IL VOLONTARIATO A SOSTEGNO DEL SISTEMA CARCERARIO
Terzo tavolo di confronto organizzato dal Garante dei diritti, Andrea Nobili. Presenti all’iniziativa il nuovo Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli; il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo; il consigliere regionale Gianni Maggi; i rappresentanti degli istituti penitenziari, degli uffici dell’esecuzione penale esterna e di numerose associazioni

“La crisi economica ha determinato un taglio di fondi che ha travagliato, attanagliato, messo con le spalle al muro l’amministrazione penitenziaria, in difficoltà anche nel garantire i servizi primari. Il lavoro svolto dal volontariato è straordinario. Si è fatto carico di incombenze che non gli appartengono, ha pagato di tasca propria, ha tenuto sempre alta la speranza”. Il nuovo Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, ha aperto così il suo intervento a Palazzo delle Marche, nell’ambito del terzo lavoro sul volontariato in carcere, convocato dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, per fare il punto della situazione sulle attività svolte negli istituti penitenziari delle Marche.
La fotografia dell’esistente, così come rappresentata dallo stesso Garante, rimanda ad una crescita costante del sovraffollamento soprattutto negli istituti di Montacuto, Pesaro e Fermo, con una carenza, ormai cronica, per quanto riguarda gli organici di polizia penitenziaria. “Altro problema - ha sottolineato – Nobili - sul versante strutturale con interventi che vengono costantemente rimandati. In questo caso, i plessi che meritano maggiore attenzione sono quelli di Villa Fastiggi e Fossombrone. Non da ultima, la questione delle attività trattamentali in grande sofferenza per i ritardi nell’arrivo dei fondi. Qualcosa si sta muovendo, ma sicuramente non nella direzione da noi auspicata”
Nell’assestamento di bilancio, recentemente approvato dalla Giunta, il rifinanziamento della legge regionale di settore è pari, infatti, a 220.000 euro “Si tratta di una prima risposta, seppur insufficiente e non adeguata alle attuali esigenze, ad una situazione complessa – ha sottolineato il Presidente dell’Assemblea, Antonio Mastrovincenzo - più volte delineata negli appelli lanciati dal Garante dei diritti, che ha esternato forte preoccupazione considerata la mancanza di fondi e la conseguente difficoltà ad ultimare o avviare nuovi progetti.”
Ed ha aggiunto: “Continueremo a portare avanti il nostro impegno per cercare di offrire ulteriori forme di sostegno alle attività trattamentali. La formazione, la costruzione delle basi per un nuovo lavoro, l’istruzione, la diffusione della cultura, che in questi anni hanno caratterizzato numerosi progetti attivati in carcere, rappresentano un valore specifico importantissimo sul versante del recupero e della reintegrazione equilibrata dei detenuti nella nostra società”.
Sempre sulle attività trattamentali annunciata dal consigliere regionale Gianni Maggi (M5s) la presentazione di una specifica interrogazione in relazione ai ritardi sui finanziamenti e ribadita la piena disponibilità a cercare soluzioni condivise. Altre e numerose le problematiche affrontate nel corso dell’incontro dai rappresentanti degli istituti penitenziari, degli uffici dell’esecuzione penale esterna e delle numerose associazioni. Convinti tutti che il volontariato rappresenti un’ancora di salvezza al cospetto delle vecchie e nuove criticità del sistema penitenziario italiano

A.Is.


Comunicato n.213, Sabato 15 Settembre 2018