorativo, a sottolineare il ruolo fondamentale della scuola, delle altre agenzie educative e dei mass-media, nella promozione della cultura dell'inclusione e della piena realizzazione dei diritti universali. Ad attivare quindi presso tutti gli Assessorati di riferimento, un'azione mirata ad implementare la consapevolezza che è responsabilità di ciascuno rendere effettiva l'inclusione dei soggetti in difficoltà e l'abbattimento di tutte le barriere sia fisiche ma soprattutto, quelle culturali. Potremo così dire di aver contribuito a cambiare la cultura e la percezione della disabilità e di aver puntato al progresso vero della nostra comunità regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Saluto le associazioni presenti, come ha già fatto il Consigliere Giacinti.
Ha la parola il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Grazie Presidente. Naturalmente il saluto del Movimento 5 Stelle ed anche un abbraccio personale a tutti.
Questa mozione noi la voteremo, ci sono delle belle parole, dei buoni propositi e leggendola viene spontaneo un raffronto.
L’Onu si è occupato della convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità ad agosto del 2006, nel 2007 il Governo italiano ha sottoscritto la convenzione, che è stata ratificata nel 2009 dal Parlamento italiano, però dal 2007 sono passati 10 anni, questo approccio culturale diverso, di cui parlava il Presidente della I Commissione Giacinti, stenta ad arrivare, non solo nelle impostazioni legislative normative non si tiene conto ovviamente di questa necessità urgente e improcrastinabile, ma anche nelle esternazioni, quelle minime, sto parlando dell'abolizione delle barriere architettoniche, si è latitato, addirittura ci sono degli uffici pubblici o degli enti pubblici dove chi è sulla sedia a rotelle non può accedere e questo, è veramente il contrario dell'approccio culturale a questa problematica. Mancano le misure minime.
In I Commissione abbiamo ricevuto alcune persone del Comitato per la vita indipendente che ci hanno esposto la problematica di questo progetto che viene finanziato e non viene finanziato, che ha comunque necessità diverse. Naturalmente è stato un confronto tra uomini e donne, direi emotivamente, molto coinvolgente e toccante, ci hanno detto con parole molto semplici ed efficaci la difficoltà di intraprendere questa vita indipendente di cui hanno tutto il diritto, come lo abbiamo noi che siamo dall’altra parte.
Devo dire che questo incontro è servito perché io personalmente e gli altri miei colleghi della I Commissione, esaminando una proposta di legge sulla legalità, abbiamo dato una sforbiciata ai 395.000 euro del 2018 e del 2019 per questa proposta di legge, spero che l'Aula approvi questa modifica che ha fatto la I Commissione mostrando molta sensibilità, non sono molti, ma 95.000 euro più 95.000 euro fanno 190.000 euro, destinati al sociale e in particolar modo alla disabilità.
Secondo me questa vostra visita è servita per tenere viva l’attenzione nei vostri confronti, devo dire infine che parlando con qualcuno lì mi è stato detto che questa mozione è condivisibile e implica un impegno, perché è così che viene percepita all’esterno. Spero che sia così, perché molte volte questo impegno viene completamente disatteso e cito sempre il Consigliere Marconi, che mi ha insegnato che una mozione non si nega a nessuno. Queste parole del Consigliere Marconi sono rimaste scolpite nel mio immaginario e spero che per questa problematica la mozione sia veramente un impegno e segua una modifica seria della legge, una legge fatta per bene, con buoni e dignitosi finanziamenti.
Spero che l'emozione ed il coinvolgimento emotivo che abbiamo avuto da questo incontro non vadano scemando e che a questa mozione segua un’adeguata modifica ed un adeguato finanziamento della legge, perché non vorrei essere ancora coinvolto in una trattativa di tipo economico con queste persone che rivendicano delle esigenze diverse e dall'altra parte la politica, la I Commissione, che deve fare i conti con risorse molto limitate.
Vorrei chiudere dicendo che è giusto che la politica risparmi, che non sprechi, però su questi problemi e su queste persone non c’è risparmio che tenga. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Malaigia.

Marzia MALAIGIA. Grazie Presidente. Saluto anch'io i nostri ospiti alcuni dei quali ho incontrato per la prima volta oggi e oggi io posso dirvi, mi rivolgo direttamente a voi, che dall'inizio del mio mandato ho perseguito il fine di stare vicino alle problematiche di persone che non vedono ancora accontentati i loro diritti, i diritti di qualsiasi persona. Mi sono prefissa questo scopo prestando particolare attenzione alle tematiche riguardanti la disabilità, a partire dall'età evolutiva fino all'età più adulta.
Solo chi vive vicino a persone disabili si rende conto quotidianamente di quante difficoltà si debbano incontrare tutti i giorni, a volte non sembra, vi si vede lì sulla carrozzina e si dice: “Sta bene”, ma per poter stare sulla carrozzina nessuno si rende conto di quante ore di preparazione ci possono essere dietro da parte della famiglia, da parte di tutti quelli che assistono chi è impossibilitato nei movimenti.
Le tematiche della disabilità non sono vissute solo da voi, ma sono vissute anche dalle vostre famiglie, dalla comunità che vi sta intorno, e noi qui in Consiglio dobbiamo sentirci comunità, comunità più vasta che sta insieme a voi.
Dobbiamo essere comunità estesa del vostro universo, del nostro mondo, perché siamo tutti parte di questo mondo, dobbiamo prenderci un impegno per poter vivere bene noi e vivere bene voi. Quindi dobbiamo farci carico dei problemi che non toccano solo voi, di questo ci dobbiamo rendere conto qui in quest'Aula.
Oggi con questo primo atto di impegno, che non può e non deve rimanere solo un'impalcatura, è importante fare il primo passo, questo sicuramente, però noi che abbiamo in mano la struttura legislativa e amministrativa di questa Regione, dobbiamo far sì che all'impegno corrisponda quanto prima l'attuazione, ciò che finora non è stata certamente rispondente alle esigenze del singolo o dei più.
Più volte le intenzioni sono buone, le abbiamo molto spesso condivise in quest'Aula, restando condivise unanimemente laddove rimanevano intenzione, ma all'atto pratico, quando c'era da attuare qualcosa c'era poi il primo ostacolo, l'ostacolo principale è la barriera delle risorse economiche, a volte insormontabile rispetto a quelle architettoniche.
Oggi io e il mio gruppo consiliare della Lega Nord voteremo questa mozione perché siamo convinti che sia il primo passo e proprio oggi, accogliendo i principi della convenzione Onu, siamo coscienti che questa sia solo un seme, solo l'inizio e che dobbiamo andare avanti verso quegli obiettivi che non rimangano teorici, ma quanto prima pratici.
Fin d'ora chiedo un impegno alla Giunta per far sì che si vada verso un finanziamento più adeguato e più rispondente alle esigenze dei singoli e delle famiglie, più volte abbiamo preso come impegno sia in Ufficio di Presidenza con parecchie delle nostre deliberazioni, che in Consiglio, però quello che manca, oggi come oggi, è l'attuazione.
Oggi diamo il via, quindi dico buongiorno a questa mozione che dovrebbe trovare attuazione il prima possibile. Grazie, grazie per essere presenti.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Accolgo con un certo favore la presentazione di questa mozione.
Come ha detto il Consigliere Giacinti il problema della disabilità è un problema culturale, quindi mettere in atto tutte quelle azioni che possono in qualche modo riuscire a modificare la cultura in un senso positivo sono assolutamente condivisibili e da accogliere.
Per mia formazione personale, mentale, sono una persona pratica, quindi credo che insieme ai principi forse la cosa più importante sia quella di aiutare coloro che hanno delle difficoltà, a superarle materialmente.
Come gruppo Fratelli d’Italia voterò favorevolmente la mozione. Io stessa questa mattina ho presentato una mozione per rifinanziare la legge regionale, mettere anche dei soldi a livello regionale per il superamento delle barriere architettoniche che venivano finanziate ai Comuni fino al 2014, poi questi contributi sono stati interrotti, insieme a quelli che venivano dallo Stato.
Ci sono diverse sensibilità nell'Aula, ci sono persone che magari quotidianamente hanno a che fare con la disabilità nella propria casa o nella propria cerchia familiare, ci sono sensibilità che conoscono anche direttamente il problema, però per chi non lo vive quotidianamente, a volte può sembrare tutto semplice, invece bisognerebbe essere capaci di calarsi nella realtà quotidiana di queste persone per comprendere - prima ho scambiato due parole con i nostri ospiti - come una scelta che può sembrare logica possa rivelarsi sbagliata, come togliere i parcheggi per i disabili dall'ingresso di un ospedale. Su queste cose concrete credo che noi dovremmo porre maggiore attenzione e mi auguro veramente - ringrazio loro per essere venuti qui - di vederli al più presto tornare in Aula per plaudire insieme all’approvazione di provvedimenti nei quali ci siano risorse economiche e finanziarie adeguate per andare incontro alle loro esigenze.
I principi sono giustamente corretti, ma non risolvono purtroppo una quotidianità di disagio e di difficoltà, quindi mettere sullo stesso piano, far camminare di pari passo, il principio etico e morale, sui quali credo che quest’oggi l’Aula si esprimerà a livello unanime, e soprattutto dare concretezza e consistenza a questa volontà, lì noi misureremo la nostra capacità di Regione di dare risposte a chi ne ha realmente bisogno, altrimenti resteremo nel tema dell’astrattezza.
I principi sono belli e giusti, però non risolvono il problema, ben vengano i principi, mi auguro di vedere prima possibile in quest'Aula dei provvedimenti concreti e sostanziosi per dare risposte concrete alla loro quotidianità.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente. Solo per rinquadrare un po’ l’argomento, stimolato prevalentemente dal Consigliere Maggi, riguardo al fatto che questa mozione, che anch’io ho presentato e che andremo ad approvare all’unanimità, fa riferimento alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Leggo il titolo perché forse non è chiaro a tutti: “Adesione ai principi della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
Saluto anche, avendo avuto il privilegio di conoscere personalmente, negli anni passati, alcune di queste associazioni e alcune persone in modo particolare, che segnano anche un dato di civismo rispetto a questa situazione, perché incontrando l'associazione di persone con disabilità …, questo è il nuovo termine che l’Onu già da alcuni anni ha assunto, penso molto bello e molto indicativo perché mette prima di tutto l'accento sulla persona con una situazione relativa alla disabilità.
Leggendo questo titolo mi viene in mente, e mi faccio la domanda: cos’è l’Onu? L’Onu è un’organizzazione internazionale, lo ricordo ai più, alla quale aderiscono tutti i Paesi del mondo, che finalmente ha fatto questa cosa, perché purtroppo, cari colleghi, nella grande maggioranza dei Paesi del mondo la disabilità non ha alcuna attenzione. Questo è il motivo per cui si fanno questi accordi, questi proclami, queste dichiarazioni, alle quali poi i Paesi aderiscono.
Credo che, come avviene più o meno per l’ambiente, alcuni Stati fatichino molto a sottoscrivere gli accordi per la riduzione dell'inquinamento a livello mondiale, perché hanno interesse a continuare ad inquinare, caro Presidente Ceriscioli, ed oggettivamente questi Stati avranno fatto una gran fatica a fissare questi principi.
Penso che per l'Italia sia stata una firma fin troppo facile, noi ci auguriamo in quest’Aula che andremo ben al di là di questi principi. Per esempio, in questa convenzione non è scritto nulla relativamente all'appropriatezza dell’intervento riguardo la disabilità, noi recentemente in IV Commissione - per parlare di atti e non per fare la filosofia romantica sulla situazione della disabilità, che non mi permetto di fare perché non parlo mai delle cose che non vivo, né in forma retorica né in forma diretta, e quindi, rispetto soltanto e cerco per quello che è possibile di aiutare i miei concittadini - abbiamo approvato un atto di fabbisogno nel quale, sono un po’ fissato per l’aritmetica, come il nostro Presidente, mi sembra di aver contato nel socio-sanitario qualcosa come 47 tipologie di strutture diverse, un manicomio! Ho raccomandato, Presidente, alla dirigente presente di raccoglierle un po' perché abbiamo delle tipologie di strutture che rispondono a determinati bisogni con 20 posti letto, nelle residenze protette arriviamo a migliaia, tanta è la raffinatezza del nostro intervento, e dietro a questo ci sono decine di milioni, non qualche centinaio di migliaia di euro, decine di milioni solo regionali per non parlare di tutto l’investimento che lo Stato fa in termini di invalidità.
Quindi, lo dico con grande orgoglio, negli ultimi 30, 35 anni, cioè da quando abbiamo cominciato a portar fuori dagli istituti le persone con disabilità, che erano veramente roba da lager, abbiamo cominciato ad individuare l’appropriatezza dell'intervento, dall'istituto con 100 persone disabili, alla struttura - prendiamo il Coser - che non può superare i 10 posti, all’idea geniale avuta dall’Anffas e da altre associazioni di coniugare questo tipo di intervento con l’idea della famiglia, perché è fondamentale, fino ad arrivare a progetti di vita indipendente e con il dopo di noi che abbiamo recentemente liquidato in IV Commissione - sennò sembra che non stiamo facendo nulla, quando invece stiamo facendo tanto in verità - con i quali abbiamo cominciato a ragionare sempre di più in un avvicinamento che fa dell’appropriatezza non la cura, perché in molti casi la disabilità non è da curare, ma fa della disabilità un problema di vita, come viverla e portarla sempre di più all'interno di un contesto “normale”, dove il concetto di normalità oggi è molto strano perché c’è la disabilità fisica generica, c’è la disabilità acquisita, c’è la disabilità volontaria, c’è qualcuno che è disabile volontariamente e su quello diventerà sempre più un problema intervenire. Noi non interveniamo su questi, interveniamo su chi ha avuto problemi e non è dipeso da lui.
Rispetto a questo penso alla scuola, penso a mia figlia che è insegnante di sostegno nella scuola materna, o ad esempio, a Recanati una bambina autistica di sei anni e mezzo ha tre persone a disposizione. Questa è la gloria di questo Paese, sennò, Presidente, ci prende la depressione qua dentro, dobbiamo stare sempre a cercare il puntino nero. Partiamo da questo contesto e dico con orgoglio che questa Giunta di fronte alla stretta finanziaria, che è partita dal 2013, perché si è parlato anche di difficoltà finanziarie, su questo settore ha mantenuto duro. I Comuni non sempre ce l’hanno fatta, ma non li accuso, la Regione ha tenuto duro grazie ai fondi della sanità dei quali parleremo fra qualche minuto, e questo ha consentito di avere in questi anni sempre quella cifra, in qualche caso anche qualche piccolo aumento.
Certo, rispetto ad una esigenza diffusa e larga non è mai sufficiente nulla, questo è pacifico, ma sta di fatto che noi abbiamo un tipo di cultura che finalmente viene sottoscritta anche da Paesi africani, asiatici e sudamericani, che rispetto a questa situazione languono, perché hanno il Pil con il 35% di spese militari. Qualcuno dovrebbe cominciare a vedere chi sono gli amici internazionali di questi Paesi, come si faceva una volta, Presidente, quando il mondo era diviso in due e ci insultavamo su questo, sennò siamo amici di tutti, c'è qualcuno che è amico dell’Italia e c’è qualcuno che non lo è, in Italia le spese militari stanno sotto al 3%, questo per ricordarcelo, le spese per il sociale stanno sopra il 25%, per capire qual è il nostro livello di sensibilità.
Non mi accontento di questo, dico, rivendicando questa nostra storia, che molto si può ancora fare in questo tipo di direzione e lo dico con il cuore in mano perché se su questa materia non alziamo la voce in maniera intelligente, non polemica, c’è il rischio di un regresso perché nelle situazioni di crisi i più deboli sono quelli che ci rimettono le penne, siano essi poveri, siano essi anziani, siano essi disabili, cioè quelli che debbono chiedere e ricevere la solidarietà.
Una cultura adeguata ad un Paese civile, dice che un Paese civile è tale non se registra un alto tasso di Pil, ma l’alto tasso del benessere sociale, spirituale e personale delle persone che vivono in esso. E questo benessere si registra attraverso queste cose.
E’ grazie all’Onu, ma grazie soprattutto ai Governi ed ai Parlamenti italiani che negli ultimi 35 anni hanno fatto molto di più di quello che sta scritto qui.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Il delicatissimo tema trattato dalla mozione ha alla base due principi che da soli basterebbero per evitare qualsiasi discussione o esitazione all'approvazione della stessa. Stiamo parlando di sensibilizzazione e di diritti internazionalmente riconosciuti. Bene quindi attivarsi per la loro tutela e per sensibilizzare la collettività partendo proprio dalle istituzioni che spesso sono gli organi che maggiormente latitano sul tema, ma bisogna andare anche oltre, l'amministrazione regionale sa quanti Comuni hanno adottati i Peba? Molti non sanno nemmeno cosa siano, eppure i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono un passo fondamentale per una visione nuova, doverosa e civile delle nostre città.
Ecco che l'argomento è vasto con molteplici diramazioni sociali e normative, per questo motivo, oltre alla sensibilizzazione, che non resti solo dichiarazione di intenti, come è già stato detto da chi mi ha preceduto, serve intraprendere un percorso civile istituzionale che veda al tavolo costantemente le associazioni in campo per la difesa dei diritti, per le indicazioni tecniche ed i suggerimenti specialistici, quindi, il confronto deve essere non solo sporadico, ma continuo. Annuncio quindi, il voto favorevole a questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rapa.

Boris RAPA. Grazie Presidente. Saluto e ringrazio le associazioni qui presenti,
Ritengo che l’impegno di questa mozione a promuovere i principi della convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità, l'informazione e la sensibilizzazione sia la base per una società civile che guardi in un'ottica diversa e con molta attenzione a questo processo culturale.
E’ necessario più che mai sviluppare politiche di inclusione attiva delle persone con disabilità nella vita sociale anche attraverso progetti di inserimento lavorativo. Questa mozione deve essere un impegno concreto alle esigenze delle persone con disabilità ed alle loro famiglie, penso che sia ormai tempo di abbattere ogni forma di muro e di costruire ponti per i diritti civili. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Fabbri.

Piergiorgio FABBRI. Grazie Presidente. Vorrei parlare direttamente ai nostri gentili ospiti: quindi mi scuserete le spalle, ma parlo da questa altra parte.

(il Consigliere Fabbri volge le spalle all’Assemblea e si rivolge direttamente al pubblico presente)

Piergiorgio FABBRI. Mia figlia è down.

PRESIDENTE. Consigliere, bisogna che parli dal banco.

Piergiorgio FABBRI. Sono al banco, non ci formalizziamo per favore. Scusate le spalle, penso che non ci sia problema.
Occorre applicare la normativa vigente appieno, bisogna metterci i soldi con chiarezza, bisogna che ogni anno questi soldi ci siano, senza rincorrerli, bisogna semplificare la burocrazia.
Mia figlia ha un certificato che scade al diciottesimo anno di età, la trisomia 21 non penso che con l'andare dell'età si modifichi, allora vorrei fare con voi un elenco delle cose che ci sono e delle cose che potrebbero effettivamente essere completate.
Medici competenti: ce ne sono, ma ce ne vorrebbero di più, fisioterapisti, logopedisti, neuropsichiatri, psicologi ed educatori, insegnanti di sostegno, a scuola ci vorrebbe un piano educativo individualizzato serio, mentre a volte non c’è.

PRESIDENTE. Consigliere per favore ritorni al suo posto.

(Voci fuori microfono)

Piergiorgio FABBRI. Scusate, voglio parlare con chi giustamente è portatore di interesse. Non è una mancanza di rispetto è un'empatia con i portatori …, vi formalizzate, allora per rispetto all’Assemblea mi rimetto a parlare da qui, mi dispiace perché non riesco ad empatizzare con le famiglie.

(il Consigliere Fabbri parla dal proprio scranno)

Piergiorgio FABBRI. Detto questo, non sto denunciando niente, sto soltanto dicendo mettiamoci i soldi e applichiamo la normativa per quella che è e, applicarla puntualmente con il diritto della certezza dei fondi, cosa che purtroppo in questa Aula più volte abbiamo sottolineato non esserci.
Proseguo: assistenti sociali e soprattutto attività relazionali, perché se la famiglia è messa nelle condizioni reali di poter vivere una vita sostenibile, ricca di relazioni, supportata dalle istituzioni, cambia anche la cultura e allora avviene spontaneamente il moto dalla società civile di accoglienza, di adeguamento delle strutture, partendo da quelle architettoniche, ma soprattutto delle strutture per arrivare ad una vita relazionale, che manca purtroppo, e rincorrere fondi che ci dovrebbero essere, che vengono spesi in 100.000 rivoli ma la cui efficacia a volte è discutibile, rincresce.
Come Movimento 5 Stelle votiamo questa mozione che è ricca di bellissime parole, impegna la Giunta a metterci i soldi, a fare un'azione culturale efficace e di sostegno, ma non ci dobbiamo fermare alle dichiarazioni d'intenti. Quindi spero nei prossimi tre anni di mandato in questa Aula di non dover rincorrere finanziamenti a qualsiasi titolo su questo settore, dato che oggi abbiamo avuto l'accortezza e la bontà di invitare i portatori di interessi di questa tipologia di normativa. Ritengo che l'impegno che prende l'Assemblea oggi votando, penso, all'unanimità, questa mozione, sia reale e non di passerella o di facciata.
Mettiamo i soldi per l'inserimento lavorativo, per l'alleggerimento fiscale, per l'alleggerimento burocratico, per un’applicazione reale e concreta al 100% della normativa vigente, perché abbiamo una normativa che è realmente all'avanguardia.
Scusate le spalle.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.

Piero CELANI. Grazie Presidente. Anch’io saluto gli ospiti che oggi ci hanno fatto visita.
Non posso che esprimere anch’io il parere favorevole a questa mozione, però voglio fare una piccola considerazione, credo che, oltre al problema del superamento delle barriere architettoniche, a cui è stato fatto riferimento, soprattutto quelle sensoriali, oggi il problema non è soltanto togliere qualche ostacolo nel percorso di questi nostri amici, è importante anche eliminare una serie di barriere che impediscono un rapporto, una relazione con gli altri all'interno di qualsiasi ambiente, sia esso lavorativo, ricreativo e familiare al tempo stesso.
Noi dobbiamo essere concreti, non possiamo fare soltanto enunciazioni di principi, perché come la convenzione anche la mozione è un atto politico di indirizzo che comporta degli impegni, ora parafrasando quello che diceva il Consigliere Maggi: una mozione non si nega a nessuno, ma noi su questo argomento dobbiamo essere molto concreti e realistici. Dobbiamo anche fare ammenda di quello che non funziona, soprattutto cominciando a guardare all'interno di casa nostra, non possiamo subito guardare a casa degli altri, prima dobbiamo vedere a casa nostra se tutto funziona per essere credibili quando facciamo queste cose.
Quindi mi soffermo un attimo a fare una riflessione sul punto 3 della mozione quando ci si impegna a sviluppare politiche di inclusione attiva delle persone con disabilità nella vita sociale anche attraverso appositi progetti di inserimento lavorativo, ecco, uno dei problemi più grossi è l’inserimento lavorativo.
Bene il concetto di fare progetti, di fare anche per gli amici disabili significative politiche attive di lavoro per poterli inserire, anche se dobbiamo guardare a quello che succede all’interno delle nostre istituzioni, noi abbiamo una legge sul collocamento obbligatorio che maggiormente non viene rispettata dagli enti pubblici. Si, Presidente, faccia pure i conti, non scherziamo, non dico banalità, non parlo della Regione. Volete vedere qualche Area vasta? Volete vedere quante ispezioni hanno avuto le Aree vaste da parte dell’Ispettorato del lavoro? Non fate polemiche perché io non le faccio, dico soltanto che per essere credibili dobbiamo guardare anche in casa nostra, delle nostre istituzioni. Andiamo a vedere se tutti i posti che potrebbero essere occupati da disabili sono coperti e vi do pure un indirizzo! Andate a vedere, in qualche Area vasta ci sono tantissimi posti scoperti da tantissimi anni ed è stata anche oggetto di verifiche da parte dell'ispettorato e se ne è infischiata, va bene?
Dico questo, per cui bisogna essere concreti, bisogna essere seri, bisogna dare attuazione a questa mozione velocissimamente, soprattutto per quanto riguarda il discorso delle politiche attive del lavoro e dell’inserimento lavorativo perché questa è la dignità che noi diamo a loro, perché se loro lavorano si trovano inseriti in un contesto quotidiano che è simile a quello degli altri ed hanno la possibilità di relazionarsi con tutti. Quindi non basta soltanto mettersi l'animo in pace dicendo abbiamo aggiustato il percorso dei marciapiedi, abbiamo tolto il gradino, abbiamo messo l’ascensore, abbiamo messo il servo-scala, fondamentale quella è una condizione di civiltà imprescindibile, ma dobbiamo andare oltre e fare una riflessione, Presidente, lo dico serenamente senza ombra di polemica, faccio una autocritica, anch’io sono uomo delle istituzioni e lancio questo messaggio perché si possano fare anche queste riflessioni, queste considerazioni, queste piccole indagini e dare il via, laddove è possibile, a sistemare, con le politiche attive del lavoro, quelle che già sono le condizioni che la legge prevede, perché il collocamento obbligatorio non è una politica attiva del lavoro? C’è una legge dobbiamo rispettarla. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Grazie Presidente. Anch'io naturalmente saluto gli ospiti e le associazioni. Credo che daremo un bello spettacolo in questo momento, in quest'Aula, se il nostro dibattito ed ovviamente il voto, saranno il più possibile composti e senza polemiche.
Ringrazio il Presidente Giacinti per la sensibilità con cui non solo ha proposto questa mozione a molti colleghi - anch’io l’ho sottoscritta - anche perché ha fatto una relazione ricca che mi consente adesso di intervenire solamente pochi minuti per aggiungere alcune cose. Lo ringrazio anche per avere ricordato la proposta di legge che state portando avanti sulla vita indipendente, credo che sia importante.
Mi voglio solamente concentrare sulla vera novità di questa mozione rispetto ad alcune cose che già la Regione sta facendo e che penso sia giusto ricordare.
Credo che sia giusto ricordare che sulle politiche settoriali per la disabilità, sulle politiche socio-sanitarie per la disabilità, c’è un impegno importante dal punto di vista delle risorse e quindi partiamo da lì.
Bisognerebbe poi, lo ricordava qualche intervento, controllare sempre l'attuazione perché la Giunta stanzia le risorse, il Consiglio vota i bilanci, poi c’è una parte che è l'ordinaria amministrazione che abbiamo il dovere come ente Regione di controllare.
So che tra qualche giorno andrà ad esempio in Commissione l’attuazione della legge sull'autismo. Credo che sia molto importante, molto significativa perché esistono vari tipi di disabilità. C'è un intervento nazionale importante che è quello del dopo di noi, però penso che l'aspetto più importante sia il tema culturale, il cambio culturale che dovremo fare, uscire dalla settorialità delle politiche per la disabilità e provare a immedesimarci nella quotidianità, la quotidianità della disabilità non è settoriale, non è la politica socio-sanitaria, è la politica per il lavoro, è la politica per la scuola, è la politica per lo sport, c’è il momento delle paralimpiadi che tutti vediamo, però anche l’attività quotidiana sportiva va garantita, insomma ci sono le politiche che garantiscono alle persone con disabilità lo sviluppo delle proprie capacità. Credo che questo sia l'aspetto più importante.
Tanti anni fa si diceva: per incentivare le politiche per il lavoro e l'occupazione pensiamo che tutte le politiche siano politiche per il lavoro. Dovremmo fare la stessa cosa, dovremmo uscire dall'idea che solamente l'Assessorato sociale e sanitario si occupa di questo tema, va molto bene il richiamo che si fa nella mozione, e tutti gli Assessorati dovrebbero dedicarsi quota parte per questo tema, allora riusciremo probabilmente a garantire ai disabili lo sviluppo delle proprie capacità sia nella vita quotidiana che nei momenti in cui non hanno qualcuno che gli può dedicare delle attività di cura. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.

Luca CERISCIOLI. Grazie Presidente. Anch’io saluto le associazioni presenti a questo importante momento e ritengo che i principi sui quali si basa la carta siano un po’ la premessa di tanti ragionamenti che poi andremo a fare.
Nel pragmatismo della necessità delle risorse per fare le cose bisogna sempre comprendere uno schema di fondo, quando da Sindaco andavo nelle scuole ed incontravo i bambini spiegavo questa cosa dicendo: “Queste sono le risorse - disegnavo un mucchietto - e questi sono i problemi”, facendo notare che le risorse erano sempre molto inferiori a quello che serviva per risolvere ogni problema che una comunità aveva.
Governare non è essere in grado di risolvere tutti i problemi, perché nessuno ha quelle disponibilità e quelle risorse necessarie, ad esempio: asfaltare tutte le strade, rendere belli tutti i giardini, cambiare tutti i giochi, rendere perfetti tutti gli edifici, fare palestre per gli sport di tutti i tipi, sostenere le persone che hanno problemi di varia natura in campo sociale, ma si tratta di aver chiare le priorità, aver chiaro quali di questo grande mucchio dei problemi vogliamo affrontare con le risorse che abbiamo a disposizione.
Questo è il meccanismo, la parte importante, quella che ci fa dare valore alle scelte.
Ricordo, qui voglio segnalare la storia di questa Regione, i momenti in cui vennero azzerati i fondi nazionali statali, il fondo unico sociale azzerato, il fondo che riguardava a livello settoriale, ad esempio, il tema della non autosufficienza azzerato da un anno all’altro, e come la Regione Marche con risorse proprie andò a reintegrare completamente quelle mancanze riproponendo gli stessi finanziamenti dell’anno precedente. C’è una cultura profonda, ed un’attenzione in termini di valore che hanno fatto si che nei momenti in cui bisognava fare scelte difficili, c’era la capacità di orientare le risorse laddove si riteneva che le necessità fossero più forti, più importanti, più impellenti.
Il senso della mozione è questo, quello di tenere alto il valore di determinate scelte in un orizzonte di diritti da rispettare, perché possano poi guidare la mano pubblica, il pensiero di una comunità, nel dare il giusto valore ad un investimento che viene fatto in un campo particolare come quello della disabilità.
Non è solo un fatto di piani, come diceva la Consigliera Marcozzi, perché i piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche …, quando entrai in Comune c’era un piano bellissimo, eliminava tutte le barriere, solo che era un mucchio di carta così, con tanti disegni sopra. Per me è stata una bella soddisfazione da Sindaco fare l’ultima inaugurazione alla quale invitammo anche la Presidente della Camera, perché in tutte le 60 scuole del Comune erano state eliminate le barriere architettoniche. Il meccanismo che ci ha permesso di farlo è proprio questo approccio di tipo culturale, questo riuscire a dare un valore importante alle scelte di questa natura.
Siamo una Regione che crede da lungo tempo in questo valore ed è riuscita negli anni a superare momenti difficili.
Ricordo anche che quest’Aula, credo fosse il primo atto, se non il primo era il secondo, chiese all’unanimità di ripristinare il complessivo del fondo sociale, sembrava una missione impossibile perché a luglio i fondi erano azzerati e siamo riusciti per la fine dell’anno a ripristinare il fondo, a mantenerlo l’anno dopo, addirittura incrementandolo, e tutti gli anni continuiamo a combattere per riproporre quelle risorse, magari cambiando nome e cognome perché gli investimenti vanno inseguiti.
Se noi pensiamo che schiacciando un pulsante ci arrivano tutte le risposte, non funziona così, bisogna avere la capacità di leggere. Se dite: riuscite ad impiegare fondi europei in questa direzione? Ci siamo riusciti per la prima volta in una maniera consistente, ed è stato molto utile perché ci ha permesso di recuperare quote di bilancio, quindi una lotta continua, ma al fondo di quella lotta una consapevolezza: la trisomia, la sindrome di Down, è stata per me dal punto di vista culturale uno dei percorsi più chiari e più illuminanti. Si partiva da una situazione in cui veniva valutata come un castigo di Dio dato a una famiglia perché aveva commesso qualcosa di sbagliato, il castigo di Dio era la nascita di un figlio con la sindrome di Down. L’evoluzione culturale ha permesso, anche in una visione non ancora chiara rispetto agli aspetti genetici che sono all’origine della sindrome, di capire e di cambiare da castigo di Dio a realtà da sostenere. Una valutazione anche più chiara dei problemi, essere passati nel giro di pochi anni dalla durata della vita che era generalmente sotto i 30 anni agli oltre 60, quindi un’attenzione alla persona rispetto ai bisogni che ha di salute, di assistenza per poter sviluppare appieno la propria attività, gli inserimenti lavorativi e via dicendo. Quindi un'evoluzione che è partita dal castigo di Dio ed è arrivata ad un progetto forte, importante, che guarda alla salute, all’attività e alla possibilità per ognuno di noi, secondo quello che ognuno di noi è, perché due uguali ancora non li abbiamo fatti, sviluppando al meglio le capacità che tutti abbiamo.
L’aspetto genetico ha chiuso il cerchio attraverso l’individuazione dell’elemento scatenante, causante la sindrome, che non è poi solo di chi ha la sindrome, ma di tutti, perché tutti siamo trisomici, lo siamo in una percentuale diversa e quando questa percentuale è importante si manifestano le conseguenze, ma è dentro ognuno di noi.
E’ questo per me l'approccio culturale più profondo e più importante, quello che ci fa partecipi dell'umanità, cioè riconoscere ognuno di noi, è qui che non c’è più la differenza, per le proprie capacità, per le proprie qualità, per quello che è in grado di esprimere e di fare se è messo in condizione o no di farlo.
E’ facile mettere l’Assessore Anna Casini in condizione di vivere la sua esistenza, di svilupparla perché ha determinate caratteristiche, in altri casi si tratta di colmare questa distanza, di creare i presupposti per poterlo fare, perché ognuno di noi è partecipe di questo discorso.
Credo che questo sia il contenuto profondo della mozione di oggi, quindi la ritengo importante, tutt’altro che superflua e superata perché l'ultimo aspetto, mai nulla è scontato, è che non esiste un valore acquisito una volta che vale per sempre, perché le persone cambiano ed anche i percorsi culturali di ognuno di noi, magari per una certa fase un principio è posto con più forza, con più enfasi e quindi diventa patrimonio collettivo, in altri rischia lentamente di scivolare perché cambiano le priorità e si dà troppo per scontato ciò che non lo è.
Anche la presa di posizione di oggi, di approvazione di questo documento rinnova, secondo me, un patrimonio culturale che magari a molti di noi appartiene, ma che ha bisogno di essere costantemente rinnovato, credo che con questo voto noi ancora una volta diciamo che negli aspetti fondamentali, di quei valori, di quel lato culturale, come diceva il Consigliere Busilacchi, noi rinnoviamo un impegno che ci deve vedere protagonisti attivi, attori.
L’Assessore Bravi mi ha segnalato quattro iniziative importanti che riguardano gli inserimenti lavorativi, proprio per rispondere a quel bisogno che veniva sottolineato dal Consigliere Celani. Credo che l’elencazione delle attività, che si può fare, sono tante, numerose e significative, ma prima di questa elencazione c’è la piena consapevolezza del valore delle scelte che facciamo, da quelle poi derivano le azioni concrete a favore di ognuno, che non mancano, che sono presenti, che non sono mai abbastanza, ma che sono la conseguenza di una forte consapevolezza del valore delle cose che facciamo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 261. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Sull’ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Le associazioni avrebbero piacere, se possibile, di avere una foto per ricordare questa giornata, quanto meno con il Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio, quindi chiederei una breve sospensione per adempiere a questa formalità vista l’importanza del tema.

La seduta è sospesa alle ore 15,05.

La seduta riprende alle ore 15,10.

Proposta di legge n. 154
ad iniziativa della Giunta regionale
“Variazione generale al bilancio di previsione 2017-2019 ai sensi del comma 1, articolo 51, decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 154 della Giunta regionale.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Con la proposta di legge n. 154 si va ad apportare due variazioni di bilancio, entrambe hanno una natura specifica, giusto per tenerle separate.
Una variazione consiste in una rideterminazione della spesa in seno al bilancio triennale 2017/2019, una rimodulazione in seguito all'andamento della gestione che si è evoluta in questa parte di esercizio e anche in parte a seguito del rendiconto dell'anno 2016.
Questa variazione è compensativa, per sommi capi, come viene definita, ed ammonta a circa 40 milioni di euro che traggono origine da una rimodulazione della spesa, nello specifico per un migliore e più preciso stanziamento e commisurazione del fondo rischi sul contenzioso, per parte di risorse che provengono dal cofinanziamento sul Psr, di cui si fa carico lo Stato in seguito al sisma rispetto a risorse regionali che erano state stanziate, da minori interessi passivi legati alla rimodulazione del debito e da una più puntuale allocazione delle risorse derivanti dalla minore restituzione della quota parte dei bolli auto da devolvere allo Stato.
Queste voci, che per il loro ammontare comportano una rimodulazione della spesa per circa 40 milioni, daranno luogo ad allocazioni di pari importo per adempiere e dare risposte specifiche in diversi settori dell'attività, comunque la gestione ha portato a una giusta evidenza a cui si vuole dare risposta.
Vado con sinteticità e l'elenco di cui darò lettura corrisponde a circa 40 milioni che nella prima parte dell'intervento abbiamo visto scaturire dalla rimodulazione della spesa. Dove saranno impiegati questi 40 milioni? 2.800.000 circa per contratti e gare relative al settore informatico, 5 milioni circa per l'esternalizzazione del servizio relativo alla gara per il bollo auto, gara che ha come oggetto il controllo e l'attività di accertamento e riscossione del bollo stesso, 15 milioni vanno nel grande capitolo della manutenzione dei beni immobili regionali, 1.700.000 per i sinistri e danni derivanti dall'attività della caccia, 2.100.000 vanno alla polizia provinciale per il servizio di polizia provinciale e vigilanza, come coda alla questione del riordino dell'attività delle Province, 630.000 sono per l'assicurazione relativa alle strade ex Anas che sono passate di competenza regionale, altre assicurazioni per varie convenzioni, come il servizio antincendio dei Carabinieri forestali per 400.000 circa, stanziamenti sulla legge dello sport per 1.400.000, le cifre ovviamente sono spalmate sulla triennalità 2017/2019, 1.250.000 per agevolazioni legate al servizio ferroviario, 1.800.000 per lo slittamento di impegni precedenti dell'anno 2016 che, per mancanza di spazi finanziari, vengono riscritti in questo esercizio, perché una componente importante che non ci deve sfuggire è che la riscrittura delle norme tecniche di redazione del bilancio, a volte comporta un'attenzione particolare proprio a come viene gestito il bilancio stesso.
Per certe tipologie di risorse, che durante l'esercizio non vengono impegnate, si fa fatica nell'esercito successivo, per la configurazione stessa del bilancio, a riscriverle, va trovato lo spazio finanziario per poterle allocare nuovamente.
Andando avanti, concludiamo l’esame dei 40 milioni, 6 milioni di spesa sono previsti come contributo straordinario al Comune di Tolentino per l'acquisizione di immobili da destinare alla popolazione terremotata, in alternativa delle Sae daremo luogo alla sistemazione di immobili esistenti. D'altro canto mi ricordo che quando facemmo con la III Commissione, presieduta dal Consigliere Biancani, una seduta in quel di Tolentino partì da lì questa idea per dare risposte più celeri e concrete, poi ci siamo fatti portavoce, tramite una mozione che questa Aula ha approvato, di pensare anche a questa soluzione rispetto alle altre che pure vengono praticate.
Questa in grande linea è la variazione, diciamo, compensativa del bilancio 2017/2019 che trova forma attraverso una rimodulazione dei vari capitoli di spesa ed un impiego delle stesse economie a seconda delle esigenze che la vita stessa del bilancio fino ad oggi ha fatto emergere. E questo è un aspetto.
Senza dubbio la seconda parte del provvedimento, è quella più importante sotto il profilo numerico, ma soprattutto sotto l'aspetto filosofico della motivazione che l'ha ispirata e delle motivazioni tecniche e giuridiche che ne sono alla base. Permettetemi di fare qualche disquisizione un po' tecnica, necessaria per far capire bene la portata di questa possibilità che si apre con questa variazione.
L’avanzo in bilancio non può essere iscritto, l'avanzo è il surplus che si genera nei vari esercizi e sono risorse a disposizione del bilancio generale. Con la legge 243/2012 non è più possibile iscrivere l'avanzo nel bilancio e tantomeno impegnarlo. Quindi questo avanzo è una specie di tesoretto che rimane lì, abbellisce il bilancio, ma non può essere utilizzato.
Il bilancio della sanità, pari a 202 milioni, mi riferisco agli utili della gestione sanitaria centrata fino all'anno 2015, è stato oggetto di una pressione politica da parte di tutti i parlamentari dell'arco di Governo, su input del Presidente Ceriscioli in particolare, ma di tutta la Regione. Si è cercato di sensibilizzare affinché l'avanzo di sanità potesse trovare allocazione nel bilancio ordinario, magari reiscrivendolo e vincolandolo al grande capitolo della spesa sanitaria. Questo avrebbe consentito di far fare un salto di qualità al bilancio stesso e di dare un grande alleggerimento al bilancio medesimo, liberando in parte delle risorse già allocate o individuandone altre per dare la possibilità di finanziare ciò che è possibile con questo ammontare, parliamo di 202 milioni di euro.
Ora la Regione Marche si è potuta avvalere di questa possibilità per un motivo molto semplice, la Regione Marche è stata la prima a rispettare la questione dei costi standard, ne abbiamo sentito parlare più volte, ovvero il rispetto di certi costi, di servizi e di attività svolti nel settore sanitario. Questo non deve trarre in inganno, di pari passo con il rispetto e garantendo i livelli essenziali di assistenza, poiché paradossalmente non si può pensare a un rispetto dei costi standard e nel contempo non offrire un livello essenziale di assistenza adeguato, sarebbe una contraddizione in termini. Il rispetto dei Lea e una cogestione virtuosa hanno portato, attraverso premialità, a conseguire avanzi e quindi utili nel bilancio della sanità per questo importo. Dà quindi la giusta cifra di quanto una gestione virtuosa può trovare riscontro in un'attività come quella della gestione del bilancio.
Ecco la portata dell'emendamento al decreto legge 50, che è stato convertito il 21 giugno di questo anno, con il quale è stato consentito e reso possibile iscrivere e impegnare l'avanzo della parte sanitaria nel bilancio ordinario. Ecco la portata un po' straordinaria di questa possibilità tecnica, giuridica, e nel contempo la possibilità di mettere a disposizione del bilancio stesso oltre 202 milioni. Questo in deroga alla legge 243 a cui ho fatto riferimento precedentemente che non consentiva di iscrivere ed impegnare in bilancio l'avanzo.
Sta qui la vera grande possibilità che si è aperta recentemente e con questo atto si vuole cogliere l'occasione, anche in fretta, si, diciamolo pure, per mettere a disposizione dell'intera comunità un’ingentissima quantità di risorse che diano risposte alle varie possibilità che si sono nel frattempo manifestate in seguito agli eventi, alla vita quotidiana, che chiaramente trova riscontro sul bilancio perché in fondo il bilancio è una sommatoria delle esigenze della comunità.
Questa variazione di 202.000.000 più 5.000.000, poi diremo un po' meglio nel dettaglio, mantiene il vincolo dell'aspetto sanitario, non è che i 202 milioni di avanzo di utili della gestione sanitaria possiamo impegnarli per farci attività che non sono legate al settore sanitario. C'è un vincolo, quindi l’iscrizione va in questa direzione, a grandi linee, semplificando, e alla fine il totale coinciderà con il totale avanzo a cui abbiamo fatto riferimento.
Quindi maggiori spese legate a garantire il costo per le prestazioni sanitarie e per la dazione dei medicinali nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma per circa 19 milioni, quasi 20 milioni di euro, cofinanziamenti per investimenti in strutture sanitarie, l'articolo 20 della legge 67/1988, pari al 95 milioni. Sono interventi previsti nel bilancio relativi alla costruzione di ospedali, ristrutturazioni, investimenti nel settore immobiliare ospedaliero. Poi altri investimenti relativi questa volta, non a strutture immobiliari ma a impianti, macchinari e attrezzature per l’Inrca e l’Asur e per le Aziende ospedaliere in generale per complessivi ulteriori 90 milioni, ed ecco raggiunti i 202 milioni di cui 170 nella parte di investimento e 32 nella parte corrente.
Questo a grandi linee l'impiego di questa grande entrata ed è stato possibile applicare al bilancio con la recente modifica normativa e legislativa.
Questa mattina abbiamo sentito, e posso anche capire, sia in sede di Conferenza dei capigruppo ma anche in Aula quando ho chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno di questo punto, commenti negativi su questa azione e sulla sua tempestività per poter mettere all'ordine del giorno questa tematica.
Mi rendo conto che, l’ho detto in premessa, ma colgo l’occasione per ribadirlo qui, questa è un'occasione straordinariamente importante perché ci consente di dare risposte in più direzioni, quelle che si sono create a seguito di domande, di esigenze, di emergenze, e chi più ne ha più ne metta, in questa fase del bilancio. Si potrebbe dire che si poteva attendere qualche giorno o meno, ma l’Assessore Cesetti e gli uffici si sono messi a disposizione per dare ulteriori spiegazioni ed entrare nelle pieghe di questo atto. Seppure è un atto grande dal un punto di vista dell’ammontare delle risorse, non è così complicato, visto e considerato che si tratta di mettere a disposizione tecnicamente ciò che in alcuni casi era stato impegnato, in altri lo sarebbe stato prima di arrivare a maturazione degli eventi che esso stesso racchiudeva, per un totale di 202 milioni di risorse che è stato possibile prendere e impegnare da questo avanzo della sanità.
Credo che vada salutato con favore questo grande sforzo che può andare verso la soluzione delle problematiche di questa comunità, per cui fin da ora annuncio ovviamente il mio voto favorevole.
Sono stato io a chiedere l’iscrizione all’ordine del giorno e sono stato anche oggetto di scherno quando stamattina ho detto che ero ben felice di salutare un provvedimento di questo tipo, lo ribadisco, non solo sono felice di ribadire questa mia felicità nel salutare un provvedimento così importante, ma sono anche fiero, rincaro la dose, perché la politica, tanto biasimata e tanto bistrattata in questa stagione, con un atto di questa natura dà la dimensione corretta di mettersi al servizio della comunità, cercando di dare risposte che questa comunità, per motivi più o meno espliciti che ben conosciamo e legati anche all'attività stessa dei vari interventi e ai settori d’azione d'intervento politico della Regione, ci chiede strada facendo. E’ stato detto prima parlando di altre questioni, che giorno per giorno ci sono i bisogni da soddisfare, a cui dare risposta. Giorno per giorno!
Stavolta credo che questo atto, seppur, ripeto, può essere considerato maturato un po' in fretta, vada nella direzione di dare una risposta. Questa volta la politica dà una risposta ai cittadini, poi si può discutere sulla natura e sulle finalità, ma credo che di fronte al quadro tracciato, ci siano esigenze più che legittime e che legittimamente trovano una risposta con questo atto.
Per cui, ripeto, mi sono sentito di mettere all’ordine del giorno un provvedimento di questo tipo ed anche di difendere la bontà nella sostanza e nel merito, affinché vada nel senso di dare risposte alla comunità, siano esse in termini sanitari, i 202 milioni che abbiamo visto spalmati su più voci di intervento e di impiego, ed anche sulle problematiche legate all'attività ordinaria che è quella che si vede strada facendo.
Un'ultima questione è legata ad un'ulteriore entrata di 5 milioni, mi riferisco a quel contributo dato dalla società petrolifera russa che ha messo a disposizione questa cifra per la costruzione dell'ospedale di Amandola, quindi, un altro articolo accoglie in entrata l'elargizione di questa società e nella parte di spesa l'impegno per la costruzione, in parte ovviamente, dell'ospedale di Amandola.

PRESIDENTE. Grazie. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Marcozzi. Deve intervenire? Prego Consigliere Celani.

Piero CELANI. Riprendo il discorso che avevo iniziato in apertura e ribadisco ancora una volta e con più profonda convinzione che non sono né felice né fiero e né orgoglioso di questo atto. Assolutamente! Dico invece che sono, siamo tutti, coloro che sono qui presenti sui banchi dell’opposizione, assolutamente avviliti, esterrefatti ed amareggiati per quello che è successo questa mattina in Aula. Una cosa di una gravità ancora una volta inaudita, soprattutto dopo che una settimana fa abbiamo messo al centro del dibattito, a questo punto dico in modo ipocrita, l'importanza e la valenza del Consiglio regionale.
Dobbiamo dirlo in modo serio, corretto, quindi siamo stati tutti, meno questi della minoranza, ipocriti, perché abbiamo detto che abbiamo lavorato un anno per rimettere a posto la dignità del Consiglio e del Consigliere e i risultati sono quelli che abbiamo avuto oggi.
Oggi abbiamo solo capito una cosa gravissima, ma chiara e lampante, questo Consiglio regionale viene considerato alla stregua di una dependance della maggioranza e della Giunta, un orpello, dà quasi fastidio, questo abbiamo capito oggi e questa è la vera gravità.
Il segnale che avete dato è uno solo: si lavora alla bisogna, si lavora in funzione delle scadenze, stamattina, domani mattina, domani sera, altrimenti non facciamo in tempo, dobbiamo fare la variazione di bilancio.
Ammiro il Consigliere Giacinti che vuole sempre, giustamente è il suo ruolo, infiocchettare l'argomento, non si dovrebbe sentire fiero, ma ancora più avvilito ed amareggiato di noi, perché portando in questo modo gli atti in Consiglio si evitano che ci siano dei confronti precisi fra i Consiglieri, ma non soltanto quelli di minoranza, perché ci potrebbe stare in politica, ma attenti qui si evita anche il confronto fra la maggioranza. Non c'è nemmeno il confronto fra di voi, se ci sono state nel momento in cui vi siete divisi queste risorse che adesso andiamo a vedere, io non lo so, e in Aula questo modo di lavorare non consente di fare un confronto serio fra tutti noi, ma quello che è ancora più grave, fra voi Consiglieri di maggioranza. Dove sta il confronto? Dove sta l'apporto che potete dare per migliorare un atto? Il Consiglio serve a questo, serve per confrontarsi, se è possibile migliorare, se è possibile anche ricredersi di certe cose e l'abbiamo anche fatto alcune volte, ma è un modo inaccettabile da questo punto di vista.
Ieri mattina è arrivato in Commissione un foglietto e oggi alle 15,00 arriva la delibera, noi oggi dalle 10,00 alle 14,00 non abbiamo spostato nemmeno un granello di sabbia in questo Consiglio, e spero che i marchigiani ne prendano atto, non abbiamo fatto nulla per questo motivo, per colpa vostra, non per colpa nostra, noi eravamo pronti a discutere tutto l'ordine del giorno.
Ci sono dei provvedimenti che riguardano l’area costiera, adesso finisce l’estate, voglio vedere quando li approviamo! Ci sono atti non molto importanti ma significativi, qualche segnale c'era, non abbiamo fatto nulla per colpa di chi? Per colpa nostra? Abbiamo fatto ostruzionismo? No, non siamo stati messi in grado di dire qualcosa perché non sapevamo nulla e alle 15,00 arriva questo documento.
Non ho avuto nemmeno il tempo di leggere questo documento, però qualcosa all’occhio ti passa, innanzitutto ci torneremo dopo sugli investimenti? No, non ci torneremo dopo, perché la delibera 820 del 12 luglio 2017 indica tutti gli interventi, tutti gli investimenti dei quasi 95 milioni di euro che contiene questa variazione. Va bene?

PRESIDENTE. Consigliere Celani, scusi, non la interrompo per il tempo, ma per capire, lei ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori e la Consigliera Marcozzi che è la relatrice di minoranza, non ho capito …

Piero CELANI. Probabilmente ha rinunciato, forse non parlerà nemmeno, glielo dico io, ma non per rispetto perché è una scelta sua. Non è che io non voglio farla parlare, è una scelta sua.
Andiamo a vedere la somma di questi interventi - ovviamente qualcuno della maggioranza ha portano dei contributi, la minoranza non credo che abbia portato contributi - adeguamento a norma ostetricia e ginecologia ospedale di Pesaro, adeguamento a norma prevenzione incendi ospedale di Pesaro, adeguamento rischio sismico strade ospedale di Pesaro, ristrutturazione piano terra e piano primo ospedale di Pesaro, ampliamento e completamento ospedale di Fano, ce ne sono ancora tanti, ma dico che ci sono 3.348 euro per l’adeguamento dell’ospedale di Ascoli. 3.348 euro, Consigliere Volpini, Presidente della Commissione sanità! C’è Fano, c’è tutto, Cristo si è fermato lì.
Voglio dire questo, non prendiamoci in giro, il metodo a volte è sostanza a volte non lo è, io credo che in Consiglio regionale il metodo a volte, vada oltre la sostanza, perché sulla sostanza possiamo dividerci, possiamo fare tutto, ma sul metodo no, perché dobbiamo essere messi tutti in condizione di poter lavorare, di poter dire la nostra, di poter difendere i nostri territori, ma soprattutto per poter dire quali sono le esigenze dei territori che rappresentiamo, dobbiamo essere messi in queste condizioni.
Poi sulla sostanza ci dividiamo, sul contenuto, perché qualcuno dirà che quello è più importante di questa cosa, ma sul metodo no, altrimenti dove sta la democrazia? Questa è la democrazia? Se salta il metodo, le minoranze come sono tutelate? Posso pure immaginare che domenica notte, lunedì mattina vi siete visti come maggioranza e abbiate fatto questo elenco, ma se la delibera è del 12 luglio, probabilmente qualcuno qualche telefonata prima l’ha fatta, se qui c’è una delibera del 12 dove sono elencati tutti gli interventi fino a 95 milioni di euro. A lei hanno telefonato? Forse non c’era!
Questo è l’aspetto: il metodo! Il metodo sono minimo le Commissioni, la rappresentanza sta nelle Commissioni, I Commissione, II Commissione, ci sono degli investimenti che riguardano anche le altre Commissioni, di tutto questo nessuna traccia.
Noi non possiamo condividere questa metodologia, lo dico con tanta amarezza nel cuore, tutto pensavo meno che fossimo trattati in questo modo, siamo trattati come cosa da prendere o lasciare, “si fa così, altrimenti non si fa nulla”, non è assolutamente possibile. E’ inconcepibile! Sentirsi felici, sentirsi fieri, sentirsi gratificati in una situazione come questa, francamente io non mi sento di dirlo e con tanta onestà intellettuale diciamo che non lo vogliamo nemmeno. Se nella sostanza sono fondi per la sanità importanti, a malincuore, avremmo voluto discutere anche accapigliarci per avere qualche decina di migliaia di euro in più per Ascoli, per San Benedetto, per Ancona, per Macerata. Potevamo accapigliarci a votare si o no? Ma non possiamo fare nemmeno questo! E’ ridicolo dalle 12,00 alle 14,00 “fate gli emendamenti”, su che cosa? Gli uscieri mi hanno portato da poco questa delibera, io facevo gli emendamenti? Noi facevamo gli emendamenti dalle 12,00 alle 14,00? Quando la delibera è arrivata adesso? Ma come facevamo? Ma perché ci prendete in giro in questo modo? Un minimo di dignità e di onestà intellettuale vuole che questa minoranza non parteciperà ai lavori, usciamo e chiudiamo questa mesta pagina della politica regionale. Grazie.

(Abbandonano l’Aula i Consiglieri dei Gruppi: Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega Nord)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie Presidente. A me dispiace che una parte della minoranza esca dall’Aula e, a differenza di quello che ha detto il Consigliere Zaffiri, la maggioranza non è aumentata, né su questa vicenda così importante si consumano interessi privati e tanto meno le carriere personali di qualcuno di noi.
Credo che una vicenda come quella del terremoto, è inutile nasconderlo, ha dei ritardi importanti su alcuni interventi, criticati, oggetto di dibattiti infiniti qua dentro, nei convegni e dove è giusto fare dibattiti, però se poi la politica vuole tornare ad essere credibile e a dare testimonianza di cose concrete, quando è il momento deve fare le cose concrete, altrimenti rimane semplicemente un esercizio degli uni contro gli altri armati e non si scende mai nella realtà a dare le risposte che la gente si aspetta da noi.
Penso che mai come in questa vicenda serva un segnale, non sto a rifare l’elenco che ha già fatto il Consigliere Giacinti e che ha già fatto questa mattina l’Assessore Cesetti, è un intervento che dà la possibilità di recuperare un piano di investimenti già previsto nei nostri bilanci, al quale mancava il finanziamento e la copertura finanziaria, bisogna dirlo con chiarezza, per una serie di vincoli negli equilibri di bilancio, questi soldi probabilmente sarebbero arrivati a dicembre. Questo dobbiamo spiegare ai cittadini, questi soldi probabilmente ci sarebbero stati ugualmente a dicembre, ma se qualcuno veramente pensa che è sbagliato fare anche una forzatura per anticipare l'utilizzo di quei soldi in un momento così drammatico, da dicembre ad oggi, significa che non ha capito cos’è la politica e cosa deve fare in questo momento. Mi dispiace dirlo e lo dico sapendo di stare all'opposizione di questa maggioranza, non ho cambiato idea.
Ciò nonostante quando arriva il momento in cui bisogna essere concreti, dare segnali e intercettare la risposta da parte della politica, bisogna saper rispondere all'appello e questo è uno di quei momenti. Ci si può dividere, si può anche far finta di litigare per uscire un po' prima, però ci sono momenti in cui bisogna avere la responsabilità di testimoniare il supporto delle scelte.
Probabilmente la forma non è stata rispettata nel suo “cerimoniale”, però è anche vero che tutti quanti chiediamo da tempo che ci debba essere un intervento veloce, “siate veloci, fate qualcosa per il terremoto, date un segnale veloce”, poi quando si è veloci non ci si può lamentare della velocità perché in questo momento attendere un’altra settimana o altri giorni probabilmente non ha senso, dal momento in cui una ricognizione era stata fatta.
Ci sarà il momento della verifica, nessuno qui sta dicendo che viene meno la trasparenza degli atti, o in nome del terremoto dobbiamo rinunciare al nostro ruolo di sindacato di controllo dell'atto amministrativo, ci sarà la parifica da parte dei magistrati della Corte dei Conti, ci sarà il momento della verifica di bilancio, quindi arriveranno i momenti di controllo su questa spesa, come arriverà il momento di impiego di questa spesa, riconduciamo alla realtà e spieghiamo ai cittadini cosa stiamo facendo, altrimenti non si capisce cosa stiamo facendo questa mattina.
Stiamo cambiando dei capitoli di bilancio per poter prevedere un’entrata ed una copertura finanziaria che non era prevista, interventi che avevamo già in elenco perché erano nel piano degli investimenti, ma che non avevamo la copertura necessaria.
Questo è quello che stiamo facendo, diamogli la giusta importanza e riportiamolo alla realtà, se per fare questo bisogna correre dobbiamo correre e farlo in fretta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.

Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Velocemente voglio ripercorrere l’iter di questo atto.
Questo atto va in Commissione senza essere inserito all'ordine del giorno e per i Consiglieri che non sono in Commissione non c’era la possibilità di informarsi. Poi viene chiesto di votarlo oggi senza che i Consiglieri avessero in mano questo documento, allora è normale, quando si vedono queste forzature, pensare perché ci sono, viene da maliziare, da pensar male. Io però cerco sempre, per quanto mi riguarda, di andare a fondo delle questioni, ma in questa occasione non ho avuto il tempo che avrei avuto piacere di avere per approfondire l’argomento.
L'Assessore Cesetti questa mattina alla Conferenza dei capigruppo, cercando di rimediare un po' a questa eccessiva velocità, ha dato disponibilità affinché tutti i Consiglieri potessero confrontarsi con i dirigenti e l'Assessore stesso. Sono andato a questa riunione ed oltre a me c’era solo la Consigliera Pergolesi, per quanto riguarda l’opposizione, la minoranza, gli altri non hanno partecipato. Io ho partecipato perché volevo capire, tentare di capire.
La maggior parte dei Consiglieri di maggioranza che hanno partecipato erano interessati a un’unica cosa: alla lista della spesa, saper come si sarebbero spesi questi soldi, una volta avuto questa lista - dopo 10 minuti - se ne sono andati tutti, sono rimasto l'unico Consigliere, ho saltato pure il pranzo, ma non lo dico per …, sono rimasto fino alle 14,30 a cercare di leggere e capire le carte insieme alle funzionarie, ed ho capito che i dubbi che avevo …, dopo farò una parentesi.
Io sono un Consigliere anomalo, perché a me non interessa “la marchetta”, a me interessa capire se le cose sono fatte bene - è questa la mia preoccupazione, e su questo l’Assessore Cesetti può testimoniare, non è stata mai la lista della spesa - e da dove vengono questi risparmi, perché se questi risparmi sono utili generici, da premialità, è un discorso, se invece sono dovuti a tagli alla sanità per me è un altro discorso. A me interessa questo, non interessa la lista della spesa. Io ho cercato di capire questo.
In questo atto che noi andiamo a votare però non c’è scritto questo, dove stanno scritte queste cose? Sono citate nella delibera 820. La delibera di Giunta n. 820 dice una cosa: ci sono stati negli anni 2015 e precedenti degli utili derivanti da una serie di cose per 202 milioni, di cui 61 milioni dell’esercizio 2016 si sono formati da residui da stanziamento. Poi sono elencati una serie di capitoli, allegato A.
Devo aprire una parentesi, mi sembra di capire una cosa, forse mi correggerete, quello che la Regione ha ottenuto presso il Governo, ossia la possibilità di riutilizzare queste somme, sia in gran parte dovuto al lavoro, che non è di quest’anno ma di anni precedenti, che i funzionari tecnici in primis hanno fatto presso il Governo, combattendo una battaglia per dimostrare con i numeri che i conti erano a posto e che quei soldi potevano essere giustamente recuperati dalla Regione Marche. Se così è, va dato atto ai dirigenti di aver fatto un buon lavoro. Quindi la politica adesso si fa grande di un risultato, è giusto perché ci sarà stata anche un'azione politica importante, ma senza la parte tecnica, senza la base tecnica su cui poter far forza e fare l'azione politica probabilmente questo risultato non ci sarebbe stato.
Però Assessore Sciapichetti, alla domanda che cosa sono questi capitoli? In questa delibera i capitoli non sono specificati, né se queste somme derivano da premialità o da tagli, c’è scritto che derivano da premiliatà, però non c'è l'indicazione capitolo per capitolo, c’è solo un codice. Alla mia richiesta - perché la mia necessità da Consigliere era vedere se queste somme derivassero da tagli o no - la risposta è stata: “Adesso non c'è tempo, poi le fornirò tutta la documentazione per dimostrare che sono delle premialità”.
Alla luce di tutto, il succo, la sostanza, è che oggi dovrei votare sulla fiducia di una parola data da una persona, della quale non ho nessun motivo per dubitare che dica una cosa per un’altra, però non ci sono le famose pezze d’appoggio per poter votare serenamente questo atto e dire: “Si, effettivamente questi non sono tagli, ma premialità”.
Su questo documento non è dimostrato perché i capitoli sono indicati, ma non sono specificati e non si può vedere capitolo per capitolo da cosa derivano.
Detto questo, Assessore, voglio dire un’altra cosa. Questa mattina prima dell'interruzione le ho detto che il metodo è vergognoso, lo ribadisco, perché come ha visto, se ci fosse stata una maggiore condivisione, se si fossero spesi due giorni in più di tempo, magari per fare un passaggio veloce nelle Commissioni, probabilmente non ci sarebbe stata questa assenza da parte dei Consiglieri dell’opposizione perché tutti avrebbero avuto modo di verificare, accertare quello che ho potuto accertare io, che tutto sommato, a parte il dettaglio, sono convinto che quello sta scritto qui corrisponde esattamente al vero, e che quindi queste siano tutte premialità e che non ci sono particolari situazioni “strane” e non ci sono quelle che stamattina ho definito “caramelle avvelenate”. Per questo motivo, proprio perché non ci sono le caramelle avvelenate, Assessore, che doppiamente le dico che questo metodo è sbagliato, perché se lei non aveva e non ha niente da nascondere, a maggior ragione doveva condividere questa cosa con tutti, a maggior ragione doveva far vedere per tempo, 48 ore prima, che tutte le carte erano trasparenti, regolari, limpide, che non c’era nessun trucco e nessun inganno, e non credo che ci sarebbe stata questa reazione.
A maggior ragione le dico che nel metodo, non nella sostanza, si è proceduto ad un grave errore, dal mio punto di vista, facendo questa forzatura nella tempistica.
Concludo dicendo una cosa, quando si fa così in fretta, probabilmente, magari no, c'è un motivo ed il motivo è quello che forse ha detto il Consigliere Celani prima, volere impedire ai Consiglieri di fare i dovuti emendamenti per pensare ad un'azione politica e destinare le somme nel territorio. Che cosa si fa? Si fa una variazione di bilancio, si fa la lista della spesa, si crea questo pacchetto confezionato e si fa approvare con urgenza, in modo tale che nessuno possa modificare qualcosa.
Forse questo è l'unico motivo perché altri non ne vedo, perché, cercando di capire se c'era qualcosa sotto, dal poco tempo che ho avuto non mi sembra che ci siano tagli alla sanità o ad altre cose, per cui l’unico motivo che resta in piedi forse è quello che ha detto il Consigliere Celani, la volontà di impacchettare, confezionare un pacchetto e farlo approvare con rapidità in maniera tale che nessuno potesse metterci le mani.
Quindi, ripeto, non voterò questo atto, mi sono trattenuto per spiegare quello che ho capito in queste due ore e mezzo di studio, non lo voterò, però voglio dire che se questa cosa fosse stata gestita con 48 ore in più, probabilmente ci sarebbe stata un'altra Aula oggi e probabilmente, magari con i “se” e con i “ma”, questo documento sarebbe stato condiviso maggiormente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente. Apprezzo l'intervento del Consigliere Bisonni che è rimasto in Aula, se ho ben capito, insieme al Consigliere Carloni.
Non ci meravigliamo più di tanto perché anche se è chiaramente un gesto di protesta significativo e da non sottovalutare, quello delle minoranze che lasciano l'Aula, non è la prima volta che questo avviene, ma è nella normale e naturale dialettica parlamentare comportarsi in questo modo ed è giusto che sia così. Capisco anche il loro disagio, capisco anche la motivazione in base alla quale, si è detto, si è voluto evitare di parlarne anche all'interno della maggioranza.
Caro Assessore, voglio partire proprio da qui, perché c'è una norma costituzionale che consente alle Camere di non discutere un atto e di procedere con urgenza e senza alcun approfondimento alla sua approvazione o al suo diniego, si chiama voto di fiducia.
Io entro in questa logica perché nel Consiglio regionale non esiste il voto di fiducia, ma in pratica questo ci viene chiesto. Un voto di fiducia non si può dare a occhi chiusi, un voto di fiducia si dà con una consapevolezza relativamente al contenuto, il voto di fiducia, ormai diventato prassi forse abusata in sede parlamentare, ha uno scopo, quello di limitare la discussione, ma soprattutto limitare gli emendamenti perché il provvedimento che il Governo, in questo caso nazionale, propone non sia bucherellato da una raffica di emendamenti che spostano e snaturano completamente l’atto.
Ci sono situazioni in cui questo è legittimo farlo? Domanda che pongono all’Aula e lo faccio con tutta l'intelligenza dovuta, magari auspicando che qualcuno della minoranza fuori ci ascolti. Secondo me è illegittimo farlo, perché comunque sia ognuno di noi è in coscienza e in piena libertà, perché nessuno verrà picchiato né bastonato se dovesse abbandonare l'Aula o non votare a favore di questo provvedimento con la maggioranza, deve essere consapevole di quello che andiamo a fare.
Questa consapevolezza, Assessore e Presidente, l'abbiamo avuta seppur in tempi molto ristretti, essendo una discussione cominciata ieri e è andata avanti largamente oggi su più tavoli. Di questo penso che da parte degli organi di stampa, che dovranno fare la giusta rendicontazione di questa giornata un po’ particolare, non potrà non essere registrato. C'è stato tutto il tempo per conoscere, poi la valutazione, come diceva il Consigliere Bisonni, è una cosa un po’ più profonda, la valutazione implica gli approfondimenti e non c’è stata la possibilità di farli, è vero, ma è vero che la valutazione si può fare.
Prendo le due liste della spesa e su queste motivo il mio ahimè, “personale voto” perché sono l’unico del mio gruppo, ma credo che sia una motivazione valida anche per gli altri colleghi della maggioranza.
Ho scavato, colleghi, penso che molti di voi l’abbiano fatto, nel cercare cose che magari avremmo voluto vedere e che non ci sono. Ho presentato insieme ai componenti di maggioranza della IV Commissione, il Presidente Volpini in testa, un ordine del giorno nel quale dichiariamo una cosa un po' particolare che poi abbiamo aggiunto.
Premesso che avremmo voluto vedere finanziata con questo atto una nostra legge approvata all’unanimità da alcuni mesi, forse ormai un anno, e che non è finanziata l’ormai arcinoto servizio civile per gli anziani, ormai tutti sapranno che c’è. Mai una legge è stata così attesa e nella proposta di ordine del giorno dopo abbiamo aggiunto: “Dato che nella proposta di legge n. 154 non si è ritenuto di farlo, cioè non si è ritenuto di introdurre questa modifica alla luce degli urgenti interventi da finanziare prioritariamente”. Quindi la mia personale motivazione, ma anche la mia motivazione politica è questa, rispetto a questa cosa che non è una marchetta per un territorio, questa è una legge che riguarda l'intera regione, come questa ne abbiamo tante altre e qui noi dobbiamo decidere in piena coscienza e libertà se rispetto alle cose che ci vengono proposte ha un senso o no, perché gli emendamenti non li abbiamo fatti, non abbiamo proposto cose in alternativa.
Io ritengo di no, questa proposta di ordine del giorno l’abbiamo presentata dopo che abbiamo visto l’elenco della spesa e l’elenco della spesa contiene cose, contratti e gare informatiche, bollo auto, misure per gli immobili, danni per sinistri, polizia provinciale, strade ex Anas, assicurazione, Hotel House, legge sport, Carta Tutto Treno - condivisa da tutti con una mozione - slittamenti impegni, Fesr da cofinanziare, valorizzazione prodotti agricoli - anche questa nel merito - Comune di Tolentino, una cosa molto particolare e unica, ma che non poteva essere finanziata se non attraverso interventi di questo tipo. Tutte cose che non rientrano, alcune Assessore potrebbero essere alla pari del servizio civile per anziani e di altre 20 leggi che non riusciamo a finanziare, ma comunque sia la gran parte non lo sono, riguardano la gestione, l'ordinario, le necessità che il Governo regionale deve affrontare per i quali non è possibile dire di no.
L’elenco della spesa sui 202 milioni, Consigliere Bisonni, ho fatto un conto: la somma delle premialità, perché la somma delle premialità su questi anni dà più o meno questo risultato, quindi tutta roba che c’è arrivata in più dal Governo per la nostra virtuosa gestione dei fondi della sanità, vengono ridivisi in cose, costo per i farmaci nell’area del sisma 12.600.000, esenzione ticket per il sisma 7.200.000, anche perché questo emendamento c’è stato spiegato dall’Assessore Cesetti, in Parlamento è passato anche per le particolari necessità legate al sisma, quindi in questo c’è dentro tutto. Per il resto sono investimenti benedetti che, se non ho capito male, Assessore Cesetti, per quanto riguarda quella bella botta di 95 milioni, liberano risorse in cofinanziamento. Ho capito male? Penso di non aver capito male, il che significa che non solo abbiamo un risultato eccellente su 242 milioni, ma avremo una felice ripercussione che valuteremo con attenzione nel prossimo settembre in sede di variazione di bilancio per …, quindi ritengo che questo atto che, ripeto, definisco voto di fiducia all’amministrazione regionale, alla Giunta regionale ed al suo Presidente, possa essere approvato serenamente per queste ragioni, fatte salve tutte le obiezioni della minoranza, che non mi meravigliano perché non potevano non dire quello che hanno detto, ed è giusto che l’abbiano fatto, ma c'è una parte di questo Consiglio che deve assumersi la responsabilità di questo tipo di soluzione, perché questo tipo di soluzione, se avessi visto cose diverse non avrei parlato in questo modo, necessitano di questo strappo anche rispetto ad alcune procedure consolidate in questa sede e anche rispetto a quelle procedure che abbiamo deciso poche settimane fa di disciplinare con il nuovo Regolamento dei lavori del Consiglio.
Nella logica di questo, ripeto, voto di fiducia politico che però non è cieco perché è motivato dalle cose che qui vengono elencate, ritengo che il voto positivo di questa Aula sia un atto di intelligenza e di responsabilità politica.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Micucci.

Francesco MICUCCI. Grazie Presidente. La mia maestra mi diceva che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Stamattina ci siamo sorbettati un “pippone”, permettetemi il termine, del Consigliere Celani sull'opportunità e sul ruolo dei Consiglieri, poi nel breve intervento che ha fatto adesso abbiamo capito la sostanza di tutta la motivazione, cioè il fatto che la Giunta avesse deliberato un elenco di opere e che in qualche modo qualcuno, anche l'opposizione - lei Consigliere Bisonni è onesto intellettualmente, ha fatto un bell'intervento ponendo dei dubbi sulla maggioranza, gli stessi dubbi io potrei averli al rovescio - non avesse la possibilità o non avesse la presunta possibilità di fare chissà quale emendamento a questo atto. Questo mi fa sospettare che gli unici emendamenti che si volevano fare era di spostare qualche risorsa su un territorio piuttosto che su un altro. Lo stesso Consigliere Celani alla fine l’ha detto. Allora è chiaro, quando ci sono 200 e passa milioni di euro su una variazione si scoperchia il vaso di Pandora, ognuno vorrebbe metterci mano.
La verità è che con queste risorse non si va a finanziare la festa della birra o non so quale altra festa patronale, si finanziano con risorse sanitarie altri interventi sanitari già previsti, quindi non ci inventiamo nulla.
Questa è la domanda che mi sono posto quando è stata messa in discussione, pochissimi giorni fa, la possibilità di utilizzare queste risorse: “C’è stato fatto un regalo da Babbo Natale o da qualcuno altro?” Perché qui lavoriamo sempre a risorse zero cercando di inventarci la soluzione all’ultimo momento, e all’improvviso ci arrivano tutti questi soldi, come funziona? Chi dobbiamo ringraziare?
La verità è che dobbiamo ringraziare noi stessi, solamente la Regione Marche, insieme alla Regione Lombardia, può usufruire di questo vantaggio che il Governo ha messo a disposizione delle Regioni virtuose.
Allora da Consigliere regionale, non di maggioranza o d’opposizione, ma da Consigliere regionale andrei anche un po’ orgoglioso di questa cosa, di questa situazione, permettetemi il vezzo, quando ci sono i risparmi è merito della struttura, quando ci sono gli sprechi la colpa è della politica. Penso che ci sia un po’ di merito e un po’ di colpe in entrambi i casi.
Credo che qui ci sia un po' di merito della politica, di questa amministrazione, ed in parte anche delle amministrazioni precedenti, quindi questo è un dato che va evidenziato.
Qual è il ruolo del Consigliere? Il ruolo del Consigliere è fare il bene della propria regione e siccome qui è stato fatto il bene della nostra regione credo che vada evidenziato e vada sottolineato. Le risorse non vengono sprecate e buttate dalla finestra, ma vengono finanziate opere già previste nel piano dei finanziamenti, penso quindi che sia una misura giusta e corretta.
Quindi il ruolo del Consigliere, perlomeno quello che mi sento sulle mie spalle, è quello di accelerare, di fare il prima possibile per mettere a disposizione dei marchigiani queste risorse, questo credo che sia il ruolo e quello che dobbiamo fare. Senza allungare perché dobbiamo giustificare ai nostri territori che almeno qualche lira in più ce l’abbiamo messa grazie al mio emendamento, grazie all’emendamento di non so quale altro Consigliere, e quindi poterci vantare perché è evidente che l'elenco che ha letto il Consigliere Celani in maniera polemica, se lo avesse letto tutto, avrebbe evidenziato che le risorse stanno in tutti i territori.
Non ho fatto in verità il peso alla lira, di chi pesa di più e di chi pesa di meno, come sempre quando ci sono le risorse qualche territorio gioisce di più, qualcuno gioisce di meno, ma mi sembra di poter dire che in questa fase gioiscano tutti proprio perché le risorse sono tante e sono a disposizione dei territori.
Su questo, ripeto, dobbiamo essere ben contenti dell'operazione che è stata messa in piedi, dobbiamo ringraziare il Governo che ha accolto questa richiesta, seppure riguardano un territorio limitato perché solo due Regioni ne possono usufruirne, che ha assecondato questa richiesta perché finalmente una volta nella vita chi fa gestione oculata delle risorse non si vede fregato, per non dire peggio, e le risorse vengono messe nel calderone e ripartite tra tutti. In questa fase finalmente chi ha fatto dei risparmi, chi ha operato in maniera sana ed oculata può utilizzare le proprie risorse per fare altri investimenti.
In passato spesso succedeva, non solo nella Regione Marche, ma un po’ dappertutto che quando uno faceva dei risparmi e una gestione oculata poi i soldi andavano a finire nel calderone e non si sapevamo che fine facevano, finalmente qui credo di poter dire che rimangono nel territorio, ripeto, per finanziare opere già previste e già approvate da questo Consiglio. Quindi il mio, il nostro voto non può che essere favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Urbinati.

Fabio URBINATI. Grazie Presidente. Ne abbiamo sentite tante stamattina, però credo che il più clamoroso sia il rimprovero di aver rimandato tutti gli altri punti all’ordine del giorno, tranne che quello sulla disabilità ovviamente, cosa che noi abbiamo fatto volutamente per dare tempo a tutti i Consiglieri regionali, con tanto di disponibilità data dall'Assessore, dagli uffici tecnici, di capire bene quelli che erano i meccanismi tecnici.
Concordo con quello che ha detto il Consigliere Bisonni, l’importante è sapere la fonte di quelle che sono le nuove risorse o le nuove risorse disponibili, è chiaro che c’è una differenza sostanziale se queste provengono da tagli o provengono da altre fonti.
Non concepisco determinati atteggiamenti soprattutto dopo la grande disponibilità che la maggioranza, la Giunta, il Consiglio hanno dato dopo la Commissione che si è svolta ieri.
Io ho partecipato alla Conferenza dei capigruppo e non mi sembra che ci sia stato un grandissimo interesse, salvo qualche Consigliere di entrare nel merito della delibera, tutti hanno capito qual è il motivo per cui siamo riusciti ad avere queste risorse disponibili.
Sta lì il punto politico della questione, sta lì il fatto che la Regione Marche è riuscita ad avere la possibilità di spendere queste risorse aggiuntive perché insieme alla Lombardia siamo la Regione più virtuosa. Dopo possiamo parlare di tutte le contraddizioni che noi abbiamo nella sanità, di tutti i problemi che viviamo come tutte le altre Regioni d’Italia, però i dati stanno lì e quello avviene solo se c’è una programmazione seria, una programmazione fatta attentamente.
E' chiaro che noi come maggioranza rivendichiamo un risultato politico importantissimo, che hanno colto anche alcuni Consiglieri di minoranza, capisco che per una parte della minoranza questo è un aspetto difficile da contrastare, però vedete c'è chi conosce il bilancio, magari un po’ più degli altri, però alla fine quando si sta in un consesso come questo si ha la possibilità di avere a disposizione tutti i tecnici di cui nutriamo una grandissima fiducia, si ha la possibilità di poter entrare nel merito delle cose, sono anche bravi a spiegarcele con parole semplici.
Se il problema è quello di una eventuale variazione di bilancio, come diceva adesso il Consigliere Micucci, è vero, potrebbe anche essere legittimo per un Consigliere cercare di capire dove territorialmente quelle risorse vengono spese, ma per fare questo chi conosce il bilancio sa che è una materia dinamica, noi a settembre, come ogni anno dopo la parifica, dopo il rendiconto, avremo la possibilità di effettuare delle variazioni di bilancio per le risorse che si sono liberate ed avremo la possibilità di fare un discorso politico per poter impegnare le risorse nei territori.
Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo fatto un lavoro che è stato un lavoro lungo, abbiamo fatto un lavoro e credo che forse solo noi e la Lombardia siamo riusciti a portare a casa questo risultato. Purtroppo arriva in un momento in cui la nostra regione sta soffrendo ancora le conseguenze per il terremoto, quindi più velocemente impegniamo queste risorse e più velocemente riusciamo a dare le risposte.
Noi dobbiamo anticipare i processi, noi dobbiamo anticipare i percorsi perché tre settimane, quattro settimane, possono essere un tempo troppo lungo per poter impegnare le risorse per la fine del 2017. Tutto qui, ma questo è stato spiegato dai nostri tecnici, è stato spiegato anche entrando nel merito e secondo me, Assessore Cesetti la ringrazio per la disponibilità che lei ha dato questa mattina, che sia chiaro, noi abbiamo ritirato tutti gli altri punti all’ordine del giorno, e c’erano dei punti che a noi interessavano, e interessavano tanto, per dare la disponibilità di discutere questa delibera, fino a notte inoltrata, non abbiamo dato limiti di tempo - dico bene Assessore Cesetti? - quindi se la minoranza è uscita dall’Aula non è una responsabilità da attribuire all'atteggiamento della maggioranza, perché la maggioranza ha ritirato quei punti e qualcuno ha tentato di girare la frittata, ma sicuramente non glielo permettiamo. Abbiamo ritirato quei punti per dare disponibilità di discutere questa delibera fino a notte inoltrata, tant’è che noi Consiglieri di maggioranza siamo tutti qui, ancora adesso, siamo disponibili con l'Assessore e con i tecnici se qualcuno volesse a riaprire tutto a stare qui fino a mezzanotte, se qualcuno vuole votare questa delibera e vuole approfondirla, noi siamo qui. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Non ripeterò le cose contenute nell'analisi fatta dal Presidente della Commissione Giacinti, non ripeterò quel che ho detto stamattina, però intervengo perché innanzitutto voglio evidenziare che non siamo nati ieri ed è evidente il tentativo di parte della minoranza che nell'abbandonare l'Aula ha voluto conseguire due obiettivi con un atto solo. Il primo, se fossero stati qui in Aula sarebbe stato difficile non sostenere un atto del genere e nel contempo, sostenendo un atto del genere, si risaltava ancora di più la straordinaria importanza del provvedimento, quindi si tenta con l'uscita di creare la notizia che possa offuscare la grande notizia costituita dall'atto che noi sottoponiamo al Consiglio per la sua approvazione.
Perché, vede Consigliere Marconi, è vero che questa è una giornata particolare, ma non è una giornata particolare perché parte della minoranza ha abbandonato l’Aula, questa è una giornata particolare perché con il voto che questo Consiglio si appresta a dare, all’esito di un atto di Giunta, vengono consegnati al sistema regionale 247 milioni di euro, è un'entità di risorse - e poi dirò perché sono 247 - senza precedenti, che sono nel contempo il grande risultato, risorse che si liberano, gestionale, politico ed istituzionale, conseguenza del buon governo e della capacità di proiettarlo sul panorama nazionale.
Di questo si tratta, perché se noi oggi liberiamo queste risorse, e poi per sommi capi le diremo, è perché la Regione Marche, il Governo della Regione Marche, questo Governo, ha ottenuto per questa Regione e per la Lombardia un'apposita deroga nella normativa nazionale, l'abbiamo detto, con un emendamento specifico al D.L. 50, che consente l'applicazione dell'avanzo in sanità.
Questo è, l’abbiamo potuto fare dicevo perché abbiamo conti in ordine e carte in regola, segno evidente di un Governo affidabile che come tale si può presentare sul panorama nazionale e può chiedere.
Questa mattina il Consigliere Giancarli mi ha chiesto come fosse stato possibile questo percorso. C'è stata una sinergia, ci ha lavorato la maggioranza, ci ha lavorato la politica con i nostri parlamentari, ci ha lavorato il Consigliere Carloni, ho già detto stamattina e lo voglio ribadire qui, io stesso sono andato in Parlamento con i dirigenti a parlare con i singoli parlamentari, a mio avviso, l’ho detto stamattina lo ribadisco qui, risolutivo è stato l'intervento del Presidente Ceriscioli che è intervenuto, mi risulta, presso il capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati e sappiamo quanto queste gerarchie contino poi nelle dinamiche parlamentari.
Ma perché questo è stato possibile? E’ stato possibile perché non è che si fa la questua, ma si chiede il riconoscimento di un'attività di non governo, questo è il grande risultato, la grande notizia di oggi è che si danno queste grandi risorse.
Nel contempo, e qui lo dico anche al Consigliere Marconi, non è che noi oggi chiediamo un voto di fiducia a questo provvedimento, perché non è un voto che chiediamo a scatola chiusa, perché questo è un provvedimento aperto, che tutti potevano verificare anche nei suoi “meandri” più complessi, come ha fatto e lo ringrazio, il Consigliere Bisonni. Con la disponibilità nostra abbiamo spiegato e lui ha compreso perfettamente tutta la questione, perché questi provvedimenti non sono chissà che cosa, nella loro enormità sono provvedimenti semplici, se vogliamo, perché quando si è nel giusto, le cose diventano anche semplici.
Vediamo che c'è una prima parte di risorse, che non cito nuovamente, i 40 milioni, quella che io chiamo la variazione ordinaria, che cosa significa? Che interviene all’interno del bilancio che noi già abbiamo 2017/2019 e non è altro che una variazione compensativa all'interno di quel bilancio che libera risorse al sistema attraverso un'operazione virtuosa delle politiche di bilancio. Non delle alchimie, badate bene, ma delle politiche virtuose di bilancio. Per citare un esempio questa mattina il Consigliere Bisonni voleva sapere dove avevamo preso soldi e se fosse una variazione compensativa. E' semplice, la riduzione del fondo contenzioso, ma come si fa? Da un esame dei contenziosi, si fa una previsione a metà anno e si liberano risorse, 3 milioni e mezzo dal Psr, dove l’Assessore Casini sul 2019 …, sappiamo bene che col terremoto non sono più necessari i cofinanziamenti, sono risorse che si liberano, oppure 10 milioni delle rate di debito autorizzato e non contratto, o 10 milioni di minor accantonamento per la restituzione della tassa auto, queste sono le risorse, sono state prese attraverso una politica virtuosa che anziché tenerle ferme, come era giusto tenercele nel momento dell'atto di previsione di bilancio, oggi possono essere liberate a favore del sistema.
Ma in quei 40 milioni, badate bene Consiglieri, non c'è un euro di risorsa discrezionale, sono tutte spese obbligatorie inderogabili o slittamenti dal 2016 per quelle regole di bilancio che impongono di coprire le obbligazioni mature. Quando una obbligazione è matura? Quando il debito o il credito è certo, liquido ed esigibile ed è lì che va pagato, e se quella esigibilità non c'è nel 2016, è stato un errore, quindi va trasportata nel 2017 e la si deve pagare con quel bilancio, l’esempio che facevamo questa mattina.
Non c'è nulla di discrezionale, questi sono i primi 40 milioni. Poi ci sono i 5 milioni per l'ospedale di Amandola, e sono 45, poi ci sono i 202 milioni che derivano dall’applicazione dell’avanzo in sanità. Anche qui non c'è stata una scelta discrezionale, badate la programmazione o era in atto o era quella che doveva venire. Dove abbiamo allocato quelle risorse? Le abbiamo allocate, lo dicevo stamattina lo ribadisco, nella missione 13, programmi 1, 2, 3, 4, 5 e 7 che sono 547.000 euro, che è un aggiustamento. Dove vanno queste risorse? Vanno a coprire i cofinanziamenti, vanno ad accantonare 16 milioni per l’Inrca Calabria, vanno a postare risorse che vengono date agli enti del Servizio sanitario regionale: Asur, Marche nord, Ospedali riuniti, Inrca, che poi verranno programmati successivamente, ma questo sarà compito della Giunta. Questo è.
Non c'è nulla di discrezionale in quello che noi abbiamo fatto, abbiamo soltanto postato quelle risorse importanti che, e da qui l’urgenza, Consigliere Marconi, di provvedere perché mentre quella che io chiamo variazione ordinaria è sul triennale, queste sulla sanità sono sul 2017 e noi le dobbiamo rendere esigibili quest'anno, altrimenti ritorniamo nel circolo virtuoso dei cosiddetti avanzi, e questo non può essere. In questo sta innanzitutto l'urgenza di provvedere.
Termino, è evidente, Consigliere Marconi, e qui sta il tema della vicenda, che non è un voto di fiducia ma è alla luce del sole.

(interviene fuori microfono il Consigliere Marconi)

Fabrizio CESETTI. Non ho dubbi che la sua motivazione sia nobile, dico semplicemente che non c’era la necessità di un voto di fiducia, perché quando noi liberiamo i cosiddetti cofinanziamenti è ovvio che liberiamo risorse regionali, parte di quelle risorse, ma è altrettanto evidente che ci ritroveremo qua ad approvare il rendiconto, ci ritroveremo qua con l'assestamento e ci ritroveremo qua per un’ulteriore variazione perché ci sarà, dopo l'assestamento. Di questo si tratta.
Voglio terminare dicendo semplicemente una cosa, guardate questa variazione oggi così corposa, non è la prima che facciamo, così corposa sì, ma vorrei ricordare a quest’Aula, o meglio a me stesso, che noi già abbiamo fatto altre due variazioni dove abbiamo messo risorse, la prima di 21 milioni di euro per Aerdorica, anche quella è una variazione, la seconda sull’edilizia scolastica dove abbiamo messo esattamente 14.350.000 euro, è una variazione al bilancio finanziario gestionale che abbiamo potuto fare con atto di Giunta a tal fine autorizzati dal Mef, specificatamente noi in quanto Regione virtuosa e con i conti in ordine e le carte in regola, quindi senza neanche necessità di passare attraverso una legge, questa l’abbiamo fatta con delibera di Giunta, questa è un’ulteriore variazione, quindi sono 21 più 14, sono 35 milioni più i 40 milioni di oggi, sono 75 milioni più i 5milioni e i 200 milioni.
Dico semplicemente una cosa, ci stiamo sforzando per cercare di dare “anche al bilancio” un'anima, noi abbiamo fatto questa entità di variazione, voglio soltanto ricordare che Regioni vicino alla nostra, con un bilancio che è quattro volte superiore, hanno fatto una variazione di bilancio 40 milioni di euro appena, cioè una piccola parte di quello che abbiamo fatto noi, sono Regioni vicino a noi che spesso vengono citate ad esempio e che hanno un bilancio tre volte e mezzo superiore al nostro.
Termino ringraziando il Presidente Giacinti innanzitutto, ringraziando tutti voi dell'attenzione prestata ed anche, questo si, della comprensione e nella consapevolezza che sia stata messa a servizio di una causa giusta a favore della nostra comunità regionale.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2.
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 2/2 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 2/3 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 2/5 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Solo due parole per far capire ai presenti che abbiamo deciso di non votare favorevolmente gli emendamenti non perché nel merito non potessero essere degni di attenzione ma, visto che l’estensore degli emendamenti non è presente in Aula per illustrarli, ci è sembrato più corretto soprassedere nell’esame specifico del merito.

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 (Dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di ordine del giorno a firma dei Consiglieri Marconi, Volpini, Micucci, Giancarli, Talè.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. La proposta di ordine del giorno l’ho già presentata, Presidente, nel corso del mio intervento, ne ho parlato altre 15 volte.
E’ una proposta di ordine del giorno che dà un segnale, cioè la rinuncia a qualsiasi emendamento perché prioritariamente accettiamo quanto la Giunta prevede, ma ci permettiamo, io ed i Consiglieri Volpini, Micucci, Giancarli e Talè, Consiglieri di maggioranza della IV Commissione, di estenderlo anche ai Consiglieri di minoranza (ma non ci sono), di evidenziare cioè, che c'è una legge che è ferma da un anno in I Commissione attende ancora un finanziamento, quindi chiediamo con questo ordine del giorno che alla prossima occasione gentilmente venga ...

PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 154. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 16,45