Resoconto della seduta n.61 del 05/04/2017
SEDUTA N. 61 DEL 5 APRILE 2017

La seduta inizia alle ore 13,40

Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 61 del 5 aprile 2017. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge regionale:
- n. 132, ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Traversini, Giacinti, Rapa, concernente: “Promozione di interventi di sostegno e valorizzazione della cultura e della tradizione motoristica della Regione Marche”, assegnata alla I Commissione assembleare in sede referente, trasmessa al Consiglio delle Autonomie locali per l’espressione del parere di cui all’articolo 11, comma 4, della legge regionale n. 4/2007, al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per il parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 15/2008 e trasmessa alla II Commissione assembleare permanente ai sensi e per gli effetti del comma 1 bis dell'articolo 68 del Regolamento Interno;
- n. 133 ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Interventi urgenti per assicurare la continuità del servizio di trasporto aereo nella regione Marche”, assegnata alla I Commissione in sede referente e trasmessa alla II Commissione assembleare permanente ai sensi e per gli effetti del comma 1 bis dell'articolo 68 del Regolamento Interno (iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna);
- n. 134 ad iniziativa della Consigliera Malaigia, concernente: “Riconoscimento della fibromialgia e della sensibilità chimica multipla come patologie”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente, alla I Commissione per l'espressione del parere di cui all'articolo 69 del Regolamento interno e trasmessa alla II Commissione assembleare permanente ai sensi e per gli effetti del comma 1 bis dell'articolo 68 del medesimo Regolamento.
Il Presidente della Giunta regionale, ha promulgato le seguenti leggi regionali:
- n 8 in data 21 marzo “Modifiche alla legge regionale 20 giungo 2003, n. 13 "Riorganizzazione del Servizio sanitario regionale”;
- n. 9 in data 29 marzo “Nomina e funzionamento delle commissioni per la determinazione dell'indennità di espropriazione”;
- n. 10 in data 29 marzo “Anticipazione finanziaria per spese in materia venatoria”;
- n. 11 in data 29 marzo “Ulteriori disposizioni in materia di gestione dei molluschi bivalvi”.

Proposta di legge n. 133
ad iniziativa della Giunta regionale
“Interventi urgenti per assicurare la continuità del servizio di trasporto aereo nella regione Marche”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 133 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Un saluto a tutti i colleghi.
Con questa proposta di legge si va a intervenire sul salvataggio della società Aerdorica S.p.A.. Salvataggio e conseguente ristrutturazione sono due passaggi che poi vedremo più specificamente strada facendo.
Il tema ha campeggiato un po' su tutti i giornali di questi giorni, è inutile ricordare l'importanza strategica di un’infrastruttura come quella dell'Aeroporto delle Marche, in un contesto socioeconomico particolarmente delicato, reso ancor più delicato dalla concomitanza di alcune situazioni, tra cui la procedura prefallimentare nella quale è incardinata un po' la vicenda societaria, il contesto socioeconomico di riferimento, per il mondo imprenditoriale, per il turismo. Non vorrei dirlo perché è un tema che un po' ci addolora tutti, però questa Regione, anche duramente provata dagli eventi sismici, bisogna purtroppo anche usare il sostantivo plurale, non può permettersi il lusso di non intervenire in questa direzione, perché l'alternativa sarebbe il fallimento della società, l'inattività dell'aeroporto, una ventata di povertà, scusatemi l'espressione, per tutta la regione, che non possiamo sopportare dal punto di vista imprenditoriale, né dal punto di vista turistico, né dal punto di vista di vicinanza alle popolazioni di questa regione.
Questo è quello che balla e questo intervento oltre ad essere coraggioso, mi permetta l'Aula di usare un'espressione, rasenta anche la temerarietà in quanto va a toccare nel profondo e nel vivo un bilancio come quello che conosciamo: 21 milioni di euro sono risorse molto copiose e rilevanti per una tematica che, almeno dal mio punto di vista, è altrettanto importante.
Ripeto, la questione si gioca anche in un contesto reso difficile dalla concomitanza di più eventi, da un lato la fretta che anche il Giudice prefallimentare, nell’iter prefallimentare che si è aperto, ci impone, dall'altro il rispetto della normativa dell'Unione europea perché, come ben sappiamo, tutta la legge, e lo noteremo poi nell’esame degli articoli, è subordinata al bene placido, all'ok, della Commissione europea, altrimenti non si potrà dar luogo all'operazione, e questo è scandito in ogni articolo a scanso di ogni equivoco.
Mi allaccio al tema che alla stessa maniera viene sempre agitato dai molti che fanno il tifo per il fallimento di questa società. Diciamolo chiaramente, i tifosi del fallimento della società e della chiusura dell'aeroporto agitano lo spettro del piano di ristrutturazione.
Voglio chiarire a tutti i Consiglieri, ma a me stesso soprattutto, che il piano di ristrutturazione è un elemento necessario, al cui subordine sta tutta l'operazione. L’Unione europea per dare l'ok ne ha bisogno, deve incontrare i suoi favori, altrimenti non si va avanti nell'operazione.
Perché questo? Perché la normativa in materia di aiuti di Stato, molto rigorosa peraltro, chiede e vuole che gli aiuti per il salvataggio siano una forma di assistenza urgente e temporanea e l’obiettivo principale è consentire di tenere in vita un'impresa in difficoltà per il breve periodo necessario all'elaborazione di un piano di ristrutturazione; seconda fase, e quindi veniamo al nostro articolo 3 per essere precisi, un piano di riorganizzazione o di liquidazione.
Come principio generale gli aiuti per il salvataggio consentono di fornire sostegno temporaneo a un'impresa che si trova ad affrontare un grave deterioramento della sua situazione finanziaria, che si manifesta sotto forma di un'acuta crisi di liquidità o un'insolvenza tecnica.
Questo sostegno temporaneo deve consentire di guadagnare tempo per analizzare le circostanze all'origine della difficoltà ed elaborare un piano idoneo a porvi rimedio.
Questo è il primo step che noi possiamo far coincidere con l'articolo 2 che prevede un aiuto per il salvataggio, così tecnicamente definito, che consiste nel prestito di 7.280.000 euro. Questo prestito dovrebbe avere una durata di 6 mesi, che non può superare, decorrenti dall'erogazione della prima rata. Al fine di consentire il rispetto dei termini, che poi vedremo in un altro punto della normativa sugli aiuti di Stato e comunitari, la società, entro 4 mesi, presenta alla Regione il piano di ristrutturazione attraverso il quale ci sarà o meno l'ulteriore passaggio che è quello della ricapitalizzazione, articolo 3, consistente nell'aumento di capitale che sarà operato per un importo di 20 milioni di euro.
Al punto 55 della normativa comunitaria - scusate questo stile che sembra un po' tuzioristico, ma voglio inquadrare bene la questione perché parliamo, oltre che di un aspetto molto importante, anche di temi delicati che si collocano in un contesto di normativa giuridica molto particolare. Gli aiuti per il salvataggio per essere autorizzati dalla Commissione devono soddisfare le seguenti condizioni: consentire un sostegno temporaneo alla liquidità, l’abbiamo visto, il costo finanziario del prestito è una delle questioni tecniche che vi risparmio; un requisito essenziale è quello che va dalla doppia lettera ii) alla lettera d), e presuppone che il beneficiario sia un'impresa in difficoltà e non soffra solo di un grave fabbisogno di liquidità nelle circostanze descritte al punto 29, un piano di ristrutturazione, come precisato nella sezione 3.1.2. Una volta presentato il piano di ristrutturazione, l'autorizzazione dell'aiuto per il salvataggio viene automaticamente prorogata fino a quanto la Commissione non prende la sua decisione finale sul piano di ristrutturazione, tranne nel caso in cui la Commissione decida che tale proroga non è giustificata o che debba essere limitata in termini di durata e di portata. Una volta che è stato elaborato ed attuato il piano di ristrutturazione tutti gli aiuti successivi vengono considerati come aiuti per la ristrutturazione.
Questo per dire che l’operazione consta di più passaggi e solo nel permanere di situazioni ritenute soddisfacenti per il ripristino delle condizioni normali di esercizio delle funzioni, ma anche di minima redditività, altrimenti non ci sarebbe l’ok da parte della Commissione europea, si potrebbe andare avanti, questo è stabilito cautelativamente, ma anche opportunamente e correttamente, aggiungerei, nella proposta di legge che stiamo esaminando, in ogni articolo.
Se arrivassimo al passaggio della ricapitalizzazione, per chiarire anche questo aspetto che ha ingenerato in qualcuno un po' di confusione, i 7.280.000 euro potrebbero perdere la natura di prestito ed essere quota parte dei 20 milioni, per cui il totale del rifinanziamento potrebbe essere 7.280.000 più il complementare di 20.000.000 in una seconda fase, oppure 20.000.000 in una seconda fase previa restituzione dei 7.280.000, così come sono nati all'articolo 2.
All’articolo 4 viene aggiunta la possibilità di un ulteriore contributo, che è definito “contributo al funzionamento”, lo stesso lo prevede la normativa europea, per l'importo di 1.050.000 euro, quindi il totale dell'intervento sarebbe quello di 21.050.000 euro se escludiamo e lasciamo la natura di prestito ai primi 7.280.000 euro.
Se questo intervento sarà approvato necessiterà di una copertura finanziaria che verrà individuata. Qui c’è un passaggio che cercherò di rendere più chiaro possibile, ci provo perché sono aspetti legati a tecnicismi contabili, però il discorso è questo: all'articolo 5 (Disposizioni finanziarie) si individuano le risorse necessarie a garantire l'intervento, all'articolo 5 bis si rende necessaria l’abrogazione dell'articolo 9 della legge di bilancio, che abbiamo approvato il 30 dicembre 2016, e i 418 milioni, che significano la capacità di indebitamento dell'ente, vengono ridotto di 35 milioni, che devono essere allocati nel bilancio per la gestione eventualmente di questa operazione. I 35 milioni erano stati previsti in un capitolo specifico che autorizzava la contrazione del debito per l'anno in corso,nel limite di questa somma, c'era anche un fondo per le spese compatibili con le disposizioni di cui alla legge 350. In poche parole perché questa abrogazione è necessaria? Per le nuove norme di saldo di finanza pubblica i nuovi equilibri di bilancio, l'acquisto delle azioni, la ricapitalizzazione di Aerdorica S.p.A., che va allocata nel titolo III, andrebbero a incidere sull’equilibrio finanziario, purtroppo le risorse che sono attinte dalla ristrutturazione del debito non vanno in uno di quei capitoli che inciderebbe in maniera paritetica, addirittura superiore nel nostro caso, e quindi darebbe capienza, spazio necessario per finanziare l'operazione. C’è quindi bisogno di eliminare questi 35 milioni dal fondo specifico, che erano allocati nel titolo II della spesa, e dare capienza ai 21 milioni che sono nel titolo III come acquisto eventualmente, uso sempre “eventualmente” perché non dimentichiamo il subordine nella scaletta che ho cercato di far presente, al fine della conclusione di tutta di tutta l'operazione che si basa su fasi successive. Ecco il motivo per cui si rende necessaria questa abrogazione.
Signor Presidente, ho anche presentato un emendamento perché l’abrogazione dell'articolo 8 comporta anche il venir meno di un allegato ricompreso in questo articolo.
L'emendamento lo spiego subito, oltre a quello che è stato detto per l'articolo 5 bis, si aggiungono le parole “e di conseguenza l'allegato 18 è soppresso” perché l'allegato 18 era una parte contestuale, infatti l'articolo 8 contiene, prendo la legge di bilancio e lo faccio vedere, l’allegato 18 che prevedeva il fondo straordinario per investimenti di 35 milioni, se abroghiamo la norma che prevedeva i 35 milioni, va da sé che viene eliminato anche l'allegato 18.
Sono tecnicismi, giusto per spiegare fino in fondo tutti gli accadimenti.
Nell’esprimere il parere favorevole, ci abbiamo pensato molto perché, ripeto, l'operazione è importante e va a collocarsi su una linea d'azione che già … Faccio parte anch’io della Commissione Aerdorica, abbiamo cominciato da un po' di tempo a audire gli amministratori in carica e qualche amministratore del passato, ho notato che con questa ultima gestione c'è un cambio di passo netto ed evidente, lo si vede nell’approccio alle varie questioni, alle problematiche, però il macigno di un passivo enorme in un contesto anche di rarefazione del core business, dell'attività caratteristica di questa infrastruttura, pone degli interrogativi.
Credo, sono convinto, che questo impegno forte e robusto vada nella direzione di capovolgere la china che questa infrastruttura ha preso e chiaramente ci abbino, e non potrei fare a meno, ma non lo dico io, lo dice la Commissione europea, un piano di ristrutturazione che faccia capire che l'attività e la gestione da qui in avanti possano vivere di luce propria per non tornare fra 2 esercizi sui nostri passi e pentirci di questa operazione.
I numeri, così come ne sono a conoscenza oggi, sono in parte previsionali perché non possiamo predire il futuro totalmente. Ci dicono che questo pericolo è scongiurato in quanto l'attività è caratteristica e con i correttivi che sono stati apportati e con ulteriori questioni che potrebbero trovare la luce si può pensare a un futuro diverso per questa infrastruttura, per le dinamiche imprenditoriali, commerciali e turistiche di questo territorio che, ripeto, in assenza sarebbero veramente negative.
Prima di riunirci in questa Aula abbiamo ascoltato l'accorato appello dei lavoratori, dei loro rappresentanti, l'importanza delle famiglie direttamente legate a questa infrastruttura, ma non solo, tra personale direttamente coinvolto e personale dell'indotto, che ha a che fare con le attività che gravitano intorno all’aeroporto, si parla di circa 500/450 persone. Parliamo spesso di lavoro, ricerca di lavoro, incentivi per il lavoro, il lavoro si crea anche con le imprese, non lo creiamo così, seduti al tavolo, questa occasione è secondo me emblematica quantomeno per salvare questi 500 posti di lavoro. Lavoro che, in un'economia come la nostra, ha un'importanza fondamentale, per il momento, per l'infrastruttura, per il futuro dell'aeroporto stesso, per le tematiche che questa infrastruttura direttamente e indirettamente interessa, per l’immagine da un punto di vista socioeconomico di tutta la regione. Ripeto, in questo anno sappiamo bene quali sono stati motivi che hanno portato questa regione a soffrire ancora di più questa regione, questo ente, tutti noi che quotidianamente siamo impegnati nel cercare di dare risposte.
Credo che in questa direzione sia corretto inquadrare l'impegno, ripeto, un impegno di 21.050.000 euro che da quando sono Consigliere regionale non ho toccato tutti i giorni. L’Assessore al bilancio sorride, certamente è un impegno oneroso, ma credo che vada salutato con il giusto entusiasmo per i motivi che forse non ho saputo ben evidenziare, però penso che sia un’azione strategica per tutta l'economia regionale da un punto di vista diretto e indiretto.
Questo è il mio pensiero e vi ringrazio.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Voglio salutare la rappresentanza dei lavoratori di Aerdorica che è qui presente. Ovviamente, riferendomi all'intervento del Presidente della I Commissione Giacinti, devo dire che quando cita i tifosi della chiusura dell'aeroporto non parla di persone che sono in questa Aula perché io non ho sentito nessuno della maggioranza e della minoranza fare il tifo per la chiusura dell'aeroporto.
Mi asterrò da una retorica da curato di campagna un po' piagnucoloso sull’importanza dell'infrastruttura aeroportuale per la regione, per l'economia, sono cose che sappiamo, che conosciamo, ci siamo battuti per questo nelle varie Commissioni e nelle varie audizioni e ci battiamo per questo anche nella Commissione d'indagine su Aerdorica.
Faccio un intervento squisitamente politico perché tutte le altre cose sono state dette.
La questione che trattiamo oggi porterebbe un relatore di minoranza ad alzarsi per gridare lo sdegno e la rabbia in nome delle persone che lottano per sopravvivere, che non trovano l’assistenza per le loro famiglie e per i loro figli, che si sentono rispondere da chi governa questa regione che non ci sono i soldi.
Per evitare che rabbia e sdegno prendano il sopravvento, nel rispetto dovuto a questa Aula in quanto espressione della volontà popolare, leggerò il mio intervento, così non mi lascio prendere dall’emotività.
Siamo qui ad occuparci di una delle più tristi ed emblematiche vicende della peggiore politica che ha usato il denaro pubblico con la supponenza e l'arroganza di un potere esercitato senza il benché minimo rispetto per i cittadini di questa regione, segnatamente per coloro che hanno riposto la loro fiducia negli uomini e nel partito che hanno con il loro voto mandato a governare questa regione.
Da anni per la gestione della partecipata che ha in carico l'aeroporto delle Marche non è stato usato il criterio della competenza e della professionalità, ma la peggiore politica ha usato Aerdorica come un poltronificio per pagare i debiti elettorali, per sistemare amici, per creare consenso, affidandone la gestione a politici in cerca di sistemazione, ad amici dei grandi elettori e persino a veri e propri malfattori.
La politica ha coperto sempre le gestioni scellerate che si sono succedute, come del resto ha fatto per Banca Marche e i risultati ce li abbiamo sotto gli occhi, facendo finta di non vedere che la reale situazione di Aerdorica era nascosta da artifici contabili sui bilanci che hanno portato le perdite a diventare voragini e che hanno portato la Regione a coprirli con continui aumenti di capitale mentre gli altri soci si ritiravano giustamente facendo i dovuti conti.
Così la Regione ha portato la sua partecipazione in Aerdorica all'87% che non gli permette più, anche se si tratta di una società di capitali, di perdere solo i 34 milioni che ci ha buttato, ma la chiama a rispondere in solido anche dei 40 milioni di perdite accumulate.
Quindi discontinuità, mi sembra eccessivo parlare di discontinuità, dal 2008 la Regione ha speso per Aerdorica 34 milioni, in più ci sono altri 40 milioni di debiti di cui la Regione è chiamata a rispondere.
Siamo arrivati così ad oggi e i dipendenti e i fornitori non hanno la certezza di essere pagati, i voli diminuiscono, e in questo terrificante quadro economico la Giunta, con un Consiglio straordinario, quello di oggi, prima della prossima udienza del Tribunale fallimentare ci chiede di approvare una legge per dare alla società altri 20 milioni e rotti, come aumento di capitale, di cui 7, i più urgenti, dovrebbero essere anticipati immediatamente.
Da dove si prendono questi soldi? Il Presidente della I Commissione Giacinti lo ha accennato, io che sono molto più terra terra e non sono un tecnico, lo dirò volgarizzando il concetto: si prendono dagli accantonamenti che ogni anno vengono messi in un conto corrente per far fronte alla restituzione nel 2023 di 250 milioni dei Bond Raffaello, ma nel 2023 ci sarà un'altra legislatura, forse ci sarà il Movimento a governare questa Regione e quindi si scaricano su quelli che verranno le colpe di chi c'è oggi. E tutto questo in tutta coerenza con la politica del PD che dice che saranno i ragazzi di domani a non avere le pensioni perché servono a pagare i debiti di oggi.
Non c'è stata mai la volontà di fermare per tempo l'emorragia dello spreco di denaro pubblico, la voragine dei debiti si è dilatata a dismisura e la situazione si è incancrenita al punto che se Aerdorica venisse dichiarata fallita la Regione dovrebbe sborsare, come dicevo, 40 milioni perché con il suo 87% di capitale risponde solidalmente dei debiti accumulati. Se avesse avuto una percentuale minore avrebbe risposto solo dei soldi che ci aveva messo, si tratta di una società di capitali, non di una società di persone, così mi hanno insegnato i miei professori.
Questa operazione è subordinata, come ha detto il Presidente Giacinti, al consenso dell'Europa altrimenti non se ne fa nulla, ma ci sono buone speranze, ci hanno detto ieri in I Commissione, che l'Europa approvi questa operazione.
La legge viene presentata da coloro che oggi rappresentano quella parte politica responsabile del dissesto, ma che ora fanno finta di essere stati altrove, come il necessario male minore, ponendo i Consiglieri di fronte al dilemma: preferite pagare 40 milioni col fallimento di Aerdorica o 32 (20 + 12 del passivo residuo) se questa proposta viene approvata? Ovviamente è una domanda retorica e la risposta è altrettanto retorica.
Il Movimento 5 Stelle non ci sta, l’ho detto anche ai rappresentanti dei lavoratori ed ai lavoratori stessi, ad avallare la disastrosa e fallimentare politica che ha portato Aerdorica ad un punto di non ritorno e voteremo contro questa proposta di legge perché non vogliamo essere complici dello sperpero di denaro pubblico compiuto da chi è stato messo in Aerdorica dalla politica e dalla politica coperto con un silenzio colpevole. Siete voi i responsabili delle gestioni inadeguate e poco trasparenti di questi anni.
Anche lei Presidente Ceriscioli è responsabile di gestioni “volatili”, penso al trio Catraro, Del Vecchio, Massei che non ha portato alcun risultato, se non quello di trasferire nel tempo il problema, se non di liquidare i loro compensi di amministratori e assumere altro personale.
Ora con la dott.ssa Massei si è operato un drastico taglio e questo ci porta a pensare che gli sprechi del passato si siano perpetrati senza che nessuno vi ponesse rimedio, ma al taglio dei costi non fa riscontro alcun piano industriale capace di garantire quella continuità aziendale che porterebbe Aerdorica, non a prospettive di pareggio o di utile, ci rendiamo conto che una società di questo tipo ha bisogno dell'aiuto pubblico, ma a prospettive meno disastrose.
Già dal giorno successivo all'intervento dei 20 milioni e rotti i debiti, senza nessun piano industriale che abbia delle prospettive, riprenderanno a crescere e forse tra qualche anno chiederete nuovamente a noi marchigiani di ripianarli.
In un anno e mezzo della X^ legislatura nelle varie audizioni, sia in Commissione che in Aula, abbiamo sentito parlare di possibili compratori, di possibili nuove rotte, di chiacchiere che non hanno portato a nulla se non a nuove e sempre più ingenti necessità di immissione di denaro pubblico.
Noi non ci sentiamo complici della vostra irresponsabilità e della vostra manifesta incapacità, non ci stiamo a conoscere dai giornali che cosa state facendo ed essere chiamati ad avallare scelte su cui non abbiamo potuto mettere bocca.
Questa è una pagina fosca e vergognosa della politica, della politica di questa regione, della regione dove abitiamo, ed è giusto che ve ne prendiate voi soli tutta la responsabilità di fronte a quelli che vi hanno votato ed a tutti i marchigiani.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.

Piero CELANI. Grazie Presidente. Cercherò di intervenire senza enfatizzare l'intervento perché credo che sull’aeroporto e sulla sua importanza si sia detto molto, quindi voglio andare un po' più sul concreto e parlare un po’ di politica e di errori della politica.
Mi dispiace deludere il Presidente Giacinti che al termine del suo discorso salutava con entusiasmo questa legge, non mi sento assolutamente di fare applausi in questo momento, mi sento soltanto di dare un sostegno solidale ai lavoratori che stanno qui dentro, ma non sono entusiasta degli errori che sono stati fatti negli ultimi 10 anni nella conduzione politica, tecnica ed amministrativa di siffatta società, anzi sono abbastanza amareggiato, non dico triste, ma molto amareggiato per come sono andate le cose.
Noi oggi affrontiamo un Consiglio straordinario, ma di straordinario c’è soltanto la convocazione, per il resto non credo che ci sia qualcosa di straordinario, l'argomento che noi affrontiamo è di una straordinaria ordinarietà, è qualcosa che dal 2010 tutti sapevano, addetti e non addetti ai lavori, si sapevano quali erano le criticità di questa società partecipata in prevalenza dalla Regione, lo sapevano tutti, lo sapevano gli addetti ai lavori, lo sapeva la politica, lo sapevano gli amministratori, tutti coloro che dal 2010 in poi sono seduti su questi scranni ed hanno amministrato. Per cui c’è poco da essere entusiasti se oggi siamo qui a riparare a dei guai che speriamo siamo riparabili.
Indipendentemente da come oggi andrà il dibattito, indipendentemente da quale sarà il risultato finale, certamente scontato, alla fine del dibattito, alla fine della seduta non certificheremo nulla, non certificheremo né la fine di Aerdorica, né il risanamento di Aerdorica, non certificheremo il piano di sviluppo di Aerdorica che non c’è mai stato. Noi non abbiamo cominciato ad audire da adesso, abbiamo cominciato ad audire dal 2015, mi sembra, i precedenti amministratori e noi che siamo neofiti ci siamo subito resi conto e ci siamo molto preoccupati, come mai gli altri non si sono resi conto prima, visto che era talmente evidente, di quello che stava succedendo?
Cosa andiamo a certificare? Sicuramente il fallimento di una politica regionale, questo andremo a fare, certificheremo il fallimento della politica regionale su quello che doveva essere, e qui enfatizzo, un'opera strategica per lo sviluppo, strategica non è stata perché sviluppo non ne ha portato, poi vedremo un po' più a fondo ed un po’ più da vicino.
Quindi noi andremo a certificare questo fallimento, è brutto doverlo dire in quest’Aula e non possiamo dirlo con entusiasmo, Consigliere Giacinti, non possiamo salutare questa proposta con entusiasmo perché oggi questo è un de profundis della politica che doveva contare su un'opera strategica, un'opera fondamentale dal punto di vista economico, sociale e turistico per aumentare la redditività dei cittadini marchigiani, invece oggi siamo qui a prelevare fondi, forse per salvare dei posti, però andiamo a danneggiare in maniera molto forte anche altri settori dell’economia. Al di là di quello che concerne la normativa europea che conosciamo benissimo, la sappiamo tutti, perché tutti ci siamo cimentati con le norme europee, con gli aiuti di Stato, dobbiamo anche dire che esiste una normativa europea e nazionale che ci dice che è vietato, voglio essere più dolce, non è corretto che le amministrazioni pubbliche finanzino i debiti e gli squilibri delle proprie società controllate. Non è possibile, lo vieta la legge, ma vogliamo dire che non è corretto? Diciamo che non è corretto perché si turba un mercato, non è corretto, non è possibile, lo dice una legge nazionale e lo dice l’Europa, perché non si può alterare il mercato interno. Non è possibile che le pubbliche amministrazioni ripianino sempre e comunque, allora ogni cittadino che fa impresa dovrebbe venire a bussare qua da noi e dire: “Ripianatemi perché in questo momento non vado avanti, perché il mercato ha problemi di questo tipo”. Non è possibile!
Noi andiamo a fare qualcosa che non è normale, è doveroso dirlo, e qui ci metto un altro piccolo ragionamento, Presidente. La Regione ripiana, ma non ripiana sempre, alcune partecipate le considera strategiche per un territorio vasto e le ripiana, altre sono strategiche, per un territorio più piccolo e le fa fallire. Adesso non faccio nomi, però anche questo è un fatto di etica politica. O la Regione lo fa sempre o non lo fa mai, perché strategiche sono state anche alcune società nel sud delle Marche che lavoravano per lo sviluppo del territorio, aiutando le imprese e sono state fatte fallire dalla Regione o perlomeno da una società partecipata al 100% dalla Regione, Svim nome e cognome, va bene?
Torno a dire, lasciamo perdere l’entusiasmo perché questo è un momento di grande difficoltà.
Questa operazione per me è molto discutibile da un punto di vista politico, da un punto di vista etico e del normale funzionamento della politica.
Detto questo, prima di mettere sul piatto questi 21 milioni di euro di finanziamenti pubblici, credo che dovremmo approfondire un po' di più questa normativa, capire quello che è stato fatto fino adesso, cioè quello che la Giunta ha fatto da giugno/luglio del 2015, quello che poteva e doveva fare per non arrivare a questo punto, infatti di punto in bianco si fa una Giunta veloce per trattare questa legge con una convocazione straordinaria.
Queste cose, come ho detto, si sapevano già dal 2010, le sapevano tutti, chi stava qua dentro, io non c'ero, Assessore, lo posso dire, qualcuno però sapeva, non dico che i peccati dei genitori ricadono sui figli, però mi sembra che ci sia stata una continuità politica-amministrativa dal 2000 in poi, quindi non cerchiamo di fare discorsetti a vanvera, non portano da nessuna parte.
Questo provvedimento poteva essere fatto, ad esempio, a luglio o a settembre 2015, poteva essere fatto senza il balletto del finanziamento dei 3 milioni prelevati dal Psr come prestito, oppure il balletto della sostituzione degli amministratori, prima uno poi l'altro, poi l’amministratore unico, poi il nuovo consiglio. Balletti che potevano essere evitati dando immediatamente un segnale. Lo si poteva fare quando i lavoratori non ricevevano gli stipendi, la mettiamo su questo piano, ed avevano degli arretrati.
Andiamo ad analizzare questa legge che è stata scritta in modo tale che noi Consiglieri dovremmo essere trattati un po’ come degli sprovveduti, voglio un attimo disquisire sui singoli articoli.
Il primo: “Al fine di consentire l'operatività dell'Aeroporto delle Marche quale piccolo aeroporto regionale che svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo del territorio della regione”. In tutte queste carte, di cui sono stato inondato, non ho trovato un report dello sviluppo ha prodotto questo aeroporto, se non soddisfare chi lo ha amministrato, oppure gli amici degli amici. Non ho trovato un report in questo piano, ne parleremo dopo, non ho trovato un dato che dica che cosa ha prodotto questo aeroporto in termini di reddito e di Pil in questa regione.
Anzi mi sono chiesto: ma noi abbiamo un aeroporto regionale? Lo sapevano il sud ed il nord delle Marche? Quali servizi dà? Vedo che gli altri piccoli aeroporti regionali hanno delle convenzioni con il territorio, servizi, trasporti, portano passeggeri anche nell’entroterra, li prelevano, corse dirette, noi abbiamo un aeroporto regionale? Grazie all'articolo 1 di questa legge oggi scopro che abbiamo un aeroporto regionale che ha dato sviluppo al territorio, ma con i dati nessuno mi dice che tipo di sviluppo ha prodotto e quali sono i servizi dati per incentivare i passeggeri, poi ne parleremo.
Ancora sull’articolo 1: “Nelle more delle decisioni in merito alla privatizzazione”, ma perché ancora c’è qualche dubbio su questo aspetto? Ancora continuiamo a farlo gestire da Pantalone questo aeroporto? In modo tale da rimetterci ancora 2 milioni e mezzo all’anno? Poi vedremo come e perché, lo dice la carta Kpmg. Ancora: “Assicurare condizioni di equilibrio economico finanziario e il ripristino della redditività”, ma quale redditività? Questo non ha dato mai redditività, la redditività l’ha data nel momento in cui ha venduto gasolio e cherosene, quando ha venduto carburanti è stato redditizio, prima non lo è mai stato e come fa in questo modo a diventare redditivo per ripristinare condizioni economiche finanziarie? Ma l’avete letto questo piano economico? Queste slide modello Renzi? Portano male queste slide! Questo è modello ex Presidente del Consiglio. Questo è il piano industriale? Questa è una serie di slide messe insieme con una serie di dati sul cargo, sui trasporti mondiali, sui passeggeri e cose di questo tipo.
Andiamo avanti, perché non finiscono mica qui, l’esecutività, va bene, è subordinata all’approvazione di questa cosa.
Il discorso della durata del prestito, innanzitutto noi facciamo questo prestito per pagare e soddisfare i fornitori strategici. Vorremmo capire in sede di replica vostra chi sono i fornitori strategici e chi sono gli altri che non verranno pagati - piccole imprese? – e che probabilmente falliranno. No? Va bene, io me lo auguro. Vorremmo sapere quali sono i fornitori strategici e cosa significa questo discorso.
Il piano industriale sarà presentato dopo 4 mesi, come ha detto nel secondo step il Presidente Giacinti, noi vorremmo capire se non era opportuno presentarlo in questa fase. La fase di risanamento andava accoppiata con la fase di sviluppo, tant'è vero che quando abbiamo audito la dott.ssa Massei, nella prima seduta della Commissione, Presidente Zaffiri, abbiamo detto: “Bene il piano di risanamento, ma non ha alcun valore se accanto non ci mettiamo un piano di sviluppo, altrimenti che senso ha?” Uno mi potrebbe dire: “Ma la normativa europea dice questo, cioè che dopo 4 mesi …”, bene, lo dice la normativa europea, ma se noi andiamo dietro all’Europa non andiamo molto lontano, noi dobbiamo accelerare, dobbiamo prevenire, dobbiamo avere le carte in regola per far ripartire questo aeroporto.
Poi il giochetto del prestito, noi non siamo dei Consiglieri sprovveduti, tutti hanno capito, perché il comma 4 dell’articolo 2 è chiarissimo, i 7.280.000 euro sono altri fondi per ricapitalizzare. Ma chi te lo ridà il prestito entro 6 mesi? Serve per ricapitalizzare, sta scritto qui: “Il rimborso delle risorse concesse a titolo di aiuto per il salvataggio può avvenire anche mediante l’assegnazione al socio Regione Marche di azioni di nuova emissione - come lo chiamiamo questo?- in tal caso l'importo del prestito è ricompreso nell’importo assegnato ai sensi dell’articolo 3”.
Certo, è tutto, però non è un prestito, è una ricapitalizzazione, diciamolo chiaramente, non siamo degli sprovveduti, sappiamo leggere, un po' le carte le sappiamo leggere.
Chiudo per dirvi, poi successivamente tornerò su altre cose che mi sono appuntato, che per quanto riguarda il piano di risanamento non credo che si possa risanare questo aeroporto attraverso iniziative di carattere commerciale già intraprese o da intraprendere per le entrate aumentando le tariffe, le iniziative di recupero redditività della gestione dei parcheggi, la quantificazione e gli incrementi tariffari, le maggiori entrate stimate in relazione alla possibile aggiudicazione dell’elisoccorso regionale, non credo che si possa risanare soltanto con questo.
C’è uno studio di Kpmg, credo che sia una delle società di revisione più importanti d’Europa, che dice che per questi piccoli aeroporti regionali l'equilibrio si raggiunge, in questo momento storico, contestualizziamo, quando c'è un flusso di passeggeri intorno ad 1.200.000, che poi sono cifre al ribasso che dovrebbero essere aumentate laddove funziona soprattutto con i low cost, e qui noi viaggiamo prevalentemente con i low cost. Il rischio è che questo ipotetico pareggio economico e finanziario si raggiunga intorno al 1.300.000/1.400.000 passeggeri, noi partiamo da 600.000 passeggeri, allora gli altri 600.000/700.000 dove li prendiamo? Chi ce lo dice? Questa raccolta di Klide? E’ qui la nostra grande preoccupazione su questo piano di risanamento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri.

Sandro ZAFFIRI. Oggi in Aula c'è una discussione molto importante soprattutto per capire qual è la strategia di questo esecutivo per la regione Marche e per il suo futuro - per quanto mi riguarda questo è un aspetto rilevante - oppure se questo è un semplice intervento, mettendo un po' di soldi, per salvare una situazione che sta degenerando e che può diventare molto preoccupante per chi ha votato i bilanci di questa società, anche perché c'è un'azione giudiziaria in corso. Queste sono le due strade che secondo me stiamo discutendo.
Questo provvedimento è simile ad altri già fatti dalla Regione che hanno portato ad una spesa di quasi 35 milioni di euro, ma le cose non vanno bene e la maggioranza politica che sostiene l’attuale Presidente, il professor Ceriscioli, è la stessa che ha creato in questa società i 45 milioni di debito.
Questi sono i veri fatti che i marchigiani devono sapere! La politica è così, purtroppo per voi, e sulla strada che si vuole percorrere adesso c'è ancora molta nebbia.
E’ una società di servizi e non vi rendete conto, secondo me, del tipo di intervento che andate a fare, perché se vogliamo bene a questa regione bisogna fare degli interventi che creino l'aumento del Pil nel territorio. Dobbiamo portare passeggeri, come ha fatto Trapani, per esempio, che porta 1.500.000 passeggeri ed il Pil è aumentato, o come sta facendo Pescara che sta intervenendo direttamente sulle compagnie incentivandole. Non è questo il progetto! Questo progetto prevede di dare dei soldi ad una società in difficoltà, che io la conosco, se il dott. Morriale non c'è più probabilmente qualche merito ce l’ha il sottoscritto, per essere chiari. Conosco l’Aerdorica e probabilmente non è stata la maggioranza a togliere la zavorra, è stata l'opposizione a toglierla, io non facevo ancora opposizione, stavo fuori, ero un libero cittadino, ma probabilmente qualcosa di questa situazione la conoscevo. Se questo dirigente ha avuto il suo percorso anche giudiziario è perché c'erano delle cose che non andavano bene.
In questa società sono anche transitati Consiglieri di amministrazione o dirigenti che erano rappresentanti della Regione, coinvolta fin sopra la testa, al punto tale che nell'ultima operazione fatta dal Presidente chi è stato messo come amministratore di Aerdorica? La stessa persona che voleva comprare l’aeroporto! Era una bufala perché rappresentava una società, diceva russa, che non c'era!
Questo è il paradosso successo nell’ultimo periodo, ma di cosa stiamo parlando? Parliamo di salvare l’aeroporto di Falconara? Ai marchigiani interessa l’aeroporto di Falconara, prima di tutto, ma tutti sappiamo che sono state fatte operazioni economiche pesantissime sulla società Aerdorica ed alla fine questa operazione ai marchigiani va a costare più di 60 milioni. Questa è la vera cifra pagata fino ad oggi, perché è una società di servizi in cui bisogna mettere dei soldi. Un conto è mettere soldi su una società pulita, libera, che può portare ricchezza. Se si vuole portare ricchezza sul territorio si fa un'altra operazione, con la Camera di Commercio, con gli albergatori, che possa portare risorse perché nel territorio ci sono più turisti, c’è più gente con la conseguente possibilità di aumentare la redditività anche delle strutture ricettive, come già è avvenuto in questa società, perché c'è stato detto che nei periodi in cui l'aeroporto funzionava le cose andavano bene.
Secondo noi questa operazione non va nel senso giusto dei marchigiani, nell'interesse dei marchigiani, ma soprattutto nell'interesse dell’aeroporto, perché diciamo questo? Non perché siamo “tifosi” del fallimento, il Consigliere Giacinti ha parlato dei “tifosi” del fallimento dell'aeroporto, compreso il sottoscritto che l'ha fatto nascere insieme all'amico Giorgi della Fit-Cisl ed al prof. Serrini, questa è la verità dei fatti. Ma che film avete visto?
Avete creato 45 milioni di debito in questo aeroporto, questo avete fatto, questa è la verità dei fatti e adesso non sapete come venirne fuori e state creando altri problemi.
Io sostengo di azzerare ..., il Presidente sa come la penso, perché gliel'ho detto poco dopo il suo insediamento, mettere da una parte Aerdorica, costituire una nuova società, … lei dice di no? L’Enac deve spiegare al Consiglio regionale delle Marche ed al Presidente perché ha gestito e gestisce il Tito Minniti di Reggio Calabria. Perché l’Enac ha gestito il Tito Minniti in attesa del nuovo appalto? Come del resto gestisce altri aeroporti in Italia. Perché ci sono questi trattamenti? Perché dico questo? Perché con un forte incentivo sulle compagnie si potrebbe aumentare il Pil per tutto il tessuto economico e produttivo. Questa era la sfida! Ecco perché noi diciamo che non c’è un progetto, Presidente. Questo è il progetto e porta un beneficio al territorio se porta dei passeggeri, ma se noi gestiamo una cosa che è in difficoltà, perché lo dobbiamo dire: è in difficoltà … Avevate anche il rifornimento di carburanti, come ha detto il Consigliere Celani, che portava reddito, con l’arrivo del nuovo direttore è stato venduto alle compagnie petrolifere private dell'aeroporto, avete anche personale tecnico specializzato per fare queste cose, e siccome sui carburanti si guadagna, c’è reddito, l’avete lasciato a quel gruppo dirigente che governava l’Aerdorica, e quando noi, come Lega, sollevammo questo problema il Presidente, il suo predecessore, disse che la Lega faceva “sciacallaggio politico” sull’aeroporto.
Caro Spacca non è vero che facevamo “sciacallaggio politico”, avevamo capito che c’era una perdita paurosa e che c'erano dei mascalzoni all'interno dell’Aerdorica e così si è dimostrato, moltissime perdite e mascalzoni all’interno dell’Aerdorica, così si è dimostrato e c'è un processo in corso ed è stata richiesta la condanna.
Per questo motivo parlo in questi termini, noi abbiamo sollevato questo problema, e ci sta a cuore, mi rivolgo in modo particolare ai lavoratori, il problema dell’aeroporto? Certo, però bisogna decidere insieme Presidente qual è la strada! Secondo noi questa non è la strada e siamo convinti di questa cosa, perché non solo non ci sono progetti, ma non c'è un management, non ci sono le capacità professionali di collegamento con i vettori, con le compagnie aeree. Lei Assessore, che ride tanto questa mattina su questo problema così delicato, porti dentro quest’Aula, come Assessore competente, i contratti che ha sottoscritto con le compagnie aeree per volare nei Paesi dell'est. (…) Io li devo portare?
Lo so che lei materialmente non li può portare, ma può dirlo ai suoi dirigenti dell’Aerdorica, mica sono bischero fino a questo punto, ma cosa crede!
Dai dirigenti dell’Aerdorica si faccia consegnare i precontratti che hanno sottoscritto con le compagnie; ad esempio: io Ryanair atterro, ma voglio tot soldi, eccetera, questo è il problema.
Ma queste cose, è inutile che vado avanti, non ci sono, ecco perché è un progetto monco, che non dà una soluzione certa, definitiva, ad un certo numero di lavoratori, perché in questo piano, secondo quanto detto anche dall'attuale amministratore, c'è un problema occupazionale, così dicono le carte, un certo numero di lavoratori in sofferenza.
Noi vogliamo e chiediamo, perché questo è il problema, che ci sia una certezza per i lavoratori, che oggi potrebbero anche soffrire un attimo, ma che domani mattina potrebbero avere la soluzione del problema, e la soluzione del problema sta negli accordi con le compagnie aeree, se non ci sono parliamo di aria fritta, Assessore, è inutile che lei dice …, parliamo di aria fritta!
Credo che questo sia un provvedimento che ancora una volta non contiene una risposta per i marchigiani, perché non verranno pagati tutti i debiti, 13/14 milioni di euro non verranno coperti e rigenereranno, perché questo è il problema, interessi e aumento dei debiti e siccome è una società di servizi, dovremo intervenire di nuovo. Questo è il problema, invece di intervenire direttamente per incentivare le compagnie di volo, per portare i passeggeri.
Questa è la differenza che noi vediamo ed è una differenza, Presidente, sostanziosa. E' un problema di sostanza, credo che oggi non ci sia da sorridere per l’approvazione di questo atto, anzi c'è una seria preoccupazione, soprattutto per chi ha determinato questo problema. E’ ovvio che la gran parte dei Consiglieri qui presenti non l’ha determinato, ma il Partito che sostiene questa maggioranza si.
Su questa difficoltà vorremmo essere dei cattivi profeti, però, purtroppo, per quanto mi riguarda sull’Aerdorica fino ad oggi non sono riuscito ad essere un cattivo profeta.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Interverrà poi per dichiarazione di voto anche il nostro capogruppo, ma io noto uno scarto. Mi dispiace che non sia stata presa in seria considerazione la ricca ed interessante relazione del Presidente Giacinti, poi tornerò su questo, ma nonostante ciò resto convinto che l’Aula sia il luogo dove la rappresentanza di idee e interessi diversi trovano dal confronto o se volete dallo scontro di posizioni politiche, dal dialogo, dalla capacità di decidere, dallo sforzo comune di elaborazione, che deve esserci in tutti, la sintesi e la decisione nell'interesse generale.
Noi oggi decideremo nell'interesse generale e guardate chi sa decidere nell'interesse generale continuerà a governare questa regione, chi non lo fa, ne rimarrà fuori. Credo che questa sia la ragione per cui oggi la Giunta ha proposto e la Commissione ha licenziato questa proposta di legge. Può sembrare formale ma non lo è, devo dire grazie e bravo al Presidente Giacinti che ha illustrato con profondità la situazione attuale e le prospettive di questa infrastruttura.
La legalità, il rigore, la lungimiranza, ecco quello che contiene la relazione della proposta su cui siamo chiamati a votare. L'ha fatto con grande professionalità, spiegando gli aiuti, le ricapitalizzazioni, gli obiettivi, il progetto che è subordinato al consenso dell’Europa ed il piano di ristrutturazione.
Noi votiamo un atto che sta dentro questo quadro di rispetto pieno della normativa statale ed europea, ma sta dentro un progetto di rilancio di questa infrastruttura.
Anche sui soldi, io sono abituato ad ascoltare tutti, il Consigliere Fabbri lo ascolto in modo particolare, ricordo che la volta scorsa, quando parlavamo della Sassoferrato-Pergola, ha detto: “Qui stiamo parlando di un decimo del costo di un chilometro della terza corsia dell'autostrada”, io non faccio stime, ma mi fido delle sue, quindi oggi stiamo parlando grosso modo di 1,2 chilometri della terza corsia dell'autostrada, questo credo che sia, però lo stiamo affrontando dentro una prospettiva che è strategica per la nostra regione, ma soprattutto dentro quell’intermodalità che è altrettanto strategica.
Siamo convinti che, e non lo dico perché voglio fare della retorica, l'aeroporto sia un'infrastruttura importantissima, io so che molti di voi, come il Consigliere Zaffiri, la considerano una infrastruttura fondamentale, ma credo anche che debba essere uno strumento di servizio nell'interesse generale delle Marche, anzi noi vogliamo inquadrarla in una logica di servizio universale, perché l’utilizzo dell’aereo non deve essere un appannaggio esclusivo delle élite, quindi il problema non è se un cittadino di Ascoli prende l'aereo a Falconara o a Pescara, Consigliere Celani, ma è la possibilità di dare l'opportunità a tutti i cittadini di utilizzarlo, di volare nei cieli europei, di fare in modo che dal mondo, queste sono le opportunità, si possa arrivare nelle Marche, perché serve per il turismo, per l'economia, per la civiltà di una regione.
Se siamo d'accordo su questo facciamo degli atti seri, responsabili, pesanti oppure chiudiamo e una volta chiuso non si vola, non si parte nemmeno. Ecco come stanno le cose! Le parole contano poco e noi dal punto di vista politico potremmo anche dire: “il Presidente Ceriscioli e la maggioranza sono stati eletti in una lista in contrapposizione al Presidente Spacca”, ma noi non siamo abituati a dire queste cose, non ci interessano, non è questo il nostro obiettivo politico, il nostro dato politico è quello di dare risposte ai bisogni della comunità, non entrare su queste cose, quindi sono certo che il Consigliere Celani, che conosco come persona responsabile, seria, in maggioranza avrebbe sostenuto questo atto, non voglio essere il suo esegeta, e sono convinto che nella sua cultura di governo sa che questo atto è giusto e necessario.
Il problema dei “tifosi”, a cui ha fatto riferimento il Consigliere Giacinti prima, non sta nel dire vogliamo chiuderlo, sta nel dire facciamo questi atti oppure non c'è alternativa.
Noi non vogliamo soltanto garantire le pensioni, vogliamo garantire anche i salari e se si chiude i salari non ci sono più, non soltanto per l'occupazione diretta, ma anche per quella indiretta, anche questi sono dati di fatto.
Noi siamo dentro una rete europea, dentro la diramazione del corridoio Helsinki-La Valletta, non siamo in quello Adriatico, ma siamo nell'altro, importante, strategico e siamo dentro quella rete perché c'è la ferrovia, perché c'è il porto di Ancona, perché c'è l'aeroporto.
Il Presidente ha fatto un altro atto coraggioso, quello di dare la stessa direzione all'aeroporto ed all'interporto, anche qui, guardate, sul cargo, il Consigliere Zaffiri lo sa benissimo, e su tutta la fascia adriatica questo è l'aeroporto che ha maggiori possibilità, certo, dobbiamo svilupparlo e potenziarlo, ma questo è un atto indispensabile per farlo.
La consapevolezza è che le infrastrutture muovono ricchezza, hanno un impatto positivo sulla crescita economica, migliorano gli scambi commerciali, l'accessibilità geografica, la mobilità delle persone, fuori e dentro le Marche, queste sono infrastrutture strategiche, che puntano alla modernizzazione del paese.
Oggi torniamo qui con questo atto importante proprio perché non abbiamo preoccupazioni di carattere politico, un altro atto importante l'abbiamo fatto in quest'Aula il 21 febbraio 2017 con l'istituzione di una Commissione d'inchiesta e l'abbiamo votato convinti perché non abbiamo nulla da nascondere. C'è un'indagine della magistratura in corso, è stato ricordato, ci sono già stati dei pronunciamenti, ma con la Commissione d'inchiesta non vogliamo sostituirci alla magistratura, che deve fare e fa fino in fondo il suo percorso, ma, l’abbiamo scritto chiaramente, demandare alla Commissione la verifica dell'efficienza, dell'efficacia, dell’economicità, delle capacità manageriali delle gestioni succedutesi nella conduzione dell’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara Marittima e la presentazione di proposte per il rilancio strategico della società.
Questo è il luogo in cui si decide, a mio avviso, per il bene comune, ripeto alcune cose che ho già detto anche al termine delle prime riunioni della Commissione: da un lato costruire un'importante operazione di trasparenza e verità, e dall'altro, e qui stiamo anticipando i tempi con questi atti, costruire in sinergia con il Presidente della Giunta regionale, con la Giunta regionale, con il Consiglio regionale le condizioni per far uscire questo scalo dalla crisi restituendogli quel ruolo di infrastruttura strategica per l'economia marchigiana.
Nella proposta di legge giustamente si parla di discontinuità con la pregressa gestione tecnica, scritto in modo chiaro, e che l'attuale direzione ha intrapreso una intensa azione diretta alla ristrutturazione finanziaria e al risanamento della società. Alcuni giorni fa ci sono state delle dichiarazioni, del Presidente Zaffiri ed una mia, perché nella gestione democratica della Commissione d'inchiesta ci sono i pronunciamenti di tutti i Commissari ed ovviamente c'è quello del Presidente, io ho parlato della fase del rigore, della trasparenza, della capacità, dico anche del coraggio della dott.ssa Massei, che svolge il proprio ruolo attraverso un duro lavoro per costruire un piano industriale e di risanamento, condizione essenziale per far vivere e per restituire valore strategico allo scalo marchigiano.
Come ha detto giustamente il Presidente Giacinti nella sua relazione di maggioranza, interverrà poi il nostro capogruppo Busilacchi, non so chi altro a nome della Giunta, quindi non voglio aggiungere di più, dico solo che questi atti hanno non soltanto un valore profondo per chi vuole che la politica sia quel luogo in cui si decide per il bene comune, non solo per chi vuole che si agisca sempre nell'interesse generale, ma hanno anche valore etico perché sarebbe stato comodo per il Presidente Ceriscioli fare la “fuga”, mentre si sono dimostrate responsabilità, cultura di governo, azione forte e determinata per far sì che questo aeroporto non solo venga rilanciato ma che svolga quel ruolo, Consigliere Celani, e su questo vedremo di lavorarci insieme come Aula, perché sia l'aeroporto di tutte le Marche, al servizio dei marchigiani, al servizio di tutti coloro che dal mondo vogliono venire nelle Marche. Le Marche hanno molti motivi per essere visitate non soltanto dal punto di vista turistico, ma le nostre relazioni industriali con le nostre produzioni di qualità fanno sì che ci siano relazioni di carattere mondiale. Grazie.

PRESIENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Cari colleghi, dopo l’intervento di uno jesino, che può raggiungere l’aeroporto in bicicletta, quello di un recanatese che impiega più tempo per arrivare all’aeroporto, fare il ceck in, imbarcarsi che raggiungere Monaco di Baviera, cito Monaco perché ho lì mio figlio ed è uno dei voli forse più frequentati.
L’abbiamo detto tante volte, questa regione non è una regione compatta, l'aeroporto pur essendo in un punto centrale soffre di questa nostra dispersione sul territorio, dietro all’aeroporto non abbiamo grandi città.
Tutte analisi già fatte, ripetute, qui il punto è un altro, invito tutti a risentire l’intervento del Consigliere Maggi, e con le parole che dirò non voglio sconfinare perché non voglio suscitare nessun fatto personale, ma come ha detto lui la questione è di natura politica. Non scherzo, Presidente Ceriscioli, dicendo che avendolo già sentito in Conferenza dei capigruppo adesso sono convinto, perché le argomentazioni che sono usate in termini direi quasi moralistici non possono che convincerci, la bontà è bontà, qui si è sbagliato tutto.
Il punto però, ed il Consigliere Giancarli lo ha richiamato bene, è semplicemente questo: si possono fare tutti programmi: dove vogliamo l'aeroporto, vogliamo salvare 100 posti di lavoro, i 400 dell’indotto, però chi non vota si assumerà la responsabilità della chiusura. Ecco perché dico convinciamoci tutti e facciamo una fuga. La fuga che la Giunta ha fatto, brava, è stata quella di non scappare via. Ricordo un incontro nella Conferenza dei capigruppo tra l’Assessore Casini e i sindacati, un intervento durissimo in cui l’Assessore Casini, che conoscevo poco, e per la quale nutro simpatie ragionevoli, mi è piaciuta per la sua determinazione e chiarezza in un momento in cui non era facile esserlo, perché di tutti i Capigruppo intervenuti, Presidente Ceriscioli, lei può immaginare, non ce n’era uno che diceva una parola critica, tutti a favore, quella volta eravamo tutti a favore, adesso che bisogna cacciare i soldi cominciano i distinguo.
Tutti a favore, tutti con i sindacati, però l’Assessore Casini disse: “Signori miei, qui i conti non tornano, bisogna assumersi una responsabilità riguardo alla gestione” e da quello che ho sentito, in questi ultimi giorni, questo passaggio c’è stato. Questo è un modo serio di amministrare, richiamare al senso di responsabilità chi lo può fare e il sindacato lo ha fatto in maniera seria, senza demagogie e quello che ho sentito oggi dai tre rappresentanti di Cgil Cisl Uil mi ha edificato. Dall’altra parte l’amministrazione regionale ha detto: bene, a fronte di questo intervento lasciamo perdere tutti i passaggi più o meno veri, fantasiosi, dice qualcuno, dei russi, dei kazaki, degli ucraini, di tutti quelli che avrebbero investito sul nostro aeroporto, per carità anche il minimo tentativo andava fatto, ridicolizzare queste cose, lo faccio come battuta, è da irresponsabili perché vanno fatte se è possibile farle, poi i risultati non sono tutti nelle nostre mani, quindi non ci si può neanche flagellare per questo.
Il processo c’è stato, questo voglio dire, per addivenire a qualcosa di più serio che però necessita di questo passaggio. Certo, Presidente, con l'elenco sconfinato di leggi che non siamo riusciti a finanziare quest’anno fa sangue dire 21.050.000 euro per questo, ma anche questa è una scelta, la metto anche da un punto di vista psicologico, io che sono sempre stato estremamente critico mi unirei per alcuni aspetti all’intervento del Consigliere Zaffiri, ma anche di altri che ho sentito, per dire che il dato oggi è drammatico, ma in un contesto come questo, con tutto quello che abbiamo chiuso, con tutto quello che il terremoto ci ha fatto chiudere, le nostre città chiuse, tantissime nel maceratese per questo motivo, se chiudiamo pure l’aeroporto diamo l'impressione di una regione che si sta smantellando, che si sta dissolvendo, che non ha più nulla da dire a se stessa, che non ha più coraggio, che non ha la forza di un investimento per il futuro.
Io non ce l’ho come dato ufficiale, ce l’ho come dato occasionale, visto che il Consigliere Giancarli lo ha introdotto, è un mito, non volano i ricchi, volano i nostri emigrati, vola mio figlio, vola la figlia di un caro amico Sindaco che vive a Parigi, volano i nostri ragazzi che purtroppo o per fortuna, perché in alcuni casi è anche un’occasione propizia dal punto di vista lavorativo, non lavorano nella nostra regione, neanche in Italia, ma all’estero. Quindi su questo credo che tutti i ragionamenti che vengono fatti … Tutti riteniamo che la struttura sia importantissima, tutti l’hanno detto, non c’è stato uno che non l'abbia detto, però che significa importantissimo? Importantissimo e diventa un museo, importantissimo e diventa un’area dismessa in cui far pascolare le pecore, che non siamo riusciti a sistemare in qualche altra parte nell’entroterra. A cosa serve questo aeroporto?
Qui siamo di fronte ad un passaggio delicato che il Consigliere Giacinti ha spiegato bene, quindi tutte le preoccupazioni, le responsabilità - l’Europa, i conti, si può fare, non si può fare - sono dissolte, qui non ci sono più alibi, il re è nudo, signori, è chiarissima la cosa, anzi ho ringraziato prima in forma privata e lo rifaccio pubblicamente, per la prima volta ci ho capito qualcosa, in 20 minuti di relazione sono riuscito a capire, perché ognuno affronta l'argomento, che è vastissimo, a spicchi, facendo dei flash, dei focus su alcuni argomenti che ha cuore, ma una relazione, che direi inattaccabile e neutrale, non l'avevo mai sentita in questi termini.
Garanzie tutte, nessuno può dire che queste mancano, certo che abbiamo dei problemi - vedo che ci sono ancora dei lavoratori della struttura - ne segnalo uno che è insignificante, però è il segno, Presidente, del fatto che qualcosa va fatta, per dimostrare che voglio essere non critico. Entro raramente in quell’aeroporto, zona arrivi, angolo a sinistra, l’aereo ritardava, un’ora di passeggiata ed arrivo nell’angolo in fondo a sinistra e ci trovo un bicchiere con le ragnatele intorno, segno evidente che in quell'angolo lì da alcuni giorni o settimane nessuno era andato a pulire, l’ho annusato, era un bicchiere di vino.
Sono piccole cose, ma in questo senso credo che quando parliamo di gestione, ed ho sentito parlare dei premi Nobel, parliamo di cose molto concrete, parliamo di piccole cose, creiamo una tensione, un'attenzione tale che, al di là delle grandi strategie che chiaramente spettano al proprietario, ci sia quella ferialità, quella presenza, quella attenzione e chiaramente anche le strategie industriali, ma anche cose piccole in termini di informazione.
Se vai in qualsiasi città della Germania trovi tutto pratico e semplice, è la loro capacità, se sbarchi all’aeroporto di Falconara, lo segnalo perché è una cosa stupida, ma significa che possiamo fare dalle piccole alle grandi cose, perché siamo tutti sui grandi sistemi, c'è un parcheggio lunga sosta che funziona solo con le carte di credito e quando ti accorgi che funziona solo con le carte di credito, a mezzanotte quando sei sbarcato e non hai con te la carta di credito e non sai come ritirare la macchina invochi qualcuno per il cambio dei soldi se li hai in contanti.
Sono piccole cose che abbiamo dappertutto, queste però non ci devono scoraggiare, ecco perché dico che la Giunta ha avuto coraggio, dico pure che questa mentalità non si è mai innescata, questo dovremmo dire, non le Commissioni d'inchiesta, perché sta già indagando largamente la magistratura, ma un'attenzione alla cosa pubblica con un tasso di partecipazione ben superiore alla cosa privata, cosa che non normalmente non abbiamo. E' un difetto nazionale e diciamola tutta, i sindacati hanno invocato questa volta un atteggiamento unitario da parte del Consiglio perché non ci sia il gioco delle parti. Io ho fatto delle critiche e dico che non tutto va bene, che molte cose possono essere migliorate, dico anche ottimisticamente che il dato dell'indebitamento deve essere sgonfiato e poi annullato, ma se avessimo per legge, Presidente Ceriscioli, la possibilità di mantenerci un ospedale pagando qualcosa - probabilmente non ce l'avremo mai perché le normative non ce lo consentono, - cosa ci sarebbe di scandaloso in questo? Manteniamo, lo ricordava prima opportunamente il Consigliere Giancarli, il trasporto su gomma e su treno, che è largamente deficitario, anche perché non potrebbe essere altrimenti. Noi potremo dire che ci teniamo questo lusso perché non vogliamo che i nostri cittadini marchigiani vadano a Perugia, a Pescare a Bologna a prendere l’aereo, possono prenderlo qui. Quanto ci costa? 2 milioni l’anno, l’impegno è quello, poi se possiamo migliorarlo ed abbiamo qualche colpo di fortuna che ci porta fuori da questo, meglio, altrimenti questo ce lo teniamo.
Chiudo con una piccola polemica di natura politica perché si è avuta l’impressione, da parte di alcuni colleghi della minoranza, che noi siamo una sorta di sprovveduti, una massa di ingenuotti che vanno incontro alla morte, si stanno sacrificando e buttano via 21 milioni di euro senza alcun senso di responsabilità, l'atteggiamento è quello, lo voglio stigmatizzare in modo particolare più da parte di qualcuno che di altri, e mi sono immaginato, Presidente Ceriscioli, De Gasperi e Togliatti che nel 1945 di fronte alle macerie dell’Italia si mettevano lì e dicevano: “Adesso sai che facciamo? Per 10 anni organizziamo conferenze in tutta Italia in cui diciamo quanto sono stati cattivi i fascisti”. Questo è quello che sta succedendo oggi, il vero problema non è risolvere i problemi, ma dire chi è stato cattivo, poi quando si è detto chi è stato cattivo, chi se ne frega se le cose vanno a schifio. Questo non può essere un atteggiamento politicamente accettabile e questo va rimarcato, prego la Giunta che lo faccia, lo faremo come gruppo di maggioranza, perché questo è intollerabile, non si può continuare a fare questo doppio gioco: da una parte denunciare i problemi e dall’altra avere l’assoluta incapacità di risolverli, perché qui il punto è un altro, chi in minoranza dice che non si vota questo provvedimento dovrebbe anche dire oggi che cosa si fa a fronte della necessità di domani di versare questi soldi. Questa è la concretezza della vita, il resto sono chiacchiere, è demagogia e ricerca di voti facili dietro l’ingenuità della gente, sempre alimentando lo scontento e basta. Bisogna dimostrare di saper governare, oggi alcuni gruppi di minoranza, a cominciare dal Movimento 5 Stelle, hanno dimostrato per l’ennesima volta di non essere capaci di governare.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Innanzitutto non voglio fare strumentalizzazione politica, l’ho detto anche nella riunione dei capigruppo alla presenza dei sindacati e dei lavoratori.
Con questa proposta 133 cosa facciamo? L'ha già detto il Presidente della Commissione Giacinti, questa proposta prevede uno stanziamento di 7.280.000 euro sotto forma di prestito da utilizzare per il pagamento dei fornitori strategici e degli istituti di credito.
La durata del prestito non può superare i 6 mesi, Aerdorica dovrà presentare alla Regione entro 4 mesi dalla data di autorizzazione un piano di ristrutturazione, una volta presentato e approvato il piano sarà concesso l'aiuto attraverso la ricapitalizzazione, per un massimo di 20 milioni di euro, comprensivo dell'importo già erogato come prestito ed un ulteriore contributo di 1.050.000 euro. Si tratta di un intervento che, così come è stato detto, agisce in maniera robusta.
Oggi dobbiamo essere seri e dire che andiamo a certificare il fallimento di una infrastruttura che era strategica per l'economia marchigiana, la società Aerdorica è sull'orlo del fallimento e ha prodotto debiti dal 2008 ad oggi.
Noi, e parlo di maggioranza e di minoranza, questa situazione l’abbiamo trovata, abbiamo trovato Aerdorica ed abbiamo trovato Banca Marche, che ha creato non pochi problemi all’economia marchigiana.
La società Aerdorica questi problemi, questi debiti, ha iniziato ad averli dal 2008, quando a livello mondiale ci siamo trovati in una grave crisi economica e finanziaria. Quella che doveva essere il volano per la nostra economia è stata fino ad oggi un fardello per questa Regione. Non solo noi della minoranza abbiamo trovato questa situazione drammatica, anche la maggioranza l’ha trovata, però, Presidente, così come l'ha detto chi mi ha preceduto, la certificazione del fallimento di questa importante infrastruttura è anche la certificazione del fallimento di una certa politica.
Perché dico questo? Dal 2008 ad oggi si sono accumulati tantissimi debiti, mi chiedo: nessuno se ne era accorto? Oggi, e partiamo da 2015, la situazione è drammatica, dobbiamo prendere una decisione, io ne ho parlato un anno fa con il Presidente Giacinti e gli avevo chiesto: “Ma un'azienda privata di fronte a questa situazione debitoria e con le perdite che si sono accumulate negli anni che cosa avrebbe fatto? Avrebbe fallito!” Ma il problema è un altro, qui ci sono i lavoratori e abbiamo ascoltato stamattina i sindacati, purtroppo, con l'armonizzazione nel bilancio di liquidazione, le perdite vanno sommate e la Regione ha l'80% in questa società e quindi ne risponde.
Che cosa bisogna fare? Bisogna prendere una decisione, voi avete preso questa decisione, ed io non è che non la condivido, però un anno fa, quando in Aula è stata approvata la variazione di bilancio, l'avevo detto e l'avevano detto anche i Revisori dei conti. Che cosa avevano detto parlando di Aerdorica? Avevamo fatto una variazione di bilancio per aumentare il capitale sociale, che era stato sottoscritto e non versato nell’anno 2013 ed era stato detto, cosa che io contesto, che bisognava fare in fretta. Il Collegio precisava: “Non ricorre il divieto di effettuare aumenti di capitale sociale in società partecipate se queste hanno conseguito perdite per tre esercizi consecutivi, per sostenere il sistema della mobilità aerea concessa alla valorizzazione della vocazione turistica e del più generale sviluppo economico regionale”. Il Collegio consigliava - già un anno fa – di “convalidare attraverso il Meo test, la sostenibilità normativa e finanziaria di un sostegno pubblico all'aeroporto coerentemente con le linee guida dell'Unione europea, attraverso l'approvazione di una legge pluriennale che stabilisca puntualmente le condizioni di sostegno finanziario alla società Aerdorica, una volta elaborato un piano industriale sostenibile nel lungo periodo”.
Noi oggi andiamo a risanare una società, perfetto, ma non ci dobbiamo fermare soltanto al risanamento, bisogna guardare al futuro, questa società non può creare più debiti e qual è la paura della minoranza? Noi oggi risaniamo questa società, ma il problema è che cosa accadrà in futuro? Continuerà a produrre debiti e quindi perdite? Noi dobbiamo guardare subito alla prospettiva a livello commerciale perché i 1.200.000 passeggeri rispetto ai 600.000 che ha oggi sono tantissimi, sono il doppio, bisogna pensare subito ad un piano commerciale per far sì che questa società sia veramente un volano per la nostra economia.
E’ questa la paura della minoranza, non è il fatto che noi siamo in minoranza e quindi diciamo no. Noi diciamo si al risanamento di Aerdorica, ma il problema è per il futuro. In 10 anni questa società ha prodotto solo perdite, è vero, non c’eravamo noi, non c’era questa maggioranza, ma come ha fatto una certa parte politica a non accorgersi che questa società produceva perdite e debiti?
Oggi purtroppo siamo in una situazione di emergenza e allora che fare? Questa società va risanata, ma il problema è il futuro e lo dico anche per i lavoratori, perché non dobbiamo fermarci ad oggi, dobbiamo guardare al futuro sia per la nostra economia, che per i lavoratori.
Nel primo intervento un sindacato ha detto che il rilancio di Aerdorica è importante per il nostro territorio e per i lavoratori, salvare l’aeroporto è interesse di tutti. E chi non lo crede? Investire in infrastrutture e far ripartire l'economia si, ma non creare debiti in futuro, è questa la nostra paura.
E’ cambiato il passo, bene, ma la titubanza nostra rimane comunque.
Inoltre le risorse vengono rinvenute attraverso tecniche di bilancio, secondo me, non corrette, e l’attuale proposta di legge non è, a parer mio, votabile per questioni di ordine tecnico e per il seguente motivo: è necessario il parere dei revisori in quanto costituisce di fatto una variazione al bilancio di previsione 2017/2019, e prevede un aumento di entrata di 7.280.000 euro per effetto della restituzione dell'aiuto di salvataggio di pari importo che con la proposta di legge si concede. E' necessario verificare che con le variazioni di bilancio proposte si mantengano gli equilibri di bilancio, gli importi destinati di fatto alla ricapitalizzazione costituiscono una spesa di investimento e non una spesa corrente.
Lo stesso articolo 5 bis della Commissione dispone: “modifiche alla legge di previsione di bilancio”, allora per me ci vuole il parere dei revisori, inoltre quel contributo di 1.050.000 lo avete previsto riducendo la spesa corrente, riducendo la spesa per il rimborso dei mutui, dei prestiti e la spesa per interessi. Secondo me questa è una cosa nuova perché si riducono di 1 milione di euro il rimborso delle rate del mutuo e di 50.000 euro gli interessi.
Occorre capire perché. Quando si approva il bilancio di previsione le quote di rimborso dei prestiti e le quote di interessi sono ben determinate, non è un valore approssimativo, è un valore molto preciso, questo significa che era sbagliata la previsione di rimborso dei prestiti e dei mutui, oppure oggi prevedete di accendere meno mutui, quindi di rimborsare di meno. Questo avrebbe dovuto comportare una variazione delle entrate per minori mutui. Secondo me c’è bisogno del parere dei revisori e le risorse vengono rinvenute, lo ripeto, con tecniche di bilancio non corrette.
Concludo augurandomi che in futuro, se verrà approvata la proposta di legge n. 133 per salvare Aerdorica, questa importante infrastruttura per la nostra regione, vogliate pensare non all'immediato, quale sia il piano, per far sì che questa società non accumuli debiti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Micucci.

Francesco MICUCCI. Grazie Presidente. Brevemente, perché gli interventi dei Consiglieri Giacinti e Giancarli e non ultimo del Consigliere Marconi hanno ben spiegato la situazione tecnica, però mi piace fare alcune sottolineature.
Si è parlato criticamente da parte dell'opposizione di mancanza di discontinuità rispetto al passato, credo che il discorso vada separato in due filoni, primo, capire le responsabilità del passato e quando si affrontano vicende di questo tipo, come Aerdorica, non ci sono partiti politici, ma ci sono amministratori.
Su questo come maggioranza abbiamo dato l'assenso all'istituzione di una Commissione d'inchiesta che sta facendo il suo lavoro parallelamente a quello della magistratura, quindi non ne dobbiamo discutere qui dentro. A breve credo che ci saranno le risultanze per capire se gli amministratori del passato hanno agito in maniera corretta o no.
Poi c’è il problema di come affrontare il futuro. Tutti a parole avete detto che siete preoccupati per il futuro, francamente mi sembra una posizione pilatesca quella di dire: “Noi non vogliamo entrare in questa cosa”, adesso non so come voterete, ma ad intuito credo che molti voteranno contro o comunque non favorevolmente a questo atto. Credo che questa sia una posizione pilatesca perché bisogna avere, conseguentemente a questo, il coraggio di dire che l'aeroporto di Falconara, di Ancona, dovrà chiudere perché al momento non c'è una terza via.
E’ chiaro che quella di Aerdorica è una situazione in difficoltà, che ha visto una gestione probabilmente non virtuosa, usiamo questo francesismo, però bisogna capire se parliamo di un malato terminale, allora è chiaro che stiamo buttando i soldi dalla finestra, potevamo prendere i 20 milioni di euro dividerli per 400/500 tra dipendenti e persone dell’indotto ed avevamo fatto tutti felici, probabilmente sarebbero stati investiti meglio, oppure stiamo parlando di una situazione chiaramente critica, ma che ha una prospettiva di futuro, e personalmente non penso che occorra e sia indispensabile un amministratore che ci dica che l'aeroporto è strategico per le Marche. Possiamo arrivare da soli a capire che quella è una situazione strategica da un punto di vista commerciale, da un punto di vista della cittadinanza, da un punto di vista turistico.
In campagna elettorale con il Presidente questo aspetto l'abbiamo ribadito più volte, quindi se parliamo di una situazione critica è chiaro che vanno date delle soluzioni, non ci si può nascondere dietro un dito e dire: “Questa cosa non ci interessa, state facendo un'operazione poco chiara”, perché se vogliamo tentare di risollevare questa situazione è chiaro che quest'operazione oggi è indispensabile, facendo chiarezza su eventuali responsabilità del passato.
Sul fatto che sia un'operazione strategica, io non so voi, ma qualche avvoltoio che sta girando intorno l'aeroporto di Falconara e che auspicherebbe un fallimento ..., se lo so io che sono l'ultimo dei Consiglieri penso che chi ha qualche altro ruolo qui dentro lo possa sapere.
O si ha la chiarezza di dire queste cose, di dire che “l’aeroporto deve fallire” ed allora faremo un favore a chi lo vorrà acquistare, invece faremo un danno ai lavoratori ed agli operatori, oppure bisogna essere conseguenti e prendersi la responsabilità di votare questo atto.
Come maggioranza credo che sia giusta, ben venga l'operazione che ha messo in piedi la Giunta e che il Consiglio mi auguro approverà, questa operazione di risanamento per guardare al futuro.
Mi sembra che l'amministratore abbia dato non dico delle garanzie, perché in una situazione del genere non è semplice dare garanzie di certezza, ma mi sembra che il lavoro che sta svolgendo sta guardando al futuro, alcuni contratti firmati, alcune operazioni mi sembra che vadano in questo senso.
Poi probabilmente il Presidente della Commissione lo spiegherà meglio, se ho capito male, però i 7 milioni non sono un di più, sono una parte dei 20 milioni, quindi se dobbiamo fare una critica almeno diamo l’informazione corretta. E’ chiaro che tutti auspichiamo che i 7 milioni vengano rimborsati, ma laddove questo non fosse andranno a far parte di quei 20 milioni di aumento di capitale sociale, quindi anche questo credo che vada chiarito, ferme restando le eventuali responsabilità del passato che questa amministrazione (Giunta e Consiglio) ha già deciso di voler affrontare. Questa amministrazione non si nasconde ed in questo credo che ci sia la discontinuità che veniva chiesta, quindi, verificando questo, una soluzione deve essere data e se una soluzione deve essere data fa bene questa maggioranza prendere su di sé questa responsabilità e a votare questo atto oggi. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Renato Claudio Minardi

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Un breve intervento per chiarire, tutti dicono di non voler enfatizzare il loro intervento, ma spesso sono costretto a reintervenire per far sì che la verità non correttamente riportata alimenti l'enfasi e quel popolo di “ultrà”, non sono il Consigliere Zaffiri, e il Consigliere Maggi, quel popolo di tifosi, come l’ho definito, che fa tifo per il fallimento di Aerdorica e per poter dare addosso alla Regione, alla sua Giunta e alle decisioni prese.
Per ordine, al Consigliere Maggi una precisazione sulla ristrutturazione del debito, sul quale si è agito con un escamotage, un artifizio contabile che ha allungato il debito, stile anni ‘80, prima Repubblica, diciamo così. Non è corretto dire in questa maniera, le risorse non possono provenire dalla ristrutturazione che di per sé, per essere operata, deve portare un vantaggio, altrimenti non è possibile effettuarla. Le risorse derivanti dalla ristrutturazione del debito non entrano in gioco ai fini del saldo della finanza pubblica, cioè i primi cinque titoli delle entrate e i primi tre titoli della spesa non contengono il miglioramento di questo saldo che proviene dalla ristrutturazione del debito, perché va scritto nel titolo IV, è questa la motivazione per cui si reso necessario eliminare quel fondo di 35 milioni che invece sta nel titolo II e gioca un ruolo importante al fine dell’equilibrio di bilancio.
Chiaramente queste risorse andrebbero anche in eccedenza, perché se non vado errato la ristrutturazione del debito comporta un miglioramento di oltre 43 milioni, così ci ha detto la dott.ssa Moretti in Commissione, purtroppo questi 43 milioni che sono ben maggiori di 21.050.000 non possono entrare in gioco.
Ecco la necessità di toccare quella posta, che addirittura è superiore perché è di 35 milioni, come autorizzazione alla contrazione di mutui, ecco il motivo per cui è giusto definire la fonte di finanziamento che rende possibile questa operazione correttamente.
I 7.280.000 euro, Consigliere Celani, è chiaro che sono un’opzione per poterli considerare prestito se tali restano, o un eventuale aumento di capitale, dico sempre eventuale, perché è sottoposto al vaglio della Commissione europea. In un secondo momento se saranno i 20 milioni, ai 7.280.000 si aggiungeranno la differenza dei 20 milioni, stesso discorso, è stato detto, lo ha ripetuto anche il Consigliere Micucci poc’anzi.
Devo rispondere, anche se non ho capito perfettamente, alle doglianze della Consigliera Marcozzi. Secondo me la ristrutturazione del debito comporta una variazione ben più grande anche sotto il profilo degli interessi, immagino che per semplificare sia stata considerata nell'ordine dei 50.000, 1 milione e 50 come autoriduzione di spesa, della missione 50 per fare il paio con 1 milione e 50.
Nello specifico dell'operazione, oppure in fase di assestamento, guardo l'Assessore, sicuramente troveremo i dati più precisi dell'operazione della ristrutturazione del debito, oggi è solo indicativo, giusto per fare un totale da un lato, come sapete bene, e un totale dall'altro che sono equiparabili al pari dei 7.280.000. C'è la voce di 20 milioni e di 1,50 milioni che viene sdoppiata fra 1 milione e 50 mila, come due componenti, ma questo non vuol dire che non ci sia un'operazione da cui provenga questo importo, anzi sono ben sicuro che nella ristrutturazione del debito gli importi saranno ben diversi.
Questo è quello che possiamo utilizzare nella fattispecie concreta, perché le altre voci vanno a influenzare altri capitoli di spesa che non sono contemplati dal legislatore ai fini del saldo di finanza pubblica.
Questa è la motivazione, altrimenti ci sarebbe ben donde con un miglioramento dei 42 milioni della ristrutturazione totale del debito.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Casini.

Anna CASINI. Innanzitutto ringrazio il Consigliere Giacinti per la chiarezza ed anche per la seconda spiegazione perché mi pare che da molti interventi l'operazione che ci avviamo a fare non sia stata molto compresa.
Quando il Presidente Ceriscioli nel 2015 mi assegnò la delega, io avrei voluto un aeroporto in buona salute, avrei voluto un aeroporto senza tutti i debiti che c'erano e che erano nascosti nel bilancio, come sapete alcuni debiti sono stati scoperti dopo, perché inizialmente, perlomeno nel 2014, i giornali riportavano che Aerdorica era stata risanata completamente, quindi pensavo di aver avuto come delega un aeroporto che era in buona salute.
Sapevo che in quel momento era in piedi una procedura, che certamente non avevo messo in piedi io, né tantomeno questa Giunta, e si stavano aprendo le buste perché c'erano delle società che volevano acquistare l'aeroporto, e una procedura, si è scoperto poi, poco prima di Natale, sbagliata, tanto è vero che Enac ci ha detto che non si poteva andare avanti, quindi non è che non ci fossero compratori o che non ci fosse l’interesse, ma la procedura era sbagliata.
Quando è stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione e quando poi è stata nominata Federica Massei, ma soprattutto quand'è stato nominato il nuovo Cda, si è fatta un'operazione verità e mi dispiace che non si sia notato quello che invece gli altri Consiglieri, Micucci in particolare, hanno sottolineato, cioè la discontinuità. C'è stata una grande discontinuità. Innanzitutto abbiamo cominciato a parlare di Aerdorica in molte sedi, la discontinuità c'è stata perché si voluto guardare il bilancio e si è voluta guardare la realtà anche in maniera un po' dura, come diceva il Consigliere Marconi, e forse nei confronti dei sindacati anche poco piacevole, perché non li ho certo accarezzati dicendo che la situazione era drammatica rispetto a quella che veniva raccontata prima.
Si è fatta un'operazione di verità anche rispetto ad altri temi su cui altri enti hanno il compito di indagare e stanno indagando.
L’opposizione ci dice: “Non siete stati voi a creare questo problema, pensiamo tutti che l’aeroporto sia strategico - ricordo che abbiamo anche l'Autorità portuale che l'opposizione diceva sarebbe andata finire a Ravenna, invece l'abbiamo noi ad Ancona e abbiamo anche inglobato Pescara e Ortona, questo ogni volta lo voglio ricordare - vogliamo guardare al presente immediato ed al futuro, però non votiamo”. Ma quale futuro ci può essere? La baggianata della nuova società? La baggianata della nuova società che non esiste come procedura, poi chi meglio di me lo sa lo spiegherà, l'Assessore Cesetti o il Presidente Ceriscioli. Vogliamo continuare ancora ad utilizzare momenti così drammatici …, prima qualcuno è intervenuto e ha detto: “Perché la Regione deve …”, la Regione, signori, siamo noi, la Regione Marche è tutto questo Consiglio, non ci dovrebbe essere una Regione che si prende la responsabilità e una Regione che sta a guardare con la puzza sotto il naso, a volte essendo pure, diciamo, vicina a chi il problema l’ha creato.
Oggi ci troviamo con un'infrastruttura strategica per il territorio e tutti avete detto, parlo dell'opposizione, dei passeggeri, ma tutta la parte dei cargo? Ne vogliamo parlare? Siamo il primo aeroporto dell'Adriatico che trasporta merci. Quelle merci a chi servono? Alla Giunta o alle imprese, alle aziende che sono nel territorio?
E' chiaro che stando dall'altra parte il vostro voto non è determinante, il mio sì e sinceramente voterò, ma se fossi dall’altra parte ne direi tante di cose, però dietro a quei cargo e dietro a quelle merci ci sono attività produttive, quindi non è soltanto il volo aereo del passeggero, il problema riguarda anche l'indotto, riguarda il commercio, riguarda l'industria, oltre il fatto dei costi che prima qualcuno giustamente ha accennato e lo ringrazio.
Consigliere Giancarli, parliamo di costi. Se pensiamo al trasporto su gomma i costi sono visibili e se pensiamo che abbiamo più della metà della nostra Regione distrutta, come solo dopo la seconda guerra mondiale per i danni che abbiamo, ci manca solo che ci prendiamo la responsabilità di chiudere un'infrastruttura importante come l'aeroporto, perché se noi stasera dessimo retta a voi dovremmo votare contro e farla fallire, farla fallire per principio, perché qualcuno dietro di noi … Consigliere Celani nel 2010/2015 non c'eravamo noi, c'era qualcuno che lei conosce e che poteva metterci le mani, mi scusi io le voglio bene però …, se lei mi dice le date, le dico che a quei tempi probabilmente ero una sua dipendente in Provincia e lei era il mio Presidente, quindi da cencia di funzionario non potevo incidere minimamente sulle problematiche.
Però non parlo di lei, qualcuno di voi si lava le mani, fa come Ponzio Pilato e dice: “Io non la voto perché prima si è sbagliato” e allora? Noi ci assumiamo la responsabilità di metterci questi 21 milioni di euro, che sono importantissimi e che non sono pochi, perché riteniamo che in un momento così difficile sia prioritario salvare le infrastrutture. I romani costruivano le strade come prima cosa, gli acquedotti e le fognature, perché non avevano gli aerei, oggi dovremmo costruire oltre alle strade anche gli aeroporti e, ripeto, non soltanto per i passeggeri, ma per le merci.
La leggenda metropolitana di vendere l'aeroporto, non è una leggenda metropolitana, ma credo che anche una qualunque massaia capirebbe che un aeroporto che è in stato di fallimento, un aeroporto che sta risanandosi grazie all'aiuto della Regione …, chi dovrebbe aiutare un'infrastruttura così strategica a salvarsi se non la Regione?
Ci sono poi, stanno già facendo, le varie magistrature contabili e verificheranno chi ha creato i problemi, e guardate che lì i problemi hanno nome e cognome, non ci si potrà nascondere dietro: io c'ero, non c'ero, lì avranno nome e cognome, perché come sapete la Finanza praticamente è lì ogni giorno, ogni giorno in tribunale.
Prima mi ha fatto ridere il Consigliere Zaffiri quando ha parlato di temi tipo: “Potevamo vendere il carburante”, per carità di Dio, penso che dovremmo avere una visione un po’ più ampia, per esempio pensare che il nostro aeroporto dovrebbe avere un approccio diverso nei confronti dei passeggeri, parlo della parte passeggeri, dovremmo essere un aeroporto che riceve, non un aeroporto dal quale si parte, perché l’interesse delle Marche è quello di ricevere, parlo appunto dei viaggiatori.
Stasera tutti o quasi tutti siete stati tentati di buttare la questione in politica, io non credo che, come per il terremoto, ci sia una componente politica, o che qualcuno, come voi farete, si possa assumere la responsabilità di votare contro. Votare contro il risanamento ed il salvataggio dell’Aerdorica significa affossarla completamente e chiuderla, chiudere l’Aerdorica e chiudere l’aeroporto, chiudere entrambe le cose significa la morte totale della nostra economia.
Credo che il futuro ci sarà perché c'è il coraggio di questa maggioranza di prendere una decisione che è l'unica in questo momento che si possa prendere, quella di dare aiuto ad un'infrastruttura che è strategica per la nostra economia.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Intervengo innanzitutto per rispondere e quindi fugare eventuali dubbi circa la posticipazione di questo onere in capo ai posteri, non è vero, è vero il contrario, Consigliere Maggi, è vero esattamente il contrario.
La copertura di questi 21 milioni è individuata perché già stanziata nel bilancio 2017/2019 e nell'annualità 2017 per l'accantonamento finalizzato ad alimentare il fondo di ammortamento del Bramante Bond. Tale somma si è resa disponibile, quindi lo stanziamento non deve essere più impegnato, perché a seguito di un'operazione di riacquisto del prestito obbligazionario di euro 100 milioni, effettuata nel dicembre 2016, è venuta meno la necessità di effettuare nel 2017 l'accantonamento del fondo di ammortamento di 21 milioni, per cui queste risorse sono immediatamente disponibili.
E’ quella ristrutturazione del debito, Consigliere Maggi, rispetto alla quale io le chiesi, come Assessore al bilancio, discrezione perché stavamo facendo un'operazione molto importante anche sul piano nazionale ed eravamo regione capofila, anzi con l'occasione la voglio ringraziare per aver mantenuto la parola circa la discrezione perché eventuali polemiche avrebbero potuto danneggiare l'operazione stessa che invece si è conclusa positivamente e brillantemente per la Regione Marche.
C’è di più, perché l'ammontare complessivo del minore accantonamento, Consigliere Maggi mi rivolgo a lei perché è lei che ha posto il tema, fondo di ammortamento derivante dal Bramante Bond, dati acquisto obbligazionario, non è di 21 milioni, ma esattamente di 43 milioni, di cui 21 milioni a valere sul 2016, 21 milioni su 2017 e questi vanno a coprire questa legge, e 1 milione nel 2018.
C'è di più, a questo minore accantonamento va aggiunto un minore accantonamento di ulteriori 15.400.000 euro derivante da analoga operazione di riacquisto avvenuta nel 2015, che noi abbiamo destinato a copertura dei perenti e siamo passati da una copertura minima prevista del 70%, ad una copertura del 79,87%, operazione questa validata dalla Corte dei Conti nell'ambito della parificazione del rendiconto 2015.
Questo è un dato oggettivo che ho voluto declinare in questo Consiglio, questo è quello che è avvenuto e come si dice non può essere revocato un dubbio perché tra l’altro è stato validato. Quindi oggi copriamo questa somma, certamente non la posticipiamo.
Certo, avendo la responsabilità del bilancio è evidente che sono consapevole che questi 21 milioni erano a disposizione, è ovvio che lo sapessi, come si suol dire, però si è posto il problema dinanzi alla questione Aerdorica della scelta, e questo è il tema della politica e di chi si assume la responsabilità.
In Aerdorica, come ho avuto modo di dire nelle audizioni alla Corte dei Conti, nelle audizioni che precedono la parificazione del rendiconto, sono successe negli anni, si dice dal 2008, forse anche prima, cose inenarrabili nella sordità e nella cecità generale, inenarrabili, fino a quando siamo arrivati noi, fino a quando è arrivato questo esecutivo regionale, questa è la verità, e la magistratura sta attenzionando, e se mi è consentito anche con un certo ritardo, quello che è avvenuto in Aerdorica, attenziona le operazioni fino a quando siamo arrivati noi, perché noi abbiamo segnato una discontinuità. Lo ha fatto innanzitutto il Presidente nel nominare un nuovo management, l’ha fatto da subito e c'è stata immediatamente quella discontinuità anche nelle operazioni, una discontinuità. Ripeto, cose inenarrabili tra le quali cito anche la bocciatura del piano di privatizzazione.
Questa discontinuità tra l'altro è stata sottolineata in positivo dalla stessa Corte dei Conti nel recente giudizio di parificazione, basta leggere le relazioni, discontinuità da parte dell'amministratore Massei.
Per quanto riguarda Aerdorica, noi ci siamo trovati una situazione drammatica, senza questo provvedimento quale sarebbe la conseguenza? Se oggi votassimo contro questo provvedimento, quale sarebbe la conseguenza? L'interruzione di un importante strategico servizio per lo sviluppo economico e sociale del territorio marchigiano e non solo questo, perché l'aeroporto e il porto sono per me, ma non solo per me, le porte d’ingresso di questa regione.
E’ evidente che c'è qualcuno che vorrebbe chiudere queste porte d'ingresso, che ha interesse a chiuderle, ma quelle sono altre realtà che vorrebbero farci passare attraverso le loro porte di entrata per evidenti ragioni.
Oltre a questo ci sarebbe la perdita di centinaia di posti di lavoro, con il venir meno del saper fare di risorse umane che svolgono funzioni e servizi fondamentali, importanti e strategici, ed una ricaduta pesantissima sul bilancio regionale.
Dinanzi a tutto questo non è stata messa in campo da parte vostra, colleghi, un'ipotesi alternativa, ci ha provato il Consigliere Zaffiri, ma non è praticabile, non è praticabile quell’ipotesi, i latini avrebbero detto: electa una via non datur recursus ad alteram, caro Consigliere Zaffiri, presa una via non è possibile prenderne un’altra. Per tacere sul fatto di che cosa significa far derivare verso il fallimento una società e poi costituirne un’altra. Non sono operazioni di alchimia finanziaria che, credo, si può permettere un ente importante, un ente pubblico territoriale come la Regione.
Questo provvedimento invece, badate bene, è subordinato alle necessarie autorizzazioni, quindi il tutto avviene all'interno di un quadro di perfetta legittimità e di perfetta trasparenza, per questo ipotizzare, come qualcuno ha fatto, lo vedo anche dalla stampa, un ipotetico danno erariale a carico di questo Consiglio regionale o di coloro che si appresterebbero a votare questo provvedimento è puro terrorismo, tra l'altro anche abbastanza risibile, perché innanzitutto, come dicevo, questa operazione, questa legge, avviene all’interno di un quadro delineato di perfetta legittimità e trasparenza. Tra l'altro vorrei ricordare, ovviamente a me stesso e non ad altri, che i Consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni, articolo 122, comma quarto della nostra Costituzione.
Credo che sarebbe grave diversamente, ma vorrei dire di più, secondo me l'ipotesi del danno erariale ci potrebbe essere anche per comportamenti omissivi, quando non si fa.
In sostanza, ci potremmo permettere oggi, dinanzi al grande problema di Aerdorica, ripeto, infrastruttura strategica che è l’immagine stessa della nostra regione, la perdita dei posti di lavoro, le ricadute sul bilancio regionale? Potremmo, potendolo fare, non mettere in atto un'operazione di salvataggio? Se ci permettessimo questa libertà, secondo me, potremmo essere chiamati a risponderne, quanto meno sotto il profilo politico, come una classe dirigente magari di ignavi, per i quali è molto più facile lasciare le cose come stanno che assumersi la responsabilità dinanzi ad una situazione.
Con questo provvedimento noi mettiamo le basi per la ristrutturazione del debito, per il risanamento e il rilancio, anche attraverso un piano industriale. Viene detto chiaro in questa proposta di legge, e questo è: “Aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione destinati ad assicurare la prosecuzione delle attività aziendali in condizioni di equilibrio economico e finanziario e del ripristino della redditività”.
Tutto questo presuppone un piano industriale di risanamento che lo sostenga, che dovrà essere messo in campo, è evidente, guardate, è scritto qua …, non vorrei essere interrotto, Consigliere Celani.

(interrompe il Consigliere Celani)

Fabrizio CESETTI. Alla nostra età non dovremmo permetterci di avere una coda così delicata, quasi di paglia, ho semplicemente letto quello che è scritto nella legge, nient’altro, aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione destinati ad assicurare …, questo è.
Consigliere Celani non vorrei essere interrotto, dimostra pure una scarsa tenuta nel ruolo, io non ho interrotto, finisco dopo se vuole replicherà, capisco che vi trovate in difficoltà derivante dal fatto che forse c'è il problema di assumersi delle responsabilità, questo è il punto, invece noi ce le assumiamo.
Tra l’altro, ripeto, si parla di salvataggio e ristrutturazione per assicurare la prosecuzione delle attività aziendali in condizioni di equilibrio economico-finanziario e il ripristino della redditività”, e sono cose che stanno già avvenendo. Ad esempio l'amministratrice ha già ottenuto e comunicato un abbattimento del debito delle banche del 60%, sta già avvenendo questa operazione di ristrutturazione del debito, quindi risanamento e piano industriale, questo sì, possano sostenere nel tempo l'operatività di Aerdorica.
A questo aggiungo, l’ha detto qualche Consigliere, mi pare Marconi ed anche altri, che noi dovremmo anche pensare che, qualora ce ne fosse la necessità, se è possibile, necessario, giusto e opportuno, come finanziamo ad esempio il trasporto pubblico locale o altri tipi di servizi, noi possiamo e dobbiamo, di sostenere anche un’attività come l’aeroporto. Per me possiamo, per me dobbiamo, è necessario farlo nell’interesse di questa nostra comunità, di questa comunità regionale che non può essere privata fosse altro di una sua importante porta d'ingresso che costituisce anche la sua stessa immagine. Noi non ci possiamo permettere, non ci dobbiamo permettere di perdere l’aeroporto e dal mio punto di vista faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.

Luca CERISCIOLI. Grazie Presidente. La prima cosa che mi sento di dire è che non condivido questo clima un po’ da funerale che c’è in quest’Aula perché sono convinto che ciò che facciamo oggi sia un'azione importante che porta a compimento il progetto di risanamento contenuto nel piano industriale approvato pochi mesi fa ed apre le porte ad un piano di rilancio della nostra infrastruttura aeroportuale.
Con la scelta e l’approvazione di questa legge, con un finanziamento così importante, significativo, non solo aiutiamo a superare un passaggio, forse bastavano i 7 milioni per dire: “Andiamo avanti un altro po’”, ma con la scelta di un investimento così importante facciamo un salto di qualità, con il contributo che diamo a quest'infrastruttura la riteniamo effettivamente strategica e in grado di supportare le tante azioni che sono state citate, dalle imprese, al cargo, al turismo, alla mobilità, direi anche ai collegamenti europei e macroregionali. La scelta di adibire un'infrastruttura ad integrazione dell’altra rete infrastrutturale, posso citare il famoso progetto del home port per quanto riguarda MSC Crociere sul porto di Ancona, necessita di una infrastruttura aeroportuale alle spalle. Chi conosce un po' il tema della croceristica sa cosa significa avere questo tipo di ruolo ed i riflessi economici importantissimi da tanti punti di vista. Si fa cambusa nella realtà da cui si parte, l'equivalente di cambusa per una nave che ha 5.000 passeggeri è un supermercato che vende tutto quello che ha all'interno, anche le scaffalature. Siamo su effetti economici importanti di relazione tra questa infrastruttura e il resto del sistema infrastrutturale.
E' una legge molto importante che fa una scelta netta, rimette in corsa il nostro aeroporto e ci permette di guardare con uno sguardo completamente diverso rispetto a quello che abbiamo raccontato in questi mesi, in questi anni.
E’ una scelta che, qui esce fuori il mio ottimismo inguaribile, secondo me, andrebbe votata da tutta l’Aula, perché noi non diamo un colpo di spugna alle responsabilità del passato, non è che approvando questa legge chi ha avuto delle responsabilità rispetto ai 40 milioni di debito gli vengono cancellate, quelle responsabilità rimangono politiche o di altro tipo, dalla prima all’ultima.
Non è che facciamo una scelta e chi vota a favore giustifica tutto, o deve salvarsi l'anima, e chi vota contro no. Da quest’Aula abbiamo sentito delle voci che erano tutt’altro che di giustificazione, faccio riferimento ad esempio all'intervento del Consigliere Marconi, molto netto, molto preciso da questo punto di vista nel distinguere passaggi e responsabilità.
Qui noi facciamo una scelta che permette - ho sentito anche le parole del Consigliere Maggi, che testimoniava e ribadiva il concetto degli 8 milioni di abbattimento del debito che oggi ha la società Aerdorica - favorendo questa operazione l’abbattimento di 8 milioni di debito, quindi un valore in sé significativo.
Superiamo l’idea che la volontà di questo atto sia il colpo di spugna, che non è che nessuno vuole, anzi, ricordo che con l’approvazione della Commissione di inchiesta abbiamo dato possibilità piena anche a quest'Aula di approfondire fino in fondo tutte le responsabilità. Altro che la testa sotto la sabbia! E’ stato l’atteggiamento scelto dal nostro governo quello di far emergere la realtà per quella che è, non abbiamo nascosto con artifici contabili debiti o altro, abbiamo messo sotto gli occhi di tutti la realtà, perché la realtà va poi affrontata con scelte importanti, come quelle che facciamo oggi, la scelta importante di dire: “Noi crediamo in questa infrastruttura, siamo convinti che con questo investimento importante potremmo rilanciarla, diamo un servizio che vale per oggi e domani per tutto il sistema marchigiano, le imprese, i cittadini”.
E’ giusto che una legge del genere sia approvata da tutti, io la vedo così, che tutti quanti contribuiamo a questa ripartenza perché ho sentito, quale che sia la soluzione prospettata, che si crede nell’infrastruttura, nelle potenzialità che ha, nel fatto che possa essere ben gestita e ben governata, quindi in grado di dare quei risultati che tutti quanti ci attendiamo.
Se non c'è questa fiducia non c’è discorso che tenga, se come premessa l'aeroporto di per sé è una infrastruttura che non funziona, non c'è discorso che tenga. Se crediamo che questa infrastruttura sia strategica, che se ben gestita può essere in grado di dare i risultati che attendiamo, questo passaggio normativo è quello che ci permette di farlo. Non capisco il ragionamento sul rilancio, se l’alternativa è la chiusura, che senso ha parlare del rilancio e di tutto il resto?
E’ logico che questo sia il passaggio obbligato per poter fare le cose nelle quali tutti crediamo e ci sono le condizioni politiche per votarlo tutti assieme, basta dare una lettura corretta, dove, ripeto, nessuno pretende da chicchessia, approvando questa legge, di assolvere gli errori gestionali che ci sono stati.
Per noi parla anche la nostra storia, non ho iniziato a fare l’amministratore un anno e mezzo fa, faccio l’amministratore in maniera significativa dal 2000, in realtà ancora prima come Presidente di circoscrizione, però diciamo dal 2000 in maniera significativa. L’amministrazione comunale aveva importanti aziende partecipate che si occupavano di rifiuti, dell’acqua, del gas, dei trasporti, dei parcheggi e se voi andate a prendere i bilanci di tutte queste società sono tutti belli, sani, a posto, quadrati, ben gestiti, lo stesso bilancio dell’ente che ho governato ha rispettato sempre il patto di stabilità, l’ha rispettato talmente tanto che alla fine sono rimasti non solo l’abbattimento quasi totale del debito, ma le risorse e come si è sbloccato il patto sono diventate investimenti che io vedo tutti i giorni girando per la mia città. Mi fa piacere vedere che quelle risorse gestite con correttezza sono state investite a servizio della comunità.
Quindi ho una storia poco abituata a vedere realtà che hanno subìto maltrattamenti di questa natura, ma non è che tutte le società omologhe che facevano la stessa attività nel territorio nazionale, ma anche solo in quello regionale, hanno avuto lo stesso destino, perché la stessa azienda gestita bene dà un risultato, gestita male ne dà un altro. Se ad esempio l'amministrazione si metteva a fare demagogia e a mettere tariffe sotto il valore dei costi è chiaro che quelle aziende nel giro di pochi anni si sarebbero trovate completamente indebitate. I risultati che si ottengono nella gestione pubblica stanno nelle scelte che si fanno.
Oggi abbiamo la possibilità di dare a questa infrastruttura una nuova partenza, per me è stata vittima di cose che sono sotto l'occhio e in via di accertamento, abbiamo la possibilità di non scaricare questa colpa su chi non ce l’ha, ma anzi dire: ripartiamo.
Un anno fa è stata molto importante la scelta fatta dai lavoratori e dal sindacato di fare un sacrificio necessario per arrivare a oggi e grazie a loro ed al loro impegno che oggi siamo qui a votare ed ad approvare questa legge e sarebbe qualcosa di fortemente irriconoscente prendere un indirizzo e dire: “Siccome vogliamo dimostrare che noi non c’eravamo e chi c’era ha sbagliato, facciamo saltare il banco”. Anche loro hanno il diritto e l’opportunità di mettere la propria professionalità dentro un'azienda che funziona, che dà risposte, che cresce in termini di attività, che svolge quel ruolo fondamentale per la nostra regione.
C’è un’altra cosa legata alla cultura del mio territorio, avete visto che nei film ci sono gli americani che dicono: “Io pago le tasse allora sono una persona corretta” e nello spirito della mia comunità è corretto chi paga i debiti e dice: “Io ho pagato i miei debiti - non si dice pagare le tasse perché non è quello l’obiettivo principale - e sono una persona corretta”, la dignità di una persona sta nel pagare i suoi debiti. Quali debiti andiamo a pagare rispetto all’impresa? La domanda del Consigliere Celani è molto importante, mi sembra che l’abbia fatta lui, ed ha chiesto: “Ma gli altri creditori, che sono tante piccole imprese che lavorano con l’aeroporto?” Attraverso questa legge noi permettiamo di pagare tutte quelle piccole imprese, quindi i soldi che diamo attraverso la legge permettono di dare anche una risposta a quelle aziende che stanno aspettando i loro crediti.
Chi rimarrà creditore nei confronti dell’aeroporto? Lo Stato, perché circa metà del debito è nei confronti dello Stato, già rateizzato, già concordato, già incanalato dentro un percorso di restituzione che prevede una rata annuale che viene onorata per la restituzione del debito. Quindi l’ultimo creditore nei confronti dell’azienda è lo Stato verso il quale già si è incardinato un percorso concordato di restituzione, tutti gli altri creditori troveranno soddisfazione attraverso il percorso che mettiamo in moto.
Poi è evidente che all'opportunità che noi creiamo con quella legge deve seguire la buona amministrazione, di cui ho parlato prima, il buongoverno dell’infrastruttura, la capacità di mostrare che può essere a servizio di tutti. Penso che su questo siamo tutti quanti d’accordo, se quell’infrastruttura non fosse stata vessata da errori, negligenze ed altro avrebbe tutte le carte in regola per poter competere, lavorare, funzionare ed essere al servizio del nostro territorio.
Approvare tutti insieme questa proposta di legge sarebbe una vittoria di tutti, non è una parte che rivendica il fatto di credere in questa infrastruttura ma, tutti quanti, condividendo la scelta possiamo dire che siamo convinti di mettere questa società in condizione di poter operare, al di fuori del peso che ha sulle spalle, dei debiti del passato, che non l’hanno messa in condizioni di correre. E’ un’opportunità che tutti quanti diamo, ma non è quello che diciamo dell’Italia? Non diciamo che il nostro Paese tante volte deve rinunciare ad opportunità perché sulle spalle porta un debito enorme del quale paghiamo interessi pesanti tutti gli anni se non avesse quel tipo di debito potrebbe in maniera ben diversa correre e competere? Nel piccolo, perché non c’è paragone fra il debito pubblico nazionale e il debito di Aerdorica, noi creiamo le condizioni per poter proseguire.
Anche le società che in questi mesi si erano interessate, come potenziali investitrici, sottolineavano la difficoltà di poter entrare in un contesto debitorio così forte, anche la Cassa Depositi e Prestiti che abbiamo incontrato per poter avere delle risorse finanziarie per fare gli investimenti ci ha detto: “Se non gestite il tema del debito anche le opportunità che possono nascere dagli investimenti non potrete coglierle perché il debito è troppo grande per poter accendere anche da parte nostra agli investimenti. Una volta trattato il debito saremo pronti a valutare insieme a voi investimenti, crescita economica, attività aggiuntive rispetto a quelle che si fanno oggi”.
Nella scelta del percorso apriamo le porte anche ad opportunità esterne, in questo caso investimenti ulteriori o soggetti che vogliono entrare dentro questa società portando capitali che di nuovo abbatterebbero maggiormente il peso del debito fino ad azzerarlo e sviluppare quelle potenzialità che l’infrastruttura ha.
Oggi possiamo dare una testimonianza nel dire: “Abbiamo con questa legge l’opportunità di dimostrare che crediamo veramente nel valore di questa infrastruttura” e vi assicuro che imprese, cittadini, realtà economiche legate al turismo, imprese legate ad altri settori perché oggi il manifatturiero che funziona lavora con tutto il mondo e vede con grande attenzione, giudicano di grande importanza questa infrastruttura, daremo quindi una risposta che questa comunità si attende nella misura in cui la stiamo offrendo oggi.
Spero che questo appello non cada nel vuoto e fino all’ultimo abbiamo la possibilità di riflettere sulle nostre posizioni e con una interpretazione chiara, con un messaggio deciso, poter sostenere questa scelta e questa strada.
Per me sarebbe motivo di grande soddisfazione, non è che andiamo a condividere con altri responsabilità che abbiamo o non abbiamo, dare tutti insieme un bellissimo segnale di forza alla nostra comunità ed alla nostra regione.

Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5 bis.
Emendamento 5 bis/1 a firma del Consigliere Giacinti. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5 bis, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6 (dichiarazione d’urgenza), serve la maggioranza assoluta. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Grazie Presidente. Sono veramente indignato e respingo con forza la motivazione che è stata data su coloro che hanno votato contro, infatti l'Assessore Casini ha detto: “Chi vota contro il risanamento vuole affossare l’aeroporto”. Assessore Casini lei pensa che se noi vogliamo la garanzia dei 21 milioni che sono soldi di tutti marchigiani, la garanzia che questi soldi vadano a buon fine …, perché l'Assessore Cesetti ha detto: “Il piano industriale non c'è, si farà dopo che si è stanziato”. Di fatto è così, si farà dopo che è stata approvata questa legge.
Consigliere Marconi, io vengo dal privato e lavoro con le multinazionali (Auchan, Ikea, eccetera) basta uno sbaglio per avere un calcio nel sedere ed essere mandato via dopo anni di lavoro preciso, e chi lavora nel privato lo sa, non ho fatto mai il Consigliere, non ho fatto mai l’Assessore, non ho mai ricoperto cariche pubbliche, quindi questa mentalità di precisione e di correttezza ce l’ho e questa valutazione di efficienza è nel mio DNA perché così in tanti anni di lavoro sono stato abituato.
In un anno e mezzo di audizioni, di Commissioni, ho sempre fatto una dichiarazione di buon senso, comunque sembra che la politica questo buonsenso non ce l'ha, ed è quella di cui l'aeroporto ha bisogno di un commerciale che cominci a girare tutta l'Europa e tutti i vettori e chieda di venire, intervenire e creare voli in questo aeroporto.
Ci vuole tanto? C'è soltanto un piano di risanamento dei conti, non c'è un piano industriale e comunque un commerciale non è stato preso, nessuno ha preso un commerciale che cominci a girare l'Europa ed il mondo per chiedere ai vettori di venire qui, offrendo i vantaggi di un aeroporto che sta al centro dell’Italia e dell’Adriatico. Allora cosa mi raccontate? State dicendo che noi affossiamo l’aeroporto? Ma su, non siete credibili!
La vostra parola non viene da una esperienza di questo tipo, non avete neanche il buon senso, non avete condiviso queste cose con noi e poi dite che tutti possiamo dare un piccolo contributo a risolvere questa cosa e poi ci portate in Aula con urgenza un atto dicendo: “Questa è la legge se volete l’approvate, se non l’approvate affossate l’aeroporto”.
Noi questa cosa la respingiamo, questo è scorretto, questa è veramente un'azione politica poco corretta. Noi vogliamo la garanzia che questi 21 milioni nostri, di noi cittadini, vengano spesi per far ripartire l’aeroporto, altro la sciocchezza che vogliamo affossarlo.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Se l’ottimismo fosse una voce di bilancio sicuramente Aerdorica sarebbe già risanata da un pezzo, purtroppo però dobbiamo fare i conti con la realtà. E’ naturale che in questo dibattito si sia arrivati alle considerazioni politiche, se siamo arrivati ad un buco di oltre 40 milioni di euro è perché sono state fatte sicuramente delle scelte dalla politica regionale che hanno portato a questa deriva.
Credo che nessuno in quest'Aula voglia affossare o voglia che un’infrastruttura così importante come quella del nostro aeroporto venga chiusa, nessuno, indipendentemente dal fatto di votare o meno questa proposta di legge.
Siamo tutti sensibili al problema occupazionale e siamo sensibili alle rimostranze di queste persone che giustamente oggi sono qui e di quelle che fuori ascoltano e aspettano di sapere quale sarà il destino di Aerdorica. Hanno il problema occupazionale ed è un problema che colpisce trasversalmente, non guarda certo l'appartenenza politica o partitica.
Quello che però mi sembra sia emerso, anche dalla discussione oggi in Aula, è la totale assenza di certezze. Non vi è certezza e non la diamo neanche alle persone che sono qui, non c’è certezza che questo enorme esborso di denaro pubblico, perché 21 milioni di euro sono moltissimi soldi pubblici con i quali si potrebbe venire incontro a tante emergenze che la nostra regione ha, possa essere realmente foriero di un risanamento dei conti dell'aeroporto, ma soprattutto di quello che più interessa e cioè di una ripartenza dell'aeroporto, perché sanare i conti farà sì che queste persone trarranno forse per un mese, per due mesi, un sospiro di sollievo, ma fra poco si ritroveranno nella stessa situazione.
Se non ci sentiamo di concordare con questo provvedimento non è certo perché vogliamo mandare queste persone a casa o perché vogliamo chiudere l'aeroporto, ma per la totale assenza di certezze, di garanzie che un investimento così importante possa portare quello che tutti noi auspichiamo. Purtroppo è qualcosa con la quale dobbiamo fare i conti indipendentemente dalla volontà positiva, ottimistica di farlo decollare di nuovo.
Il mio voto sarà di astensione, come ho fatto nei singoli articoli, e non è per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, voglio darvi fiducia? Non lo so, perché la fiducia che è stata data in questi anni all'amministrazione regionale nei confronti di Aerdorica purtroppo è stata buttata male.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rapa.

Boris RAPA. Grazie Presidente. Ritengo che l'Aeroporto delle Marche sia una infrastruttura strategica, come più volte ripetuto da molti, per tutta la regione ed un volano per l'economia territoriale sia dal punto di vista industriale, per salvaguardare i loro distretti, in questo caso il settore cargo, che turistico.
Se vogliamo rilanciare il turismo nella nostra regione non possiamo fare a meno di avere uno scalo che funzioni.
Oggi il successo di una delle destinazioni dipende soprattutto dalla fruibilità della stessa, dipende dalla velocità di raggiungimento delle varie destinazioni, come diceva giustamente l'Assessore Casini, non solo un'infrastruttura utile per i marchigiani, ma anche per tutti coloro che vogliono raggiungere la nostra regione.
L'unità di misura delle distanze turistiche non si misura più in chilometri, ma nel tempo che occorre per raggiungere i luoghi, proprio per questo è importante far capire l'importanza di salvaguardare questa strategica infrastruttura, per cui significa che per salvare l'aeroporto è necessario salvare Aerdorica ed necessario tutelare coloro che lavorano direttamente e indirettamente nello scalo, per cui come gruppo consiliare ci impegniamo non solo a sostenere convintamente questo atto, ma anche tutte le iniziative future necessarie a rilanciare il nostro scalo regionale.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Zura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. Assessore Cesetti, ascolti bene, perché strategico lo conosce bene lei, ma lo conosco bene anch’io. Lei lo conosce bene perché fa l’avvocato, penso che abbia ancora la partita Iva stando nel privato, lo conosco bene io che ho la partita Iva da 42 anni.
Nella vita è strategica la famiglia, è strategico il lavoro, è strategica una visione, non è strategico buttare via i soldi.
Si può sovvenzionare un servizio come nel pubblico ma poi arriva la Comunità europea con il suo bando che ci obbliga e quindi stiamo tutti quanti a piangere. Possiamo sovvenzionare anche l’aeroporto, ma c’è da capire come, per quanto tempo, fino a che punto.
Può essere strategica anche una base Nato. In Europa ci sono tante basi Nato, perché ad Ancona non facciamo la proposta per averne una? E’ strategica, ci porta i militari, ci porta il giro, ci porta i ristoranti, le lucciole, ci porta i soldi che per vivere servono.
Tutto quanto è strategico, ma non si capisce bene fino a che punto lo è e con i soldi di chi. Fino a che punto può essere strategico sovvenzionare una struttura o un servizio?
Prima ai capigruppo ho detto che può essere anche strategica nella mia abitazione una piscina, poi faccio la piscina ma non ho i soldi per mantenerla, quindi devo valutare con chi allearmi per mantenerla.
Quello che qui si contesta non sono i soldi o il salvataggio, si contesta che non c'è un futuro, magari a naso, fra un anno, se campiamo e stiamo tutti qua, servirà buttarci un’altra ventina di milioni di euro. Ci saremo scordati questa serata, nessuno andrà a leggere i verbali e ci domanderemo perché? Siamo la fotocopia di Alitalia? Qui è tutto strategico, per carità, 20 anni fa si raccontava che era la compagnia di bandiera, qui raccontiamo che è strategico ed è più saggia la cosa.
Assessore Cesetti, mi ascolti perché io la ascolto quando lei parla.
Il termine strategico è inflazionato, tante cose sono strategiche, da noi è strategico l’ambiente, un piano paesistico, un piano urbanistico, è strategico anche capire cosa dobbiamo fare del terremoto e se 200.000 persone si spostano a valle avremo perso tutto quanto per sempre. E’ strategica la viabilità, in effetti prima pensavo di stare zitto e mi mordevo la lingua che il Presidente non mi avrebbe aiutato per la strada, poi la lingua me la mordo male e quello che penso lo voglio dire lo stesso.
Tante cose sono strategiche, ma c'è anche da capire chi si mette la mano nella tasca e quanti soldi ha per supportare quelle strategie, perché se io non ho i soldi per supportarle il termine strategico non serve a niente.
Purtroppo noi amministriamo una regione in un momento drammatico, come per le altre Regioni, c’è da capire cosa mi posso permettere. Anch'io potrei dire che sono strategiche qui tutte le signore che ci fanno i servizi, ma anziché avere le quarantenni, vorrei delle diciottenni con la minigonna, perché è strategico per appagarmi l’occhio.
Tante cose sono strategiche, è chiaro che l'aeroporto è strategico, ma quanto mi costa quella strategia? E’ gestibile? Ho un'idea? No, da quello che abbiamo annusato stasera, deduco che non c’è un’idea.
Probabilmente fra un anno, un anno e mezzo, saremo qui e mancheranno altri 20 milioni. Aspetti un attimo Assessore Cesetti, io faccio il rappresentante e quando nel privato faccio un errore, faccio una fornitura ad un cliente che non mi paga, per evitare discussioni i soldi ce li metto io, sa che significa? Non gli puoi nemmeno dire che sei stato bravo e serio, perché comunque pensa che sei tonto, bisogna stare zitti, qui non si sa mai chi mette i soldi, perché è così, è questo che stride, non l’aspetto dell’aeroporto. E’ chiaro che io voglio l’aeroporto, voglio la viabilità, voglio quello, voglio quell’altro, ma quello che si contesta vivamente è che io non so se fra sei mesi che ne sarà. Butto là 20 milioni di euro?
Riempio di belle parole la Giunta e domani sui giornali ci sarà scritto che quei cattivi della Lega hanno votato contro. Non è noi votiamo contro, è che non si capisce e a me, a casa mia, mi hanno insegnato a non buttare via i soldi, nel privato mai si buttano via i soldi. Noi di aeroporti ne possiamo fare sette, ma ci vuole un progetto.
Quando un anno fa il Presidente parlava di varie compagnie interessate ed io sognavo, perché io vivo di sogni, che il Presidente incaricasse me che sono un uomo di relazioni, e mi mandasse in giro per l’Europa negli altri aeroporti ed io uno che si appassionava al nostro l’avrei trovato.
Avete fatto tutto per conto vostro, ma a ruoli invertiti non mi avreste fregato perché io avrei coinvolto tutti ci fosse stato un problema tutti quanti avreste votato a favore perché tutti erano stati coinvolti.
No, voi non avete coinvolto, non per malizia perché non ci sono vizi maliziosi, peggio, perché non c'è una visione di quello che devo fare domani da grande. Come si può guidare una regione se non ho la capacità di dire cosa voglio fare da grande. Cercate l'unanimità del voto, ma se io fossi stato l’Assessore Cesetti non mi avrebbe fregato niente avere il voto unanime perché avevo la maggioranza e votavo quello che mi pareva, mentre voi cercate il voto di tutti.
Ho sbagliato, dovevo stare zitto sennò non mi fa più la strada, però è stato più forte di me. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Grazie Presidente. Brevemente, poche considerazioni perché già i Consiglieri Giacinti e Giancarli, gli Assessori, il Presidente sono intervenuti su questo tema.
Credo che sia stato un dibattito interessante, soprattutto perché le voci contrarie hanno parlato del passato, cioè noi oggi votiamo un atto e chi è favorevole si è pronunciato sulle prospettive attuali e future, mentre la stragrande maggioranza degli interventi contrari si sono riferiti al passato.
Dispiace perché la richiesta, che è venuta anche questa mattina dai sindacati, dai rappresentanti dei lavoratori ed ora dal Presidente, di dare un segnale unitario su una partita così strategica, rischia di cadere nel vuoto perché c'è il tentativo, da parte di qualcuno, di trasferire responsabilità politiche a chi non c’entra nulla.
Tra l'altro ho visto il tentativo un po' maldestro di provare a dire che il nostro partito, il Partito Democratico governa da molti anni la Regione ma, lo dirò anche tra poco, rispetto alle responsabilità politiche, rispetto a tutte le cose su cui la Commissione anche lavorerà, veramente credete che sulle grandi scelte strategiche della politica aeroportuale un partito regionale possa avere delle responsabilità decisive? Voi pensate che alcune grandi scelte che sono state fatte, non so, penso agli ultimi vent'anni, all'arrivo dei voli low cost, all'entrata sulla scena di grandi compagnie …, ho visto che qualche giorno fa è uscito su “Affari e Finanza” il bilancio di Ryanair, me lo sono andato a guardare, guardatelo, è interessante.
Voi pensate che rispetto a questi grandi operatori del business globale …, io vi ringrazio perché se pensate che il Partito Democratico delle Marche rispetto a questi temi possa avere delle scelte strategiche, mi metto su un gradino un po' più alto perché evidentemente faccio il capogruppo di un partito che riesce a far decidere la Ryanair o altri operatori su quale aeroporto volare.
La verità è che la politica aeroportuale in tutto il mondo, negli ultimi anni, è cambiata in modo significativo ed il fatto che ci siano stati e che in parte ancora ci sono aeroporti in uno spazio che va da Bologna a Pescara … C'è stato un momento in cui Bologna, Forlì, Rimini, Ancona, Perugia, Pescara, attingevano in un fazzoletto di territorio e di abitanti limitato. In Italia, così come in tanti altri Paesi del mondo, questi sono elementi che la politica regionale e nazionale e chi si occupa della gestione a un certo punto deve considerare come dati su cui intervenire per migliorare, ma sono dei dati.
Rispetto al passato, lo ha detto benissimo il Presidente, noi non abbiamo nulla da nascondere, anzi credo che sia utile che a fianco dell'inchiesta della magistratura, che interverrà ovviamente per i danni che sono stati fatti dalla cattiva gestione con dei risvolti eventualmente penali, ci sia anche una Commissione d'inchiesta che noi abbiamo votato qui, tutti, che possa valutare eventuali responsabilità della politica su cui vale quello che ho detto prima, però non lo inseriamo in questo dibattito, perché il dibattito di oggi non è sul passato, è sull'oggi e sul futuro.
Penso che potrei finire qui perché quello che ha detto il Presidente mi rappresenta pienamente, a partire dalla frase principale, oggi si vota sulla responsabilità dell’oggi e quindi la domanda che bisogna fare a questo Consiglio regionale è una: questa istituzione vuole provare o no a salvare l’aeroporto? Questa è la domanda.
Apro una piccolissima parentesi, sulla responsabilità delle istituzioni ci sarebbero da dire alcune cose perché credo che oggi noi abbiamo una responsabilità importante e non voglio fare polemiche, però consentitemi una battuta perché ho visto una dichiarazione di queste ultime ore di un sindacato dei lavoratori che condivido, che ha notato una cosa bizzarra e cioè la grande tempestività del Comune di Falconara, che è il Comune che potrebbe essere il principale beneficiario del fatto che c'è un aeroporto nelle Marche, nel richiedere il pignoramento del conto corrente per cose che risalgono al passato.
Chiudo la parentesi e finisco questa polemica, però credo che anche questo andrebbe detto, perché penso che le istituzioni pubbliche hanno delle responsabilità e noi oggi siamo chiamati a una responsabilità nel rispetto delle norme europee, ovviamente, così com'è scritto con chiarezza nell’atto.
La responsabilità è che noi dobbiamo dare l'indirizzo di questa istituzione, dell'Assemblea legislativa delle Marche, dire con chiarezza se al netto di tutto il dibattito che abbiamo fatto, che è legittimo e salutare, si ritiene o no l’aeroporto una scelta strategica per lo sviluppo della regione, per la mobilità, per le attività economiche e produttive, per i tanti imprenditori che lo chiedono, per il turismo, per i lavoratori, perché c'è anche una questione che riguarda la tutela del lavoro che è ugualmente importante. Francamente è venuta da parte della minoranza, ma credo che tutta l'istituzione si dovrebbe dissociare e trovo offensivo nei confronti delle persone che ringrazio e che saluto, che sono sedute qui, dire che i lavoratori di Aerdorica sono l’esito di un poltronificio. E’ offensivo perché i lavoratori di Aerdorica sono l’esito di una scelta delle Marche, quella di puntare sull’Aeroporto delle Marche e di rilanciarlo.
Siamo chiamati a questa responsabilità: salvaguardare, salvare e rilanciare l’aeroporto. Questa scelta è molto chiara e penso che tutti quanti dobbiamo assumerci questa responsabilità.
Faccio mio l'auspicio del Presidente, quello di un voto il più largo possibile, però credo che questa responsabilità debba rimanere chiara agli atti per cui a nome del sottoscritto e dei Consiglieri Urbinati e Giancarli chiedo l’appello nominale sul voto finale.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Celani.

Piero CELANI. Riparto dall’intervento del Consigliere Busilacchi. Certo la discussione non doveva essere sul passato, è vero, ed abbiamo cercato in tutti i modi, perlomeno io, di vedere tra queste carte se si poteva fare un dibattito sul futuro. Questo è fondamentale, sull’oggi e sul futuro, mi sembra che questo fosse il tema.
Ovviamente non si poteva assolutamente pensare che non si dovesse guardare a cosa era successo per fare una valutazione migliore per il futuro, questa cosa è mancata ed è stato detto esattamente.
Devo dire anche che negli interventi dell’esecutivo c'è stata una specie di scappatoia su questo tema, perché qualcuno che è intervenuto ha cercato di distogliere l’attenzione parlando delle forme di finanziamento, per dire che i fondi ci sono. Certo ci devono essere per forza perché quando si andrà a fare la relazione di bilancio da qualche parte dovranno uscire, è naturale, ci stanno è inevitabile. Però tutto questo enfatizzare per dire: non avete capito queste cose, mi sembra eccessivo.
Secondo, mi sembra invece di dubbia etica politica il fatto di far passare chi non è favorevole a questo tipo di discorso, come il killer dell'aeroporto di Falconara. Non è così perché tutti abbiamo detto dell'importanza di questa struttura, lo abbiamo detto tutti, quindi nessuno ha mai detto di volerla far chiudere.
L’ho detto all’inizio, guardando le premesse all’articolo 1 “Finalità e oggetto”, onestamente vi ringrazio, non mi ero accorto di avere un aeroporto regionale perché non c’è stata mai una politica di sviluppo.
Guarda caso ho ripreso il dibattito che c’era stato ad ottobre 2013 in quest'Aula, io ero assente, c’erano però i Consiglieri Giancarli e Marconi ed avevano detto la stessa cosa, quindi non capisco questa meraviglia. Tutti avevano sollecitato il fatto che questo aeroporto dovesse diventare regionale, altrimenti non andava da nessuna parte, e dopo vedremo perché, tanto è vero che il Consigliere Marconi diceva: “Vorrei trattare questo argomento che credo sia anche il cuore della comunicazione del Presidente Spacca, cioè la scommessa di più di 30 anni per fare di questo aeroporto un aeroporto che sia veramente della regione e che sia sentito come tale da tutti i marchigiani”.
Questo lo dico con profonda stima perché hanno detto le stesse cose che dico io, le stesse cose che ho detto io in premessa, non mi ero accorto di avere un aeroporto regionale, come si dice qui all'inizio della proposta di legge.
Il Consigliere Giancarli, e lui sa la stima e l’amicizia che nutro per lui, diceva: “Dobbiamo fare in modo che ci sia un rilancio dei voli, non possiamo pensare di avere più aeroporti nelle Marche, dobbiamo fare in modo che questo sia veramente l’aeroporto delle Marche”.
Oggi era l’occasione, caro Assessore Pieroni, per parlare di questo, non soltanto per pagare. Attenti perché dopo non possiamo nasconderci dietro la politica, le parole grosse e quant'altro, noi non abbiamo fatto nessuna legge per il risanamento e la ristrutturazione, stiamo soltanto facendo una legge per pagare i debiti. Punto! Non stiamo facendo né salvataggio, né risanamento, stiamo pagando i debiti! Punto! E l’ha detto anche il Presidente Ceriscioli, per onestà intellettuale lo devo citare.
Quello che succederà in questo piano di risanamento a fine anno, il prossimo anno, Dio solo lo sa, perché il piano di sviluppo non c'è, non si dice nulla. Dovrà essere fatto? Ma cos’è quello che ha approvato a gennaio il Cda? Ragazzi, ci prendiamo in giro? Questo che cos’è? Questo l’ha approvato il Cda, sarà questo il piano industriale altrimenti cosa sarà? Hanno giocato? Che ci hanno raccontato? Fra quattro mesi presenteranno una cosa diversa? Questo sta allegato agli atti, lo avete dato ai Consiglieri, e non c'è nulla. A questi signori qua che gli raccontiamo fra 6 mesi? Che sarà ancora un aeroporto che farà 2.500.000 euro di debiti l’anno? E verremo qui un’altra vota a fare un’altra leggina?
E’ assodato, andate a vedere che cosa dice lo studio della Kpmg, che non è il revisore contabile o il commercialista, ‘un aeroporto di questo tipo, nonostante sia una eccellenza per quanto riguarda il trasporto merci, accumulerà debiti perché ci vogliono almeno un milione di passeggeri’. Dove stanno gli accordi con gli aeroporti regionali contermini? Dove stanno? Gli aeroporti contermini non sono concorrenti nostri, devono essere alleati, Perugia, Rimini, Pescara, se vogliamo sopravvivere. Dov’è in questo piano tutto questo?
E’ questo il dibattito, Consigliere Busilacchi, non possiamo venire qua a fare i demagoghi. Quando ci sono gli operai non possiamo fare i demagoghi, dobbiamo dire le cose come stanno, perché qui è certificato che non abbiamo fatto nulla, non avete fatto nulla in questo anno e mezzo.
Lasciamo perdere il passato, ma il presente ed il futuro dove stanno scritti al di là delle belle parole che vogliamo l’aeroporto marchigiano? Per fare un aeroporto marchigiano occorre fare un piano di sviluppo anche mettendoci i soldi.
Noi in 10 anni abbiamo dato 5,5 milioni l’anno, perché 34 milioni più 21 sommati fanno 54 milioni, diviso 10, dal 2008, sono 5,5 milioni, per ottenere che cosa? Nulla, zero assoluto.
La Regione Abruzzo, ad esempio, dà un contributo annuale di 2,5 milioni massimo 3, andate a vedere come funziona l’aeroporto di Pescara, hanno pure i voli intercontinentali, allora? C'è qualcosa che non va e dovevamo discuterlo oggi, in questa legge ci doveva stare pure questo.
Ecco perché siamo contrari, io mi asterrò, come ho fatto per quanto riguarda il resto, per un senso di responsabilità personale, perché ci abbiamo lavorato nell’audizione che abbiamo fatto, ma non è così che si va avanti, abbiamo perso un’occasione, avete perso un’occasione non facendo un dibattito serio su un piano industriale, su un piano di risanamento ma, ottimo il professionista che l’ha fatto, avete visto come si risana? Si risana con le maggiori tariffe, con i soldi dei parcheggi, ma ragazzi, ci volete prendere in giro? Siamo degli allocchi noi? Non credo, ad essere trattato da allocco non ci sto, detto questo concludo dichiarando la mia astensione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Semplicemente per aggiungere questo, perché il Consigliere Celani ha già motivato bene l’astensione.
Noi siamo convinti, e l’ho detto nel primo intervento, che abbiamo bisogno di questo aeroporto, però guardiamo anche al futuro non solo alla ristrutturazione del debito, ma anche alla progettualità.
Aggiungo che oggi andiamo ad approvare in fretta e in furia quello che era stato indicato quasi un anno fa nel parere del Collegio dei revisori, se invece di andare dietro alla privatizzazione avessimo seguito quelle indicazioni, io l’avevo già detto un anno fa, oggi la Regione non si troverebbe ad attuare quella indicazione in maniera frettolosa che, in caso di bocciatura da parte dell'Unione europea, determinerebbe di fatto, senza possibilità di appello, il fallimento di Aerdorica.
Il contributo di 20 milioni di euro di ristrutturazione e di 1.050.000, Consigliere Giacinti, trova copertura in una riduzione di spesa per il rimborso dei mutui o prestiti o per il pagamento dell’interesse, 50.000 euro.
Al riguardo l’una o l’altra, o le somme stanziate per la restituzione dei mutui previste nel bilancio di previsione a dicembre erano errate in quanto ampiamente sopravvalutate, oppure non si prevede di rimborsare il mutuo da stipulare per la ristrutturazione del Bramante bond ed in questo caso dovrebbe ridursi in entrata l'entità dei mutui da contrarre. Comunque se diminuisce l'importo annuo dei mutui da rimborsare in uscita, contestualmente devono diminuire in entrata i mutui da contrarre.
A questo punto l’astensione deriva anche dal fatto che questa proposta di legge, la numero 133, costituisce una variazione di bilancio su cui manca il parere dei revisori dei conti e si adotta una procedura di copertura finanziaria poco corretta.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Molto rapidamente perché siamo in dichiarazione di voto.
Si è già capito il nostro orientamento, ma visto che si è riaperto un mezzo dibattito io qualcosa la voglio dire anche con delle proposte.
Nel mio intervento mi ero dimenticato, per esempio, tanto per dire chi è che ci tiene a questa roba, sennò pare che questa cosa ce la siamo inventata, di un caso quasi unico, tutte e 5 le Province delle Marche, che oggi sono elette dai Comuni, hanno espresso pieno gradimento alla soluzione che viene adottata. Diciamocele queste cose, non è che non c’è consenso intorno a questa proposta, sarebbe facile nominare tutte le associazioni di categoria che chiedono questo.
Tutto il ragionamento che ha fatto il Consigliere Celani lo rafforzo perché con il Consigliere Giancarli ed altri, che adesso non sono più fra noi in Consiglio, avevamo fatto una interrogazione che rispetto alle cose che sono state dette qui, adesso è lunga leggerla, era pesante. Era il 29 dicembre 2014, in pieno clima natalizio, non siamo stati tanto buoni nel presentarla e l’abbiamo discussa, com’era nell’andamento del Consiglio di allora, dopo 5 mesi. Era stata fatta ed era pesante nel senso e nell'articolato di 12 punti non si risparmiava nulla, allora non c’era già una maggioranza di proni, di accondiscendenti.
Quello che il Consigliere Celani ha detto è vero, doveva essere l’aeroporto delle Marche, oggi con maggiore facilità, purtroppo o per fortuna, per fortuna per un verso, purtroppo per l’aeroporto, la Quadrilatero ha accelerato l'evasione dalle Marche, ha accelerato la mobilità passiva, ha accelera tutto, quindi come in tutte le viabilità, come in tutti i collegamenti, ci mette in una situazione di concorrenza, quello che lamentiamo di Trump è che chiudendo c’è meno concorrenza, ma c’è anche meno movimento, la concorrenza crea vantaggi e difficoltà.
Quindi c’è e c’era tutto, ripeto, forse non è il caso di farlo presente, ma c’erano anche i riferimenti alla dirigenza.
C’è difficoltà di trasparenza riguardo a questo? No! Scusi Consigliere Biancani se la interpello sempre, però chiedo al Presidente della Commissione, proprio per sfatare tutto quello che ci siamo detti in questa sede, di aprire immediatamente, fra qualche settimana, un confronto in cui tutti sono nella condizione di portare questo contributo di idee a cui ha fatto riferimento il Consigliere Maggi. Viene l’Assessore, chiamate i dirigenti, fatecelo sapere per tempo ci verremo anche noi, che non facciamo parte della Commissione, per renderci conto e per vedere quali sono queste proposte.
Consigliere Celani lei è arrivato all’astensione, il nodo c’è tutto e rimane, non è propaganda la nostra perché anche se io ho tutte queste preoccupazioni e condivido le sue, ho aperto il mio intervento stamattina facendo la battuta: lo jesino ci arriva in bicicletta, io ci devo arrivare con la macchina, pagando per 6 giorni 72 euro di parcheggio. Pago più di parcheggio che di aereo per arrivare a Monaco. Sono problemi reali, chi li nasconde questi? Di chi è la colpa?
Dico pure, perché l’hanno detto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dimostrando acume politico, che noi non stiamo risolvendo il problema dei dipendenti dell’Aerdorica, questo si dica chiaro, Presidente, questo è dentro il problema. Allora è vero, come questa tante altre! No, qui c’è un problema strategico di natura più generale sul quale il nostro intervento può essere in qualche modo giustificato.
Anche il Consigliere Maggi ha detto: “21 milioni di euro per far ripartire l’aeroporto, come li spendiamo?” Consigliere Maggi la domanda è giusta, ma prima bisogna metterceli perché se non ce li mettiamo la domanda non regge, è un fatto di logica, lei si preoccupa del dopo dicendo: “Vogliamo poi partecipare e capire come li spenderemo”, ho capito, ma questo “dopo” ci sarà perché c’è un presente nel quale abbiamo deciso di spenderli.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Zaffiri.

Sandro ZAFFIRI. Grazie Presidente. Parto da un’affermazione che ha fatto il Consigliere Celani: qui si danno 5 milioni di euro all'anno ad Aerdorica. 5 milioni all'anno che potevano essere dati, anche il 50%, anche il 60% di questa somma, alle compagnie aeree per farle atterrare, Presidente Ceriscioli. Questo è il vero problema.
Qui si sta pagando, sanando, una situazione difficile, fallimentare, perché ci sono dei problemi per chi ha approvato il bilancio e per il maggior azionista di questa fallita gestione, cioè la Regione.
Questo è il problema vero, non è che qui ci sono i fan che vogliono o no salvare l’aeroporto. Io lo voglio salvare e sono matematicamente convinto che questa operazione non porti alla salvezza, perché è un'operazione contraria a quella che ha fatto Pescara.
Presidente, è inutile che lei rida sempre, è così, perché l’Abruzzo interviene per finanziare le compagnia aeree, no la società di gestione, e stanzia 2,5 milioni, 3 milioni all’anno. Questo è il problema.
Noi siamo contro questa legge perché è sbagliata, Presidente! Lo volete capire! Non è vero che l’aeroporto si chiude, perché un’ora fa ho chiamato Reggio Calabria che ha avuto la stessa situazione di Ancona e l'aeroporto è aperto.
La società Sogas si è messa da una parte e l’aeroporto è rimasto aperto. Chiariamole le cose, non avete voi la verità vera, solo voi! Noi siamo per una proposta diversa rispetto a questa. Se ci aveste coinvolto vi avremmo spiegato che eravamo e siamo per una proposta diversa, per andare ad incentivare le compagnie aeree per farle atterrare. Questo è il problema.
Presidente, c'è una differente impostazione, sulla legge, approfondendo l'argomento poi ce ne sono anche altre.
Noi siamo convinti di questo perché, come ho detto prima nell'intervento, conosco quelle cose come le mie tasche, ci ho messo la faccia, ci ho messo la carta, ci ho messo la penna e sono andato in un determinato palazzo a dimostrare che lì c'erano delle cose che non andavano bene e per fortuna la giustizia è intervenuta ed ha fermato lo sciacallaggio che stava avvenendo dentro l’Aerdorica.
Non mi si può dire che sono contrario alla salvezza dell’aeroporto, per carità, non mi dite questo che non lo accetto! C’è soltanto un’impostazione diversa per tentare di salvarlo. Il problema è su questa impostazione che voi assumete e che legate alla Comunità europea. Butta a caso una disgrazia per cui la Comunità non approvi il piano. E’ semplice, ed allora?
Lei pensa ancora di governare il Comune di Pesaro, qui non siamo nel Comune di Pesaro, siamo in una Regione che ha un milione e mezzo di abitanti e le cose sono diverse rispetto all’amministrazione comunale. Questo è il problema vero e va affrontato in termini diversi.
Noi manifestiamo il nostro dissenso per questo motivo, purtroppo, l’ho detto prima e lo ripeto, abbiamo avuto sempre ragione, non la vorremmo avere questa volta, ma mi pare che i segnali siano tutti da questa parte.
Per chiarire: non si chiude nessun aeroporto perché l’Enac non li chiude, li fa continuare a gestire, li tiene aperti … Si informi, santo cielo!
Credo che questo sia un problema molto serio e per questo motivo è chiaro che il nostro voto rispetto a questa proposta che non va da nessuna parte, perché proposta non è, sarà contrario.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bisonni.

Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Vorrei partire dai punti comuni, cioè da quelli condivisi da tutti.
E’ condivisa da tutti l’importanza strategica dell'aeroporto, questo lo abbiamo detto tutti, sia i Consiglieri di maggioranza che quelli di minoranza, questo è un punto su cui penso ci sia poco da discutere, tutti riconosciamo l’importanza strategica.
Un altro punto comune penso sia quello di non essere affatto contenti della cattiva gestione che ha portato all'indebitamento della società. Credo che tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza non possono altro che deprecare la gestione che ha portato a questo indebitamento così consistente.
L'altro focus è sul discorso delle responsabilità, sinceramente mi sembra ingiusto attribuire delle responsabilità a questa Giunta, è chiaro che tutto quello che c'è stato è stato fatto prima, qualcuno ha detto: “E’ sempre lo stesso partito”, per me le responsabilità sono personali e se ci sono vanno individuati i responsabili. Scaricare le responsabilità di qualcun altro su la Giunta presente non mi sembra corretto.
Anzi devo dire che la Giunta sta facendo un tentativo, vedremo se è efficace oppure no, quantomeno prova a dare una risposta a quella che è un'emergenza, questo è un fatto, un'emergenza immediata.
Sulle soluzioni, e questo è il terzo focus, vedo che ci sono pareri contrastanti. Il Consigliere Zaffiri ha detto più volte: “Questa non è la soluzione”, si potrebbe anche essere d’accordo, però vorrei capire qual è la sua soluzione. La Lega poteva benissimo portare in Aula una proposta di legge ed avremmo discusso sulla sua soluzione. Questo non è stato, dire che questa non è la soluzione senza dare la proposta, mi sembra un po' troppo facile. Come non credo che basti essere solidali con i lavoratori e dare una pacca sulla spalla, perché con la pacca sulla spalla ci si fa ben poco.
Altro punto, mi dispiace, non vorrei, però ho sentito anche il Consigliere Maggi dire: “Il Movimento 5 Stelle non ci sta”, l’ha gridato forte, il problema è che il Movimento 5 Stelle non ci sta mai, il Movimento 5 Stelle non ci sta mai ad assumersi le responsabilità, a trovare le soluzioni, dice sempre: “No”, ma non dice quali sono le cose da fare.
Per cui penso che la Giunta faccia molto bene a votare questa proposta, che è l'unica, se ce ne fosse stata un'altra in campo oggi l’avremmo discussa.
Mi asterrò comunque per opportunità politica e non altro, sapendo bene che il mio voto non condizionerà l’esito dell’approvazione della legge perché se l’avesse condizionato avrei votato a favore. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Pieroni.

Moreno PIERONI. Brevemente. Ritengo giusto fare questa riflessione come Assessore al turismo della Regione Marche perché è indiscutibile che tutti ritengono il nostro aeroporto, al di là degli interventi sentiti, di un'importanza strategica per tenere alta l’attenzione sulla promozione turistica, sull'accoglienza turistica, anche per tutto il sistema socio-economico.
Oggi, e l’ho detto anche alcuni mesi fa, al di là di tutta una serie di considerazioni del tutto negative da parte delle opposizioni, delle minoranze, non ho sentito nessuna proposta alternativa a questa proposta di legge che stiamo per votare.
C'è qualcosa che non va in questo modo di approcciarsi da parte delle minoranze ad un confronto, ad un dibattito. Sarebbe opportuno che ogni volta ci sia una proposta alternativa su cui poter fare una serie di considerazioni …

(interrompe il Consigliere Maggi)

Moreno PIERONI. Consigliere Maggi, io sono stato molto attento al suo intervento, perché a me solletica sempre l’intervento del Capigruppo, ma ancora una volta se ne è uscito con una serie di considerazioni che nulla hanno a che fare con una risposta seria e concreta.
E’ chiaro che questa maggioranza, questa Giunta, e questo è indiscutibile, vuole dare un segnale di grande discontinuità e lo sta dando con questo percorso e con questa legge che andremo a votare, perché vuole mantenere alta l'attenzione su quello che è il nostro aeroporto, al di là degli annunci che ognuno di noi può fare.
Questa legge che noi andiamo a votare è molto profonda e permetterà da domani all'aeroporto ed al sistema della regione Marche di poter avere quel percorso che già il consiglio d'amministrazione dell’Aerdorica, la Giunta e la maggioranza stanno facendo per configurare un piano industriale che possa essere di ampio respiro, non soltanto per l’immediato ma anche per il futuro.
In questo contesto si sono fatte delle dichiarazioni che prima dovrebbero essere approfondite, perlomeno chi le fa dovrebbe essere certo di non dire delle sciocchezze. Ad esempio, lo voglio ricordare sempre a me stesso, il Consigliere Zaffiri ha detto che non c'è un progetto con le grandi società del volo mondiale. Prima di fare questa affermazione dovrebbe informarsi, tant'è che sono già alcuni mesi che io, insieme alla responsabile dell’Aerdorica ed ai dirigenti dell’ufficio turismo stiamo elaborando un percorso per poter avere, almeno da una delle grandi società del volo mondiale, dei voli nella regione Marche, nel nostro aeroporto.
E’ un lavoro che stiamo facendo in silenzio, con grande concretezza, perché fare gli annunci sarebbe facile, sarebbe troppo semplicistico, ma noi vogliamo prima raggiungere l'obiettivo e poi dire che questo aeroporto ha un percorso ed un progetto già avviato.
E’ chiaro che se ogni volta che c'è un percorso importante, ogniqualvolta dobbiamo fare delle scelte, e da parte delle minoranze c'è soltanto un no secco, ognuno rimane sulle proprie posizioni …

(interrompe il Consigliere Zura Puntaroni)

Moreno PIERONI. Forse me li creo un po’ per voi, perché ancora una volta perdete una grande occasione, quella di poter condividere un progetto rilevante per il rilancio di un’infrastruttura importantissima per il nostro territorio.
Credo che ancora una volta ci sia da parte delle opposizioni la solita strumentalizzazione demagogica.

Proposta di legge n. 133, così come emendata. La pongo in votazione per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Busilacchi, Urbinati Giancarli.
Favorevoli: Biancani, Busilacchi, Casini, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Volpini.
Contrari: Fabbri, Giorgini, Maggi, Malaigia, Pergolesi, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Astenuti: Bisonni, Carloni, Celani, Leonardi, Marcozzi.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 17,05.