UN PIANO STRAORDINARIO PER LE MARCHE
Approvate dal Consiglio le proposte di atto amministrativo per lo sviluppo e la valorizzazione della regione e per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap). Via libera anche per una risoluzione unitaria sul contrasto alla “Vespa Velutina”, per le mozioni sulla Statale 77 Val di Chienti e sui criteri da adottare nei procedimenti selettivi di assegnazione delle risorse finanziarie per attività produttive e di servizi. Esaminate diverse interrogazioni.

 immagine primo piano Approvati dal Consiglio regionale il Piano straordinario per lo sviluppo e la valorizzazione delle Marche e quello regionale integrato 2017/2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap).
Via libera anche per una risoluzione unitaria sul contrasto alla “Vespa Velutina”, per le mozioni sulla Statale 77 Val di Chienti e sui criteri da adottare nei procedimenti selettivi di assegnazione delle risorse finanziarie per attività produttive e di servizi.
L’Assemblea legislativa ha preso in esame numerose interrogazioni relative soprattutto a problemi determinati dal terremoto ed a strutture sanitarie presenti su tutto il territorio regionale.

UN PIANO STRAORDINARIO PER LE MARCHE

Approvato (18 voti favorevoli ed 8 astensioni) il Piano straordinario per lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione delle Marche, chiamato ad aggiornare ed integrare, attraverso diverse azioni, quello triennale di promozione turistica 2016-2018. Questo alla luce degli effetti prodotti dal sisma, che tra agosto e ottobre dello scorso anno ha coinvolto il 38% dei comuni marchigiani (85 su 230), il 23% della popolazione (350.166 persone su oltre un milione e mezzo di residenti), il 30% dei lavoratori (194.740 occupati), il 24% delle imprese (36.058 aziende), con pesanti ripercussioni economiche e sociali.
Oltre agli interventi urgenti da attuare mediante il Commissario straordinario per la ricostruzione, il Piano prevede diverse iniziative per i sette cluster delle Marche in relazione a promozione, valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, sviluppo dei servizi di accoglienza, eventi di rilevanza nazionale ed internazionale. Per la copertura ella spesa, come riportato nel documento, richiesto un finanziamento complessivo di 35.450.000 euro. Entro il 31 marzo la Giunta dovrà trasmettere all’Assemblea legislativa una relazione riguardante l’attivazione delle misure attivate ed i risultati conseguiti nell’anno precedente.
Illustrando il Piano il relatore di maggioranza, Boris Rapa, ha evidenziato che si tratta di “uno strumento molto ambizioso. Dopo gli effetti negativi del sisma sono necessarie nuove politiche turistiche, partendo da una visione pluricentrica e con dinamiche economiche che interagiscano fra loro e si completino costantemente". Infine la parola d’ordine che riassume la filosofia dello stesso piano, “ricostruire da subito mettendo al centro la persona”.
Di diverso avviso il relatore di minoranza Piero Celani: “E’ un Piano che si dovrebbe integrare in un mosaico molto più complesso. Ma, in realtà, non esiste coordinamento. La sinergia doveva essere sviluppata in modo diverso, perchè il sisma ha messo definitivamente in evidenza la marginalità delle nostre aree interne”. Celani ha sottolineato che “il turismo regionale ha registrato un crollo contenuto nelle presenze, ma il Piano manca di un’analisi approfondita in relazione alla tipologia del turista che dopo il terremoto ha frequentato le Marche”. Il consigliere si è soffermato, poi, su quelli che ha definito “i grandi malati”, vale a dire turismo estero ed accoglienza. “Ci sono incongruenze evidenti – ha concluso – in rapporto alle risorse che si ipotizza di impegnare. Va comunque apprezzato lo sforzo compiuto”.
Molte le problematiche affrontate nel corso del dibattito. Secondo Piergiorgio Fabbri (M5s) si tratta di “un esercizio di stile che non riesce a fornire sostanza”, mentre per Elena Leopardi (Fdi) “non c’è corrispondenza tra dati proposti, concentrazione degli interventi e risorse effettivamente disponibili”. Sandro Zaffiri (Lega Nord) ha evidenziato che “questo non è un progetto in grado di fornire risposte alle grandi esigenze del territorio. La situazione è difficilissima e si continua ad intervenire solo per “annunci”, che non trovano corrispondenze reali”. Giudizio positivo da parte di Sandro Bisonni (Gruppo Misto), ma con “alcune preoccupazioni”. “Gli investimenti – ha detto – sono importanti, ma occorre l’impegno di mantenerli per l’utilizzo originariamente previsto. Maggiore integrazione fra settori renderebbe il Piano ancora più appropriato”.
Intervento conclusivo dell’assessore al turismo, Moreno Pieroni: “Le Marche sono l’unica regione, fra le quattro colpite dal terremoto, a mettere in campo un percorso di questo tipo, di ampio respiro e su base triennale”. Centralità soprattutto per promozione (previsti investimenti per 8.000.000 di euro ed altri 7.500.000 relativamente al recupero dei beni culturali) ed accoglienza (con riferimento a strutture pubbliche e private ed alla riqualificazione degli Iat).
Lo stesso Pieroni ha ricordato gli interventi effettuati (con un impegno economico di 2.800.000 euro) per cercare di arginare il crollo delle presenze dopo la situazione determinata dal sisma.

PIANO INTEGRATO PER IL CONTRASTO AL GAP

Via libera all'unanimità (22 favorevoli, il gruppo M5s non ha partecipato al voto) per il Piano regionale integrato 2017/2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap). Approvati anche numerosi emendamenti (Leonardi, Ceriscioli, Marconi), tra cui quello che prevede l’estensione del piano a nuove tecnologie e social network e quello relativo al finanziamento regionale (2.631.850 euro).
Lo stesso Piano prevede investimenti anche per la cura e le riabilitazione di chi soffre di dipendenza patologica ed alcune risorse verranno impiegate nella formazione degli operatori, per il monitoraggio, lo studio del fenomeno e la valutazione delle attività realizzate. Specifica attenzione viene dedicata ad azioni come l'assistenza legale ed economica e la lotta all'usura nei confronti delle persone che hanno contratto debiti a causa della dipendenza dal gioco.
Il relatore di maggioranza, Luca Marconi, ha illustrato le finalità, soffermando anche l’attenzione sui dati relativi alla situazione delle ludopatie nelle Marche.
“Nel primo anno applicativo – ha sottolineato - vedremo come tutte le iniziative andranno a concretizzarsi, anche in ordine agli interventi di tipo economico. Una base di conoscenza per calibrare definitivamente le azioni da compiere. Siamo soddisfatti del fatto che il Piano possa partire grazie all’intervento della Regione e dobbiamo essere certi che in futuro gli eventuali finanziamenti statali seguano i criteri stringenti previsti nello strumento che ci siamo dati”.
Per la relatrice di minoranza, Elena Leonardi, “si registra un aumento oggettivo delle patologie legate al gioco d’azzardo, vista anche la crisi economica che investe il Paese, con forti ripercussioni non solo nei confronti dei soggetti affetti da dipendenza, ma anche di tutto il contesto familiare che li circonda”.
Nel corso del dibattito sono interventuti Romina Pergolesi del M5s (“E un buon piano, ma non voteremo a favore se non verranno rivisti gli iter procedurali in relazione ad alcuni enti accreditati”), Sandro Bisonni del Gruppo Misto (ha sollevato gli stessi dubbi della Pergolesi), Jessica Marcozzi (“E’ un primo mattone, ma auspichiamo l’approvazione degli emendamenti dell’opposizione”), Francesco Marcucci del Pd (“Una valutazione molto positiva”), Peppino Giorgini del M5s (“Lo Stato pubblicizza il gioco e poi ti cura? Non ha senso, il problema andrebbe eliminato alla radice”). Il Presidente della Commissione Sanità, Fabrizio Volpini, ha espresso soddisfazione per il lavoro condotto in porto. “Per quanto riguarda gli enti accreditati - ha sottolineato – quelli scelti erano gli unici sul territorio regionale ad avere le caratteristiche richieste”.

LA DISCUSSIONE DELLE MOZIONI

Parere favorevole per una risoluzione sulla “Vespa Velutina”. L’atto ha preso le mosse dalla mozione del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5s) che chiedeva interventi utili a prevenire e contrastare l’espansione della vespa velutina sul territorio regionale, coinvolgendo i soggetti interessati e gli organismi associativi maggiormente rappresentativi degli apicoltori. La “Vespa Velutina” è un imenottero originario del Sud-Est asiatico, arrivato in Europa, più precisamente nella zona sud-occidentale del territorio francese, nel 2004. Da qui si è diffuso prima in Liguria, poi Piemonte e Veneto. E’ pericolosa soprattutto per gli alveari delle api. Interventi dell’assessore Casini, che ha illustrato quanto già effettuato dalla Regione e la programmazione per il futuro, e dei consiglieri Busilacchi (Gruppo misto – Mdp) e Fabio Urbinati (Pd), che ha proposto la stesura della risoluzione unitaria.
Seconda mozione approvata quella del consigliere Luca Marconi (Udc) sulla situazione venutasi a creare a seguito dell’apertura della Statale 77 Val di Chienti. Nell’atto Presidente e Giunta vengono impegnati ad interessare le Prefetture di Macerata e Perugia, nonché i competenti Ministeri, affinchè si provveda a potenziare l’organico della Polizia stradale ed a fornire una idonea dotazione di mezzi per affrontare le intemperie. Si chiede anche d’intervenire sull’Anas per una verifica nei confronti dell’attività svolta dalla società appaltatrice del servizio di sgombero neve. Interventi dell’assessore Casini, che ha fornito il quadro dell’attuale situazione, e del consigliere Celani.
Via libera anche per la mozione del consigliere Fabio Urbinati (Pd) relativa ai criteri che la Giunta dovrebbe adottare nei procedimenti selettivi di assegnazione delle risorse finanziarie per attività produttive e di servizi. Indicata la priorità per quei progetti che prevedono la sperimentazione, la produzione o l’uso di biomateriali o materiali a basso impatto ambientale. Nella mozione la loro valutazione viene legata anche a “precedenti iniziative che insistevano sulla stessa area geografica e sullo stesso settore produttivo, già finanziate od ammesse a graduatorie per finanziamenti pubblici, che prevedevano la sperimentazione, la produzione o l’uso di biomateriali o materiali a basso impatto ambientale”.
Respinta la mozione sulle strutture sanitarie a firma Giorgini, Maggi, Pergolesi, Fabbri (M5s), respinta dall’Aula. Il Presidente e la Giunta venivano impegnati a ripristinare l’organizzazione policentrica delle strutture ospedaliere pubbliche della Provincia di Pesare e Urbino, ad assicurare la riorganizzazione della stessa rete ospedaliera in presidi articolati su più sedi; a classificare la struttura di Fossombrone come ospedale di base o, in alternativa, come articolazione di presidio ospedaliero con livello superiore. Interventi dei consiglieri Urbinati (Pd) e Busilacchi (Gruppo Misto – Mdp), Marconi (Udc) e Volpini (Pd), tutti contrari. Repliche di Piergiorgio Fabbri, Romina Pergolesi (M5s), Sandro Zaffiri (Lega Nord), Sandro Bisonni (Gruppo Misto).
Infine, sospeso l’esame della mozione su Aerdorica sottoscritta da Gianni Maggi (M5s). La richiesta è arrivata dal capogruppo del Pd, Fabio Urbinati, che si è appellato al regolamento “essendo in atto per Aerdorica un atto di evidenza pubblica”. Motivazione sostenuta anche dall’assessore Casini, che si è soffermata anche sui contenuti della stessa mozione.
L’atto prevedeva la dichiarazione di estraneità della Regione Marche dall’attività di direzione e coordinamento della società e dall’ aver compiuto atti nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale. Inoltre, la Giunta veniva impegnata a promuovere azioni di responsabilità nei confronti di coloro che hanno posto in essere eventuali azioni indebite e omissioni, provocando danni patrimoniali e d’ immagine alla stessa Regione.

ESAME DELLE INTERROGAZIONI

Primo atto in discussione quello di Romina Pergolesi (M5s) attraversi il quale sono stati chiesti chiarimenti sulla scuola regionale di formazione per la pubblica amministrazione. Risposta dell’assessore al bilancio Fabrizio Cesetti.
Due le interrogazioni, a firma Federico Talè (Pd) e Gianluca Busilacchi (Gruppo misto – Mpd), sulla situazione della cardiochirurgia pediatrica presso di Ospedali Riuniti di Ancona. Altri argomenti affrontati lo stato del reparto di ortopedia dell’ospedale di Camerino (Marcozzi di Fi); l’affido del servizio di assistenza infermieristica ed alla persona presso le strutture Rsa ed Rp di Ascoli Piceno ed Acquasanta Terme (Leonardi di Fdi); la presentazione dei progetti esecutivi per le scuole colpite dal sisma (Maggi del M5s). Risposte del Presidente Ceriscioli.
Ulteriori interrogazioni in discussione quelle di Enzo Giancarli (Pd) sulla revoca del contributo per la realizzazione dell’immobile di edilizia agevolata convenzionata nel Comune di Jesi; di Sandro Bisonni (Gruppo Misto) sulla formazione delle classi nelle scuole dei comuni del cratere. Interventi degli assessori Casini e Bravi.
Affidata all’assessore Angelo Sciapichetti la risposta per i tre atti sui ritardi nella realizzazione delle “casette” per i terremotati, presentati rispettivamente dai consiglieri Elena Leonardi (Fdi), Marzia Malaigia (Lega Nord), Sandro Zaffiri e Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord). Nella sua relazione lo stesso Sciapichetti si è soffermato soprattutto sugli aspetti tecnici e sulle difficoltà incontrate su molteplici versanti. Attualmente l’intervento è attivato su più cantieri, la carenza di personale messo a disposizione dal consorzio “Arcale”, però, rende la situazione complessa e determina l’allungamento dei tempi. L’assessore ha specificato che da parte della Regione vengono effettuati sopralluoghi giornalieri. Interventi degli interroganti, che non hanno trovato soddisfacente la risposta fornita.
Altre interrogazioni prese in esame quelle di Piergiorgio Fabbri (M5s) sull’accordo di programma con il Ministero dei beni culturali e del turismo e di Sandro Zaffiri (lega Nord su “Regione Marche e Gran Premio di Formula 1”. Risposte dell’assessore Pieroni. Discussione congiunta per i due atti sull’“Ufficio ricostruzione terremoto”, presentati rispettivamente da Jessica Marcozzi (Fi) e Boris Rapa (Uniti per le Marche). Ultima interrogazione esaminata quella di Peppino Giorgini (M5s) sui costi di gestione e smaltimento delle macerie nelle aree terremotate. Duplice intervento dell’assessore Sciapichetti.


A.Is.





Martedì 14 Novembre 2017