Resoconto della seduta n.126 del 24/10/2023
SEDUTA N. 126 DEL 24 OTTOBRE 2023
La seduta inizia alle ore 11:50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta dell’Assemblea legislativa regionale n. 126 del 24 ottobre 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 125 del 17 ottobre 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione dei Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 906
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 906 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Il Piano regionale sta procedendo con gli approfondimenti, ma abbiamo qualche difficoltà ad avere tutti gli elementi perché alcuni Piani provinciali dei rifiuti non sono ancora stati approvati dai relativi ambiti. Quello di Pesano non è ancora stato approvato, come del resto quello di Ascoli Piceno. Entrambi comunque hanno avuto il placet da parte dei nostri uffici, dicendo che così com'erano impostati potevano andar bene, a questo punto le Ata devono approvare questi atti.
È chiaro che se non tutti gli ambiti provinciali approvano i propri piani si ha maggiore difficoltà a predisporre un atto che comprenda tutte le varie esigenze e specificità legate alla predisposizione del nuovo Piano dei rifiuti.
In attesa di questo non siamo stati con le mani in mano, tant'è che la valutazione d’impatto ambientale strategica, cosiddetta scoping di Vas, è stata già portata avanti e conclusa, coinvolgendo tutte le agenzie, Arpam, Province, Ata, Sovrintendenza. Portata a compimento la prima parte di scoping di Vas, oggi siamo nella fase di elaborazione del piano con l'obiettivo di avere una proposta definita per avviare il vero e proprio procedimento di Vas, e questo intendiamo farlo entro l'anno.
Per poter avere un piano meglio delineato possibile occorre avere tutti e 5 i piani provinciali approvati e voglio sperare che anche l’Ata di Pesano, che continua a nicchiare su questo, proceda e ci consenta di redigere il piano vero e proprio, che è in elaborazione da parte della società Oikos, incaricata – poi su questo ci torno, perché mi avete chiesto anche questo – e che ha avuto questa indicazione. Intando non mette in discussione i Piani di raccolta e di gestione provinciali, che continueranno a essere organizzati nei livelli provinciali, così come sono attualmente, probabilmente potrebbe cambiare la governance che potrebbe essere unificata in un unico ambito regionale.
Questa è l'indicazione data da me e dai nostri uffici perché è chiaro che, a questo punto, non si può continuare a lavorare a compartimenti stagni, provincia per provincia, e ogni volta che una provincia ha l'esigenza di avviare delle tipologie di rifiuti per un certo tipo di procedimento debba richiedere l’autorizzazione all'altra Ata.
La raccolta continuerà ad essere organizzata provincialmente, ma la governance dovrebbe essere, io dico, un’unica Ata regionale. Su questo stiamo completando l'elaborazione del piano su base regionale, che dovrà prevedere, su indicazione della società esterna, tutta la parte di impiantistica ed organizzativa finalizzata a raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione europea, dalle normative nazionali ed europee entro il 2035.
Vediamo che cosa ci verrà proposto, su quali basi e specificità, sempre sperando che le Ata portino a compimento i loro percorsi.
Per quel che riguarda com'è stata scelta la ditta, con decreto n. 78 del 29 marzo sono stati approvati gli atti di programmazione per il servizio di supporto tecnico volto all'aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti regionali; successivamente con decreto n. 79 del 29 marzo 2022 è stata indetta una manifestazione di interesse per conoscere il mercato di riferimento, mediante un avviso pubblico. Sono arrivate due diverse proposte, poi con successivo decreto del 2022 è stato aggiudicato il servizio di supporto tecnico specialistico al raggruppamento temporaneo di impresa composto da Oikos progetti s.r.l. e Ars ambiente s.r.l. e su questo si è proceduto ad intraprendere il percorso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Sono piuttosto stupita, non riesco a trovare un altro termine, rispetto a quello che hanno usato alcuni giornali la settimana scorsa. Siamo di fronte al classico caso dello scaricabarile, vorrei usare un termine più adeguato, ma non c’è.
Lei, Assessore, ci dice che il Piano regionale di gestione rifiuti non è arrivato perché aspettate il Piano d’ambito delle Provincie? Mi hanno detto, anche tutti i miei colleghi, che di solito avviene il contrario, è la Regione Marche che dà le linee guida alle Provincie, lei invece le aspetta.
Siamo sbalorditi, vorrei ricordare che siamo fuori termine di quasi tre anni perché il comma 10 dell’articolo 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che il Piano regionale di gestione rifiuti venga aggiornato ogni 6 anni. Lei continua ad avere quello della Giunta del 2015, scaduto nel 2021, quando lei era già in carica.
Dal 2021 ad oggi ha lasciato un vuoto nel Piano rifiuti in cui hanno proliferato richieste di ogni tipo, compresa quella della discarica di Riceci, che lei continua ad attribuire alla Giunta PD, ma è lei l’Assessore all’ambiente e alla gestione rifiuti, inutile che attribuisca le colpe al CdA.
In questi tre anni le linee guida doveva darle lei ed invece ancora applica il piano della Giunta Ceriscioli del 2015, scaduto nel 2021. Le ricordo che il piano andava aggiornato anche perché è indispensabile per l’accesso ai finanziamenti nazionali, indispensabile per permettere alle Provincie di attuare le linee strategiche. Non solo, al tempo stesso in questi 3 anni lei ha già speso dai fondi regionali un acconto di 99.000 di euro, prima trance pagata ad una società di Torino, la Oikos srl, alla quale ha fatto riferimento, per redigere il nuovo piano gestione rifiuti.
Questo iter è iniziato con delibere di Giunta e decreti legislativi, è iniziato il 22 febbraio 2021, e tutto, dopo varie manifestazioni di interesse, è stato dato in mano a questa azienda di Torino che doveva darci il Piano gestione rifiuti che ancora non è arrivato.
Vogliamo sapere, come chiede Confindustria, lei è d'accordo oppure no ad un termovalorizzatore? Questa risposta quando ce la darà? Quali sono le linee guida che lei dà a questa Regione? Lascia vuoti ovunque e poi dà la colpa ad altri, però continua ad utilizzare il Piano gestione rifiuti del 2015.
L’azienda Oikos di Torino, che ha già avuto una prima tranche di 96.000 euro, pagata, che cosa sta preparando?
Interrogazione n. 920
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Futura destinazione dei locali che ospitano il Presidio materno infantile Salesi”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 920 dei Consiglieri Bora, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione la Consigliera Bora chiede: di conoscere quale sarà la destinazione finale dei pregevoli locali siti in via Corridoni ad Ancona, che attualmente ospitano l'ospedale Salesi, che verrà trasferito presso la cittadella dell'Azienda sanitaria dell'Ospedale di Torrette; se una volta eseguiti i lavori, i locali di Via Corridoni potranno essere utilizzati per ospitare gli alloggi per gli studenti dell'Università politecnica delle Marche. Solleva, quindi, il problema degli alloggi per gli studenti. Diritto previsto dalla nostra Costituzione, garantire agli studenti più meritevoli tutti i sostegni per uno sviluppo armonico della personalità e il raggiungimento di maggiori livelli di studio del nostro Paese.
Questa è una decisione che deve riguardare non solo l'Azienda sanitaria, ma la Regione, il Comune di Ancona e l'Università Politecnica delle Marche. Da parte della Giunta regionale non vi è che l'assoluta disponibilità a verificare qualunque ipotesi progettuale possa garantire l'esercizio di diritti fondamentali, come il diritto all'istruzione.
Tengo a precisare che questi locali sono allocati in una zona di particolare pregio della città di Ancona e che la loro utilizzazione potrà essere più congruente anche ad altri aspetti relativi all'esercizio dei servizi sanitari.
Cionondimeno non vi è alcuna preclusione da parte la Giunta regionale a ragionare con l'Università e il Comune di Ancona per la migliore garanzia che possiamo offrire ai nostri ragazzi perché gli studenti universitari costituiscono e rappresentano il futuro della nostra società, della nostra comunità. L'investimento sull'istruzione e sugli alloggi degli studenti costituisce una priorità. Ritengo che tra i servizi sociali garantiti e previsti dalla nostra Costituzione, che promuove il principio di uguaglianza, rientrino, oltre ai servizi sanitari sociali, anche la garanzia dei livelli di istruzione.
Non c'è nessuna preclusione, penso che si possa avviare un percorso attraverso cui gli organi istituzionali possano coordinarsi per meglio garantire la piena efficienza e funzionalità dei fondamentali diritti sociali, tra cui il diritto alla sanità e all'istruzione rappresentano le fondazioni più importanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. La sua risposta mi conforta e forse per la prima volta posso dire che sono soddisfatta.
Soddisfazione che andrà verificata e confermata nel tempo a seguito delle azioni concrete, ma intanto non sarebbe male accelerare i lavori di trasferimento, visto che siamo in ampio ritardo.
Sono davvero molto lieta, Assessore, che la Giunta si tenga a disposizione nel verificare la questione degli alloggi universitari che, leggiamo dalla cronaca nonostante gli annunciati incrementi di posti letto, rimane comunque critica.
La possibilità di prevedere uno studentato presso i locali che attualmente ospitano il Salesi rappresenta un’ottima opportunità, sia per gli studenti universitari, che potrebbero beneficiare di una sistemazione centrale, sia per le attività commerciali nel cuore di Ancona della cui rivitalizzazione tanto si parla in questo periodo.
Auspico che la Giunta sappia coinvolgere in questo progetto anche il Comune di Ancona e tutto il suo Consiglio, dal momento che in questo periodo tanta vicinanza e tanta attenzione si sta promettendo alle giovani generazioni.
Questa soluzione permetterebbe di evitare la progettazione di nuove costruzioni e di aggravare ulteriormente il consumo del suolo, altro tema da non sottovalutare anche in vista della prossima discussione della proposta di legge sul governo del territorio, prevista in Aula il prossimo 21 novembre.
Inoltre, recuperare uno stabile e riportarlo in condizioni di sicurezza e di pieno utilizzo eviterà la nascita dell’ennesimo mostro fatiscente e in degrado, peraltro nel caso di specie ubicato proprio in una delle migliori zone residenziali del capoluogo.
Questa vostra apertura mi obbliga anche di ricordavi quanto sia non più rinviabile affrontare il tema del trasporto pubblico locale, in particolare prevedere politiche di agevolazione e incentivazione dell'utilizzo dei mezzi pubblici per i residenti e gli studenti e tutto questo per rendere Ancona, il nostro capoluogo, una città più attrattiva e meno inquinata. Grazie.
Interrogazione n. 939
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Istituzione di un centro di permanenza per i rimpatri nelle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 939 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione il Conigliere Mastrovincenzo chiede di conoscere qual è la posizione della Regione Marche sulla ventilata possibilità, che è stata riportata dagli organi di stampa, di costituire nella nostra regione un CPR, di un centro per l’identificazione.
Premesso che questi centri sono necessari per identificare le persone, che entrano nel nostro Paese in violazione delle norme relative all'accesso, che è consentito con visto d’ingresso e passaporto, comunque con un documento di identità, nonché per garantire misure di sicurezza e di prevenzione nei riguardi di comportamenti che possono anche attagliarsi ad eventi criminosi, comunque persone che possono finire in mano anche alla criminalità.
La costituzione dei CPR è un'esigenza che deve essere valutata alla stregua di poteri che sono attribuiti per Costituzione allo Stato, in particolare al Ministero dell'interno.
Ricordo che spesso in quest'Aula si svolge un dibattito sui temi più disparati, ma non possiamo dimenticare che le competenze delle Assemblee legislative e delle Regioni, le competenze del Parlamento e dei Ministeri sono dettagliatamente indicate in Costituzione.
Sappiamo che, sulla base dell'articolo 117 della nostra Carta, la materia dell’ordine pubblico e sicurezza pubblica, a cui si riferisce l'eventuale costituzione di centri, è di esclusiva pertinenza dello Stato, le Regioni non hanno nessuna attribuzione in materia di ordine pubblico, a cui si riferisce l'eventuale costituzione di centri o la materia di sicurezza pubblica che riguarda la prevenzione e la repressione della criminalità.
C'è da tener conto che il Governo nell'esercizio della sua funzione, che è costituzionalmente allocata a livello statale, non a livello regionale, ha emanato il decreto legge n. 124 del 19 settembre, che all'articolo 21 ha introdotto norme che modificano il testo unico sull'immigrazione, prevedendo nel nostro Paese il potenziamento di due centri di identificazione di queste persone, a Torino e a Milano, e la costituzione di nuovi centri in altre regioni.
Nel decreto legge, contrariamente a quanto stabilito con una precedente disposizione, non è previsto alcun tipo di concertazione o richiesta di autorizzazione da parte delle Regioni, quindi il decreto legge, che è in fase di conversione in Parlamento, non richiede alcun tipo di intervento da parte delle Regioni o dei Presidenti delle Regioni.
La risposta è quella che ho cercato di esplicitare all'inizio di questo intervento perché si tratta di una materia esclusiva prevista dalla legislazione statale.
Si valuti che nelle norme concorrenti del nostro Paese, lo Stato deve concertare con le Regioni, trattandosi di legislazione concorrente, solamente la materia di polizia locale e polizia amministrativa.
Ciò premesso, ritengo che la necessità di evitare quello che è accaduto a livello internazionale e la prevenzione anche di attività terroristiche, che si sono manifestate anche in altri Paesi (Belgio, Francia), imponga al nostro Paese di garantire l'identificazione di tutte le persone che accedono nel nostro territorio, tanto più se queste entrano addirittura distruggendo i documenti di identità, nascondendo o rifiutando di dire chi sono. Queste sono le motivazioni per cui il Governo ha prorogato il trattenimento in questi centri fino a 18 mesi.
Si valuti che in alcuni Paesi africani non esiste neppure l'anagrafe, identificare esattamente le persone, affinché si possa procedere alla loro espulsione, qualora non godano dei diritti previsti dalla nostra Costituzione e dal Trattato internazionale dell'asilo politico o di misure umanitarie, è necessario ed indispensabile. Bene ha fatto il Governo ad aumentare il numero di centri di identificazione.
Conseguentemente, questa è una valutazione che riguarda la tutela e la prevenzione della criminalità e del terrorismo, quindi ritengo che sia una misura giusta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. A differenza della Consigliera Bora su questa interrogazione non sono affatto soddisfatto perché la domanda che ponevamo era: “Quale posizione ufficiale assumerà la Regione Marche nei confronti del Governo rispetto alla possibilità di istituire nelle Marche un centro per i rimpatri”, che non è più un centro di identificazione, è cambiata la normativa e sono cambiate anche le denominazioni dei centri.
A differenza di quello che lei ha detto in premessa, non solo non li ritengo necessari e di cui non c'è alcuna esigenza, ma li considero una misura fortemente sbagliata.
Li riteniamo, come gruppo Partito Democratico e come Partito Democratico a tutti i livelli, dei centri in cui le condizioni igienico-sanitarie sono pessime, non c'è nessun supporto dal punto di vista psicologico, che invece è previsto dalla legge. Preciso anche, Assessore, che spesso le persone che sono recluse in questi centri non nascondono o distruggono i documenti, ma li perdono in mare, dove frequentemente, purtroppo, perdono la vita.
Ricordo che ci sono delle testimonianze ed anche dei filmati molto espliciti, La trasmissione sulla 7 “PiazzaPulita” recentemente ha messo in evidenza le gravissime condizioni in cui si trovano i migranti reclusi, perché di reclusi ora si parla, nel CPR di Gradisca in Friuli.
L'associazione Antigone, che si occupa di diritti umani nel sistema penale penitenziario, in visita alla struttura di Trapani ha parlato di condizioni invivibili.
Ora altre Regioni, anche di centro-destra, mi riferisco al Veneto, hanno dichiarato la loro indisponibilità, poi è ovvio che le competenze in materia spettano allo Stato, ma credo che una posizione politica da parte della Giunta regionale delle Marche sia quanto meno auspicabile.
Quello che lei dice non ci trova d'accordo, altri Presidenti di Regione, Toscana ed Emilia-Romagna, hanno esplicitato la loro netta contrarietà rispetto all'ipotesi di un CPR nella loro Regione e le ricordo anche le sue dichiarazioni dei mesi scorsi quando diceva che in questo momento non c'era necessità quantomeno di un CPR nella nostra regione.
Ci auguriamo che non sarà istituito alcun centro di permanenza per i rimpatri degli immigrati nelle Marche. Grazie.
Interrogazione n. 944
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Progetto di adeguamento dell’Ospedale di Pergola”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 944 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il vigente Piano socio-sanitario, che è stato approvato da quest'Aula il 9 o il 10 agosto di quest'anno, prevede che l'ospedale di Pergola sia una struttura di sede disagiata con pronto soccorso, in conformità alle direttive e alle disposizioni del famoso decreto ministeriale n. 70 del 2015, cosiddetto decreto Balduzzi. Trattandosi di una struttura che precedentemente aveva la sua funzionalità nell'ambito dell'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro e Urbino – voglio sottolineare questo aspetto - le precedenti aziende e la precedente Giunta regionale avevano avviato un percorso per l'adeguamento sismico di quel plesso ospedaliero, gli interventi erano già iniziati sotto la responsabilità della precedente Giunta Ceriscioli.
Dovendo proseguire l’attività di adeguamento, abbiamo previsto un ulteriore finanziamento per il completamento, che è stato tratto con la delibera di Giunta regionale del 14 febbraio 2022, che trae le fonti di finanziamento per l'adeguamento sismico dal fondo del Piano nazionale complementare (Pnc), dal fondo opere indifferibili (Foi), mentre un ulteriore tranche di finanziamento si ricava dal Por Fesr 2020/2021, 2020/2027.
Si tratta di garantire la prosecuzione della messa in sicurezza di un plesso ospedaliero importante su cui il Piano socio-sanitario ha voluto investire. C'è da tener conto, correlativamente a quanto viene chiesto nell’interrogazione, che nel Piano socio-sanitario è previsto un potenziamento anche per gli ospedali di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone, necessario per valorizzare le risorse strumentali ed umane presenti all'interno dei plessi. Si pensi all'investimento fatto con il PNRR sull'ospedale di Cagli con un ospedale di comunità, uno dei più ampi investimenti fatti dalla nostra amministrazione, di oltre 10 milioni di euro. Per questi tre ospedali è previsto un importante intervento di potenziamento. Vorrei ricordare che l’ospedale di Sassocorvaro, che era in limine mortis, aveva completato la sua funzione, con un contratto con il privato è stato potenziato, ma in questo momento ci sono importanti servizi sulle specializzazioni di ortopedia, chirurgia e medicina.
Stiamo procedendo a garantire che quanto promesso nella campagna elettorale possa essere portato ad esecuzione. Che cosa farà complessivamente il sistema Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone? Garantirà con gli ospedali di comunità e con le specializzazioni un potenziamento dei servizi, anche con i punti di primo intervento e con gli investimenti sulle tecnologie.
Per Pergola proseguiamo l’adeguamento sismico nell'ambito del contesto di tre ospedali di primo livello: Urbino, Fano e Pesaro, a cui sono riservati gli interventi di maggiore complessità. L'ospedale di Pergola dovrà essere valorizzato, è una struttura che copre un'area molto importante, quindi con il Piano socio-sanitario abbiamo voluto che il sistema del trattamento degli acuti o il sistema del trattamento della medicina intermedia, che si pratica negli ospedali di comunità, possa garantire quel fenomeno che noi conosciamo, che è quello della mobilità verso l'Emilia-Romagna.
Il Piano socio-sanitario è stato approvato ad agosto, la legge di riforma della sanità è stata approvata un anno fa, certo, non si può chiedere che nell'arco di qualche mese si possano fare dei miracoli, ma il percorso è tracciato e i cittadini dell'Area vasta di Pesaro potranno essere rassicurati sul fatto che gli interventi garantiranno un aumento dei servizi sanitari e un potenziamento della sanità, che finora hanno conosciuto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. E’ stato piuttosto evasivo in merito alle domande che le avevamo sottoposto. Dove verranno presi i circa 20.000.000 di euro? Nel 2022, nell’ultimo masterplan dell’edilizia sanitaria per l'ospedale di Pergola erano previsti 11.000.000 di euro, attualmente il nuovo intervento su Pergola è di 30.000.000 di euro, mancano 20.000.000 di euro e non si capisce dove verranno presi.
Dall’altra parte si chiede con quale personale e risorse si pensa di poter ampliare i servizi dell’ospedale di Pergola, in cui oggi c’è una spesa molto alta che riguarda i gettonisti. A Pergola manca il personale in diversi reparti, soprattutto in quello dell’emergenza, mi chiedo se le risorse ed il personale verranno tolti dall’ospedale di Urbino o dagli altri, oppure non si sa dove prenderli.
Questo vale anche per le risorse. Ricordo che attualmente non ci sono risorse, tant’è vero che l’Azienda sanitaria delle Marche ha imposto un piano di rientro economico rispetto al budget provvisorio assegnato, da completarsi entro la fine dell’anno.
Da una parte si dice alle Aziende sanitarie che devono spendere meno perché non ci sono più risorse e dall'altra si fa un progetto di 30.000.000 di euro su una struttura che non si capisce come riuscirà a mantenersi.
Se l'ospedale di Pergola viene rafforzato, così come le strutture di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone, noi siamo favorevoli, ma quello che ci chiediamo è: dove verranno presi il personale e le risorse, visto che oggi manca anche l’atto aziendale?
C’è il decreto del Dirigente del Servizio edilizia sanitaria, che ha previsto in questa struttura una serie di adeguamenti ed ampiamenti che non sono conformi al DM 70. Si prevede una ristrutturazione rispetto ad un ospedale, che comunque è di base e di area disagiata. Sale chirurgiche e terapie intensive post operatorie sono tutte cose che nel DM 70 per gli ospedali di area disagiata non sono previste.
La mia interrogazione vuole evidenziare il fatto che di tutto questo non verrà realizzato nulla.
PRESIDENTE. Anticipazione dell’esame della proposta di legge n. 170 (al punto 1 bis).
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo favorevoli, intervengo sia per l’anticipazione che per la richiesta di rinvio in Commissione.
Avevamo fatto la richiesta dei 60 giorni perché questa proposta di legge era caduta nel dimenticatoio, quando invece è di attuale e straordinaria importanza, insieme ad altre che pure ci sono.
La proposta di legge riguarda le norme per la valorizzazione dei beni ambientali, paesaggistici e rurali della regione Marche, in attuazione del terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione, e per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, compreso l’agrovoltaico e i suoi specchi d’acqua.
Sappiamo, Presidente, che in tutto il territorio regionale c’è un proliferare di richieste per l’installazione di questi impianti, approfittando della disciplina transitoria, perché ancora tardano ad essere emanati i provvedimenti del Ministro dell’ambiente di concerto con quello della cultura e dell’agroalimentare, affinché all'esito degli stessi le Regioni possano legiferare ed individuare le aree idonee e non idonee all’interno degli obiettivi assegnati dalla legislazione nazionale. E’ evidente che la Regione Marche per tutelare il proprio patrimonio storico, culturale, ambientale, rurale, paesaggistico, non può aspettare i provvedimenti del Governo che tardano ad essere emanati, dal 2021 ad oggi. Noi non solo possiamo, ma dobbiamo legiferare con la legge regionale nell’ambito delle nostre competenze per individuare le aree non idonee ed idonee. Questa l’importanza di questa legge.
Si è convenuto con il Consigliere Serfilippi di calendarizzare il provvedimento, l’abbiamo già fatto la scorsa settimana, per il prossimo giovedì, è un’opportunità per tutti, fatte salve le opinioni di ciascuno, che l’atto venga rinviato nella Commissione competente perché possa essere esaminato e spero dalla stessa votato. Grazie.
PRESIDENTE. Anticipazione della proposta di legge n. 170. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Voto favorevole del Consigliere Baiocchi.
Proposta di legge n. 170 ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Vitri, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo: “Norme per la valorizzazione dei beni ambientali, paesaggistici e rurali della Regione Marche in attuazione dell'art. 117 comma terzo della Costituzione e per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, compreso l'agrovoltaico, e su specchi”, c’è la proposta di rinvio al prossimo Consiglio.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Facendo seguito all'intervento di prima, vorrei ricordare che alla precedente riunione dei Capigruppo, c'era unanimemente l'intesa di tutti i gruppi di rinviare in Commissione questa proposta, ma andando avanti, non illimitatamente.
Le energie alternative, quindi la diversificazione, le energie rinnovabili, possono diventare una cosa non buona se male applicata, quindi c'è necessità di una legislazione in materia.
E’ pur vero che esiste una legge quadro nazionale e siamo in attesa dei decreti attuativi, però queste cose hanno dei tempi molto lunghi. Nel frattempo ci sono, correttamente, richieste di localizzazione di impianti che spesso guardano più alle esigenze delle aziende piuttosto che all'esigenza complessiva del territorio. E’ venuto il momento di approvare una legge regionale, poi in seguito, com’è successo per altri provvedimenti legislativi, quando ci saranno dei decreti del Governo, ci saranno modifiche, però non si può lasciare una finestra aperta in questo senso.
Ci sono ormai richieste nell'alto pesarese, Carpegna, Fano, Sassoferrato Monterosso, ci sono richieste nel fermano, che talvolta vanno ad inserirsi in contesti paesaggistici e ambientali di di assoluto rilievo.
Crediamo che questa esigenza sia corretta, so che ci sono tre proposte di legge, siamo quasi arrivati ad un testo unificato più o meno, un testo condiviso, poi fermato in attesa della legislazione nazionale. E’ il momento di approvare una nostra legge, se poi strada facendo ci fossero delle esigenze di revisione, la faremo.
Sono favorevole, la definizione in I^ Commissione, come accade normalmente, ed entro l'anno approvazione di una legge regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione a nome dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Mangialardi, Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 224
ad iniziativa della Giunta regionale
“Assestamento del bilancio 2023-2025 e modifiche normative”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 224 della Giunta regionale. Si collegherà da remoto l’Assessore Brandoni, che non può essere presente perché indisposto.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Non sarà una relazione lunghissima, anche se è un atto molto importante a mio parere.
Stiamo lavorando in questi anni, soprattutto in questi ultimi mesi, con una congiuntura sfavorevole perché la guerra ucraino-russa ha comportato la crisi energetica, con un aumento dei costi e questo è andato ad incidere in tutti i bilanci delle aziende private e pubbliche.
Abbiamo un'inflazione che non si verificava da anni e questo è un altro aspetto; abbiamo avuto eventi meteorologici straordinari, l'alluvione dello scorso anno nella Valle del Misa e del Nevola, con danni ingenti, supportati, grazie a Dio, dall'intervento dello Stato, ma che hanno coinvolto anche le leggi di spesa della nostra Regione. Una serie di cose complessive in epoca di post Covid, che aveva già impattato fortemente sull'economia e sui bilanci di tutti gli enti, che ci costringono ad una revisione complessiva della spesa.
Questa manovra, io l’ho definita quasi la pre-finanziaria del prossimo anno, del 2024, perché a fine anno abbiamo anche contezza degli aspetti relativi alle spese che sono state definite, che si sono potute eseguire e di quelle che non è stato possibile definire per una serie di vicende, a volte tecniche, a volte legate agli aspetti burocratici/normativi che rallentano i tempi della spesa, dare, quindi, uno sguardo complessivo di revisione su tutto il nostro bilancio.
L’assestamento questa volta è molto di più di un documento tecnico, molto spesso è un documento tecnico di revisione dei capitoli di imputazione della spesa, no, qui ci sono delle scelte politiche. Questa manovra è di circa 40.000.000, per l'esattezza 39.130.562 euro ed è molto qualificata. Su che cosa interveniamo? Un po' su tutto, su alcuni capitoli di spesa che si sono esauriti mentre c'erano ancora delle esigenze, recuperando su capitoli di cui non si è riusciti a definire la spesa, a metterli a terra, come si dice oggi.
Cito qualche cifra, quelle più importanti: istruzione, diritto allo studio 6.400.000 di euro per la buona scuola e per il diritto allo studio, cifra importante perché ci consente di intervenire sull’Erdis e non solo.
Sulla cultura i capitoli erano stati prosciugati, eravamo in difficoltà, l'abbiamo detto più volte in Commissione, ci sono 6.000.000 di euro, per le politiche giovanili, sport e tempo libero 3.400.000, quasi 8.000.000 di euro per il turismo, che è una voce molto importante.
C'è una crisi del manifatturiero, una crisi globale che interessa le Marche, l'Italia, un po' tutto il mondo occidentale per i costi forti del lavoro.
Invece l'accoglienza, il turismo è una voce in cui c'è una crescita importante complessiva e stanziamo quasi 8.000.000 di euro; 1.000.000 di euro per contributi ai Comuni per la qualificazione di spazi pubblici dei territori interni e periferici; 9.500.000 per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio; 6.700.000 per le politiche sociali, la famiglia.
Poi ci sono alcune spese specifiche, mirate, per esempio, lo cito perché ne sono particolarmente contento, essendo un cittadino di Ancona, 1.000.000 di euro per la realizzazione di un parcheggio di servizio all'ospedale di Torrette, che è l'unico ospedale regionale di secondo livello; quasi 4.500.000 per il trasporto pubblico locale, che è un altra emergenza della nostra Regione, siamo tra le Regioni che danno di meno alle aziende per il trasporto pubblico locale, peggio di tutti è messo il fermano e poi la provincia di Ancona; 1.420.000 per il dragaggio del porto di Numana e la straordinaria manutenzione, importante perché il Monte Conero e la Riviera del Conero in generale sono un punto di richiamo dal punto di vista turistico e di immagine, quindi avere un porto di riferimento per il diporto di passaggio è molto importante. 10.000.000 di contributo per la provincia di Fermo per il completamento della strada provinciale Lungo Tenna, 12.000.000 per la bretella di collegamento con le statali, la statale 16 e la statale 67 a Civitanova Marche, 1.500.000 per l'alto pesarese, Montefeltro, Carpegna, Mercatino Conca, per la viabilità, anche qui un contributo straordinario; 1.620.000 all'Anas per una serie di interventi a macchia di leopardo in tutte le Marche.
La stessa cosa a favore della sicurezza stradale, quasi 1.000.000 di euro, e 1.300.000 per ponti ed altre opere regionali. Per quanto riguarda i ponti sapete che c'è stata l'alluvione nella Valle del Misa, ma c'era un'emergenza un po' in tutta la regione. Ancora, 1.740.000 di euro per un ulteriore contributo al nuovo ospedale di Fermo, 9.500.000 per la sicurezza, efficientamento energetico, miglioramento sismico per la realizzazione delle strutture, soprattutto per il nuovo ospedale di Pesaro, una cifra significativa, 9.500.000; 2.820.000 di euro per corsi di specializzazione per la facoltà di medicina, corsi professionali universitari per le varie figure sanitarie e per i medici di base. Sono quei soldi che noi cerchiamo di mettere in campo per andare incontro alla carenza di figure sanitarie, di medici nelle strutture varie, perché aumentando il numero delle persone, degli specialisti in uscita abbiamo più opportunità di reclutamento, sennò uno dei problemi non è il costo per il personale, ma il reclutamento. Talvolta ci sono soldi a disposizione, ma non riusciamo a coprire i posti che abbiamo messo a bando. Altre spese invece dal punto di vista economico, le cose più importanti sono queste, le variazioni sono tantissime, abbiamo messo 1.500.000 per la promozione dello sviluppo, la tutela dell'artigianato, questa è un’ altra cifra importante che leggo, 4.500.000 per le attività produttive, lavoratori autonomi, per i ristori, per la pandemia da Covid 19. Sono spesso cifre che consentono ad alcune aziende di uscire dal rischio di fallimento perché sono ristori per il periodo di chiusura o comunque di inattività; 720.000 per l'industria: investimenti, innovazione, trasformazione digitale delle imprese; per finire 1.000.000 per l'agricoltura, per gli eventi sfavorevoli di tipo meteorologico, l'alluvione del Misa e non solo; 1 milione per il progetto di contenimento degli ungulati, il problema dei cinghiali e l'utilizzazione del progetto di filiera della carne di selvaggina controllata.
Queste sono le scelte politiche più importanti. Ci siamo posti il problema che questi 40.000.000 non siano esaustivi, anche se dati a fine anno consentono, con l'impegno di spesa, di cominciare una serie di iniziative in maniera piuttosto forte, quelle che ci proponiamo.
Questo è il senso politico del documento di assestamento che ci proponiamo di completare con il bilancio preventivo. Oggi è il 24 ottobre, tra qualche giorno inizieremo a mettere in campo il bilancio preventivo, che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre. Ho chiesto agli uffici di preparare la struttura del bilancio preventivo, possibilmente entro i primi di dicembre affinché possa andare in Aula prima di Natale, e questo avvantaggerebbe un po' tutti, non solo l'agilità dei lavori del Consiglio regionale, ma anche gli uffici che poi possono predisporre gli atti successivi.
Aggiungo, purtroppo, che questo è un meccanismo non eliminabile e che il bilancio preventivo dovrà essere approvato, perlomeno le cifre più consistenti, dopo la finanziaria dello Stato, almeno in prima lettura in uno dei due rami del Parlamento, perché quando abbiamo la finanziaria dello Stato approvata in almeno uno dei rami del Parlamento, conseguentemente gli uffici, in base alla disposizione della legge di Stato, possono produrre uno schema più compiuto per il bilancio.
Questo è l'intento dell'Assessore Brandoni, che purtroppo non è qui, ma che si collegherà, e del Presidente della Commissione Marinelli, di anticipare il più possibile questi documenti, affinché, con il rispetto delle legislazioni di spesa e di contabilità, si possa prevenire una delle malattie del nostro sistema istituzionale, che è il ritardo nella spesa. Questione che non è legata alla Regione Marche, neanche a questa legislatura o a quella precedente, è un fatto endemico che noi dobbiamo in qualche modo contrastare perché i ritardi sulla spesa … Come è successo ultimamente con l'aumento esponenziale dei costi, per esempio, per le opere pubbliche, a volte ci sono stati aumenti del 50%, a volte addirittura il doppio. Cito una cifra, erano stati stanziati dal Governo 100.000.000 per la galleria che collega Torrette, quindi l'uscita nord, al porto di Ancona, fino all'autostrada, oggi nella nuova revisione della spesa ci vogliono 150.000.000 e lo Stato ha dovuto trovare altri 50.000.000, che grazie a Dio sono stati intercettati. Un’ opera pubblica che costava 100.000.000 adesso costa una volta mezzo e i ritardi complessivi legati alle norme hanno avuto un peso negativo. Noi dobbiamo cercare di evitare – questo è un obiettivo politico, anche di questa Giunta - per quello che è possibile, perché impedirlo è impossibile, di recuperare sui tempi di spesa. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2023/2025 contiene: sia le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa, derivanti dal recepimento delle risultanze del rendiconto generale della gestione dell'anno 2022, che le altre variazioni ritenute necessarie dalla Giunta regionale per l'adeguamento degli stanziamenti alle mutate condizioni generali ed alle esigenze gestionali segnalate dai responsabili dei singoli settori, ma ci sono anche modifiche normative proposte dalle strutture competenti per materia.
L'assestamento rappresenta un momento di valutazione complessiva e riprogramazione degli stanziamenti vigenti, al fine di consentire la migliore allocazione delle risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione all'andamento della gestione nel corso dell'esercizio finanziario ed all'evoluzione del contesto finanziario generale.
L'assestamento contiene infine le variazioni di bilancio e le modifiche normative derivanti dagli emendamenti approvati dalla I Commissione consiliare in sede referente, alcuni emendamenti sono stati approvati anche questa mattina.
Passando all'articolato della legge. I primi 4 articoli recepiscono le risultanze del rendiconto dell'anno 2022 ed il loro riflesso nel bilancio triennale 2023/2025.
L'articolo 4 bis modifica la legge regionale n. 36 del 2005 sulle politiche abitative, aumentando il numero dei rimborsi spese fruibili dai Consiglieri di amministrazione dell'ERAP (primo comma), ma soprattutto riservando alla Giunta la nomina del Segretario e dei responsabili dei Presidi, escludendo quindi il Consiglio di Amministrazione da ogni valutazione in merito. Su questo articolo ho presentato una serie di emendamenti che vedremo più tardi.
L'articolo 4 ter modifica la legge regionale n. 14 del 2015 sulla disciplina dell'organo di revisione, aggiornando i compensi e abrogando alcune disposizioni che disciplinano la sospensione e la decadenza dei revisori.
L'articolo 5 è una modifica di carattere ordinamentale della legge regionale n. 4 del 2022.
L'articolo 6 aumenta fino alla cifra di 9.531.000 euro il cofinanziamento per il triennio 2023-2025 degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti aerei di linea tra l'aeroporto di Ancona ed i principali aeroporti nazionali, relativi alla cosiddetta "continuità territoriale".
L'articolo 7 contiene interventi di varia natura a sostegno del sistema delle imprese, finanziati per 6.400.000 di euro mediante la restituzione di risorse da parte del sistema dei Confidi, e per 1.200.000 di euro da riduzione di precedenti stanziamenti.
L'articolo 8 finanzia i Fondi speciali per fare fronte agli oneri derivanti dai provvedimenti legislativi che si perfezionano dopo l'approvazione del bilancio. Si tratta di quei fondi che in realtà vengono finanziati per metterli a disposizione dei Consiglieri di maggioranza per le loro mancette, chiamiamole così oggi, nei territori, mediante gli emendamenti in I Commissione, di cui parlerò nel prosieguo.
L'articolo 9 finanzia il fondo di riserva per le spese obbligatorie ed il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa.
Gli articoli 9 bis e 9 ter contengono modifiche di carattere ordinamentale.
L'articolo 10 approva le variazioni delle tabelle A, B, D1, D2 ed E del bilancio triennale 2023-2025, allegate alla legge di bilancio ed alla legge di stabilità.
L'articolo 11 contiene le disposizioni riguardanti l'autorizzazione alla contrazione dei mutui per gli investimenti del triennio 2023-2025, così come variate sia per la reimputazione degli impegni operati in sede di riaccertamento ordinario dei residui, sia a seguito delle variazioni proposte con questo assestamento di bilancio.
Con l'articolo 12 si approva lo stato di previsione dell'entrata e della spesa per il triennio 2023-2025, così come modificato da questa proposta di legge.
Con l'articolo 13 si approvano gli allegati.
Con l'articolo 14 si attesta il rispetto degli equilibri di bilancio e la copertura finanziaria.
L'articolo 15 contiene la dichiarazione di urgenza.
Entrando nel merito di questo assestamento di bilancio, non posso esimermi dal rilevare un'inedita stroncatura da parte del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, che ha deciso di non esprimere alcun giudizio su questa proposta di legge, lamentando la carenza della relazione illustrativa, dalla quale effettivamente non si evince nulla in merito agli indirizzi politici e programmatici che questa amministrazione regionale vuole dare con questo assestamento di bilancio, né gli obiettivi che si vogliono perseguire, né le priorità selezionate nelle varie aree di intervento.
Anche il Consiglio delle autonomie locali è stato critico, in particolare sulla scarsità di finanziamenti pro capite al trasporto pubblico locale, raccomandando all'amministrazione regionale un'interlocuzione con il Ministero competente. Mi associo a questa raccomandazione, aggiungendo che, evidentemente, la tanto decantata "filiera istituzionale" del centro-destra non funziona, se è vero, come dice il CAL, che rispetto alla Liguria, con la stessa popolazione, riceviamo la metà dei fondi destinati al trasporto pubblico.
Nell’esame delle principali variazioni di bilancio, inizio dallo stato di previsione delle entrate.
Con riferimento al Titolo primo “Entrate tributarie”, la Giunta propone variazioni sulla base dell'andamento del gettito dell'anno in corso, tenendo conto dei dati storici ed in particolare del gettito accertato e riscosso nel 2022.
Le principali variazioni del Titolo primo riguardano: il gettito derivante dalla riscossione coattiva dell'IRAP, previsto in diminuzione per 1.800.000 di euro; il gettito dell'addizionale regionale sul gas naturale, previsto in diminuzione per 1.000.000 di euro ed il gettito della tassa automobilistica, previsto in aumento per 1.500.000 di euro, aumento che presumo sia dovuto in buona parte alla sostanziale abolizione dell'agevolazione per le auto ibride approvata nel bilancio 2023-2025, alla quale mi ero opposta presentando un emendamento correttivo, naturalmente bocciato.
Da evidenziare che la diminuzione delle entrate dell'addizionale regionale sull'accisa del gas naturale è dovuta alla contrazione dei consumi e non alla riduzione dell'imposta che sarebbe stata necessaria per venire incontro alle esigenze delle famiglie più in difficoltà, come avevo proposto lo scorso anno. A tal proposito ricordo la mia interrogazione del 23 marzo 2022, nella quale evidenziavo l'opportunità di calmierare gli aumenti delle bollette del gas delle famiglie attraverso una riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale sull'accisa.
Nel Titolo secondo “Trasferimenti correnti” le variazioni sono poco significative.
Nel Titolo terzo “Entrate extratributarie” sono stati inseriti 1.100.000 di euro derivanti dalla liquidazione della società immobiliare Regione Marche s.r.l.; 6.400.000 di euro di recupero di fondi dal sistema dei Confidi, che vengono destinati nell'articolo 7 ad interventi di finanziamento delle imprese ed altre partite minori.
Al Titolo quarto “Entrate in conto capitale” è stata prevista l'entrata di 6.800.000 euro derivante dalla rimodulazione dei fondi relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Amandola mediante copertura con fondi europei, importo da restituire all'Ufficio speciale per la ricostruzione, che quindi trova esatta corrispondenza nello stato di previsione della spesa.
Al Titolo sesto. “Accensione prestiti” è stato previsto un aumento dell'autorizzazione all'indebitamento per la copertura di interventi di investimento per 147.300.000 euro, di cui 59.500.000 di euro nel 2023; 34.800.000 di euro nel 2024 e 53.000.000 di euro nel 2025. Mi auguro che questa amministrazione regionale non utilizzi gli spazi disponibili per contrarre nuovo debito, visti i tagli del Governo Meloni al Piano nazionale di ripresa e resilienza e gli aumenti dei costi degli investimenti già programmati.
In merito alla variazione allo stato di previsione delle spese, oltre alle variazioni derivanti dal recepimento delle risultanze definitive del rendiconto 2022, che costituiscono un atto dovuto, con questa legge la Giunta propone variazioni degli stanziamenti di spesa sulla base di quelle che vengono definite "esigenze sopravvenute" nel corso dell'esercizio. Le maggiori spese sono dettagliatamente indicate, con la loro suddivisione in missioni e programmi, negli allegati alla proposta di legge, ai quali vi rimando per brevità.
Prendo solo atto che una discreta parte di queste "esigenze sopravvenute", quelle inserite nella famosa tabella E, che ha preso il posto della tabella C peggiorandone di gran lunga la composizione, il metodo ed il merito, sono costituite da contributi straordinari elargiti nei territori in modo discriminatorio e secondo logiche clientelari, senza alcuna attinenza con l'interesse generale e le reali priorità dei cittadini, cui sempre si dovrebbe fare riferimento quando si dispone di risorse pubbliche. Sono le solite "marchette", come spesso ricordiamo, il Consigliere Cesetti parlava di esigenze organiche del territorio, io in maniera più colorita utilizzo il termine che utilizzavano i miei precedessori quello di “marchette”, elargite in modo del tutto discrezionale da parte dei Consiglieri regionali di maggioranza, ai quali la Giunta, in questo assestamento, ha concesso di spendere 50.000 euro di fondi dei cittadini, cadauno. Nello scorso bilancio erano 70.000 euro a testa, il fondo all’epoca era di 1.700.000 euro quest’anno è un po' più ridotto, siamo a 1.350.000 euro. Denaro prelevato da un apposito fondo speciale, ironicamente denominato "per il finanziamento degli oneri derivanti dai nuovi provvedimenti legislativi", provvedimenti che invece rimangono in gran parte senza dotazione finanziaria.
Su questo mi fermo un attimo perché è un tema che mi sta molto a cuore, quando sono stata eletta come membro dell’Assemblea legislativa pensavano che il mio compito sarebbe stato quello di aiutare a scegliere le leggi già approvate che meritavano di essere finanziate e soprattutto proporre nuove leggi per migliorare la situazione dei miei concittadini. Invece mi trovo a vedere leggi buone che non vengono finanziate, i cui emendamenti neanche vengono presi in considerazione nè in Commissione nè in Aula, ogni volta, in ogni fase di approvazione del bilancio in questa Assemblea, soprattutto mi vedo privata, insieme ai miei colleghi, della possibilità che alcune leggi vengano finanziate perché la risposta è sempre la stessa: è inutile anche discuterne in Commissione perché non ci sono i soldi. Ma perché non ci sono i soldi? Perchè li usate per altre cose, tipo: manutenere le fontane, sistemare i campetti da calcio e i campetti da basket. Sono scelte che potete fare, però io dall'opposizione le critico fermamente perché state esautorando quest’Assemblea della funzione più importante, cioè quella di proporre leggi e vederle applicate. E mi rivolgo anche ai colleghi di maggioranza, anche le vostre leggi non vedranno la luce perché avete fatto altre scelte a monte che forse non sono le scelte migliori che un Consigliere di un’Assemblea legislativa dovrebbe fare, in quanto ci avvicinano più ad un ruolo di Consiglio comunale o di un Consiglio di quartiere.
Abbiamo abbassato il livello di quest’Assemblea nelle proposte e tutto è demandato alla Giunta, tant’è che spesso mi chiedo: “Ma noi qui che ci stiamo a fare?” Alle interrogazioni non abbiamo risposte esaustive, le mozioni non arrivano mai alla discussione. tanto che siamo indietro di due anni, le proposte di legge giacciono in un cassetto, gli emendamenti non vengono neanche letti e vengono cestinati, mi chiedo se ha senso il nostro ruolo qui.
Per tale ragione ho presentato 4 emendamenti, chiedendo di dirottare almeno una parte delle suddette risorse, quelle destinate dai Consiglieri di maggioranza agli interventi più stravaganti, verso lo scopo più nobile di finanziare leggi regionali che questa stessa Assemblea legislativa ha approvato, ma che rimangono lettera morta perché prive del necessario finanziamento per attuarle.
L'Assemblea legislativa regionale non è un Consiglio comunale o di quartiere, siamo stati chiamati dai cittadini a questo ruolo per legiferare e per finanziare le leggi che approviamo, non per occuparci di campi di bocce, di sgambatoi per cani o del restauro di fontane di piazza. Per quelle esigenze ci sono già i Consiglieri comunali e di quartiere ad occuparsene. Bisognerebbe volare più in alto e riscoprire il nostro ruolo, che è quello di legiferare.
Mi rivolgo al relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli, che per la prima volta è stato relatore di un atto di bilancio perché fino adesso, da quando sono stata eletta, è sempre stata la Consigliera Marcozzi, il quale in Commissione ha detto: “Vi faccio vedere io come si fa” ed io nella mia ingenuità ho pensato: “Bene cambieranno le cose”, invece l’assestamento è la fotocopia del peggio che mi sarei aspettata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato la relazione del relatore di maggioranza, al quale vorrei ricordare che l'assestamento rappresenta normalmente un momento di valutazione complessiva delle dinamiche, delle risorse e delle spese intervenute, è la prima parte dell'esercizio, e di attenzione alla gestione del bilancio, mediante il quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo programmati.
Queste parole ovvie derivano dal dettato legislativo, sono scritte nel parere dell'organo di revisione. Questo assestamento, se è vero com'è vero che è una verifica degli obiettivi di governo programmati per perseguirli, tradisce la sua funzione e la sua missione per le stesse parole del relatore di maggioranza, il quale ci ha detto in quest'Aula, che di fatto questa è una pre-finanziaria, perché è un assestamento che guarda al prossimo bilancio di previsione, invece dovrebbe essere, per dettato normativo e come dice anche il Collegio dei revisori, un atto che riguarda l'esercizio in corso e se vogliamo l'esercizio precedente rispetto a quello del bilancio di previsione, perché è lì che si fa la verifica.
Ripeto, tradisce la sua missione, la tradisce, anche perché in questo assestamento, come dice il Consigliere Ciccioli, ci sono risorse per 39.000.000. E’ un assestamento anch'esso tecnico e fa seguito ai bilanci sempre tecnici che nulla mai hanno avuto di politico.
Ricordo il primo bilancio presentato, si era appena insediata questa maggioranza, quindi era tecnico, il secondo bilancio c'era la pandemia, anche quello tecnico, ed il terzo, quello dell'anno scorso, di cui oggi parliamo dell’assestamento, con il cambio in corsa dell'Assessore che nel frattempo era allocato presso le aule parlamentari, anche quello tecnico.
Oggi abbiamo un assestamento che raccoglie le spese obbligatorie e vincolate, le esigenze gestionali degli uffici, magari le raccogliesse per chiedere risorse aggiuntive, segno evidente che i programmi di governo sono stati realizzati, no, in questo c'è uno spostamento in avanti delle risorse. E’ una rimodulazione al ribasso che certifica il mancato conseguimento degli obiettivi di governo. Vediamo, per citarvi qualcosa di concreto perché non si pensi che pontifico per sentito dire, ma lo faccio sulla base di atti concreti, per esempio: l’INRCA, per il quale vengono spostati 13.500.000/14.000.000 nel 2025 perché non si riesce a spenderli nel 2023, quindi, significa che non si sono conseguiti gli obiettivi; l'ospedale di Fermo, per il quale sono stati messi 1.800.000, è un aggiustamento, ma l'ospedale di Fermo, che è quasi terminato all'esterno, è terminato perché? Perchè questo Consigliere, allora Assessore al bilancio, ci aveva messo le risorse, nel bilancio iniziale 72.000.000, nel bilancio finale 30.000.000 di euro e 11.000.000 per la viabilità con i fondi FSC. Oggi non c'è più nulla, c'è uno spostamento in avanti, non so quale tabella, forse la tabella A, di circa 12.000.000 dell’ospedale di Fermo. Qualcuno ha detto che sono stati messi 12.000.000 sull’ospedale di Fermo, no, no, correttamente il Consigliere Ciccioli ha detto che sono 1.800.000. I 12.000.000, anche lì come l’INRCA, sono uno spostamento in avanti delle risorse, segno evidente che gli obiettivi non vengono conseguiti. Non cìè nulla, non ci sono risorse aggiuntive, questo non lo diciamo soltanto noi, ma lo dice il Crel.
Il Consiglio regionale dell’economia del lavoro nel motivare il non parere dato rileva che non si riesce ad evincere le linee prioritarie di indirizzo della Regione e i criteri di selezione delle priorità nelle varie aree di intervento ed esorta alla predisposizione di una relazione tecnica che contempli questa impostazione. Lo dice il Crel che non vi è alcuna programmazione, non vi è nessuna strategia, è l’assestamento di un Comune medio grande, dove non c'è nulla. Non c'è respiro politico, respiro programmatico, strategia, eppure siamo ad oltre tre anni dall'insediamento di questa Giunta.
Un assestamento che per la verifica degli obiettivi di governo programmati …, quali sono? Il Consigliere Ciccioli dice che si rinvia alla prossima finanziaria, ma prima ancora della finanziaria bisogna rinviare al Documento di economia finanza regionale. Il Defr è l'atto, lo vediamo anche per il Governo nazionale, di programmazione che individua le missioni, i programmi, le linee di intervento, le strategie programmatiche, che devono essere coerenti al programma di governo delineato in quest'Aula oltre tre anni fa. Poi il bilancio non è altro che l'attuazione concreta, le risorse che vengono allocate per dare corpo e vita a quegli intendimenti programmatici. Nulla di tutto questo c'è! Tra l'altro anche i Revisori dei conti fanno questo rilievo, altrimenti non avrebbero fatto quella premessa.
Un assestamento che non ha respiro politico, però contiene quelle che io chiamavo “esigenze organiche dei territori”, ma erano veramente esigenze organiche. Oggi basta fare la sommatoria di quelle voci e vediamo che c'è una sperequazione tra una parte e l'altra, tra una provincia e un'altra, viene finanziato di tutto e di più. Ricordo l’intervento del Consigliere Ciccioli, a dicembre 2020, quando disse che la mia tabella C era ai limiti del traffico di influenze e il Presidente Acquaroli disse di cassarla, salvo poi la risurrezione sotto la fantomatica tabella E, che è una cosa che non si guarda sotto il profilo istituzionale. Lì vorrei vedere se c'è quel traffico di influenze, di cui parlava il Consigliere Ciccioli, che sotto il profilo istituzionale non ha mantenuto la parola e quelle sue affermazioni lo inseguono anche oggi.
Le risorse della tabella E, da dove vengono attinte? Anche questo è stato detto, vengono attinte dall'articolo 8 della proposta di legge, che va a finanziare dei fondi speciali per il finanziamento di leggi regionali, che addirittura si riduce da 1.300.000 euro a meno di 900.000 euro.
Quel fondo speciale, di cui all'articolo 8, è un obbligo costituzionale. Quante volte ho detto in quest'Aula che le leggi devono essere finanziate, ce lo dice la Costituzione e siccome avrete la parifica di bilancio da parte della Corte dei Conti il prossimo 26, spero che butti un occhio sul mancato finanziamento delle leggi regionali perché noi siamo legislatori e bisogna dare attuazione alle leggi, non partire da lì per finanziare le cosiddette marchette.
Questa è la verità, perché è da lì che li avete presi oggi, mentre non ci sono risorse per la sanità.
Un assestamento che doveva prestare una prioritaria attenzione alla spesa sanitaria in favore del rafforzamento della sanità pubblica regionale con risorse destinate, tanto agli investimenti sulle strutture quando al finanziamento della spesa corrente, invece niente per gli ospedali in corso di costruzione, solo qualche risorsa, 10/14.000.000 di euro per gli ospedali di comunità.
Nessuna risorsa aggiuntiva rispetto a quelle già insufficienti del bilancio per la valorizzazione e la sicurezza del territorio e per il consolidamento del suo tessuto socio-economico. Pensate che la Liguria ha destinato alla missione salute 173.000.000 di euro in assestamento, il Friuli-Venezia Giulia 110.000.000 per la sanità pubblica, qui che cosa avete destinato? Nulla, per le spese correnti, per gli enti gestori, per il personale, per le Aziende sanitarie territoriali, alle quali avete dato personalità giuridica ed oggi lavorano con il budget provvisorio, con le indicazioni della Regione, addirittura di rientrare rispetto al budget provvisorio. Quale programmazione possono fare le aziende se lavorano col budget provvisorio e addirittura devono rientrare? Quale programmazione per ridurre le disuguaglianze territoriali? E per una sanità pubblica regionale, anziché il necessario ricorso alla sanità privata, anche per abbattere le liste d’attesa. .
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2023/2025, che oggi portiamo in Aula, è prevista dall'articolo 50 del decreto legislativo n. 118 del 2011, come modificato dalla legge n. 178 del 2020. Condivido ciò che ha detto il Consigliere Cesetti per quanto riguarda il parere dell'organo di revisione. Infatti, l'assestamento rappresenta normalmente un momento di valutazione complessiva delle dinamiche, delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell'esercizio e di attenzione alla gestione del bilancio, mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo programmati.
Innanzitutto con la manovra di assestamento si apportano al bilancio, così come ha detto il Consigliere Cesetti e come è scritto nel parere dell'organo di revisione ed anche nella relazione all’assestamento di bilancio, i necessari adeguamenti che sono la conseguenza all'approvazione del rendiconto 2022, l'aggiornamento dei residui, del fondo cassa iniziale, eccetera.
Quello che ho ascoltato dai banchi della minoranza, soprattutto dal Consigliere Cesetti, è che c'è uno spostamento in avanti delle risorse, ha fatto riferimento all’ospedale di Fermo, 12.000.000 di euro, invece sull'assestamento c'è solo 1.000.000 di euro. Voglio ricordare, e qui lo posso certificare perché ero in minoranza dal 2015 al 2020, che la stessa cosa è stata fatta dalla precedente amministrazione, però una cosa l’ha detto giusta il Consigliere Ciccioli, dobbiamo dire che questa proposta di legge è stata predisposta in un contesto macroeconomico caratterizzato dal rallentamento dell'economia internazionale e nazionale, che risente degli effetti derivanti alla crisi energetica, dall'andamento dell'inflazione e dall'aumento generalizzato dei tassi di interesse. Voglio ricordare che nel 2020 abbiamo avuto la pandemia ed in quell'occasione il bilancio, l'assestamento a fine 2020 e tutti gli altri atti li abbiamo approvati noi. C’è stato uno spostamento delle risorse in avanti a causa della pandemia (2020 e 2021) e nel 2022 abbiamo avuto anche l'alluvione, non solo la guerra. Ci siamo trovati di fronte a delle catastrofi per cui abbiamo dovuto spostare, questo è reale, alcune risorse in avanti, ma voglio ricordare che nel 2020, a fine anno, questo spostamento si è verificato lo stesso.
Quello che vogliamo dire qui e quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, lo ribadisco, è che noi abbiamo una visione, le infrastrutture per noi rappresentano il volano dell'economia marchigiana. Voglio ricordare a quest’Assise che l’ultima infrastruttura che abbiamo realizzato è quella con XY. Fino al 2020 non abbiamo avuto un'infrastruttura importante nelle Marche.
A Fermo, visto che il Consigliere Cesetti ha citato l'ospedale, è vero che nell'assestamento abbiamo messo solo 1.000.000 circa ed abbiamo spostato le risorse in avanti, ma voglio ricordare la bretella per 12.200.000 di euro e 10.000.000 di euro per la provincia di Fermo, per il completamento della strada provinciale Lungo Tenna. Non abbiamo messo zero euro per le infrastrutture. E’ vero che c'è stato uno spostamento in avanti derivante dalla situazione economica che ci siamo trovati perché nel 2020, colleghi Consiglieri, le risorse sono state spostate in avanti e l’assestamento il bilancio e di previsione li abbiamo approvati a fine anno.
Nel 2021 alla pandemia aggiungiamo l'alluvione, la guerra, Il Presidente, la Giunta e noi Consiglieri la visione ce l’abbiamo perché in questo assestamento … Consigliere Cesetti per quanto riguarda l’ospedale di Fermo le do ragione, è vero che le risorse sono state spostate in avanti, sono realista, però voglio ricordarle che anche nel 2020 nell'assestamento che abbiamo approvato noi, ma che era il vostro il bilancio di previsione e il consuntivo, le risorse erano state spostate in avanti causa della pandemia. Abbiamo avuto oltre alla pandemia l'alluvione, la guerra, nonostante tutto, una visione per quanto riguarda le infrastrutture ce l’abbiamo avuta e ce l'abbiamo …
(intervento fuori microfono)
Jessica MARCOZZI. La bretella per quanto riguarda il collegamento Civitanova Marche, Sant’Elpidio e Porto Sant’Elpidio, tra l'altro non so quante volte il Sindaco di Sant’Elpidio è venuto qui per modificare ed è stato ascoltato, gli investimenti ci sono.
E’ vero che abbiamo fatto uno spostamento in avanti, ma ricordiamo che le catastrofi sono state tantissime.
Diritto allo studio 6.400.000 euro, attività culturali 6.600.000 euro, politiche giovanili oltre 8.000.000 di euro, turismo 8.100.000 euro, politiche giovanili 3.400.000 euro, ambiente 3.500.000 euro. Per quanto riguarda la provincia di Fermo: 10.000.000 di euro per completare la strada provinciale Lungo Tenna, 12.200.000 per la bretella, 9.500.000 per l'efficientamento energetico e il miglioramento sismico delle strutture sanitarie e ospedaliere.
Questo assestamento è oggi un documento importante con una visione, che poi alcune risorse siano state spostate in avanti, come ha detto lei per l’ospedale di Fermo, è vero, però ci sono state delle congiunture economiche che hanno fatto sì che dovessimo spostare quelle risorse in futuro.
È un assestamento, mi permetto di affermare, importante, con una visione, soprattutto con un'importanza strategica per la nostra Regione per quanto riguarda le infrastrutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Desidero intervenire nel dibattito per sottolineare alcune questioni che devono essere necessariamente portate a conoscenza dell'Aula e soprattutto dei cittadini marchigiani.
Partirei dalla nota più grave, già evidenziata molto bene dal Consigliere Cesetti, ovvero dal rifiuto del Crel ad esprimere, come previsto dall'iter procedurale, il suo parere sull'atto depositato. Un rifiuto motivato dal fatto che da questa proposta di legge, cito dalla delibera del Crel "non si evincono le linee prioritarie di indirizzo della Regione" e tanto meno "i criteri di selezione delle priorità rispetto ai vari interventi previsti." Vale a dire che questo assestamento di bilancio non è un atto politico. Diciamo piuttosto che si tratta di un documento tecnico dove non vengono previste risorse aggiuntive per implementare e migliorare l'attività programmatoria della Regione a vantaggio del territorio. Piuttosto, vengono previsti una serie di interventi "straordinari" a favore di una serie di Comuni, all'interno della tabella E che, rispetto alla versione iniziale presentata al Consiglio regionale per l'approvazione, si è allungata di ben 78 voci, per un totale di un 1.200.000 euro per il 2023, 400.000 euro per il 2024, fino ad azzerarsi per poi metterci meglio le mani successivamente. A conferma che di programmatorio e quindi di politico in questo atto non c'è assolutamente nulla.
Che cosa siamo chiamati oggi a valutare e ad approvare? Un atto che non prevede nuove risorse finanziarie, se non per allungare la lista dei beneficiari della Tabella E. 1.600.000 euro di contributi straordinari a favore di Comuni diversi, che hanno tutto il sapore di "mancette" erogate a destra e a manca, ma sopratutto a destra, senza avere in mente un progetto unitario e condiviso per il bene di tutto il territorio regionale.
Ricordo molto bene quando a dicembre 2020, in occasione dell'approvazione del "vostro" primo bilancio, ci avete accusati, riferendovi alla tabella C, di "traffico di influenze", lo ha già ripreso correttamente il Consigliere Cesetti e non mancheremo occasione per ricordarvelo, cito testualmente "una vicenda incredibile, al limite della contestazione penale del traffico di influenze", mi riferisco alla seduta assembleare n. 9 del 29 dicembre 2020, dichiarazione del capogruppo Consigliere Ciccioli. Siamo stati addirittura accusati di ritorno alla mezzadria politica, esattamente quello che state facendo voi oggi, è sempre la stessa trascrizione, quella del 29 dicembre, questa volta però è l’allora Assessore al bilancio.
In tre anni di governo questo esecutivo non si è mai veramente cimentato e direi neanche preoccupato della predisposizione di un bilancio pluriennale, come invece andrebbe fatto.
Credo che chi distribuisce giudizi deve poi essere il primo se ne ha capacità a dare il buon esempio ed essere impeccabile.
A proposito di lezioni che restituiamo al mittente e della necessità che sento di ripercorrere correttamente la storia alcune cose sulle infrastrutture le vorrei dire.
Aeroporto. Oggi c’è chi si gonfia il petto dicendo che i nuovi voli sono ripartiti, che abbiamo finalmente un’infrastruttura che funziona, ma chi ha rischiato di andare in Procura per aver cercato di metterlo in sicurezza e ridargli una competitività è stata proprio la Giunta Ceriscioli, poi siamo stati assolti, comunque la Corte dei Conti ha chiamato tutta la Giunta Ceriscioli a rispondere di quell’aumento di capitale. Ed i voli per Roma e per Napoli sono stati in realtà avviati proprio con gli ultimi bandi Covid, sempre dalla Giunta Ceriscioli.
Interporto. Anche qui c'è stato un momento in cui l’affare sembrava perso e la colpa era tutta della Giunta Ceriscioli, adesso che le cose vanno bene è improvvisamente tutto merito del Presidente Acquaroli, secondo me le cose non stanno così, quanto meno se un affare di quel calibro è stato reso possibile in un'area come quella c’è quanto meno chi, ed è sempre la Giunta Ceriscioli, quell’infrastruttura l’ha tenuta in piedi.
Anche sul porto credo che vada dato atto che chi vi ha preceduto ha lavorato per difendere l’autonomia di quella infrastruttura, mentre do merito al Presidente Acquaroli di aver creduto nello stesso nostro progetto, quello delle quattro corsie dell’alta velocità dell’Orte-Falconara, però chi non ci crede è il vostro stresso Governo che ha confermato un taglio di 346.000.000 di euro.
Fermandoci sulle vicende fermane, le nostre opere nostre, in questo caso finanziate dall’allora Assessore al bilancio Cesetti, si stanno realizzando, mentre voi in oltre tre anni avete fatto solo chiacchiere.
Lavorare per il bene di tutto il territorio non può significare accontentare le esigenze di alcuni, o meglio di pochi. 1.600.000 euro sono tante risorse, risorse che potevano essere impiegate per altro, per un bando, magari dedicato alle persone più fragili, alle donne, ai minori, agli anziani, alla scuola, invece vengono utilizzate risorse preziose per finanziare progetti spot e isolati senza avere una visione d'insieme per la regione. Per tutti questi motivi anticipo che il mio voto a questa proposta di legge sarà contrario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare gli uffici dell'Assemblea legislativa e quelli della Giunta per i documenti messi a disposizione, voglio fare un piccolo rilievo che magari sarà inutile.
Non vedo nella proposta relativa all'assestamento la firma della Dirigente del Dipartimento. Con la simpatia e la stima che ho nei confronti di quella persona, avere all'interno di questo documento la firma della Dirigente del Dipartimento sarebbe stato un atto, secondo me, serio e dovuto e penso che per i prossimi assestamenti sarebbe auspicabile.
Non posso non notare un altro aspetto perché la forma, come ci hanno insegnato, è anche sostanza. C'è un solo Assessore tra i banchi della Giunta durante l’assestamento, un solo Assessore. Penso che nessun Consiglio comunale in sede di bilancio …, lo dico a chi ha fatto il Sindaco, perché sa bene che gli Assessori nei passaggi di bilancio devono stare in Aula dato che è lo strumento più importante.
Voglio ringraziare entrambi i relatori, la Consigliera Ruggeri, di cui condivido moltissime delle questioni, anzi direi complessivamente perché ha toccato con serietà e sinteticità tutte le questioni. E mi fa piacere anche politicamente, non lo nascondo, perché comincia a intravedersi una assonanza rispetto alle questioni e soprattutto una concretezza.
Ho apprezzato anche il Consigliere Ciccioli, lo dico con franchezza, perché ha messo a nudo in maniera cinica il senso di questo assestamento. Lo ringrazio perché le nostre contrapposizioni, che ci stanno, mi fanno scoprire un Consigliere regionale …, peraltro, mi viene da dire in alcuni passaggi con onestà professionale.
Il Consigliere Ciccioli non parla dei due argomenti centrali dell’assestamento, ovvero del bilancio. Credo che io non debba raccontare a lui, a voi o a noi quali sono le due voci del bilancio fondamentali, sapete tutti quali sono: la sanità e il trasporto pubblico locale.
Sulla sanità non c'è un centesimo, al di là di quello che può riguardare il parcheggio di Torrette, citato dal Consigliere Ciccioli, sul quale sarei stato zitto, su questo poi vedremo.
L'altro elemento è il trasporto pubblico locale, il Consigliere Cesetti oggi ci racconta che gran parte dei 4.000.000 di euro che avete messo sull’assestamento andrà a Fermo, io non ci volevo credere, ma mi avevano avvertito che XY ha un conflitto di interessi vergognoso rispetto alla questione del trasporto pubblico, credo che sia un dirigente di una società di trasporti di Fermo, il Presidente, ancora peggio. Se tutti i soldi vanno a Fermo senza avere un quadro di due temi, qualcosa non fila.
Questo assestamento è il bazar delle marchette. Ci sono, tanto per darvi dei numeri, oltre 33 interventi sotto ai 20 mila euro degli 81 interventi in tabella E. Non so se vi rendiete conto. Dico alla Consigliera Ruggeri, che non è grave che fate il bazar delle marchette, ma c’è un secondo elemento più grave, perché ognuno fa la politica che vuole, il bazar delle marchette è discrezionale e voi non mettete in campo, nelle scelte che non si condividono, neanche un meccanismo che consenta a tutti i Comuni, piuttosto che agli amici degli amici, di usufruire del bazar della marchetta. E’ più grave questo, siete discrezionali, li date se vi sono simpatici, andate a verificare a chi date queste risorse.
Lo hanno toccato in maniera puntuale e precisa sia la Consigliera Ruggeri che il Consigliere Cesetti, il fondo speciale per il finanziamento delle leggi legislative è una tasca da dove voi andate ad attingere per dare in maniera discrezionale le risorse.
C'è un'altra cosa, non so se ne parlerà l'Assessore Brandoni, voi inserite un fondo di riserva di cassa di 100.000.000 di euro. Qualcuno mi dirà che non capisco niente ed io accetto, ma sapete che il fondo cassa (100.000.000 di euro) viene utilizzato strumentalmente ed in maniera legittima senza il passaggio nei percorsi istituzionali normali, come avviene per il fondo di riserva e di competenza. Vuol dire che voi “distraete” 100.000.000 di euro a beneficio dell'esecutivo e della struttura dirigenziale. Mi pare un fatto estremamente grave.
Sulla questione relativa a cosa si sarebbe potuto fare, il gruppo consiliare del Partito Democratico, come sempre ha fatto, ha cercato di dare un segno per tentare di spostare, modificare l'orizzonte dei piedi di un assestamento come questo, provando a cercare un pezzo di anima al bilancio, e lo abbiamo fatto, poi vedrete gli emendamenti, per quanto attiene ai fondi delle residenze protette. Non so se ve lo ricordate, avevate promesso alle residenze protette un aumento di 5 euro della tariffa. Come sapete meglio di noi, quelle strutture, che servono migliaia di famiglie, 16 mila dipendenti e 14 mila posti letto, sono alla canna del gas.
Ricordo bene il primo intervento del Consigliere Ciccioli in Commissione sull’assestamento: “Dobbiamo cercare delle risorse”, noi abbiamo fatto un emendamento e speriamo che vi sia la possibilità di dare un segnale serio di impegno da parte dell'Aula consiliare.
Per quanto riguarda il TPL lo hanno richiamato il Consigliere Cesetti e la Consigliera Ruggeri, ma vi rendete conto a che punto siamo sul trasporto pubblico locale? La favoletta giusta del fatto che siamo gli ultimi perché la colpa è di quelli che c'erano prima, ma voi siete stati eletti, vi siete vantati di essere qui e governare per replicare a quello che hanno fatto loro, ammesso e non concesso che sia possibile, o siete stati eletti e volete governare per poter fare meglio? Lo sapete quanti soldi sono stati messi dalla Regione Abruzzo sul trasporto pubblico locale? 195.000.000 di euro, l'Umbria 125.000.000 di euro, poi ci sarà un emendamento. Nelle Marche il costo chilometrico del trasporto pubblico è la metà di tutti gli altri. Vi siete allungati in mezzo alla strada nella vostra filiera istituzionale per rivendicare e ribaltare l'ingiustizia di un trasporto pubblico a livello nazionale dove siamo gli ultimi? Ma non erano amici vostri, ai quali potevate dire non di fare un favore, ma di rimettere a posto. Sapete, nel 2023 ci sono 200.000.000 in più sul trasporto pubblico nazionale e voi avreste potuto riequilibrare. Non l'avete fatto.
Voglio dirvi che siete alla frutta dal punto di vista politico. Ho letto l'intervista di questo nuovo Sottosegretario: “Dobbiamo riportare fiducia, entusiasmo e speranza, rivedere i processi operativi, modificare consolidate abitudini”, evidentemente negative perché se sono buone abitudini non le modifichiamo. Una persona che dice questo …, la dignità di un Assessore alla sanità che viene smentito, credo che siamo allo sbando, non voi, è allo sbando la Regione Marche, i cittadini, che hanno affidato a voi nell'avventurismo le non scelte. Siete un non luogo della politica, delle scelte regionali.
Provate ad avere un atteggiamento positivo rispetto alle proposte che arrivano da questa parte del Consiglio regionale. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Chiudo la discussione generale. Ha la parola, per replica, il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Francamente ho un compito molto semplice, pensavo di averlo complesso, difficile, invece è molto semplice.
Noi abbiamo dovuto fare i conti, in questo caso proprio i conti. con le opportunità che avevamo sul campo. certo se uno avesse avuto molti più soldi avrebbe potuto fare molte più cose. Questo era quanto possibile fare …
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente.
(mancato collegamento).
PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, io direi di riprendere l’intervento, cercando di ripristare il collegamento con l’Assessore. Prego.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il mio intervento è in linea con quanto discusso in maggioranza con l’Assessore, non ci sono grandi problematiche, poi l’Assessore potrà fare anche la conclusione del dibattito, potrà parlare dopo gli interventi di replica o le dichiarazioni di voto.
Il mio compito non è così complesso, è abbastanza semplice, ho ascoltato alcune delle motivazioni. I soldi disponibili erano quelli, o si mettevano in un capitolo di spesa o in un altro, una manovra maggiore non era possibile perché tra impegni di spesa, spese già eseguite ed altre cose questo era lo spazio disponibile per la manovra.
Mi sono riconosciuto totalmente negli interventi dei Consiglieri d'opposizione quando ero anch’io all’opposizione, perché si può parlare e non si deve fare. Facevo quello che fate voi adesso.
Quando si dice che sul trasporto pubblico locale bisogna mettere di più, io sono totalmente d'accordo con voi, ma se non ci sono altri soldi da mettere…, addirittura per prevedere quelle risorse abbiamo dovuto evitare altre cose che avremmo voluto fare.
Due province erano le più penalizzate per il trasporto pubblico locale, Fermo ed Ancona, sono le due messe peggio. Fermo era l'ultima, il fanalino di coda rispetto alle altre. In tutti questi anni sono state penalizzate e noi abbiamo recuperato un po' la penalizzazione. Cito Ancona perché li entro nel merito, Conerobus, gestione targata PD, ha un buco di 4.500.000 euro e noi per salvarla abbiamo dato subito 2.000.000 di euro, poi una parte arriveranno con i ristori. Quindi, di che parliamo? Parliamo di quello che c’era, di quello che abbiamo trovato sul campo.
Anche sul tema della tabella E, che in fondo è la stessa cosa della tabella C, c’è una grande differenza, i soldi vengono dati alle pubbliche amministrazioni, agli enti locali, mentre, se si va a guardare la tabella C, le risorse erano date ad associazioni, pro loco, iniziative più disparate possibili. Abbiamo imposto la regola di finanziare gli enti. La Regione è un ente sovrastante e dà risorse ad enti delegati, istituzionalmente inferiori, come i Comuni, ma non solo, ci sono anche altri enti, sempre pubblico su pubblico, per realizzare delle cose.
Questo è un cambiamento di filiera.
Aggiungo che le difficoltà ci sono in tutte le filiere, noi teniamo la nostra, e qualche volta il dibattito c'è anche all'interno dei partiti. Quanta discussione c’è all'interno del PD? C'è anche un confronto all'interno delle filiere e dei gruppi di maggioranza. Abbiamo il pre-dibattito che ci consente di affrontare molto meglio la discussione, le cose si dicono prima e non c'è bisogno di parlarne dopo.
Credo che questa sia una manovra di buon senso e arriva a finanziare situazioni in cui si ha l'acqua alla gola. Ci sono alcune vicende di sanità importanti ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
La seduta inizia alle ore 11:50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta dell’Assemblea legislativa regionale n. 126 del 24 ottobre 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 125 del 17 ottobre 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione dei Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 906
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 906 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Il Piano regionale sta procedendo con gli approfondimenti, ma abbiamo qualche difficoltà ad avere tutti gli elementi perché alcuni Piani provinciali dei rifiuti non sono ancora stati approvati dai relativi ambiti. Quello di Pesano non è ancora stato approvato, come del resto quello di Ascoli Piceno. Entrambi comunque hanno avuto il placet da parte dei nostri uffici, dicendo che così com'erano impostati potevano andar bene, a questo punto le Ata devono approvare questi atti.
È chiaro che se non tutti gli ambiti provinciali approvano i propri piani si ha maggiore difficoltà a predisporre un atto che comprenda tutte le varie esigenze e specificità legate alla predisposizione del nuovo Piano dei rifiuti.
In attesa di questo non siamo stati con le mani in mano, tant'è che la valutazione d’impatto ambientale strategica, cosiddetta scoping di Vas, è stata già portata avanti e conclusa, coinvolgendo tutte le agenzie, Arpam, Province, Ata, Sovrintendenza. Portata a compimento la prima parte di scoping di Vas, oggi siamo nella fase di elaborazione del piano con l'obiettivo di avere una proposta definita per avviare il vero e proprio procedimento di Vas, e questo intendiamo farlo entro l'anno.
Per poter avere un piano meglio delineato possibile occorre avere tutti e 5 i piani provinciali approvati e voglio sperare che anche l’Ata di Pesano, che continua a nicchiare su questo, proceda e ci consenta di redigere il piano vero e proprio, che è in elaborazione da parte della società Oikos, incaricata – poi su questo ci torno, perché mi avete chiesto anche questo – e che ha avuto questa indicazione. Intando non mette in discussione i Piani di raccolta e di gestione provinciali, che continueranno a essere organizzati nei livelli provinciali, così come sono attualmente, probabilmente potrebbe cambiare la governance che potrebbe essere unificata in un unico ambito regionale.
Questa è l'indicazione data da me e dai nostri uffici perché è chiaro che, a questo punto, non si può continuare a lavorare a compartimenti stagni, provincia per provincia, e ogni volta che una provincia ha l'esigenza di avviare delle tipologie di rifiuti per un certo tipo di procedimento debba richiedere l’autorizzazione all'altra Ata.
La raccolta continuerà ad essere organizzata provincialmente, ma la governance dovrebbe essere, io dico, un’unica Ata regionale. Su questo stiamo completando l'elaborazione del piano su base regionale, che dovrà prevedere, su indicazione della società esterna, tutta la parte di impiantistica ed organizzativa finalizzata a raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione europea, dalle normative nazionali ed europee entro il 2035.
Vediamo che cosa ci verrà proposto, su quali basi e specificità, sempre sperando che le Ata portino a compimento i loro percorsi.
Per quel che riguarda com'è stata scelta la ditta, con decreto n. 78 del 29 marzo sono stati approvati gli atti di programmazione per il servizio di supporto tecnico volto all'aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti regionali; successivamente con decreto n. 79 del 29 marzo 2022 è stata indetta una manifestazione di interesse per conoscere il mercato di riferimento, mediante un avviso pubblico. Sono arrivate due diverse proposte, poi con successivo decreto del 2022 è stato aggiudicato il servizio di supporto tecnico specialistico al raggruppamento temporaneo di impresa composto da Oikos progetti s.r.l. e Ars ambiente s.r.l. e su questo si è proceduto ad intraprendere il percorso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Sono piuttosto stupita, non riesco a trovare un altro termine, rispetto a quello che hanno usato alcuni giornali la settimana scorsa. Siamo di fronte al classico caso dello scaricabarile, vorrei usare un termine più adeguato, ma non c’è.
Lei, Assessore, ci dice che il Piano regionale di gestione rifiuti non è arrivato perché aspettate il Piano d’ambito delle Provincie? Mi hanno detto, anche tutti i miei colleghi, che di solito avviene il contrario, è la Regione Marche che dà le linee guida alle Provincie, lei invece le aspetta.
Siamo sbalorditi, vorrei ricordare che siamo fuori termine di quasi tre anni perché il comma 10 dell’articolo 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che il Piano regionale di gestione rifiuti venga aggiornato ogni 6 anni. Lei continua ad avere quello della Giunta del 2015, scaduto nel 2021, quando lei era già in carica.
Dal 2021 ad oggi ha lasciato un vuoto nel Piano rifiuti in cui hanno proliferato richieste di ogni tipo, compresa quella della discarica di Riceci, che lei continua ad attribuire alla Giunta PD, ma è lei l’Assessore all’ambiente e alla gestione rifiuti, inutile che attribuisca le colpe al CdA.
In questi tre anni le linee guida doveva darle lei ed invece ancora applica il piano della Giunta Ceriscioli del 2015, scaduto nel 2021. Le ricordo che il piano andava aggiornato anche perché è indispensabile per l’accesso ai finanziamenti nazionali, indispensabile per permettere alle Provincie di attuare le linee strategiche. Non solo, al tempo stesso in questi 3 anni lei ha già speso dai fondi regionali un acconto di 99.000 di euro, prima trance pagata ad una società di Torino, la Oikos srl, alla quale ha fatto riferimento, per redigere il nuovo piano gestione rifiuti.
Questo iter è iniziato con delibere di Giunta e decreti legislativi, è iniziato il 22 febbraio 2021, e tutto, dopo varie manifestazioni di interesse, è stato dato in mano a questa azienda di Torino che doveva darci il Piano gestione rifiuti che ancora non è arrivato.
Vogliamo sapere, come chiede Confindustria, lei è d'accordo oppure no ad un termovalorizzatore? Questa risposta quando ce la darà? Quali sono le linee guida che lei dà a questa Regione? Lascia vuoti ovunque e poi dà la colpa ad altri, però continua ad utilizzare il Piano gestione rifiuti del 2015.
L’azienda Oikos di Torino, che ha già avuto una prima tranche di 96.000 euro, pagata, che cosa sta preparando?
Interrogazione n. 920
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Futura destinazione dei locali che ospitano il Presidio materno infantile Salesi”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 920 dei Consiglieri Bora, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione la Consigliera Bora chiede: di conoscere quale sarà la destinazione finale dei pregevoli locali siti in via Corridoni ad Ancona, che attualmente ospitano l'ospedale Salesi, che verrà trasferito presso la cittadella dell'Azienda sanitaria dell'Ospedale di Torrette; se una volta eseguiti i lavori, i locali di Via Corridoni potranno essere utilizzati per ospitare gli alloggi per gli studenti dell'Università politecnica delle Marche. Solleva, quindi, il problema degli alloggi per gli studenti. Diritto previsto dalla nostra Costituzione, garantire agli studenti più meritevoli tutti i sostegni per uno sviluppo armonico della personalità e il raggiungimento di maggiori livelli di studio del nostro Paese.
Questa è una decisione che deve riguardare non solo l'Azienda sanitaria, ma la Regione, il Comune di Ancona e l'Università Politecnica delle Marche. Da parte della Giunta regionale non vi è che l'assoluta disponibilità a verificare qualunque ipotesi progettuale possa garantire l'esercizio di diritti fondamentali, come il diritto all'istruzione.
Tengo a precisare che questi locali sono allocati in una zona di particolare pregio della città di Ancona e che la loro utilizzazione potrà essere più congruente anche ad altri aspetti relativi all'esercizio dei servizi sanitari.
Cionondimeno non vi è alcuna preclusione da parte la Giunta regionale a ragionare con l'Università e il Comune di Ancona per la migliore garanzia che possiamo offrire ai nostri ragazzi perché gli studenti universitari costituiscono e rappresentano il futuro della nostra società, della nostra comunità. L'investimento sull'istruzione e sugli alloggi degli studenti costituisce una priorità. Ritengo che tra i servizi sociali garantiti e previsti dalla nostra Costituzione, che promuove il principio di uguaglianza, rientrino, oltre ai servizi sanitari sociali, anche la garanzia dei livelli di istruzione.
Non c'è nessuna preclusione, penso che si possa avviare un percorso attraverso cui gli organi istituzionali possano coordinarsi per meglio garantire la piena efficienza e funzionalità dei fondamentali diritti sociali, tra cui il diritto alla sanità e all'istruzione rappresentano le fondazioni più importanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. La sua risposta mi conforta e forse per la prima volta posso dire che sono soddisfatta.
Soddisfazione che andrà verificata e confermata nel tempo a seguito delle azioni concrete, ma intanto non sarebbe male accelerare i lavori di trasferimento, visto che siamo in ampio ritardo.
Sono davvero molto lieta, Assessore, che la Giunta si tenga a disposizione nel verificare la questione degli alloggi universitari che, leggiamo dalla cronaca nonostante gli annunciati incrementi di posti letto, rimane comunque critica.
La possibilità di prevedere uno studentato presso i locali che attualmente ospitano il Salesi rappresenta un’ottima opportunità, sia per gli studenti universitari, che potrebbero beneficiare di una sistemazione centrale, sia per le attività commerciali nel cuore di Ancona della cui rivitalizzazione tanto si parla in questo periodo.
Auspico che la Giunta sappia coinvolgere in questo progetto anche il Comune di Ancona e tutto il suo Consiglio, dal momento che in questo periodo tanta vicinanza e tanta attenzione si sta promettendo alle giovani generazioni.
Questa soluzione permetterebbe di evitare la progettazione di nuove costruzioni e di aggravare ulteriormente il consumo del suolo, altro tema da non sottovalutare anche in vista della prossima discussione della proposta di legge sul governo del territorio, prevista in Aula il prossimo 21 novembre.
Inoltre, recuperare uno stabile e riportarlo in condizioni di sicurezza e di pieno utilizzo eviterà la nascita dell’ennesimo mostro fatiscente e in degrado, peraltro nel caso di specie ubicato proprio in una delle migliori zone residenziali del capoluogo.
Questa vostra apertura mi obbliga anche di ricordavi quanto sia non più rinviabile affrontare il tema del trasporto pubblico locale, in particolare prevedere politiche di agevolazione e incentivazione dell'utilizzo dei mezzi pubblici per i residenti e gli studenti e tutto questo per rendere Ancona, il nostro capoluogo, una città più attrattiva e meno inquinata. Grazie.
Interrogazione n. 939
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Istituzione di un centro di permanenza per i rimpatri nelle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 939 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione il Conigliere Mastrovincenzo chiede di conoscere qual è la posizione della Regione Marche sulla ventilata possibilità, che è stata riportata dagli organi di stampa, di costituire nella nostra regione un CPR, di un centro per l’identificazione.
Premesso che questi centri sono necessari per identificare le persone, che entrano nel nostro Paese in violazione delle norme relative all'accesso, che è consentito con visto d’ingresso e passaporto, comunque con un documento di identità, nonché per garantire misure di sicurezza e di prevenzione nei riguardi di comportamenti che possono anche attagliarsi ad eventi criminosi, comunque persone che possono finire in mano anche alla criminalità.
La costituzione dei CPR è un'esigenza che deve essere valutata alla stregua di poteri che sono attribuiti per Costituzione allo Stato, in particolare al Ministero dell'interno.
Ricordo che spesso in quest'Aula si svolge un dibattito sui temi più disparati, ma non possiamo dimenticare che le competenze delle Assemblee legislative e delle Regioni, le competenze del Parlamento e dei Ministeri sono dettagliatamente indicate in Costituzione.
Sappiamo che, sulla base dell'articolo 117 della nostra Carta, la materia dell’ordine pubblico e sicurezza pubblica, a cui si riferisce l'eventuale costituzione di centri, è di esclusiva pertinenza dello Stato, le Regioni non hanno nessuna attribuzione in materia di ordine pubblico, a cui si riferisce l'eventuale costituzione di centri o la materia di sicurezza pubblica che riguarda la prevenzione e la repressione della criminalità.
C'è da tener conto che il Governo nell'esercizio della sua funzione, che è costituzionalmente allocata a livello statale, non a livello regionale, ha emanato il decreto legge n. 124 del 19 settembre, che all'articolo 21 ha introdotto norme che modificano il testo unico sull'immigrazione, prevedendo nel nostro Paese il potenziamento di due centri di identificazione di queste persone, a Torino e a Milano, e la costituzione di nuovi centri in altre regioni.
Nel decreto legge, contrariamente a quanto stabilito con una precedente disposizione, non è previsto alcun tipo di concertazione o richiesta di autorizzazione da parte delle Regioni, quindi il decreto legge, che è in fase di conversione in Parlamento, non richiede alcun tipo di intervento da parte delle Regioni o dei Presidenti delle Regioni.
La risposta è quella che ho cercato di esplicitare all'inizio di questo intervento perché si tratta di una materia esclusiva prevista dalla legislazione statale.
Si valuti che nelle norme concorrenti del nostro Paese, lo Stato deve concertare con le Regioni, trattandosi di legislazione concorrente, solamente la materia di polizia locale e polizia amministrativa.
Ciò premesso, ritengo che la necessità di evitare quello che è accaduto a livello internazionale e la prevenzione anche di attività terroristiche, che si sono manifestate anche in altri Paesi (Belgio, Francia), imponga al nostro Paese di garantire l'identificazione di tutte le persone che accedono nel nostro territorio, tanto più se queste entrano addirittura distruggendo i documenti di identità, nascondendo o rifiutando di dire chi sono. Queste sono le motivazioni per cui il Governo ha prorogato il trattenimento in questi centri fino a 18 mesi.
Si valuti che in alcuni Paesi africani non esiste neppure l'anagrafe, identificare esattamente le persone, affinché si possa procedere alla loro espulsione, qualora non godano dei diritti previsti dalla nostra Costituzione e dal Trattato internazionale dell'asilo politico o di misure umanitarie, è necessario ed indispensabile. Bene ha fatto il Governo ad aumentare il numero di centri di identificazione.
Conseguentemente, questa è una valutazione che riguarda la tutela e la prevenzione della criminalità e del terrorismo, quindi ritengo che sia una misura giusta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. A differenza della Consigliera Bora su questa interrogazione non sono affatto soddisfatto perché la domanda che ponevamo era: “Quale posizione ufficiale assumerà la Regione Marche nei confronti del Governo rispetto alla possibilità di istituire nelle Marche un centro per i rimpatri”, che non è più un centro di identificazione, è cambiata la normativa e sono cambiate anche le denominazioni dei centri.
A differenza di quello che lei ha detto in premessa, non solo non li ritengo necessari e di cui non c'è alcuna esigenza, ma li considero una misura fortemente sbagliata.
Li riteniamo, come gruppo Partito Democratico e come Partito Democratico a tutti i livelli, dei centri in cui le condizioni igienico-sanitarie sono pessime, non c'è nessun supporto dal punto di vista psicologico, che invece è previsto dalla legge. Preciso anche, Assessore, che spesso le persone che sono recluse in questi centri non nascondono o distruggono i documenti, ma li perdono in mare, dove frequentemente, purtroppo, perdono la vita.
Ricordo che ci sono delle testimonianze ed anche dei filmati molto espliciti, La trasmissione sulla 7 “PiazzaPulita” recentemente ha messo in evidenza le gravissime condizioni in cui si trovano i migranti reclusi, perché di reclusi ora si parla, nel CPR di Gradisca in Friuli.
L'associazione Antigone, che si occupa di diritti umani nel sistema penale penitenziario, in visita alla struttura di Trapani ha parlato di condizioni invivibili.
Ora altre Regioni, anche di centro-destra, mi riferisco al Veneto, hanno dichiarato la loro indisponibilità, poi è ovvio che le competenze in materia spettano allo Stato, ma credo che una posizione politica da parte della Giunta regionale delle Marche sia quanto meno auspicabile.
Quello che lei dice non ci trova d'accordo, altri Presidenti di Regione, Toscana ed Emilia-Romagna, hanno esplicitato la loro netta contrarietà rispetto all'ipotesi di un CPR nella loro Regione e le ricordo anche le sue dichiarazioni dei mesi scorsi quando diceva che in questo momento non c'era necessità quantomeno di un CPR nella nostra regione.
Ci auguriamo che non sarà istituito alcun centro di permanenza per i rimpatri degli immigrati nelle Marche. Grazie.
Interrogazione n. 944
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Progetto di adeguamento dell’Ospedale di Pergola”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 944 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il vigente Piano socio-sanitario, che è stato approvato da quest'Aula il 9 o il 10 agosto di quest'anno, prevede che l'ospedale di Pergola sia una struttura di sede disagiata con pronto soccorso, in conformità alle direttive e alle disposizioni del famoso decreto ministeriale n. 70 del 2015, cosiddetto decreto Balduzzi. Trattandosi di una struttura che precedentemente aveva la sua funzionalità nell'ambito dell'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro e Urbino – voglio sottolineare questo aspetto - le precedenti aziende e la precedente Giunta regionale avevano avviato un percorso per l'adeguamento sismico di quel plesso ospedaliero, gli interventi erano già iniziati sotto la responsabilità della precedente Giunta Ceriscioli.
Dovendo proseguire l’attività di adeguamento, abbiamo previsto un ulteriore finanziamento per il completamento, che è stato tratto con la delibera di Giunta regionale del 14 febbraio 2022, che trae le fonti di finanziamento per l'adeguamento sismico dal fondo del Piano nazionale complementare (Pnc), dal fondo opere indifferibili (Foi), mentre un ulteriore tranche di finanziamento si ricava dal Por Fesr 2020/2021, 2020/2027.
Si tratta di garantire la prosecuzione della messa in sicurezza di un plesso ospedaliero importante su cui il Piano socio-sanitario ha voluto investire. C'è da tener conto, correlativamente a quanto viene chiesto nell’interrogazione, che nel Piano socio-sanitario è previsto un potenziamento anche per gli ospedali di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone, necessario per valorizzare le risorse strumentali ed umane presenti all'interno dei plessi. Si pensi all'investimento fatto con il PNRR sull'ospedale di Cagli con un ospedale di comunità, uno dei più ampi investimenti fatti dalla nostra amministrazione, di oltre 10 milioni di euro. Per questi tre ospedali è previsto un importante intervento di potenziamento. Vorrei ricordare che l’ospedale di Sassocorvaro, che era in limine mortis, aveva completato la sua funzione, con un contratto con il privato è stato potenziato, ma in questo momento ci sono importanti servizi sulle specializzazioni di ortopedia, chirurgia e medicina.
Stiamo procedendo a garantire che quanto promesso nella campagna elettorale possa essere portato ad esecuzione. Che cosa farà complessivamente il sistema Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone? Garantirà con gli ospedali di comunità e con le specializzazioni un potenziamento dei servizi, anche con i punti di primo intervento e con gli investimenti sulle tecnologie.
Per Pergola proseguiamo l’adeguamento sismico nell'ambito del contesto di tre ospedali di primo livello: Urbino, Fano e Pesaro, a cui sono riservati gli interventi di maggiore complessità. L'ospedale di Pergola dovrà essere valorizzato, è una struttura che copre un'area molto importante, quindi con il Piano socio-sanitario abbiamo voluto che il sistema del trattamento degli acuti o il sistema del trattamento della medicina intermedia, che si pratica negli ospedali di comunità, possa garantire quel fenomeno che noi conosciamo, che è quello della mobilità verso l'Emilia-Romagna.
Il Piano socio-sanitario è stato approvato ad agosto, la legge di riforma della sanità è stata approvata un anno fa, certo, non si può chiedere che nell'arco di qualche mese si possano fare dei miracoli, ma il percorso è tracciato e i cittadini dell'Area vasta di Pesaro potranno essere rassicurati sul fatto che gli interventi garantiranno un aumento dei servizi sanitari e un potenziamento della sanità, che finora hanno conosciuto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. E’ stato piuttosto evasivo in merito alle domande che le avevamo sottoposto. Dove verranno presi i circa 20.000.000 di euro? Nel 2022, nell’ultimo masterplan dell’edilizia sanitaria per l'ospedale di Pergola erano previsti 11.000.000 di euro, attualmente il nuovo intervento su Pergola è di 30.000.000 di euro, mancano 20.000.000 di euro e non si capisce dove verranno presi.
Dall’altra parte si chiede con quale personale e risorse si pensa di poter ampliare i servizi dell’ospedale di Pergola, in cui oggi c’è una spesa molto alta che riguarda i gettonisti. A Pergola manca il personale in diversi reparti, soprattutto in quello dell’emergenza, mi chiedo se le risorse ed il personale verranno tolti dall’ospedale di Urbino o dagli altri, oppure non si sa dove prenderli.
Questo vale anche per le risorse. Ricordo che attualmente non ci sono risorse, tant’è vero che l’Azienda sanitaria delle Marche ha imposto un piano di rientro economico rispetto al budget provvisorio assegnato, da completarsi entro la fine dell’anno.
Da una parte si dice alle Aziende sanitarie che devono spendere meno perché non ci sono più risorse e dall'altra si fa un progetto di 30.000.000 di euro su una struttura che non si capisce come riuscirà a mantenersi.
Se l'ospedale di Pergola viene rafforzato, così come le strutture di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone, noi siamo favorevoli, ma quello che ci chiediamo è: dove verranno presi il personale e le risorse, visto che oggi manca anche l’atto aziendale?
C’è il decreto del Dirigente del Servizio edilizia sanitaria, che ha previsto in questa struttura una serie di adeguamenti ed ampiamenti che non sono conformi al DM 70. Si prevede una ristrutturazione rispetto ad un ospedale, che comunque è di base e di area disagiata. Sale chirurgiche e terapie intensive post operatorie sono tutte cose che nel DM 70 per gli ospedali di area disagiata non sono previste.
La mia interrogazione vuole evidenziare il fatto che di tutto questo non verrà realizzato nulla.
PRESIDENTE. Anticipazione dell’esame della proposta di legge n. 170 (al punto 1 bis).
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo favorevoli, intervengo sia per l’anticipazione che per la richiesta di rinvio in Commissione.
Avevamo fatto la richiesta dei 60 giorni perché questa proposta di legge era caduta nel dimenticatoio, quando invece è di attuale e straordinaria importanza, insieme ad altre che pure ci sono.
La proposta di legge riguarda le norme per la valorizzazione dei beni ambientali, paesaggistici e rurali della regione Marche, in attuazione del terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione, e per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, compreso l’agrovoltaico e i suoi specchi d’acqua.
Sappiamo, Presidente, che in tutto il territorio regionale c’è un proliferare di richieste per l’installazione di questi impianti, approfittando della disciplina transitoria, perché ancora tardano ad essere emanati i provvedimenti del Ministro dell’ambiente di concerto con quello della cultura e dell’agroalimentare, affinché all'esito degli stessi le Regioni possano legiferare ed individuare le aree idonee e non idonee all’interno degli obiettivi assegnati dalla legislazione nazionale. E’ evidente che la Regione Marche per tutelare il proprio patrimonio storico, culturale, ambientale, rurale, paesaggistico, non può aspettare i provvedimenti del Governo che tardano ad essere emanati, dal 2021 ad oggi. Noi non solo possiamo, ma dobbiamo legiferare con la legge regionale nell’ambito delle nostre competenze per individuare le aree non idonee ed idonee. Questa l’importanza di questa legge.
Si è convenuto con il Consigliere Serfilippi di calendarizzare il provvedimento, l’abbiamo già fatto la scorsa settimana, per il prossimo giovedì, è un’opportunità per tutti, fatte salve le opinioni di ciascuno, che l’atto venga rinviato nella Commissione competente perché possa essere esaminato e spero dalla stessa votato. Grazie.
PRESIDENTE. Anticipazione della proposta di legge n. 170. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Voto favorevole del Consigliere Baiocchi.
Proposta di legge n. 170 ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Vitri, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo: “Norme per la valorizzazione dei beni ambientali, paesaggistici e rurali della Regione Marche in attuazione dell'art. 117 comma terzo della Costituzione e per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, compreso l'agrovoltaico, e su specchi”, c’è la proposta di rinvio al prossimo Consiglio.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Facendo seguito all'intervento di prima, vorrei ricordare che alla precedente riunione dei Capigruppo, c'era unanimemente l'intesa di tutti i gruppi di rinviare in Commissione questa proposta, ma andando avanti, non illimitatamente.
Le energie alternative, quindi la diversificazione, le energie rinnovabili, possono diventare una cosa non buona se male applicata, quindi c'è necessità di una legislazione in materia.
E’ pur vero che esiste una legge quadro nazionale e siamo in attesa dei decreti attuativi, però queste cose hanno dei tempi molto lunghi. Nel frattempo ci sono, correttamente, richieste di localizzazione di impianti che spesso guardano più alle esigenze delle aziende piuttosto che all'esigenza complessiva del territorio. E’ venuto il momento di approvare una legge regionale, poi in seguito, com’è successo per altri provvedimenti legislativi, quando ci saranno dei decreti del Governo, ci saranno modifiche, però non si può lasciare una finestra aperta in questo senso.
Ci sono ormai richieste nell'alto pesarese, Carpegna, Fano, Sassoferrato Monterosso, ci sono richieste nel fermano, che talvolta vanno ad inserirsi in contesti paesaggistici e ambientali di di assoluto rilievo.
Crediamo che questa esigenza sia corretta, so che ci sono tre proposte di legge, siamo quasi arrivati ad un testo unificato più o meno, un testo condiviso, poi fermato in attesa della legislazione nazionale. E’ il momento di approvare una nostra legge, se poi strada facendo ci fossero delle esigenze di revisione, la faremo.
Sono favorevole, la definizione in I^ Commissione, come accade normalmente, ed entro l'anno approvazione di una legge regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione a nome dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Mangialardi, Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 224
ad iniziativa della Giunta regionale
“Assestamento del bilancio 2023-2025 e modifiche normative”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 224 della Giunta regionale. Si collegherà da remoto l’Assessore Brandoni, che non può essere presente perché indisposto.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Non sarà una relazione lunghissima, anche se è un atto molto importante a mio parere.
Stiamo lavorando in questi anni, soprattutto in questi ultimi mesi, con una congiuntura sfavorevole perché la guerra ucraino-russa ha comportato la crisi energetica, con un aumento dei costi e questo è andato ad incidere in tutti i bilanci delle aziende private e pubbliche.
Abbiamo un'inflazione che non si verificava da anni e questo è un altro aspetto; abbiamo avuto eventi meteorologici straordinari, l'alluvione dello scorso anno nella Valle del Misa e del Nevola, con danni ingenti, supportati, grazie a Dio, dall'intervento dello Stato, ma che hanno coinvolto anche le leggi di spesa della nostra Regione. Una serie di cose complessive in epoca di post Covid, che aveva già impattato fortemente sull'economia e sui bilanci di tutti gli enti, che ci costringono ad una revisione complessiva della spesa.
Questa manovra, io l’ho definita quasi la pre-finanziaria del prossimo anno, del 2024, perché a fine anno abbiamo anche contezza degli aspetti relativi alle spese che sono state definite, che si sono potute eseguire e di quelle che non è stato possibile definire per una serie di vicende, a volte tecniche, a volte legate agli aspetti burocratici/normativi che rallentano i tempi della spesa, dare, quindi, uno sguardo complessivo di revisione su tutto il nostro bilancio.
L’assestamento questa volta è molto di più di un documento tecnico, molto spesso è un documento tecnico di revisione dei capitoli di imputazione della spesa, no, qui ci sono delle scelte politiche. Questa manovra è di circa 40.000.000, per l'esattezza 39.130.562 euro ed è molto qualificata. Su che cosa interveniamo? Un po' su tutto, su alcuni capitoli di spesa che si sono esauriti mentre c'erano ancora delle esigenze, recuperando su capitoli di cui non si è riusciti a definire la spesa, a metterli a terra, come si dice oggi.
Cito qualche cifra, quelle più importanti: istruzione, diritto allo studio 6.400.000 di euro per la buona scuola e per il diritto allo studio, cifra importante perché ci consente di intervenire sull’Erdis e non solo.
Sulla cultura i capitoli erano stati prosciugati, eravamo in difficoltà, l'abbiamo detto più volte in Commissione, ci sono 6.000.000 di euro, per le politiche giovanili, sport e tempo libero 3.400.000, quasi 8.000.000 di euro per il turismo, che è una voce molto importante.
C'è una crisi del manifatturiero, una crisi globale che interessa le Marche, l'Italia, un po' tutto il mondo occidentale per i costi forti del lavoro.
Invece l'accoglienza, il turismo è una voce in cui c'è una crescita importante complessiva e stanziamo quasi 8.000.000 di euro; 1.000.000 di euro per contributi ai Comuni per la qualificazione di spazi pubblici dei territori interni e periferici; 9.500.000 per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio; 6.700.000 per le politiche sociali, la famiglia.
Poi ci sono alcune spese specifiche, mirate, per esempio, lo cito perché ne sono particolarmente contento, essendo un cittadino di Ancona, 1.000.000 di euro per la realizzazione di un parcheggio di servizio all'ospedale di Torrette, che è l'unico ospedale regionale di secondo livello; quasi 4.500.000 per il trasporto pubblico locale, che è un altra emergenza della nostra Regione, siamo tra le Regioni che danno di meno alle aziende per il trasporto pubblico locale, peggio di tutti è messo il fermano e poi la provincia di Ancona; 1.420.000 per il dragaggio del porto di Numana e la straordinaria manutenzione, importante perché il Monte Conero e la Riviera del Conero in generale sono un punto di richiamo dal punto di vista turistico e di immagine, quindi avere un porto di riferimento per il diporto di passaggio è molto importante. 10.000.000 di contributo per la provincia di Fermo per il completamento della strada provinciale Lungo Tenna, 12.000.000 per la bretella di collegamento con le statali, la statale 16 e la statale 67 a Civitanova Marche, 1.500.000 per l'alto pesarese, Montefeltro, Carpegna, Mercatino Conca, per la viabilità, anche qui un contributo straordinario; 1.620.000 all'Anas per una serie di interventi a macchia di leopardo in tutte le Marche.
La stessa cosa a favore della sicurezza stradale, quasi 1.000.000 di euro, e 1.300.000 per ponti ed altre opere regionali. Per quanto riguarda i ponti sapete che c'è stata l'alluvione nella Valle del Misa, ma c'era un'emergenza un po' in tutta la regione. Ancora, 1.740.000 di euro per un ulteriore contributo al nuovo ospedale di Fermo, 9.500.000 per la sicurezza, efficientamento energetico, miglioramento sismico per la realizzazione delle strutture, soprattutto per il nuovo ospedale di Pesaro, una cifra significativa, 9.500.000; 2.820.000 di euro per corsi di specializzazione per la facoltà di medicina, corsi professionali universitari per le varie figure sanitarie e per i medici di base. Sono quei soldi che noi cerchiamo di mettere in campo per andare incontro alla carenza di figure sanitarie, di medici nelle strutture varie, perché aumentando il numero delle persone, degli specialisti in uscita abbiamo più opportunità di reclutamento, sennò uno dei problemi non è il costo per il personale, ma il reclutamento. Talvolta ci sono soldi a disposizione, ma non riusciamo a coprire i posti che abbiamo messo a bando. Altre spese invece dal punto di vista economico, le cose più importanti sono queste, le variazioni sono tantissime, abbiamo messo 1.500.000 per la promozione dello sviluppo, la tutela dell'artigianato, questa è un’ altra cifra importante che leggo, 4.500.000 per le attività produttive, lavoratori autonomi, per i ristori, per la pandemia da Covid 19. Sono spesso cifre che consentono ad alcune aziende di uscire dal rischio di fallimento perché sono ristori per il periodo di chiusura o comunque di inattività; 720.000 per l'industria: investimenti, innovazione, trasformazione digitale delle imprese; per finire 1.000.000 per l'agricoltura, per gli eventi sfavorevoli di tipo meteorologico, l'alluvione del Misa e non solo; 1 milione per il progetto di contenimento degli ungulati, il problema dei cinghiali e l'utilizzazione del progetto di filiera della carne di selvaggina controllata.
Queste sono le scelte politiche più importanti. Ci siamo posti il problema che questi 40.000.000 non siano esaustivi, anche se dati a fine anno consentono, con l'impegno di spesa, di cominciare una serie di iniziative in maniera piuttosto forte, quelle che ci proponiamo.
Questo è il senso politico del documento di assestamento che ci proponiamo di completare con il bilancio preventivo. Oggi è il 24 ottobre, tra qualche giorno inizieremo a mettere in campo il bilancio preventivo, che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre. Ho chiesto agli uffici di preparare la struttura del bilancio preventivo, possibilmente entro i primi di dicembre affinché possa andare in Aula prima di Natale, e questo avvantaggerebbe un po' tutti, non solo l'agilità dei lavori del Consiglio regionale, ma anche gli uffici che poi possono predisporre gli atti successivi.
Aggiungo, purtroppo, che questo è un meccanismo non eliminabile e che il bilancio preventivo dovrà essere approvato, perlomeno le cifre più consistenti, dopo la finanziaria dello Stato, almeno in prima lettura in uno dei due rami del Parlamento, perché quando abbiamo la finanziaria dello Stato approvata in almeno uno dei rami del Parlamento, conseguentemente gli uffici, in base alla disposizione della legge di Stato, possono produrre uno schema più compiuto per il bilancio.
Questo è l'intento dell'Assessore Brandoni, che purtroppo non è qui, ma che si collegherà, e del Presidente della Commissione Marinelli, di anticipare il più possibile questi documenti, affinché, con il rispetto delle legislazioni di spesa e di contabilità, si possa prevenire una delle malattie del nostro sistema istituzionale, che è il ritardo nella spesa. Questione che non è legata alla Regione Marche, neanche a questa legislatura o a quella precedente, è un fatto endemico che noi dobbiamo in qualche modo contrastare perché i ritardi sulla spesa … Come è successo ultimamente con l'aumento esponenziale dei costi, per esempio, per le opere pubbliche, a volte ci sono stati aumenti del 50%, a volte addirittura il doppio. Cito una cifra, erano stati stanziati dal Governo 100.000.000 per la galleria che collega Torrette, quindi l'uscita nord, al porto di Ancona, fino all'autostrada, oggi nella nuova revisione della spesa ci vogliono 150.000.000 e lo Stato ha dovuto trovare altri 50.000.000, che grazie a Dio sono stati intercettati. Un’ opera pubblica che costava 100.000.000 adesso costa una volta mezzo e i ritardi complessivi legati alle norme hanno avuto un peso negativo. Noi dobbiamo cercare di evitare – questo è un obiettivo politico, anche di questa Giunta - per quello che è possibile, perché impedirlo è impossibile, di recuperare sui tempi di spesa. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2023/2025 contiene: sia le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa, derivanti dal recepimento delle risultanze del rendiconto generale della gestione dell'anno 2022, che le altre variazioni ritenute necessarie dalla Giunta regionale per l'adeguamento degli stanziamenti alle mutate condizioni generali ed alle esigenze gestionali segnalate dai responsabili dei singoli settori, ma ci sono anche modifiche normative proposte dalle strutture competenti per materia.
L'assestamento rappresenta un momento di valutazione complessiva e riprogramazione degli stanziamenti vigenti, al fine di consentire la migliore allocazione delle risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione all'andamento della gestione nel corso dell'esercizio finanziario ed all'evoluzione del contesto finanziario generale.
L'assestamento contiene infine le variazioni di bilancio e le modifiche normative derivanti dagli emendamenti approvati dalla I Commissione consiliare in sede referente, alcuni emendamenti sono stati approvati anche questa mattina.
Passando all'articolato della legge. I primi 4 articoli recepiscono le risultanze del rendiconto dell'anno 2022 ed il loro riflesso nel bilancio triennale 2023/2025.
L'articolo 4 bis modifica la legge regionale n. 36 del 2005 sulle politiche abitative, aumentando il numero dei rimborsi spese fruibili dai Consiglieri di amministrazione dell'ERAP (primo comma), ma soprattutto riservando alla Giunta la nomina del Segretario e dei responsabili dei Presidi, escludendo quindi il Consiglio di Amministrazione da ogni valutazione in merito. Su questo articolo ho presentato una serie di emendamenti che vedremo più tardi.
L'articolo 4 ter modifica la legge regionale n. 14 del 2015 sulla disciplina dell'organo di revisione, aggiornando i compensi e abrogando alcune disposizioni che disciplinano la sospensione e la decadenza dei revisori.
L'articolo 5 è una modifica di carattere ordinamentale della legge regionale n. 4 del 2022.
L'articolo 6 aumenta fino alla cifra di 9.531.000 euro il cofinanziamento per il triennio 2023-2025 degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti aerei di linea tra l'aeroporto di Ancona ed i principali aeroporti nazionali, relativi alla cosiddetta "continuità territoriale".
L'articolo 7 contiene interventi di varia natura a sostegno del sistema delle imprese, finanziati per 6.400.000 di euro mediante la restituzione di risorse da parte del sistema dei Confidi, e per 1.200.000 di euro da riduzione di precedenti stanziamenti.
L'articolo 8 finanzia i Fondi speciali per fare fronte agli oneri derivanti dai provvedimenti legislativi che si perfezionano dopo l'approvazione del bilancio. Si tratta di quei fondi che in realtà vengono finanziati per metterli a disposizione dei Consiglieri di maggioranza per le loro mancette, chiamiamole così oggi, nei territori, mediante gli emendamenti in I Commissione, di cui parlerò nel prosieguo.
L'articolo 9 finanzia il fondo di riserva per le spese obbligatorie ed il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa.
Gli articoli 9 bis e 9 ter contengono modifiche di carattere ordinamentale.
L'articolo 10 approva le variazioni delle tabelle A, B, D1, D2 ed E del bilancio triennale 2023-2025, allegate alla legge di bilancio ed alla legge di stabilità.
L'articolo 11 contiene le disposizioni riguardanti l'autorizzazione alla contrazione dei mutui per gli investimenti del triennio 2023-2025, così come variate sia per la reimputazione degli impegni operati in sede di riaccertamento ordinario dei residui, sia a seguito delle variazioni proposte con questo assestamento di bilancio.
Con l'articolo 12 si approva lo stato di previsione dell'entrata e della spesa per il triennio 2023-2025, così come modificato da questa proposta di legge.
Con l'articolo 13 si approvano gli allegati.
Con l'articolo 14 si attesta il rispetto degli equilibri di bilancio e la copertura finanziaria.
L'articolo 15 contiene la dichiarazione di urgenza.
Entrando nel merito di questo assestamento di bilancio, non posso esimermi dal rilevare un'inedita stroncatura da parte del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, che ha deciso di non esprimere alcun giudizio su questa proposta di legge, lamentando la carenza della relazione illustrativa, dalla quale effettivamente non si evince nulla in merito agli indirizzi politici e programmatici che questa amministrazione regionale vuole dare con questo assestamento di bilancio, né gli obiettivi che si vogliono perseguire, né le priorità selezionate nelle varie aree di intervento.
Anche il Consiglio delle autonomie locali è stato critico, in particolare sulla scarsità di finanziamenti pro capite al trasporto pubblico locale, raccomandando all'amministrazione regionale un'interlocuzione con il Ministero competente. Mi associo a questa raccomandazione, aggiungendo che, evidentemente, la tanto decantata "filiera istituzionale" del centro-destra non funziona, se è vero, come dice il CAL, che rispetto alla Liguria, con la stessa popolazione, riceviamo la metà dei fondi destinati al trasporto pubblico.
Nell’esame delle principali variazioni di bilancio, inizio dallo stato di previsione delle entrate.
Con riferimento al Titolo primo “Entrate tributarie”, la Giunta propone variazioni sulla base dell'andamento del gettito dell'anno in corso, tenendo conto dei dati storici ed in particolare del gettito accertato e riscosso nel 2022.
Le principali variazioni del Titolo primo riguardano: il gettito derivante dalla riscossione coattiva dell'IRAP, previsto in diminuzione per 1.800.000 di euro; il gettito dell'addizionale regionale sul gas naturale, previsto in diminuzione per 1.000.000 di euro ed il gettito della tassa automobilistica, previsto in aumento per 1.500.000 di euro, aumento che presumo sia dovuto in buona parte alla sostanziale abolizione dell'agevolazione per le auto ibride approvata nel bilancio 2023-2025, alla quale mi ero opposta presentando un emendamento correttivo, naturalmente bocciato.
Da evidenziare che la diminuzione delle entrate dell'addizionale regionale sull'accisa del gas naturale è dovuta alla contrazione dei consumi e non alla riduzione dell'imposta che sarebbe stata necessaria per venire incontro alle esigenze delle famiglie più in difficoltà, come avevo proposto lo scorso anno. A tal proposito ricordo la mia interrogazione del 23 marzo 2022, nella quale evidenziavo l'opportunità di calmierare gli aumenti delle bollette del gas delle famiglie attraverso una riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale sull'accisa.
Nel Titolo secondo “Trasferimenti correnti” le variazioni sono poco significative.
Nel Titolo terzo “Entrate extratributarie” sono stati inseriti 1.100.000 di euro derivanti dalla liquidazione della società immobiliare Regione Marche s.r.l.; 6.400.000 di euro di recupero di fondi dal sistema dei Confidi, che vengono destinati nell'articolo 7 ad interventi di finanziamento delle imprese ed altre partite minori.
Al Titolo quarto “Entrate in conto capitale” è stata prevista l'entrata di 6.800.000 euro derivante dalla rimodulazione dei fondi relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Amandola mediante copertura con fondi europei, importo da restituire all'Ufficio speciale per la ricostruzione, che quindi trova esatta corrispondenza nello stato di previsione della spesa.
Al Titolo sesto. “Accensione prestiti” è stato previsto un aumento dell'autorizzazione all'indebitamento per la copertura di interventi di investimento per 147.300.000 euro, di cui 59.500.000 di euro nel 2023; 34.800.000 di euro nel 2024 e 53.000.000 di euro nel 2025. Mi auguro che questa amministrazione regionale non utilizzi gli spazi disponibili per contrarre nuovo debito, visti i tagli del Governo Meloni al Piano nazionale di ripresa e resilienza e gli aumenti dei costi degli investimenti già programmati.
In merito alla variazione allo stato di previsione delle spese, oltre alle variazioni derivanti dal recepimento delle risultanze definitive del rendiconto 2022, che costituiscono un atto dovuto, con questa legge la Giunta propone variazioni degli stanziamenti di spesa sulla base di quelle che vengono definite "esigenze sopravvenute" nel corso dell'esercizio. Le maggiori spese sono dettagliatamente indicate, con la loro suddivisione in missioni e programmi, negli allegati alla proposta di legge, ai quali vi rimando per brevità.
Prendo solo atto che una discreta parte di queste "esigenze sopravvenute", quelle inserite nella famosa tabella E, che ha preso il posto della tabella C peggiorandone di gran lunga la composizione, il metodo ed il merito, sono costituite da contributi straordinari elargiti nei territori in modo discriminatorio e secondo logiche clientelari, senza alcuna attinenza con l'interesse generale e le reali priorità dei cittadini, cui sempre si dovrebbe fare riferimento quando si dispone di risorse pubbliche. Sono le solite "marchette", come spesso ricordiamo, il Consigliere Cesetti parlava di esigenze organiche del territorio, io in maniera più colorita utilizzo il termine che utilizzavano i miei precedessori quello di “marchette”, elargite in modo del tutto discrezionale da parte dei Consiglieri regionali di maggioranza, ai quali la Giunta, in questo assestamento, ha concesso di spendere 50.000 euro di fondi dei cittadini, cadauno. Nello scorso bilancio erano 70.000 euro a testa, il fondo all’epoca era di 1.700.000 euro quest’anno è un po' più ridotto, siamo a 1.350.000 euro. Denaro prelevato da un apposito fondo speciale, ironicamente denominato "per il finanziamento degli oneri derivanti dai nuovi provvedimenti legislativi", provvedimenti che invece rimangono in gran parte senza dotazione finanziaria.
Su questo mi fermo un attimo perché è un tema che mi sta molto a cuore, quando sono stata eletta come membro dell’Assemblea legislativa pensavano che il mio compito sarebbe stato quello di aiutare a scegliere le leggi già approvate che meritavano di essere finanziate e soprattutto proporre nuove leggi per migliorare la situazione dei miei concittadini. Invece mi trovo a vedere leggi buone che non vengono finanziate, i cui emendamenti neanche vengono presi in considerazione nè in Commissione nè in Aula, ogni volta, in ogni fase di approvazione del bilancio in questa Assemblea, soprattutto mi vedo privata, insieme ai miei colleghi, della possibilità che alcune leggi vengano finanziate perché la risposta è sempre la stessa: è inutile anche discuterne in Commissione perché non ci sono i soldi. Ma perché non ci sono i soldi? Perchè li usate per altre cose, tipo: manutenere le fontane, sistemare i campetti da calcio e i campetti da basket. Sono scelte che potete fare, però io dall'opposizione le critico fermamente perché state esautorando quest’Assemblea della funzione più importante, cioè quella di proporre leggi e vederle applicate. E mi rivolgo anche ai colleghi di maggioranza, anche le vostre leggi non vedranno la luce perché avete fatto altre scelte a monte che forse non sono le scelte migliori che un Consigliere di un’Assemblea legislativa dovrebbe fare, in quanto ci avvicinano più ad un ruolo di Consiglio comunale o di un Consiglio di quartiere.
Abbiamo abbassato il livello di quest’Assemblea nelle proposte e tutto è demandato alla Giunta, tant’è che spesso mi chiedo: “Ma noi qui che ci stiamo a fare?” Alle interrogazioni non abbiamo risposte esaustive, le mozioni non arrivano mai alla discussione. tanto che siamo indietro di due anni, le proposte di legge giacciono in un cassetto, gli emendamenti non vengono neanche letti e vengono cestinati, mi chiedo se ha senso il nostro ruolo qui.
Per tale ragione ho presentato 4 emendamenti, chiedendo di dirottare almeno una parte delle suddette risorse, quelle destinate dai Consiglieri di maggioranza agli interventi più stravaganti, verso lo scopo più nobile di finanziare leggi regionali che questa stessa Assemblea legislativa ha approvato, ma che rimangono lettera morta perché prive del necessario finanziamento per attuarle.
L'Assemblea legislativa regionale non è un Consiglio comunale o di quartiere, siamo stati chiamati dai cittadini a questo ruolo per legiferare e per finanziare le leggi che approviamo, non per occuparci di campi di bocce, di sgambatoi per cani o del restauro di fontane di piazza. Per quelle esigenze ci sono già i Consiglieri comunali e di quartiere ad occuparsene. Bisognerebbe volare più in alto e riscoprire il nostro ruolo, che è quello di legiferare.
Mi rivolgo al relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli, che per la prima volta è stato relatore di un atto di bilancio perché fino adesso, da quando sono stata eletta, è sempre stata la Consigliera Marcozzi, il quale in Commissione ha detto: “Vi faccio vedere io come si fa” ed io nella mia ingenuità ho pensato: “Bene cambieranno le cose”, invece l’assestamento è la fotocopia del peggio che mi sarei aspettata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato la relazione del relatore di maggioranza, al quale vorrei ricordare che l'assestamento rappresenta normalmente un momento di valutazione complessiva delle dinamiche, delle risorse e delle spese intervenute, è la prima parte dell'esercizio, e di attenzione alla gestione del bilancio, mediante il quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo programmati.
Queste parole ovvie derivano dal dettato legislativo, sono scritte nel parere dell'organo di revisione. Questo assestamento, se è vero com'è vero che è una verifica degli obiettivi di governo programmati per perseguirli, tradisce la sua funzione e la sua missione per le stesse parole del relatore di maggioranza, il quale ci ha detto in quest'Aula, che di fatto questa è una pre-finanziaria, perché è un assestamento che guarda al prossimo bilancio di previsione, invece dovrebbe essere, per dettato normativo e come dice anche il Collegio dei revisori, un atto che riguarda l'esercizio in corso e se vogliamo l'esercizio precedente rispetto a quello del bilancio di previsione, perché è lì che si fa la verifica.
Ripeto, tradisce la sua missione, la tradisce, anche perché in questo assestamento, come dice il Consigliere Ciccioli, ci sono risorse per 39.000.000. E’ un assestamento anch'esso tecnico e fa seguito ai bilanci sempre tecnici che nulla mai hanno avuto di politico.
Ricordo il primo bilancio presentato, si era appena insediata questa maggioranza, quindi era tecnico, il secondo bilancio c'era la pandemia, anche quello tecnico, ed il terzo, quello dell'anno scorso, di cui oggi parliamo dell’assestamento, con il cambio in corsa dell'Assessore che nel frattempo era allocato presso le aule parlamentari, anche quello tecnico.
Oggi abbiamo un assestamento che raccoglie le spese obbligatorie e vincolate, le esigenze gestionali degli uffici, magari le raccogliesse per chiedere risorse aggiuntive, segno evidente che i programmi di governo sono stati realizzati, no, in questo c'è uno spostamento in avanti delle risorse. E’ una rimodulazione al ribasso che certifica il mancato conseguimento degli obiettivi di governo. Vediamo, per citarvi qualcosa di concreto perché non si pensi che pontifico per sentito dire, ma lo faccio sulla base di atti concreti, per esempio: l’INRCA, per il quale vengono spostati 13.500.000/14.000.000 nel 2025 perché non si riesce a spenderli nel 2023, quindi, significa che non si sono conseguiti gli obiettivi; l'ospedale di Fermo, per il quale sono stati messi 1.800.000, è un aggiustamento, ma l'ospedale di Fermo, che è quasi terminato all'esterno, è terminato perché? Perchè questo Consigliere, allora Assessore al bilancio, ci aveva messo le risorse, nel bilancio iniziale 72.000.000, nel bilancio finale 30.000.000 di euro e 11.000.000 per la viabilità con i fondi FSC. Oggi non c'è più nulla, c'è uno spostamento in avanti, non so quale tabella, forse la tabella A, di circa 12.000.000 dell’ospedale di Fermo. Qualcuno ha detto che sono stati messi 12.000.000 sull’ospedale di Fermo, no, no, correttamente il Consigliere Ciccioli ha detto che sono 1.800.000. I 12.000.000, anche lì come l’INRCA, sono uno spostamento in avanti delle risorse, segno evidente che gli obiettivi non vengono conseguiti. Non cìè nulla, non ci sono risorse aggiuntive, questo non lo diciamo soltanto noi, ma lo dice il Crel.
Il Consiglio regionale dell’economia del lavoro nel motivare il non parere dato rileva che non si riesce ad evincere le linee prioritarie di indirizzo della Regione e i criteri di selezione delle priorità nelle varie aree di intervento ed esorta alla predisposizione di una relazione tecnica che contempli questa impostazione. Lo dice il Crel che non vi è alcuna programmazione, non vi è nessuna strategia, è l’assestamento di un Comune medio grande, dove non c'è nulla. Non c'è respiro politico, respiro programmatico, strategia, eppure siamo ad oltre tre anni dall'insediamento di questa Giunta.
Un assestamento che per la verifica degli obiettivi di governo programmati …, quali sono? Il Consigliere Ciccioli dice che si rinvia alla prossima finanziaria, ma prima ancora della finanziaria bisogna rinviare al Documento di economia finanza regionale. Il Defr è l'atto, lo vediamo anche per il Governo nazionale, di programmazione che individua le missioni, i programmi, le linee di intervento, le strategie programmatiche, che devono essere coerenti al programma di governo delineato in quest'Aula oltre tre anni fa. Poi il bilancio non è altro che l'attuazione concreta, le risorse che vengono allocate per dare corpo e vita a quegli intendimenti programmatici. Nulla di tutto questo c'è! Tra l'altro anche i Revisori dei conti fanno questo rilievo, altrimenti non avrebbero fatto quella premessa.
Un assestamento che non ha respiro politico, però contiene quelle che io chiamavo “esigenze organiche dei territori”, ma erano veramente esigenze organiche. Oggi basta fare la sommatoria di quelle voci e vediamo che c'è una sperequazione tra una parte e l'altra, tra una provincia e un'altra, viene finanziato di tutto e di più. Ricordo l’intervento del Consigliere Ciccioli, a dicembre 2020, quando disse che la mia tabella C era ai limiti del traffico di influenze e il Presidente Acquaroli disse di cassarla, salvo poi la risurrezione sotto la fantomatica tabella E, che è una cosa che non si guarda sotto il profilo istituzionale. Lì vorrei vedere se c'è quel traffico di influenze, di cui parlava il Consigliere Ciccioli, che sotto il profilo istituzionale non ha mantenuto la parola e quelle sue affermazioni lo inseguono anche oggi.
Le risorse della tabella E, da dove vengono attinte? Anche questo è stato detto, vengono attinte dall'articolo 8 della proposta di legge, che va a finanziare dei fondi speciali per il finanziamento di leggi regionali, che addirittura si riduce da 1.300.000 euro a meno di 900.000 euro.
Quel fondo speciale, di cui all'articolo 8, è un obbligo costituzionale. Quante volte ho detto in quest'Aula che le leggi devono essere finanziate, ce lo dice la Costituzione e siccome avrete la parifica di bilancio da parte della Corte dei Conti il prossimo 26, spero che butti un occhio sul mancato finanziamento delle leggi regionali perché noi siamo legislatori e bisogna dare attuazione alle leggi, non partire da lì per finanziare le cosiddette marchette.
Questa è la verità, perché è da lì che li avete presi oggi, mentre non ci sono risorse per la sanità.
Un assestamento che doveva prestare una prioritaria attenzione alla spesa sanitaria in favore del rafforzamento della sanità pubblica regionale con risorse destinate, tanto agli investimenti sulle strutture quando al finanziamento della spesa corrente, invece niente per gli ospedali in corso di costruzione, solo qualche risorsa, 10/14.000.000 di euro per gli ospedali di comunità.
Nessuna risorsa aggiuntiva rispetto a quelle già insufficienti del bilancio per la valorizzazione e la sicurezza del territorio e per il consolidamento del suo tessuto socio-economico. Pensate che la Liguria ha destinato alla missione salute 173.000.000 di euro in assestamento, il Friuli-Venezia Giulia 110.000.000 per la sanità pubblica, qui che cosa avete destinato? Nulla, per le spese correnti, per gli enti gestori, per il personale, per le Aziende sanitarie territoriali, alle quali avete dato personalità giuridica ed oggi lavorano con il budget provvisorio, con le indicazioni della Regione, addirittura di rientrare rispetto al budget provvisorio. Quale programmazione possono fare le aziende se lavorano col budget provvisorio e addirittura devono rientrare? Quale programmazione per ridurre le disuguaglianze territoriali? E per una sanità pubblica regionale, anziché il necessario ricorso alla sanità privata, anche per abbattere le liste d’attesa. .
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2023/2025, che oggi portiamo in Aula, è prevista dall'articolo 50 del decreto legislativo n. 118 del 2011, come modificato dalla legge n. 178 del 2020. Condivido ciò che ha detto il Consigliere Cesetti per quanto riguarda il parere dell'organo di revisione. Infatti, l'assestamento rappresenta normalmente un momento di valutazione complessiva delle dinamiche, delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell'esercizio e di attenzione alla gestione del bilancio, mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo programmati.
Innanzitutto con la manovra di assestamento si apportano al bilancio, così come ha detto il Consigliere Cesetti e come è scritto nel parere dell'organo di revisione ed anche nella relazione all’assestamento di bilancio, i necessari adeguamenti che sono la conseguenza all'approvazione del rendiconto 2022, l'aggiornamento dei residui, del fondo cassa iniziale, eccetera.
Quello che ho ascoltato dai banchi della minoranza, soprattutto dal Consigliere Cesetti, è che c'è uno spostamento in avanti delle risorse, ha fatto riferimento all’ospedale di Fermo, 12.000.000 di euro, invece sull'assestamento c'è solo 1.000.000 di euro. Voglio ricordare, e qui lo posso certificare perché ero in minoranza dal 2015 al 2020, che la stessa cosa è stata fatta dalla precedente amministrazione, però una cosa l’ha detto giusta il Consigliere Ciccioli, dobbiamo dire che questa proposta di legge è stata predisposta in un contesto macroeconomico caratterizzato dal rallentamento dell'economia internazionale e nazionale, che risente degli effetti derivanti alla crisi energetica, dall'andamento dell'inflazione e dall'aumento generalizzato dei tassi di interesse. Voglio ricordare che nel 2020 abbiamo avuto la pandemia ed in quell'occasione il bilancio, l'assestamento a fine 2020 e tutti gli altri atti li abbiamo approvati noi. C’è stato uno spostamento delle risorse in avanti a causa della pandemia (2020 e 2021) e nel 2022 abbiamo avuto anche l'alluvione, non solo la guerra. Ci siamo trovati di fronte a delle catastrofi per cui abbiamo dovuto spostare, questo è reale, alcune risorse in avanti, ma voglio ricordare che nel 2020, a fine anno, questo spostamento si è verificato lo stesso.
Quello che vogliamo dire qui e quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, lo ribadisco, è che noi abbiamo una visione, le infrastrutture per noi rappresentano il volano dell'economia marchigiana. Voglio ricordare a quest’Assise che l’ultima infrastruttura che abbiamo realizzato è quella con XY. Fino al 2020 non abbiamo avuto un'infrastruttura importante nelle Marche.
A Fermo, visto che il Consigliere Cesetti ha citato l'ospedale, è vero che nell'assestamento abbiamo messo solo 1.000.000 circa ed abbiamo spostato le risorse in avanti, ma voglio ricordare la bretella per 12.200.000 di euro e 10.000.000 di euro per la provincia di Fermo, per il completamento della strada provinciale Lungo Tenna. Non abbiamo messo zero euro per le infrastrutture. E’ vero che c'è stato uno spostamento in avanti derivante dalla situazione economica che ci siamo trovati perché nel 2020, colleghi Consiglieri, le risorse sono state spostate in avanti e l’assestamento il bilancio e di previsione li abbiamo approvati a fine anno.
Nel 2021 alla pandemia aggiungiamo l'alluvione, la guerra, Il Presidente, la Giunta e noi Consiglieri la visione ce l’abbiamo perché in questo assestamento … Consigliere Cesetti per quanto riguarda l’ospedale di Fermo le do ragione, è vero che le risorse sono state spostate in avanti, sono realista, però voglio ricordarle che anche nel 2020 nell'assestamento che abbiamo approvato noi, ma che era il vostro il bilancio di previsione e il consuntivo, le risorse erano state spostate in avanti causa della pandemia. Abbiamo avuto oltre alla pandemia l'alluvione, la guerra, nonostante tutto, una visione per quanto riguarda le infrastrutture ce l’abbiamo avuta e ce l'abbiamo …
(intervento fuori microfono)
Jessica MARCOZZI. La bretella per quanto riguarda il collegamento Civitanova Marche, Sant’Elpidio e Porto Sant’Elpidio, tra l'altro non so quante volte il Sindaco di Sant’Elpidio è venuto qui per modificare ed è stato ascoltato, gli investimenti ci sono.
E’ vero che abbiamo fatto uno spostamento in avanti, ma ricordiamo che le catastrofi sono state tantissime.
Diritto allo studio 6.400.000 euro, attività culturali 6.600.000 euro, politiche giovanili oltre 8.000.000 di euro, turismo 8.100.000 euro, politiche giovanili 3.400.000 euro, ambiente 3.500.000 euro. Per quanto riguarda la provincia di Fermo: 10.000.000 di euro per completare la strada provinciale Lungo Tenna, 12.200.000 per la bretella, 9.500.000 per l'efficientamento energetico e il miglioramento sismico delle strutture sanitarie e ospedaliere.
Questo assestamento è oggi un documento importante con una visione, che poi alcune risorse siano state spostate in avanti, come ha detto lei per l’ospedale di Fermo, è vero, però ci sono state delle congiunture economiche che hanno fatto sì che dovessimo spostare quelle risorse in futuro.
È un assestamento, mi permetto di affermare, importante, con una visione, soprattutto con un'importanza strategica per la nostra Regione per quanto riguarda le infrastrutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Desidero intervenire nel dibattito per sottolineare alcune questioni che devono essere necessariamente portate a conoscenza dell'Aula e soprattutto dei cittadini marchigiani.
Partirei dalla nota più grave, già evidenziata molto bene dal Consigliere Cesetti, ovvero dal rifiuto del Crel ad esprimere, come previsto dall'iter procedurale, il suo parere sull'atto depositato. Un rifiuto motivato dal fatto che da questa proposta di legge, cito dalla delibera del Crel "non si evincono le linee prioritarie di indirizzo della Regione" e tanto meno "i criteri di selezione delle priorità rispetto ai vari interventi previsti." Vale a dire che questo assestamento di bilancio non è un atto politico. Diciamo piuttosto che si tratta di un documento tecnico dove non vengono previste risorse aggiuntive per implementare e migliorare l'attività programmatoria della Regione a vantaggio del territorio. Piuttosto, vengono previsti una serie di interventi "straordinari" a favore di una serie di Comuni, all'interno della tabella E che, rispetto alla versione iniziale presentata al Consiglio regionale per l'approvazione, si è allungata di ben 78 voci, per un totale di un 1.200.000 euro per il 2023, 400.000 euro per il 2024, fino ad azzerarsi per poi metterci meglio le mani successivamente. A conferma che di programmatorio e quindi di politico in questo atto non c'è assolutamente nulla.
Che cosa siamo chiamati oggi a valutare e ad approvare? Un atto che non prevede nuove risorse finanziarie, se non per allungare la lista dei beneficiari della Tabella E. 1.600.000 euro di contributi straordinari a favore di Comuni diversi, che hanno tutto il sapore di "mancette" erogate a destra e a manca, ma sopratutto a destra, senza avere in mente un progetto unitario e condiviso per il bene di tutto il territorio regionale.
Ricordo molto bene quando a dicembre 2020, in occasione dell'approvazione del "vostro" primo bilancio, ci avete accusati, riferendovi alla tabella C, di "traffico di influenze", lo ha già ripreso correttamente il Consigliere Cesetti e non mancheremo occasione per ricordarvelo, cito testualmente "una vicenda incredibile, al limite della contestazione penale del traffico di influenze", mi riferisco alla seduta assembleare n. 9 del 29 dicembre 2020, dichiarazione del capogruppo Consigliere Ciccioli. Siamo stati addirittura accusati di ritorno alla mezzadria politica, esattamente quello che state facendo voi oggi, è sempre la stessa trascrizione, quella del 29 dicembre, questa volta però è l’allora Assessore al bilancio.
In tre anni di governo questo esecutivo non si è mai veramente cimentato e direi neanche preoccupato della predisposizione di un bilancio pluriennale, come invece andrebbe fatto.
Credo che chi distribuisce giudizi deve poi essere il primo se ne ha capacità a dare il buon esempio ed essere impeccabile.
A proposito di lezioni che restituiamo al mittente e della necessità che sento di ripercorrere correttamente la storia alcune cose sulle infrastrutture le vorrei dire.
Aeroporto. Oggi c’è chi si gonfia il petto dicendo che i nuovi voli sono ripartiti, che abbiamo finalmente un’infrastruttura che funziona, ma chi ha rischiato di andare in Procura per aver cercato di metterlo in sicurezza e ridargli una competitività è stata proprio la Giunta Ceriscioli, poi siamo stati assolti, comunque la Corte dei Conti ha chiamato tutta la Giunta Ceriscioli a rispondere di quell’aumento di capitale. Ed i voli per Roma e per Napoli sono stati in realtà avviati proprio con gli ultimi bandi Covid, sempre dalla Giunta Ceriscioli.
Interporto. Anche qui c'è stato un momento in cui l’affare sembrava perso e la colpa era tutta della Giunta Ceriscioli, adesso che le cose vanno bene è improvvisamente tutto merito del Presidente Acquaroli, secondo me le cose non stanno così, quanto meno se un affare di quel calibro è stato reso possibile in un'area come quella c’è quanto meno chi, ed è sempre la Giunta Ceriscioli, quell’infrastruttura l’ha tenuta in piedi.
Anche sul porto credo che vada dato atto che chi vi ha preceduto ha lavorato per difendere l’autonomia di quella infrastruttura, mentre do merito al Presidente Acquaroli di aver creduto nello stesso nostro progetto, quello delle quattro corsie dell’alta velocità dell’Orte-Falconara, però chi non ci crede è il vostro stresso Governo che ha confermato un taglio di 346.000.000 di euro.
Fermandoci sulle vicende fermane, le nostre opere nostre, in questo caso finanziate dall’allora Assessore al bilancio Cesetti, si stanno realizzando, mentre voi in oltre tre anni avete fatto solo chiacchiere.
Lavorare per il bene di tutto il territorio non può significare accontentare le esigenze di alcuni, o meglio di pochi. 1.600.000 euro sono tante risorse, risorse che potevano essere impiegate per altro, per un bando, magari dedicato alle persone più fragili, alle donne, ai minori, agli anziani, alla scuola, invece vengono utilizzate risorse preziose per finanziare progetti spot e isolati senza avere una visione d'insieme per la regione. Per tutti questi motivi anticipo che il mio voto a questa proposta di legge sarà contrario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare gli uffici dell'Assemblea legislativa e quelli della Giunta per i documenti messi a disposizione, voglio fare un piccolo rilievo che magari sarà inutile.
Non vedo nella proposta relativa all'assestamento la firma della Dirigente del Dipartimento. Con la simpatia e la stima che ho nei confronti di quella persona, avere all'interno di questo documento la firma della Dirigente del Dipartimento sarebbe stato un atto, secondo me, serio e dovuto e penso che per i prossimi assestamenti sarebbe auspicabile.
Non posso non notare un altro aspetto perché la forma, come ci hanno insegnato, è anche sostanza. C'è un solo Assessore tra i banchi della Giunta durante l’assestamento, un solo Assessore. Penso che nessun Consiglio comunale in sede di bilancio …, lo dico a chi ha fatto il Sindaco, perché sa bene che gli Assessori nei passaggi di bilancio devono stare in Aula dato che è lo strumento più importante.
Voglio ringraziare entrambi i relatori, la Consigliera Ruggeri, di cui condivido moltissime delle questioni, anzi direi complessivamente perché ha toccato con serietà e sinteticità tutte le questioni. E mi fa piacere anche politicamente, non lo nascondo, perché comincia a intravedersi una assonanza rispetto alle questioni e soprattutto una concretezza.
Ho apprezzato anche il Consigliere Ciccioli, lo dico con franchezza, perché ha messo a nudo in maniera cinica il senso di questo assestamento. Lo ringrazio perché le nostre contrapposizioni, che ci stanno, mi fanno scoprire un Consigliere regionale …, peraltro, mi viene da dire in alcuni passaggi con onestà professionale.
Il Consigliere Ciccioli non parla dei due argomenti centrali dell’assestamento, ovvero del bilancio. Credo che io non debba raccontare a lui, a voi o a noi quali sono le due voci del bilancio fondamentali, sapete tutti quali sono: la sanità e il trasporto pubblico locale.
Sulla sanità non c'è un centesimo, al di là di quello che può riguardare il parcheggio di Torrette, citato dal Consigliere Ciccioli, sul quale sarei stato zitto, su questo poi vedremo.
L'altro elemento è il trasporto pubblico locale, il Consigliere Cesetti oggi ci racconta che gran parte dei 4.000.000 di euro che avete messo sull’assestamento andrà a Fermo, io non ci volevo credere, ma mi avevano avvertito che XY ha un conflitto di interessi vergognoso rispetto alla questione del trasporto pubblico, credo che sia un dirigente di una società di trasporti di Fermo, il Presidente, ancora peggio. Se tutti i soldi vanno a Fermo senza avere un quadro di due temi, qualcosa non fila.
Questo assestamento è il bazar delle marchette. Ci sono, tanto per darvi dei numeri, oltre 33 interventi sotto ai 20 mila euro degli 81 interventi in tabella E. Non so se vi rendiete conto. Dico alla Consigliera Ruggeri, che non è grave che fate il bazar delle marchette, ma c’è un secondo elemento più grave, perché ognuno fa la politica che vuole, il bazar delle marchette è discrezionale e voi non mettete in campo, nelle scelte che non si condividono, neanche un meccanismo che consenta a tutti i Comuni, piuttosto che agli amici degli amici, di usufruire del bazar della marchetta. E’ più grave questo, siete discrezionali, li date se vi sono simpatici, andate a verificare a chi date queste risorse.
Lo hanno toccato in maniera puntuale e precisa sia la Consigliera Ruggeri che il Consigliere Cesetti, il fondo speciale per il finanziamento delle leggi legislative è una tasca da dove voi andate ad attingere per dare in maniera discrezionale le risorse.
C'è un'altra cosa, non so se ne parlerà l'Assessore Brandoni, voi inserite un fondo di riserva di cassa di 100.000.000 di euro. Qualcuno mi dirà che non capisco niente ed io accetto, ma sapete che il fondo cassa (100.000.000 di euro) viene utilizzato strumentalmente ed in maniera legittima senza il passaggio nei percorsi istituzionali normali, come avviene per il fondo di riserva e di competenza. Vuol dire che voi “distraete” 100.000.000 di euro a beneficio dell'esecutivo e della struttura dirigenziale. Mi pare un fatto estremamente grave.
Sulla questione relativa a cosa si sarebbe potuto fare, il gruppo consiliare del Partito Democratico, come sempre ha fatto, ha cercato di dare un segno per tentare di spostare, modificare l'orizzonte dei piedi di un assestamento come questo, provando a cercare un pezzo di anima al bilancio, e lo abbiamo fatto, poi vedrete gli emendamenti, per quanto attiene ai fondi delle residenze protette. Non so se ve lo ricordate, avevate promesso alle residenze protette un aumento di 5 euro della tariffa. Come sapete meglio di noi, quelle strutture, che servono migliaia di famiglie, 16 mila dipendenti e 14 mila posti letto, sono alla canna del gas.
Ricordo bene il primo intervento del Consigliere Ciccioli in Commissione sull’assestamento: “Dobbiamo cercare delle risorse”, noi abbiamo fatto un emendamento e speriamo che vi sia la possibilità di dare un segnale serio di impegno da parte dell'Aula consiliare.
Per quanto riguarda il TPL lo hanno richiamato il Consigliere Cesetti e la Consigliera Ruggeri, ma vi rendete conto a che punto siamo sul trasporto pubblico locale? La favoletta giusta del fatto che siamo gli ultimi perché la colpa è di quelli che c'erano prima, ma voi siete stati eletti, vi siete vantati di essere qui e governare per replicare a quello che hanno fatto loro, ammesso e non concesso che sia possibile, o siete stati eletti e volete governare per poter fare meglio? Lo sapete quanti soldi sono stati messi dalla Regione Abruzzo sul trasporto pubblico locale? 195.000.000 di euro, l'Umbria 125.000.000 di euro, poi ci sarà un emendamento. Nelle Marche il costo chilometrico del trasporto pubblico è la metà di tutti gli altri. Vi siete allungati in mezzo alla strada nella vostra filiera istituzionale per rivendicare e ribaltare l'ingiustizia di un trasporto pubblico a livello nazionale dove siamo gli ultimi? Ma non erano amici vostri, ai quali potevate dire non di fare un favore, ma di rimettere a posto. Sapete, nel 2023 ci sono 200.000.000 in più sul trasporto pubblico nazionale e voi avreste potuto riequilibrare. Non l'avete fatto.
Voglio dirvi che siete alla frutta dal punto di vista politico. Ho letto l'intervista di questo nuovo Sottosegretario: “Dobbiamo riportare fiducia, entusiasmo e speranza, rivedere i processi operativi, modificare consolidate abitudini”, evidentemente negative perché se sono buone abitudini non le modifichiamo. Una persona che dice questo …, la dignità di un Assessore alla sanità che viene smentito, credo che siamo allo sbando, non voi, è allo sbando la Regione Marche, i cittadini, che hanno affidato a voi nell'avventurismo le non scelte. Siete un non luogo della politica, delle scelte regionali.
Provate ad avere un atteggiamento positivo rispetto alle proposte che arrivano da questa parte del Consiglio regionale. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Chiudo la discussione generale. Ha la parola, per replica, il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Francamente ho un compito molto semplice, pensavo di averlo complesso, difficile, invece è molto semplice.
Noi abbiamo dovuto fare i conti, in questo caso proprio i conti. con le opportunità che avevamo sul campo. certo se uno avesse avuto molti più soldi avrebbe potuto fare molte più cose. Questo era quanto possibile fare …
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente.
(mancato collegamento).
PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, io direi di riprendere l’intervento, cercando di ripristare il collegamento con l’Assessore. Prego.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il mio intervento è in linea con quanto discusso in maggioranza con l’Assessore, non ci sono grandi problematiche, poi l’Assessore potrà fare anche la conclusione del dibattito, potrà parlare dopo gli interventi di replica o le dichiarazioni di voto.
Il mio compito non è così complesso, è abbastanza semplice, ho ascoltato alcune delle motivazioni. I soldi disponibili erano quelli, o si mettevano in un capitolo di spesa o in un altro, una manovra maggiore non era possibile perché tra impegni di spesa, spese già eseguite ed altre cose questo era lo spazio disponibile per la manovra.
Mi sono riconosciuto totalmente negli interventi dei Consiglieri d'opposizione quando ero anch’io all’opposizione, perché si può parlare e non si deve fare. Facevo quello che fate voi adesso.
Quando si dice che sul trasporto pubblico locale bisogna mettere di più, io sono totalmente d'accordo con voi, ma se non ci sono altri soldi da mettere…, addirittura per prevedere quelle risorse abbiamo dovuto evitare altre cose che avremmo voluto fare.
Due province erano le più penalizzate per il trasporto pubblico locale, Fermo ed Ancona, sono le due messe peggio. Fermo era l'ultima, il fanalino di coda rispetto alle altre. In tutti questi anni sono state penalizzate e noi abbiamo recuperato un po' la penalizzazione. Cito Ancona perché li entro nel merito, Conerobus, gestione targata PD, ha un buco di 4.500.000 euro e noi per salvarla abbiamo dato subito 2.000.000 di euro, poi una parte arriveranno con i ristori. Quindi, di che parliamo? Parliamo di quello che c’era, di quello che abbiamo trovato sul campo.
Anche sul tema della tabella E, che in fondo è la stessa cosa della tabella C, c’è una grande differenza, i soldi vengono dati alle pubbliche amministrazioni, agli enti locali, mentre, se si va a guardare la tabella C, le risorse erano date ad associazioni, pro loco, iniziative più disparate possibili. Abbiamo imposto la regola di finanziare gli enti. La Regione è un ente sovrastante e dà risorse ad enti delegati, istituzionalmente inferiori, come i Comuni, ma non solo, ci sono anche altri enti, sempre pubblico su pubblico, per realizzare delle cose.
Questo è un cambiamento di filiera.
Aggiungo che le difficoltà ci sono in tutte le filiere, noi teniamo la nostra, e qualche volta il dibattito c'è anche all'interno dei partiti. Quanta discussione c’è all'interno del PD? C'è anche un confronto all'interno delle filiere e dei gruppi di maggioranza. Abbiamo il pre-dibattito che ci consente di affrontare molto meglio la discussione, le cose si dicono prima e non c'è bisogno di parlarne dopo.
Credo che questa sia una manovra di buon senso e arriva a finanziare situazioni in cui si ha l'acqua alla gola. Ci sono alcune vicende di sanità importanti ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.