CONSIGLIO IN DIRETTA/2
NORME RIORDINAMENTO TERRITORIALE COMUNI In discussione la pdl che modifica l'art.10 della legge regionale n.10/95 precisando i criteri di valutazione degli esiti delle consultazioni referendarie ai fini dell'approvazione delle leggi regionali di istituzione di nuovi comuni a seguito di fusione

 immagine primo piano All'esame dell'Aula la pdl che fissa i criteri di valutazione degli esiti delle consultazioni referendarie ai fini dell'approvazione delle leggi regionali di istituzione di nuovi comuni a seguito di fusione dei comuni del territorio regionale. Il testo legislativo va a modificare, in particolare, l'art. 10 della legge regionale n.10/95 (Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella Regione Marche) in linea “con la risoluzione approvata dall'Aula– ha spiegato il presidente della I commissione, Francesco Giacinti, relatore di maggioranza dell'atto - il 6 dicembre scorso”.
Nell'illustrare la pdl, Giacinti ha parlato di una “più chiara e univoca interpretazione delle consultazioni referendarie”. Entrando nel dettaglio della pdl, il presidente dalla I commissione ha spiegato i contenuti dell'art. 1. L'Assemblea legislativa procede all'esame della proposta di legge istitutiva di nuovi comuni in seguito di fusione dei comuni del territorio regionale solo “qualora sia stato espresso voto favorevole sia dalla maggioranza complessiva dei votanti dei Comuni interessati sia nella maggioranza dei Comuni interessati”. Inoltre “qualora sia raggiunta solo una delle due maggioranze” l'Assemblea legislativa “richiede un nuovo parere ai Consigli comunali interessati e procede quindi alla discussione della proposta di legge qualora la maggioranza dei Consigli medesimi abbia espresso parere favorevole”.
Il relatore di opposizione, Giovanni Maggi (M5s), ha evidenziato come il movimento Cinquestelle sia “favorevole all'accorpamento tra comuni” però “la volontà dei cittadini – ha detto - va rispettata. Lasciamo decidere ai comuni stessi se vogliono fondersi oppure o no. Se un comune manifesta la volontà di non fondersi la procedura si deve fermare”.

c.c.
Martedì 12 Settembre 2017