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DECRETO SICUREZZA, MOZIONE ALL'ESAME DELL'AULA Atto presentato dal capogruppo Pd, Fabio Urbinati

 immagine primo piano L'Aula è passata ad esaminare la mozione sul "Decreto sicurezza" sottoscritta dal Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, dai capigruppo di maggioranza Fabio Urbinati (Pd), Gianluca Busilacchi ( Art.1 - Mdp), Boris Rapa (Uniti per le Marche) e Luca Marconi (Unione di Centro) , nonché dal vicecapogruppo del Pd, Francesco Micucci. L’atto impegna il Presidente della Giunta e l' Esecutivo regionale a “continuare ad assicurare i servizi sanitari ed assistenziali di competenza regionale finora erogati ai migranti interessati, stranieri entrati regolarmente nel territorio italiano ed ora improvvisamente posti dal Decreto sicurezza in uno status di limbo giuridico”. Inoltre si chiede di “valutare i profili di lesione delle competenze costituzionalmente garantite alle Regioni per verificare se esistono le condizioni giuridiche per proporre ricorso avanti alla Corte costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale di alcune disposizioni normative del Decreto".
Il capogruppo Pd, Urbinati ha parlato di "deriva" che stiamo vivendo anche "con il Decreto sicurezza" e sottolineato l'importanza dei "valori dell'accoglienza e della solidarietà su cui si fondano le nostre radici".
"Sottoscrivo i valori dell'accoglienza e della solidarietà espressi da Urbinati - ha affermato il capogruppo M5S Gianni Maggi - ma non capisco cosa ci azzeccano con questa mozione".
"Il mio timore è che la Regione predichi bene e razzoli male" ha detto Piergiorgio Fabbri (M5S) riferendosi all'applicazione della legge n.13 del 2009, la normativa che detta disposizioni a sostegno dei diritti e dell'integrazione dei cittadini stranieri immigrati. Il consigliere Sandro Bisonni nell'annunciare il voto a favore denuncia un "imbarbarimento del Paese. Il Governo sta speculando sulla paura dello straniero".
Critica Marzia Malaigia (Lega) che anticipando la scelta di non votare l'atto ha parlato di "incongruenze" perché "chi viene e ha diritto a stare nella regione non ha nessuna assistenza negata". In difesa del "decreto sicurezza" e contro la mozione della maggioranza anche l'intervento di Elena Leonardi (Fd'I) che ha parlato di "atto tirato per i capelli e battaglia puramente ideologica con il governo nazionale". Annuncia il suo voto a favore convinto il presidente della commissione Sanità, Fabrizio Volpini (Pd). "Assistere i migranti non è una questione solo diritto - sottolinea - ma anche di sanità pubblica". Luca Marconi (Udc): "Non capisco i timori sul giudizio della Corte Costituzionale".
Lunedì 14 Gennaio 2019