CONSIGLIO IN DIRETTA/3
RIORDINO ORGANIZZAZIONE ASUR, IL DIBATTITO. Uno dei punti centrali, il maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dell'associazionismo. Per le forze di minoranza è una legge incompleta.

 immagine primo piano Le modifiche più significative della proposta di legge riguardano l'ampliamento delle materie oggetto del confronto tra la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali e il fatto che eventuali intese debbano essere recepite con deliberazione della Giunta, con cui sono impartite direttive vincolanti per i direttori generali; inoltre, l'attribuzione all'Asur dell'amministrazione del personale della direzione centrale e delle Aree Vaste, comprese le procedure di reclutamento e la valutazione dei dirigenti, nonché l'autorizzazione alla stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato, indeterminato e al conferimento di incarichi di natura occasionale o coordinata e continuativa a carattere amministrativo e contabile; la ridefinizione delle competenze delle Aree Vaste rispetto alla gestione delle risorse umane e alle modalità di contrattazione.
Previsto anche una maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dell'associazionismo attraverso l'obbligo di invitare i loro rappresentanti alle riunioni della Conferenza di area vasta e attraverso l'inserimento dei sindacati tra i soggetti da consultare sugli schemi di provvedimenti regionali di carattere generale concernenti il riordino e la programmazione dei servizi sanitari e le modalità di verifica dei risultati conseguiti.
Nel dibattito è intervenuto per primo il consigliere Giancarli (Pd) che si è detto d’accordo sulla complessità dell’iter seguito ma dall’impostazione democratica e trasparente. “Questa legge – ha detto Giancarli - ha un grande significato politico ma anche sociale perché interviene su materie importanti quali il lavoro e il sociale”. Il consigliere Zaffiri (Lega Nord) ha sottolineato l’importanza della legge. “Una legge – ha detto – nata da un errore perché dopo il 2015 si è dovuti intervenire ancora. Questa legge tuttavia non è completa, è monca, perché mancano le risorse e la contrattazione sindacale non può farsi al ribasso. I lavoratori pagheranno per gli errori commessi. Per la consigliera Romina Pergolesi (M5S) questa proposta di legge è un provvedimento incoerente e contraddittorio. Il consigliere Marconi (Udc) ha affermato il diritto di poter rivedere una legge: "Non era una materia semplice - ha detto - Merito al presidente Volpini per la sua capacità di mediazione".
E' intervenuto anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, che detiene la delega alla Sanità: “L'iter della legge corrisponde alla volontà di cercare un punto di mediano tra l'esigenza di un trattamento equanime di chi lavora in sanità e dall'altra parte le necessità di Area Vasta che possono essere gestite in maniera decentrata. Prima il sistema era sbilanciato verso la dimensione di Area Vasta, con questa modifica cerchiamo di tenere insieme i due aspetti”.
Approvato un emendamento del consigliere Marconi sull'espletamento di concorsi unici per l'assunzione di personale dirigente e non dirigente in sanità e un emendamento del consigliere Volpini sull'adozione da parte della Giunta di linee di indirizzo finalizzate a superare le disparità relative al trattamento economico accessorio del personale che svolge le medesime attività.
Prima della votazione finale è intervenuto il consigliere Celani (FI) che ha espresso perplessità sulla pdl, dichiarando contestualmente la sua astensione dal voto. La pdl è stata infine approvata con 17 voti a favore, 4 contrari e 6 astenuti. (s.g.)
Martedì 14 Marzo 2017