NUOVE FUSIONI DI COMUNI MARCHIGIANI
Approvate dal Consiglio regionale le proposte di legge che sanciscono la nascita di “Colli al Metauro” e “Terre Roveresche”, ma nel primo caso la decisione finale è arrivata soltanto dopo un lungo ed articolato dibattito, che ha affrontato diverse problematiche. Discussa e respinta, la mozione del gruppo M5S sulla macroregione Marche, Umbria e Toscana.
Nuove fusioni di Comuni nelle Marche. Approvate dal Consiglio regionale le proposte di legge che sanciscono la nascita di Colli al Metauro e Terre Roveresche, ma nel primo caso la decisione finale è arrivata soltanto dopo un lungo ed articolato dibattito, che ha affrontato diverse problematiche. Discussa e respinta, la mozione del gruppo M5S sulla macroregione Marche, Umbria e Toscana. Parere favorevole per altri atti su rete ferroviaria, sanità e progetti per disabili.
NASCE IL COMUNE DI “COLLI AL METAURO”
Approvata (14 voti favorevoli, 12 contrari, un astenuto) la proposta di legge per la fusione di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina in provincia di Pesaro, che darà vita al Comune di “Colli al Metauro”.
Il referendum consultivo si è svolto lo scorso13 novembre ed il risultato è stato di 55,2% sì e di 44,2% di no. Ma mentre due Comuni, Saltara e Serrungarina, si sono espressi favorevolmente, Montemaggiore si è detto contrario con 936 no a fronte di 510 sì. La fusione è stata contestata da alcuni gruppi locali, presente in Aula una folta delegazione
Relatore di maggioranza il Presidente della Commissione Affari istituzionali, Francesco Giacinti, che si è soffermato sugli aspetti tecnici della proposta di legge, mentre per la minoranza, Gianni Maggi (M5S), ha formulato numerose critiche nei confronti della scelta compiuta.
In apertura, proprio il gruppo M5S ha presentato una mozione, successivamente respinta dall’Aula, dove si chiedeva di non procedere alla fusione dei Comuni in questione, evitando di approvare la proposta di legge all’ordine del giorno, e di portare avanti quella di Saltara e Serrungarina, solo dopo eventuale esplicita richiesta dei due centri, mediante avvio di un nuovo procedimento. La mozione è stata illustrata dal consigliere Piergiorgio Fabbri. Parere contrario anche per la proposta di rinvio chiesta da Bisonni.
Via libera, invece, per la risoluzione della maggioranza inerente l’elaborazione di una proposta di legge che modifichi ed integri la legge del 1995 , ridefinendo i criteri di valutazione degli esiti delle consultazioni referendarie e degli atti votati dai Consigli comunali.
In sede di dichiarazione di voto hanno espresso la loro contrarietà nei confronti della proposta di legge Carloni (Area poplare), Celani (Forza Italia), Zura Puntaroni e Zaffiri (Lega Nord), Maggi e Giorgini (M5S), Bisonni (Gruppo misto), mentre Rapa (Psi) ha annunciato la propria astensione e Minardi (Pd) il voto favorevole, così come il Presidente della Commissione Affari istituzionali, Giacinti.
Lungo ed articolato il dibattito, nell’ambito del quale sono intervenuti Mirco Carloni (Area popolare), che ha chiesto di sospendere l’iter, ponendo al centro dell’attenzione una vasta casistica e parlando di “errore politico e legislativo”; Sandro Bisonni (Gruppo Misto), Elena Leonardi (Fdi), Sandro Zaffiri (Lega Nord), Peppino Giorgini (M5S), Piero Celani (Forza Italia), tutti favorevoli al rinvio.
Da parte del Presidente Ceriscioli piena condivisione relativamente alla fusione dei Comuni, “considerata anche la molteplicità di funzioni e servizi da svolgere”, ma anche disponibilità a migliorare la legge regionale attualmente in vigore. Dello stesso parere Gino Traversini (Pd), che ha difeso l’iter complessivo perchè “in linea con le disposizioni nazionali”, mentre Federico Talè (Pd) ha incentrato il suo intervento sulla capacità dei sindaci di interpretare quello che realmente vogliono i cittadini e quando è il momento di compiere alcune scelte e nel caso specifico, ha dichiarato di non sentirsi “allineato” con la maggioranza. Per Marconi (Udc) l’Aula è “legittimata” ad adottare le decisioni previste per legge, da parte di Giacinti (Pd) la puntualizzazione dell’iter seguito ed i contenuti della risoluzione.
Conclusioni dell’assessore Fabrizio Cesetti, che si è soffermato sulle “facoltà” che appartengono alla Regione.
VIA LIBERA PER “TERRE ROVERESCHE”
Approvata all'unanimità, invece, la proposta di legge per l’istituzione di un nuovo ente locale mediante la fusione di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, in base a quanto disposto dalla legge del 16 gennaio 1995 “Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province delle Marche”. Anche in questo caso, lo scorso 13 novembre i cittadini degli stessi comuni si sono espressi attraverso un referendum consultivo, che ha registrato il 75,4% di sì ed il 23,4% di no. In tutti i centri, comunque, ha prevalso il parere positivo. A partire dal primo gennaio 2017 nascerà Terre Roveresche che per dieci anni, a decorrere dalla data di costituzione, avrà priorità nei programmi e nei provvedimenti regionali di settore, che prevedono contributi a favore degli enti locali. Disposizione prevista per tutte le fusioni. Relatori Francesco Giacinti e Gianni Maggi. Approvato anche un emendamento del consigliere Talè (Pd)
MACROREGIONE MARCHE, UMBRIA, TOSCANA
Respinta la mozione sottoscritta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle (Fabbri, Maggi, Pergolesi e Giorgini), in relazione alle iniziative poste in essere dalla Giunta per quanto riguarda la macroregione Marche, Umbria e Toscana. Riferimento diretto alla delibera di Giunta del 13 giugno sull’approvazione del protocollo d’intesa per “una collaborazione e un coordinamento nell’ambito delle politiche di comune interesse nei confronti dell’Unione Europea e dello Stato”. Evidenziato che il 16 giugno a Bruxelles i presidenti delle tre Regioni hanno unificato le proprie rappresentanze in sede europea ed hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Tutto questo, secondo i firmatari della mozione, senza che il Consiglio sia stato adeguatamente informato. La richiesta dei consiglieri M5S era quella di sospendere ogni iniziativa concernente la delibera di Giunta; di avviare un confronto diretto con la cittadinanza, gli amministratori locali, le associazioni e le categorie economiche; di applicare i contenuti della mozione approvata nel dicembre 2015 dall’Assemblea, riguardante la difesa dell’autonomia e dell’unità delle Marche nella revisione del numero delle Regioni.
Approvata (17 a favore e 12 contrari), invece, la risoluzione sottoscritta dai consiglieri Busilacchi, Rapa e Marconi che parla dell’ avvio di un “percorso dell’Italia centrata”, attraverso la sigla del protocollo tra Marche, Umbria e Toscana, in occasione della fusione dei tre uffici di rappresentanza a Bruxelles. Dopo aver ripercorso le tappe di quanto fatto fino ad oggi, l’atto invita ad un momento generale di confronto anche attraverso sedute congiunte dei tre Consigli regionali e chiede alla Giunta di informare costantemente l’Assemblea sulle iniziative che vengono portate avanti.
Nel corso del dibattito “raccomandazioni” formulate di Mirco Carloni (Area popolare) per quanto concerne la “salvaguardia del territorio regionale” e sullo stessa linea Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord), che ha chiesto un dibattito approfondito sull’argomento.
Altri interventi da parte di Elena Leonardi (Fdi); Sandro Zaffiri (Lega Nord), che ha parlato di “un percorso da fermare”; Jessica Marcozzi (Forza Italia); Luca Marconi (Udc); Enzo Giancarli (Pd); Piero Celani (Forza Italia). Gianni Maggi (M5S) si è detto contrario alla risoluzione della maggioranza perché "annacqua e stravolge la nostra mozione". Sia pure con punti di partenza diversi, per tutti la necessità di procedere sempre attraverso una riflessione condivisa.
Chiusura del dibattito da parte del Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli. “Parliamo di primi segnali d’indirizzo politico – ha sottolineato - perché sono stato sempre convinto che occorra riflettere per tempo su quanto potrebbe accadere. E credo che faccia parte del ruolo della Giunta fare delle proposte su cui riflettere e, conseguentemente, valutare le situazioni che si presentano”. Ceriscioli si è detto convinto che “si deve avere un effettivo equilibrio tra i compiti affidati e le risorse per poterli svolgere. Il futuro delle Regioni è legato proprio a questo stato di cose”.
Insoddisfatto Piergiorgio Fabbri, che nella replica ha ribadito tutti i contenuti della sua mozione, parlando di “mancanza di coraggio politico” da parte di chi ha sottoscritto la risoluzione presentata dal capogruppo Pd, Busilacchi, e richiamando l’attenzione sulla necessità di rendere possibile il massimo coinvolgimento.
Per dichiarazioni di voto, gli interventi di Zura Puntaroni (Lega Nord), Bisonni (Grppo Misto), Celani (Forza Italia), Zaffiri (Lega Nord), Busilacchi (Pdi), dell’assessore Moreno Pieroni (Psi) e di Romina Pergolesi (M5S) che ha presentato alcuni emendamenti alla risoluzione della maggioranza, tutti respinti.
APPROVATE ALCUNE MOZIONI
Approvata la mozione a firma Giancarli e Biancani (Pd) riguardante la richiesta di finanziamenti per il completamento del raddoppio della ferrovia Orte – Falconara Marittima. Esaminata contestualmente l’interrogazione del consigliere Fabbri (M5S) sui sistemi di sicurezza ed ammodernamento della rete ferroviaria regionale, con particolare attenzione ai tratti a binario unico. Risposta dall'assessore Sciapichetti.
Via libera anche per la mozione di Elena Leonardi (Fdi) su alcuni problemi riscontrati al Pronto soccorso di Jesi e per quella del consigliere Marconi (Udc) sull’adesione della Regione Marche alla sperimentazione del progetto “Bandiera Lilla”, nato nel 2012 in Liguria, per la realizzazione di aree turistiche adeguatamente attrezzate per i disabili.
ESAME DELLE INTERROGAZIONI
Cinque le interrogazioni prese in esame dal Consiglio. La prima ad essere discussa quella del consigliere Federico Talè (Pd) sul servizio sostitutivo del trasporto ferroviario lungo la tratta Pergola – Fabriano. Da Luca Marconi (Udc), il quesito sull’ “Eccessiva pubblicità personale in spettacoli ed eventi pubblici”, con particolare riferimento all’attività degli amministratori, mentre al centro dell’attenzione per Jessica Marcozzi (Forza Italia) i provvedimenti da adottare in ordine alle criticità registrate lungo la strada provinciale 424, in territorio di Mondolfo, a seguito degli eventi atmosferici dello scorso giugno.
Riapertura del bar presso la stazione ferroviaria di Falconara Marittima nell’atto sottoscritto da Enzo Giancarli (Pd). Interrogazione , infine, di Romina Pergolesi, sul forte odore di gas avvertito il 28 agosto nei pressi del Comune di Falconara.
Risposte del Presidente Ceriscioli e degli assessori Casini e Sciapichetti.
L’Assemblea ha provveduto anche all’elezione di due componenti il Consiglio di presidenza dell’Associazione per la formazione del giornalismo con sede ad Urbino, nelle persone di Roberto Signorini e Alessandra Ciolli.
A.Is.
Comunicato n.441, Martedì 6 Dicembre 2016