LA COMMISSIONE D’INCHIESTA AERDORICA RICEVE IN AUDIZIONE GIOVANNI BELLUZZI
Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società da fine 2013 a fine 2015. In programma, già dopodomani, una nuova seduta con le audizioni di Ugo Calzoni e Maurizio Tosoroni.

Il presidente del Consiglio di amministrazione della Società Aerdorica, in carica dal novembre del 2013 ad ottobre 2015 (data, quest’ultima, in cui rassegnò le dimissioni a seguito delle dimissioni degli altri colleghi del CdA), Giovanni Belluzzi, è stato ricevuto in audizione, questo pomeriggio, dalla Commissione assembleare d’inchiesta.
Belluzzi ha ripercorso le fasi della sua gestione che – ha affermato – è stata caratterizzata dagli obiettivi del perseguimento, già nel primo anno (2014), del riequilibrio del conto ordinario e dalla predisposizione di un piano industriale su base quinquennale serio, appetibile e, successivamente, vendibile. Per quanto riguarda il primo obiettivo, Belluzzi ha riferito di un lavoro attento per aggredire i debiti con l’erario, con i fornitori e con le banche. Per quel che concerne il secondo aspetto – riferendosi allo scalo dorico come una “piccola Rotterdam” – ha riferito di tutta una serie di progetti di sviluppo che andavano dal contratto di rete di impresa con il porto di Ancona, l’aumento del traffico merci, l’individuazione di nuove rotte, l’avvicendamento del vettore Ryanair con EasyJet. Oltre questo, altre progettualità, poi rimaste nel cassetto, con l’interporto e Ferrovie. In definitiva, Belluzzi ha parlato di “lavoro proficuo che però si è trovato a dover fare i conti con i lacci e i lacciuoli che costituiscono l’imbragatura naturale di una società a partecipazione pubblica”. Proprio a questa ultima considerazione si ricollega il presidente della Commissione Sandro Zaffiri (Lega nord): “Emergono sempre più chiare le responsabilità dell’Esecutivo regionale, che non soltanto non avrebbe saputo sostenere adeguatamente i tanti progetti di rilancio dello scalo, ma avrebbe giocato un ruolo decisivo nella fase della mancata vendita ai soggetti interessati all’acquisto della Società, le cui dannose conseguenze economiche ricadono oggi sull’intera comunità marchigiana”. “E’ auspicabile – ha aggiunto Zaffiri – che all’indomani del via libera UE al salvataggio, la Regione faccia quanto possibile per rilanciare funzione e ruolo dello scalo, tenendo presente il fatto che ancora non sono state trasmesse le condizioni e non è chiaro se sarà garantita piena operatività e funzionalità nelle 24 ore”.
“Non tornano i conti tra il quadro tracciato da Belluzzi e i risultati di bilancio conseguiti in quel periodo – ha affermato da parte sua, il componente della Commissione, Francesco Giacinti (Pd) – Ad ogni buon conto, l’azione recentemente promossa dalla Giunta regionale e avallata dall’Assemblea legislativa, che proprio oggi ha trovato l’approvazione della UE, è il vero e autentico intervento in tema di salvataggio della Società Aerdorica”. “L’ulteriore passo, legato all’aumento di capitale – ha aggiunto Giacinti – farà sensibilmente aumentare le possibilità di rilancio, aprendosi eventualmente ad investitori privati, e non potranno così rimanere nascoste o soltanto ipotizzate le manifestazioni di interesse rispetto ad una infrastruttura strategica come il nostro aeroporto”. I lavori proseguiranno dopodomani (venerdì 9 giugno) con le audizioni programmate di Ugo Calzoni, membro del CdA dal 2006 al 2013, e di Maurizio Tosoroni, membro del CdA nel novembre 2015. Della Commissione di inchiesta Aerdorica fanno parte, oltre il presidente Sandro Zaffiri, il Vicepresidente Enzo Giancarli (Pd), i consiglieri regionali Francesco Giacinti, Fabio Urbinati, Francesco Micucci e Renato Claudio Minardi del Pd, Boris Rapa di Uniti per le Marche, Giovanni Maggi e Piergiorgio Fabbri del Movimento 5Stelle, Piero Celani di Forza Italia ed Elena Leonardi di Fratelli d’Italia. (l.b.)
Comunicato n.161, Mercoledì 7 Giugno 2017