OLITICHE UE: DALLA II COMMISSIONE OK A PROPOSTE DI RISOLUZIONE SU ECONOMIA CIRCOLARE, ERASMUS+ E CONDIZIONI DI LAVORO TRASPARENTI I tre atti sono stati licenziati all'unanimità

Via libera all'unanimità dalla II Commissione regionale “Sviluppo economico”, presieduta da Gino Traversini (Pd), a tre proposte di risoluzione riguardanti la partecipazione delle regioni alla formazione delle politiche e del diritto europeo. In primo piano il pacchetto di proposte sull'economia circolare, la valutazione di medio termine del programma Erasmus+ e la proposta di direttiva Ue relativa a condizioni di lavoro trasparenti nell'Unione europea.
In particolare la risoluzione approvata in tema di economia circolare fa riferimento a due comunicazioni della Commissione Ue e alla proposta di direttiva europea relativa agli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi. Nell'atto “si auspica l'individuazione – spiega Traversini, relatore di maggioranza - di meccanismi premianti a favore delle imbarcazioni dedite alla piccola pesca che sbarcano i rifiuti raccolti in mare nell'ambito della propria attività”. Nel sottolineare l'importanza che l'Europa abbia “ripreso con forza il tema dell'economia circolare”, Traversini evidenzia, tra gli altri aspetti contenuti nella risoluzione, quello relativo alla promozione, soprattutto nelle scuole e tra i giovani, dei principi e delle potenzialità di questo nuovo modello di sviluppo sia economico che sociale basato su una crescita attenta all'ambiente nella consapevolezza che le risorse disponibili oggi non sono infinite. Sul fronte delle imprese l'auspicio contenuto nella proposta di risoluzione riguarda la promozione di politiche fiscali per favorire le aziende che utilizzano nel proprio ciclo produttivo materiali riciclati o che producono beni facilmente dissimulabili.
“Il M5S sostiene ogni azione utile a promuovere politiche concrete di attuazione – dice il relatore di opposizione, Pier Giorgio Fabbri - dei principi dell'economia circolare. Nello specifico per quanto attiene al problema ormai di portata globale causato dalla dispersione nell'ambiente e nella catena alimentare della plastica sotto forma di rifiuti e micro-frammenti, chiediamo di limitarne l'utilizzo nella realizzazione di prodotti, individuando, ove possibile materie prime alternative ad essa, di massimizzare il riutilizzo superando le logiche 'dell'usa e getta' e potenziare il riciclo della plastica nella produzione di nuovi prodotti”.
c.c.
Comunicato n.128, Venerdì 25 Maggio 2018