DALLE COMUNITA' ALLE UNIONI MONTANE
Una legge di riforma per l'effettivo rilancio dei territori montani della regione. L'Assemblea legislativa approva la proposta di legge e respinge la mozione sulla presunta incompatibilità del direttore generale dell'Asur Marche

 immagine primo piano Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge n.294 concernente le “Norme in materia di unioni montane ed esercizio associato delle funzioni dei comuni montani” (relatori i consiglieri Gino Traversini e Francesco Massi) che sancisce il passaggio dalle Comunità alle Unioni montane. Nelle parole del consigliere di maggioranza, Gino Traversini, la convinzione che si tratti di “una legge che non cancella le Comunità montane, ma prende il meglio di ciò che esse hanno saputo realizzare”. “Nelle zone montane della nostra regione – ha poi aggiunto Traversini – si registra molta vitalità che si traduce in progetti ed idee”. Nella relazione di minoranza, Francesco Massi ha sottolineato il valore di una legge che “dà voce a territori montani”. “Una buona legge – ha aggiunto – realizzata grazie ad una convergenza politica sui valori della montagna e che rappresenta un messaggio concreto per il rilancio effettivo delle zone minori”. Nella legge si demanda alla libera scelta dei comuni montani l’adesione alle nuove Unioni montane, con i sindaci che andranno a far parte dei Consigli dell’Unione, un Presidente e una Giunta, composta da due fino a quattro assessori. Non sono previste indennità di funzione, così come indicato dalle leggi statali. Potranno aderire anche i comuni “non montani” limitrofi con popolazione fino a 5mila abitanti. Il personale delle Comunità montane verrà riassorbito nell’Unione, così come il patrimonio dell’Ente. In chiusura di dibattito, che ha registrato gli interventi di numerosi consiglieri, le parole dell’assessore Antonio Canzian che ha definito “ineludibile” un processo di unione, riorganizzazione e semplificazione a tutti i livelli istituzionali, senza lasciarsi assalire da “furie iconoclaste”. A seguire, l’Aula ha esaminato la proposta di mozione relativa alla incompatibilità del direttore generale dell’Asur Marche, a firma dei consiglieri di Centro Destra Marche. Nell’atto si chiede alla Giunta regionale di “porre in essere ogni e qualsiasi azione diretta a chiarire definitivamente la questione di incompatibilità del direttore generale dell’Asur Marche, specificatamente richiedendo alla Corte dei Conti un parere ufficiale” e di “procedere sin da subito alla sospensione cautelativa dall’incarico al fine di evitare il verificarsi di ulteriori danni nella azione amministrativa dell’Asur”. Dopo l’illustrazione della proposta, spettata al primo firmatario, il consigliere Giulio Natali, ha preso la parola l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani che ha escluso ogni tipo di incompatibilità. Lungo ed articolato il dibattito che è scaturito, che ha fatto registrare divisioni anche all’interno degli stessi partiti, al termine del quale la proposta è stata respinta con 19 voti contrari, 15 favorevoli ed un astenuto. In chiusura di seduta, l’Assemblea ha approvato a maggioranza la proposta di legge n.354 concernente la “Disciplina del controllo sugli atti del Servizio sanitario regionale” (relatori Francesco Comi e Giancarlo D’Anna) ed una mozione, a firma dei Consiglieri Bugaro, Badiali e Giancarli sull’”Organizzazione e funzionamento dell’Osservatorio faunistico regionale”. (l.b.)
Mercoledì 6 Novembre 2013