COSTITUITO NUOVO COMITATO DI CONTROLLO PER LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE
Ne fanno parte 4 consiglieri di maggioranza (Busilacchi, Giancarli, Micucci e Talè) e altrettanti in rappresentanza delle opposizioni (Celani, Leonardi, Maggi e Zaffiri). Approvate all'unanimità dall'Assemblea legislativa anche la mozione per promuovere “corretti stili di vita” e quella che impegna la Giunta ad avviare le procedure per l'iscrizione delle Grotte di Frasassi alla “Lista del patrimonio culturale e naturale Unesco”

 immagine primo piano L'Assemblea legislativa ha approvato, all'unanimità, la proposta di deliberazione dell'Ufficio di presidenza relativa alla costituzione del Comitato di controllo e valutazione delle politiche. Composto da quattro consiglieri di maggioranza (Busilacchi, Giancarli, Micucci e Talè) e altrettanti in rappresentanza delle opposizioni (Celani, Leonardi, Maggi e Zaffiri), l'organismo, previsto dall'ultima riforma statutaria, avrà funzioni di controllo - come evidenziato dal vicepresidente del Consiglio, Renato Claudio Minardi che ha illustrato l'atto - sull'attuazione delle leggi, sul programma di governo regionale, sull'operato della Giunta e di valutazione degli effetti delle politiche. Tra gli altri compiti anche quello di proporre alle Commissioni assembleari competenti l'inserimento di “clausole valutative” nelle leggi regionali e di verificare che vengano rispettate. Annualmente il Comitato presenterà all'Assemblea una relazione consultiva sull'attività svolta. Intervenendo prima del voto il consigliere Gianni Maggi (M5s) ha parlato di "atto di democrazia", Piero Celani (FI) "di uno strumento di aiuto e comprensione".

LE MOZIONI

Via libera per la mozione proposta dal consigliere Pd Enzo Giancarli che impegna la Giunta regionale “ad acquisire elementi scientifici, tecnici, comparativi ed amministrativi preliminari per avviare le procedure per la candidatura delle Grotte di Frasassi all’iscrizione alla lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’Unesco”. Con l'atto si chiede, inoltre, all'Esecutivo regionale di farsi promotore “di un confronto con il Ministero competente, il Comune di Genga, la Provincia di Ancona ed altre istituzioni, organizzazioni culturali, ambientali, sociali ed imprenditoriali circa le attività da intraprendere in vista di una proposta di candidatura”.
Disco verde all'unanimità anche per la mozione (firmatari Giacinti, Micucci, Biancani, Talè, Traversini, Giancarli, Urbinati, Busilacchi, Marconi, Minardi, Rapa) riguardante la "Promozione dei corretti stili di vita" che impegna la Giunta regionale a utilizzare "fino allo 0,5% del Fondo sanitario regionale per integrare il Fondo della prevenzione per sviluppare progetti e favorire tutte quelle attività volte a promuovere i più corretti stili di vita di tutta la popolazione”.
Respinta, invece, la mozione presentata dal consigliere Sandro Bisonni (Gruppo misto) sulla "Sospensione delle attività venatorie".


NORME RIORDINO TERRITORIALE COMUNI

Lungo dibattito sulla proposta di legge, in seguito rinviata in I commissione, che modifica le norme sul riordinamento territoriale di Comuni e Province precisando i criteri di valutazione degli esiti delle consultazioni referendarie ai fini dell'approvazione delle leggi regionali di istituzione di nuovi Comuni a seguito di fusione.
I contenuti della pdl sono stati illustrati dal presidente della I commissione, Francesco Giacinti, relatore di maggioranza dell'atto, che ricordando la risoluzione approvata dall'Aula il 6 dicembre, ha parlato di una “più chiara e univoca interpretazione delle consultazioni referendarie”. Entrando nel dettaglio della pdl, il presidente dalla I commissione ha spiegato che l'Assemblea legislativa procede all'esame della proposta di legge istitutiva di nuovi comuni in seguito di fusione dei comuni del territorio regionale solo “qualora sia stato espresso voto favorevole sia dalla maggioranza complessiva dei votanti dei Comuni interessati sia nella maggioranza dei Comuni interessati”. Inoltre “qualora sia raggiunta solo una delle due maggioranze” l'Assemblea legislativa “richiede un nuovo parere ai Consigli comunali interessati e procede quindi alla discussione della proposta di legge qualora la maggioranza dei Consigli medesimi abbia espresso parere favorevole”.
Il relatore di opposizione, Giovanni Maggi (M5s), ha sottolineato come il movimento Cinquestelle sia “favorevole all'accorpamento tra comuni” evidenziando però che “la volontà dei cittadini va rispettata e se un comune manifesta la volontà di non fondersi la procedura si deve fermare”.
Dopo gli interventi dei relatori di maggioranza e opposizione, la parola è passata alla consigliera Elena Leonardi (FdI). “La formula prescelta dalla maggioranza – ha spiegato- non mi trova favorevole”. Secondo il capogruppo Fdi “la volontà popolare, seppur minoritaria, non va calpestata, ma va tenuta in considerazione”.
Per il consigliere di Forza Italia Piero Celani “siamo di fronte,, ancora una volta, a un piccolo pasticcio amministrativo, una normativa che a mio avviso grida vendetta, che non prende atto delle vere volontà espresse dai cittadini”. Secondo il consigliere Pd, Enzo Giancarli “questa legge ha il merito della chiarezza e della certezza. Conoscere prima della partita le regole è un fatto di democrazia”. L'assessore Cesetti ha ricordato la risoluzione approvata il 6 dicembre scorso ed evidenziato che i contenuti della pdl sono in linea con quanto indicato dall'Assemblea. Cesetti ha poi avanzato la richiesta di sospensione dei lavori per rivedere in commissione la pdl con l'obiettivo di arrivare a un testo maggiormente condiviso.
Piergiorgio Fabbri (M5s) ha parlato di “dittatura delle giunte” e di “democrazia messa a rischio”. “La fusione – ha evidenziato - è un processo culturale e sociale e non è un processo burocratico”. Per il consigliere Luca Marconi, che si è detto contrario alla sospensione dei lavori proposta da Cesetti, la procedura prevista dal testo legislativo “non è affatto penalizzante per i comuni”. Secondo Peppino Giorgini (M5s) “la democrazia non è solo la possibilità di esprimere un'opinione, ma anche che questa opinione sia presa in considerazione da chi governa”.
Per Federico Talè le possibilità sono due: “O si mantiene il testo proposto dalla giunta” oppure si modifica in modo che “qualora ci sia anche un comune che dica di no alla fusione, gli altri sanno che devono cominciare da capo in un altro percorso”. Ha chiuso il dibattito il consigliere Gino Traversini (Pd) ricordando i contenuti della normativa nazionale che “favorisce le fusioni” e alla quale “bisogna attenersi”.

LE INTERROGAZIONI

Prima di passare alla discussione delle mozioni, l'Assemblea legislativa ha esaminato le interogazioni, partendo da quella del consigliere Pd, Enzo Giancarli, sul “Collegamento del nuovo casello autostradale di Montemarciano alla viabilità statale” . Risposta della vicepresidente Anna Casini che ha anche fornito chiarimenti al consigliere FdI, Elena Leonardi, sulla questione riguardante i “Procedimenti amministrativi di competenza regionale relativi agli espropri per i lavori di realizzazione del nuovo complesso ospedaliero Inrca nel territorio di Camerano”.
Sempre la vicepresidente della Giunta ha risposto all'interrogazione del gruppo Lega Nord su un caso di tubercolosi registrato nel pesarese nei primi mesi di quest'anno e a quelle del consigliere Pd, Federico Talè, riguardante lo stato di attuazione della “Rete integrata di servizi per la prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare”, e di Pierogiorgio Fabbri (M5S) sui “ritardi” nell'attivazione del servizio di elisoccorso H24.

c.c.
Martedì 12 Settembre 2017