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SAE DELLA DISCORDIA. I costi elevati nella realizzazione delle Strutture abitative di emergenza per i terremotati al centro di una interpellanza del consigliere Peppino Giorgini.

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Qual è lo stato di attuazione e predisposizione delle aree destinate a SAE, quali i costi totali delle casette in ogni area, se sono stati rispettati i principi di economicità, efficienza e efficacia nella loro realizzazione. Sono questi gli interrogativi che il consigliere del M5S, Peppino Giorgini, ha posto alla Giunta regionale attraverso un’articolata interpellanza. L’esponente dei Cinque Stelle cita alcuni esempi significativi, quelli di Villa di Mezzo di Bolognola (7 SAE) e San Paolo di Camerino (30 SAE) dove particolarmente alti sono i costi della realizzazione delle casette al mq (fino a quasi settemila euro/mq) e elevatissimi quelli relativi agli oneri di urbanizzazione che portano la spesa complessiva per ogni SAE ad oltre 225mila euro. Richieste di chiarimenti anche rispetto all’indirizzo politico dell’Esecutivo, nella parte in cui l’interpellante chiede di esprimere un giudizio sulle tempistiche: “Rappresenta esempio di buona amministrazione la realizzazione di abitazioni temporanee di emergenza con tempi che in alcuni casi supereranno di gran lunga l’anno dall’evento calamitoso?”. Per la Giunta regionale è intervenuto l’assessore Angelo Sciapichetti ricordando come sull’argomento si sia ampiamente discusso e risposto nelle precedenti sedute. “Ci troviamo di fronte a persone fortemente radicate al territorio, paesi e, in taluni casi, frazioni – ha affermato Sciapichetti – che hanno chiesto di rimanere nei luoghi di origine”. “Abbiamo, inoltre, effettuato la più grande operazione immobiliare degli ultimi anni, acquistando 366 unità immobiliari per evitare lo spopolamento e corrispondere all’esigenza di permanenza delle popolazioni”. (l.b.)
Mercoledì 22 Novembre 2017